Come sapere se la TV è da cambiare
Ultimamente, hai ritrovato in soffitta un televisore che non utilizzavi da tempo e, visto il buono stato dell’apparecchio e l’importante dimensione del pannello video, hai deciso di riportarlo in vita. Dopo averlo posizionato e aver installato tutti i cavi, però, ecco l’amara sorpresa: il TV non è più in grado di ricevere i canali provenienti dall’antenna, è particolarmente lento nel passare da un canale all’altro o, peggio ancora, non si accende proprio.
Giacché ritieni il televisore praticamente inutilizzabile nello stato in cui è, ti stai chiedendo se sia possibile ripristinarne il funzionamento in qualche modo, oppure se sia opportuno dismetterlo definitivamente e sostituirlo; tuttavia, hai il timore di prendere una decisione affrettata e di andare incontro a una spesa economica che, magari con qualche accorgimento, avresti potuto evitare — o limitare in maniera più che evidente.
Se ho descritto la situazione in cui ti trovi, sarai ben felice di sapere che, nel corso di questa guida, ti indicherò come sapere se la TV è da cambiare, dandoti alcune dritte utili su come individuare la specifica natura del problema, e come tentare di risolverlo evitando la sostituzione dell’apparecchio. Dunque, senza perdere altro tempo, mettiti bello comodo e leggi tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie a prendere una decisione sensata ma, soprattutto, studiata nel dettaglio. Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
Come capire se la TV è da cambiare
Per iniziare, lascia che ti spieghi come capire se il televisore è effettivamente da cambiare, se si può utilizzarlo comunque con l’ausilio di un accessorio esterno, o, ancora, se è possibile riparare in autonomia i componenti problematici: tutto ciò che devi fare è individuare il tipo di problema che stai riscontrando e leggere i suggerimenti che mi appresto a fornirti nel paragrafo più appropriato per il tuo caso.
Come sapere se la TV è da cambiare: standard di ricezione

Se il televisore in tua dotazione ha già qualche annetto sulle spalle (in particolare, se è stato prodotto in anni antecedenti al 2018), non mostra danni “fisici” di alcuna natura ma, all’atto pratico, presenta problemi nel riprodurre i programmi ricevuti dall’antenna, è molto probabile che la causa sia da ricercarsi nel sintonizzatore, che potrebbe essere di vecchia generazione. Ma andiamo con ordine.
In passato, le trasmissioni del digitale terrestre e quelle del satellitare venivano diffuse, rispettivamente, seguendo gli standard DVB-T e DVB-S e con codifica video MPEG-2. A partire da ottobre 2021, per motivazioni strettamente legate alla disponibilità di banda e all’ottimizzazione energetica, quello che all’epoca era il Ministero dello Sviluppo Economico (ad oggi MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made In Italy), ha dato il via alla cosiddetta transizione per la nuova TV digitale, cambiando gli standard di trasmissione in DVB-T2 e DVB-S2, con codifica video MPEG-4 HEVC.
La transizione, conclusasi durante lo scorso 2023, ha messo definitivamente un punto alle trasmissioni con standard DVB-T/DVB-S e codifica MPEG-2. Come diretta conseguenza, i vecchi sintonizzatori non sono più in grado di ricevere correttamente le trasmissioni dall’antenna digitale o da quella satellitare: sebbene la lista canali venga comunque popolata a seguito della risintonizzazione, lo schermo resta completamente nero e il TV, nei casi più fortunati, emette il solo segnale audio.
Tuttavia, a scanso di equivoci, esiste comunque un modo per verificare se il televisore in tuo possesso è compatibile con lo standard DVB-T2 del digitale terrestre: ti basta effettuare una risintonizzazione del digitale terrestre, recarti sui canali 100 (Rai) o 200 (Mediaset) e verificare se, sullo schermo, compare la scritta Test HEVC Main10.
In caso affermativo, il tuo sintonizzatore è totalmente compatibile con la codifica HEVC e con lo standard DVB-T2 e, di conseguenza, il tuo televisore non è da sostituire; se lo schermo rimane di colore nero, vuol dire che il TV non è compatibile con la codifica HEVC e/o con lo standard DVB-T2 e che, di conseguenza, deve essere sostituito o affiancato a un decoder più recente, così come trovi spiegato nelle battute conclusive di questa guida.
Come sapere se la TV è da cambiare: problemi di ricezione

Se hai la certezza che il tuo TV è compatibile con i più aggiornati standard di trasmissione dei canali, ma riscontri comunque problemi nella ricezione degli stessi, allora potresti avere a che fare con un malfunzionamento dell’antenna, oppure del sintonizzatore integrato.
In primo luogo, dunque, verifica che il cavo proveniente dall’antenna non presenti danni evidenti e, se ne hai la possibilità, prova a collegarlo a un altro televisore funzionante al di là di ogni dubbio: qualora anche il secondo apparato desse problemi di ricezione, oppure se il cavo è visibilmente danneggiato, è molto probabile che il TV sia innocente e che, per risolvere il problema, si riveli necessario contattare un antennista che provvederà alla sostituzione del cavo difettoso.
Qualora il cavo non presentasse problemi evidenti, prova a scollegare il televisore dalla corrente elettrica e a ricollegarlo dopo almeno 5 minuti di inattività; laddove il segnale non venisse ancora ricevuto correttamente, risintonizza nuovamente i canali: se neppure questa procedura dovesse avere successo, è probabile che il sintonizzatore del TV sia fisicamente danneggiato (cosa che può succedere a seguito di una caduta o di uno sbalzo elettrico) e che risulti necessario sostituire l’apparecchio, o affiancarlo a un decoder.
Come sapere se la TV è da cambiare: funzionalità

Il televisore in tua dotazione riceve perfettamente i canali provenienti dall’antenna, ma passare da un programma all’altro è diventato praticamente un incubo? Ti piacerebbe sfruttare le funzionalità Smart del sistema HbbTV per rivedere dall’inizio i tuoi programmi preferiti, ma il tuo apparecchio audiovisivo non ha la possibilità di collegarsi a Internet, oppure non è compatibile con la tecnologia menzionata poc’anzi?
In casi del genere, se lo schermo del TV ha ancora una resa soddisfacente e non presenta problemi di altro tipo, la sostituzione dell’apparecchio è decisamente eccessiva. Devi sapere, infatti, che esistono dei “box multimediali” come Google TV Streamer/Chromecast, Apple TV, Amazon Fire TV o i classici TV Box Google TV/Android che, se collegati a una porta HDMI libera sul televisore, consentono di implementare funzioni Smart su quest’ultimo e di abilitare la visione dei canali TV tramite Internet, grazie ai vantaggi provenienti dalle app proprietarie delle emittenti (inclusa la possibilità di riprodurre i tuoi programmi preferiti on-demand).

Google TV Streamer (4K) - Intrattenimento in streaming in 4K HDR

Thomson Google TV Streaming Stick 140, 4K UHD, Google Assistant, Googl...

Apple 2022 Apple TV 4K Wi‑Fi con 64GB di archiviazione (3ª generazione...
Qualora fossi invece principalmente interessato alla visione dei canali nella maniera classica, ma quegli infiniti secondi di attesa per passare da un canale all’altro rappresentano per te un problema, prova a scollegare il TV dall’alimentazione e a lasciarlo scollegato per almeno cinque minuti, così da essere certo di effettuare uno spegnimento completo, e verifica se il problema si ripresenta all’accensione successiva.
In caso affermativo, come ultima spiaggia, prova a riportare il televisore alle impostazioni di fabbrica, agendo dalle impostazioni dello stesso. A tal riguardo, potrebbero tornarti estremamente utili le guide tematiche disponibili sul mio sito, dedicate ad alcuni marchi particolarmente diffusi: come resettare TV TELESystem, come resettare TV Samsung, come resettare TV ok., come resettare TV LG, come resettare TV Philips, come resettare TV UNITED, come resettare TV Sharp Aquos, come resettare TV Saba e come resettare TV Hisense.
Se non riesci comunque a ottenere risultati soddisfacenti, e trovi fin troppo fastidiosi i problemi legati alle funzionalità del TV, non ti resta che pensare a una sostituzione dello stesso: sfortunatamente, non c’è molto altro che tu possa fare.
Come sapere se la TV è da cambiare: alimentazione

In ultimo, ma soltanto in ordine di elenco, analizziamo uno tra i problemi apparentemente più gravi che possono verificarsi: il televisore che, di punto in bianco, non si accende più.
Prima di investire denaro e di sostituire l’apparecchio, sarebbe opportuno verificare se il problema riguarda il modulo di alimentazione interno, spesso fin troppo costoso da riparare, oppure se può essere ricondotto a un malfunzionamento del cavo, della spina di corrente, della presa a muro o, semplicemente, del sistema operativo.
Dunque, se non lo hai ancora fatto, prova innanzitutto a scollegare il TV dalla corrente e a ricollegarlo dopo alcuni minuti: nei casi più fortunati, l’apparecchio potrebbe riaccendersi e comportarsi normalmente, segno che la mancata risposta ai comandi era dovuta a un problema provvisorio collegato al sistema operativo.
Qualora il TV non dovesse emettere segni di vita, prova a collegare il TV direttamente alla presa, evitando ciabatte e multiprese; laddove stessi usando un adattatore, prova a sostituirlo e a riaccendere poi il televisore.
Laddove neppure la soluzione di cui sopra dovesse rivelarsi risolutiva, segno che il problema non riguarda la ciabatta, la presa multipla o l’adattatore, prova a collegare un altro dispositivo sicuramente funzionante alla stessa presa, così da scongiurare problemi collegati alla presa stessa.
Se anche questo controllo ha esito negativo e il secondo apparecchio funziona senza problemi, prova ad armarti di un multimetro e collegalo, con le dovute precauzioni, alla spina di corrente del TV: se non vi è passaggio di elettricità e il cavo di alimentazione è rimovibile, prova ad acquistarne uno nuovo, compatibile con il televisore, e a sostituirlo poi con quello ricevuto in dotazione: con un pizzico di fortuna, potresti riuscire a risolvere il problema con una spesa più che contenuta.
Laddove nessuna delle soluzioni proposte finora si fosse rivelata efficace, è molto probabile che la problematica riguardi l’alimentatore interno del TV, la cui sostituzione potrebbe avere costi decisamente elevati: in casi di questo tipo, sarebbe consigliato sostituire direttamente l’apparecchio, in quanto la spesa per ripararlo potrebbe non valere l’impresa.
Consigli utili per sostituire la TV

Hai effettuato tutti i controlli del caso e sei giunto a questo capitolo perché, sfortunatamente, il tuo televisore non ha margini di miglioramento? In questo caso, lascia che ti dia qualche consiglio utile per sostituirlo o, quantomeno, per riportarlo in vita.
Se parliamo di un TV dotato di un pannello video tutto sommato decente e che si accende ancora, la cui problematica è più che altro riconducibile a un sintetizzatore obsoleto o non più funzionante, potresti pensare di affiancavi un decoder di nuova generazione, totalmente compatibile con gli standard DVB-T2 (per il digitale terrestre) o DVB-S2 (per la ricezione dei canali dall’antenna parabolica).

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Una volta acquistato il decoder, è sufficiente inserire il cavo dell’antenna nell’apposito ingresso, collegarlo al televisore tramite HDMI (o presa SCART) ed effettuare la prima sintonizzazione dei canali: in questo modo, le funzioni di ricezione e controllo vengono delegate interamente al decoder, lasciando al televisore il solo compito di riprodurre le immagini tramite lo schermo.
In commercio esistono davvero tantissimi decoder, diversi tra loro sia per caratteristiche di ricezione, che per funzionalità: se non hai alcuna conoscenza sull’argomento e ritieni di aver bisogno di aiuto in fase di scelta, ti torneranno sicuramente utili le mie guide all’acquisto dedicate ai migliori decoder per il digitale terrestre, e a quelli per la visione dei canali satellitari.
Qualora non fossi invece particolarmente interessato alla ricezione dei canali tramite antenna, bensì alla visione dei contenuti in streaming, puoi trasformare il TV in Smart TV usando una chiavetta o box Smart: dispositivi di questo tipo vanno collegati a una porta HDMI libera sul televisore e, dopo averne effettuato la configurazione iniziale e aver predisposto il collegamento a Internet, possono essere utilizzati sia per scaricare le app ufficiali delle emittenti televisive, sia per sfruttare le app proprietarie dei vari servizi di streaming (Netflix, Disney+, DAZN e così via).
Di box e chiavette Smart ne esistono davvero tantissimi, ciascuno dotato di caratteristiche ben specifiche e di funzionalità diverse dagli altri: per avere un’idea di quale accessorio potrebbe fare più al tuo caso, leggi la mia guida su come trasformare il TV in Smart TV, nel quale ho trattato l’argomento con dovizia di particolari.
Infine, se il televisore è rotto e non è possibile neppure “riciclarne” il pannello video, non ti resta che optare per la sostituzione completa dello stesso. Talvolta, la scelta di un nuovo TV può essere molto impegnativa poiché, oltre alla compatibilità con lo standard di trasmissione DVB-T2/DVB-S2, vanno considerati anche altri fattori come la risoluzione (Full HD, Ultra HD 4K ecc.), la dimensione e il tipo di pannello installato (LCD, LED, OLED ecc.), il tipo di funzioni Smart presenti (possibilità di connessione a Internet, presenza di uno store virtuale con app installabili) e molto, molto altro ancora.
Per semplificarti la vita, ti invito a prendere visione del mio approfondimento dedicato ai migliori televisori Smart disponibili in commercio o, se hai un’idea già chiara circa il tipo di pannello, la sua dimensione o la spesa che vuoi affrontare, dei miei tutorial tematici dedicati alle seguenti categorie di apparecchi: TV da 28“, TV da 43”, TV da 48“, TV da 50”, TV da 55“, TV da 60”, TV da 65“, TV da 75”, TV da 85″, TV OLED, TV QLED, TV economici, TV sotto i 500 euro o, ancora, TV sotto i 1000 euro.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.
