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Quali produttori di smartphone sono i migliori per gli aggiornamenti Android?

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Se sei in procinto di comprare il tuo prossimo smartphone Android, un’informazione assolutamente rilevante da sapere prima di compiere il passo è quali produttori di smartphone sono i migliori per gli aggiornamenti Android. Sì perché, se sappiamo che Apple offre le nuove versioni del sistema operativo per molti anni, lo stesso non si può dire di tutti i produttori dei telefoni del “robottino”.

Essendo un mercato molto frammentato, è davvero difficile per il consumatore poter mantenere il passo con tutte le news e i cambi di direzione da parte delle varie aziende. Quindi capisco perfettamente perché tu sia venuto in cerca del mio aiuto e non ho nessuna intenzione di negartelo.

Qui sotto troverai tutte le direttive legate agli aggiornamenti e alle patch di sicurezza che i principali produttori hanno dichiarato. Quindi mettiti comodo e preparati: presto scoprirai se quel telefono che tanto desideri comprare merita davvero il prezzo o se presto verrà abbandonato dalla sua stessa casa produttrice.

Indice

Informazioni preliminari

telefono

Prima di andare a vedere le direttive dei vari produttori, è bene fermarci un attimo e vedere quello che dice Google (l’azienda che ha in mano la parte commerciale del progetto Android) e fare un’importante distinzione sui tipi di aggiornamenti disponibili su Android.

Devi infatti sapere che gli aggiornamenti per Android (e per tantissimi altri software in realtà) si dividono tra aggiornamenti del software e patch di sicurezza: i primi fanno fare un vero e proprio step evolutivo al dispositivo e si verificano quando, per esempio, si passa da Android 12 ad Android 13. Questi portano con sé più o meno grandi novità, partendo da nuovi design di interfaccia e icone, fino ad arrivare a funzionalità assenti nella versione precedente.

A onor del vero occorre precisare che, sebbene di base la teoria dica che le nuove versioni del software debbano essere qualcosa che rimodella il dispositivo profondamente, in realtà negli ultimi anni le novità sono state davvero marginali. Nei primi anni di Android vi erano delle vere e proprie rivoluzioni tra i vari sistemi operativi, adesso è più una corsa ai dettagli.

Se a questo ci aggiungiamo che le nuove versioni escono ogni anno, ci si rende facilmente conto di quanto sia difficile fare grandi cambiamenti con appena un anno di tempo. Se pensiamo alle modifiche tra la versione precedente di un telefono e quella successiva (anch’essi aggiornati annualmente), è facile notare che si parla di cose piuttosto marginali e che, l’utente medio, potrebbe far fatica a notare.

Le patch di sicurezza, invece, servono servono a “tappare” possibili falle di sicurezza che gli sviluppatori hanno riscontrato nel sistema. Questo tipo di aggiornamenti è solitamente più frequente e garantito per un periodo più lungo rispetto agli aggiornamenti di sistema. Questi aggiornamenti — come potrai facilmente capire — anche se piccoli, possono fare una differenza enorme in termini pratici, quindi non vanno trascurati.

Fatta questa doverosa distinzione, va detto che Google, che come detto si occupa dello sviluppo del progetto Android, rilascia patch e aggiornamenti del sistema operativo con una certa frequenza, ma questo — proprio per la frammentazione del mercato di cui sopra — non significa che ogni smartphone riceva esattamente il software che esce dai laboratori di Mountain View.

Le varie case produttrici, infatti, personalizzano le versioni di Android a bordo dei loro dispositivi e non sempre si allineano alle tempistiche di aggiornamento di Google, anzi. Proprio per questo è importante sapere quali sono le policy delle varie aziende e i trascorsi (al netto dei proclami) che possono aiutare nella scelta di uno smartphone Android. Analizziamole in dettaglio.

Migliori produttori smartphone per aggiornamenti Android

Questi sono tutti i principali produttori di smartphone, elencati in ordine alfabetico, e le rispettive linee guida sugli aggiornamenti. Ci tengo a sottolineare che, gli anni indicati, saranno da intendersi rispetto all’uscita in commercio del device, non alla data del suo acquisto (non funziona come la garanzia). Inoltre, le linee guida dei vari produttori sono destinate a cambiare nel tempo, dunque ti invito sempre a consultare i rispettivi siti ufficiali.

ASUS

asus

ASUS è un brand che ha una impronta sul mercato degli smartphone piuttosto moderata, sebbene stia prendendo piede nel settore dei gaming smartphone. La sua posizione la porta al poter impiegare minori energie e fondi nello sviluppo software, cosa che si ripercuote sulla quantità e la velocità di rilascio degli aggiornamenti.

Attualmente questa compagnia garantisce due anni di aggiornamenti software e due anni di patch di sicurezza. Inoltre, a causa delle problematiche che ho nominato prima, gli aggiornamenti tendono ad arrivare con un certo ritardo. Android 13 è sbarcato sugli ASUS Zenfone 9 in Italia a novembre, mentre i possessori di Zenfone 8 hanno dovuto prolungare l’attesa agli inizi del 2023. Insomma, se cerchi molteplici aggiornamenti repentini, ASUS non è la migliore da questo punto di vista. Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone ASUS, ti lascio alla mia guida sul tema.

Google

pixel ph

Google è la casa produttrice del sistema operativo usato dai dispositivi Android, quindi è logico pensare o aspettarsi che sia la migliore in questo campo. Ma, data la sua percentuale piuttosto esigua di mercato, la sezione mobile di Google non può al momento competere con quella di altri giganti del settore.

Questo fa sì che l’azienda sia arrivata a garantire 3 anni di aggiornamento software della gamma Pixel 7 e ben 5 anni di patch di sicurezza. Questo era anche valido per la precedente famiglia dei Pixel, ovvero la sesta generazione. Queste promesse rendono i Pixel tra i migliori telefoni Android per aggiornamenti, ma non i migliori in assoluto.

L’essere parte della famiglia Google gli dà l’ulteriore vantaggio di essere tra i primi a ricevere tali update ma, come vedremo in seguito, non sono sempre i più rapidi.

Nokia/HMD

nokia

Sono passati un po’ di anni da quando Nokia dominava il mercato degli smartphone con il suo sistema operativo Symbian, con la casa che è passata attraverso lunghi periodi tumultuosi e vari cambi di rotta, compresi i fallimentari Windows Phone.

Oggigiorno ha una quota di mercato assai ridotta e non ci sono indicazioni molto chiare su quelle che saranno le sue scelte future. Questo si ripercuote anche sugli aggiornamenti degli smartphone, i quali non hanno ancora delle linea guida ben precise.

I telefoni di punta possono ricevere anche 2 aggiornamenti software, mentre quelli più economici potrebbero non riceverne alcuno. Per aiutare i clienti a fare il punto della situazione, Nokia ha rilasciato questa pagina dove consultare modello per modello disponibilità e tempistiche degli aggiornamenti. Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone Nokia, puoi leggere la mia guida.

Honor

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Honor era una costola di Huawei, producendo alternative a prezzi aggressivi rispetto ai modelli di punta del marchio principale. Il ban imposto dagli Stati Uniti su Huawei ha affettato anche Honor, finendo con il perdere l’utilizzo del sistema operativo Android.

Da allora le cose sono cambiate per Honor, la quale si è separata da Huawei nel novembre 2020 diventando a tutti gli effetti un’azienda a sé stante. Grazie a questa mossa ha potuto ricominciare a utilizzare Android, producendo nuovamente telefoni con il sistema operativo di Google.

Da allora, l’azienda si è impegnata a offrire ai suoi device 2 anni di aggiornamenti software e 2 anni di patch di sicurezza, che diventano 4 per alcuni top di gamma. Maggiori info qui.

Al netto di ciò, non è garantito il rilascio degli update in tempi brevi e non è del tutto da escludere un futuro nuovo coinvolgimento di Honor nel ban USA.

Huawei

huawei

Come accennato nel capitolo precedente, Huawei era una delle aziende più importanti nel panorama Android fino al momento del ban da parte degli Stati Uniti.

Allo stato attuale, dunque, i telefoni Huawei non dispongono del sistema operativo Android ma di una sua “rielaborazione”, chiamata HarmonyOS. Ciò detto, puoi trovare gli ultimi bollettini di sicurezza e le news relative agli aggiornamenti del suddetto sistema operativo sul sito dell’azienda (che comunque si è impegnata molto nella crescita di HarmonyOS e dunque dovrebbe garantirne un aggiornamento costante). Se cerchi i migliori smartphone Huawei, puoi leggere la mia guida dedicata.

Motorola

motorola

Motorola è stato un altro marchio storico nel mondo della telefonia mobile, creando alcuni dei modelli più amati e popolari della storia. Molte cose sono cambiate da allora e ciò si è inevitabilmente ripercosso sulla frequenza degli aggiornamenti.

Basti pensare che per alcuni modelli era stato inizialmente garantito solo 1 anno di aggiornamenti, poi diventati 2 in seguito al malcontento degli utenti.

Oggi Motorola offre tipicamente 2 o 3 anni sia di aggiornamenti software che di patch sui suoi top di gamma; sui modelli minori spesso viene garantito 1 anno di aggiornamenti con 2 di patch. Le tempistiche dei rilasci non sono quasi mai tempestive.

Per sapere se il tuo telefono riceverà (e in caso quando) il suo aggiornamento, puoi consultare questa pagina del sito ufficiale di Motorola. Ciò detto, se cerchi i migliori telefoni Motorola ti lascio al mio articolo dedicato.

OnePlus

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OnePlus è un noto brand cinese ora parte di OPPO. È famosa per aver lanciato modelli top dai prezzi super competitivi capaci di far impallidire i top di gamma degli avversari.

Negli anni ha poi perso parte della sua identità conformandosi agli altri produttori, ma continua a “sfornare” telefoni davvero molto interessanti. A novembre del 2022 ha annunciato un cambio sulla quantità di aggiornamenti, garantendo 4 anni di update software e 5 anni di patch di sicurezza per i suoi modelli.

Questa linea guida però è riservata per i modelli top di gamma lanciati dal 2023 in avanti, con quelli delle classi inferiori con numeri variabili a seconda del modello. Per quanto riguarda la serie 10, OnePlus ha promesso 3 anni di software e 4 di patch di sicurezza, ma per i modelli di classe inferiore lanciati fino al 2022 potrebbero esserci solo due (per la serie Nord) o addirittura un unico aggiornamento software (per la serie Nord N).

OPPO

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OPPO è il brand che principale proprietario anche di OnePlus e realme, cosa che lo posiziona su una linea simile a OnePlus. Questo significa 4 anni di aggiornamento software per i modelli di punta più 5 di patch legate alla sicurezza, senza specificare il destino dei modelli medi di gamma ed economici.

In ogni caso i modelli X prodotti dal 2023 in poi sono quelli papabili per i 4 anni di aggiornamenti software e 5 di sicurezza (quelli del 2022 è probabile restino sul modello 3 e 4). Tutti gli altri, salvo nuovi comunicati, è probabile che seguano lo schema attuale che prevede gli F, K, Reno, e Find Lite/Neo per i due anni si sistema operativo (ma mantenendo i 4 di patch) e tutti gli altri per un solo anno (ma con 3 anni di patch di sicurezza). Maggiori info qui. Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone OPPO, ti lascio alla mia guida sul tema.

POCO

poco

POCO è un brand che ha preso un po’ l’eredità di OnePlus, ovvero quella di creare telefoni a basso prezzo con specifiche che sono da top di gamma. Questo permette a Xiaomi, la casa madre dietro POCO, di piazzare modelli sul mercato che possono rubare numeri ai concorrenti completando una gamma davvero molto vasta.

Questo basso prezzo per le specifiche non arriva gratis però, infatti ci sono alcuni compromessi dal lato software da fare. In primis questi modelli, così come altri di Xiaomi, hanno visto integrare della pubblicità nel software, la quale compare in determinate sezioni del menu.

A questo si aggiunge una politica sugli aggiornamenti piuttosto lasca, laddove non esiste una dichiarazione ufficiale legata al numero di aggiornamenti. L’azienda ha ipotizzato di voler centrare i 3 anni di aggiornamenti software e 4 di patch, ma non è una cosa ufficiale quindi, allo stato attuale delle cose, aspettane 2 di software e 3 di patch. Su questa pagina della community Xiamiui.net puoi vedere le prospettive di aggiornamento di tutti i modelli Xiaomi, Redmi e Poco. Qui invece puoi trovare le informazioni ufficiali sui modelli non più supportati e sugli ultimi update rilasciati.

realme

realme

realme è un’azienda spin-off di OPPO e ha deciso di cominciare a dare 3 anni di aggiornamenti e 4 di patch a partire dai telefoni GT 2 e GT2 Pro. Questo non si applica ai modelli di fascia più bassa o ai precedenti, ai quali dovrebbero spettare 2 anni di aggiornamenti software e 3 di patch. Maggiori info qui.

Redmi

redmi

Redmi è un brand di Xiaomi che si concentra su medio gamma e telefoni per l’utente che cerca un prodotto solido a un buon prezzo. La politica di aggiornamento di questo marchio è simile a quella di Poco, ovvero con 2 anni di software e 3 anni di patch per qualunque modelli di questo marchio. Su questa pagina della community Xiamiui.net ci sono informazioni dettagliate sui programmi di aggiornamento futuri per i vari modelli. Qui invece ci sono le informazioni ufficiali sui modelli non più supportati e sugli ultimi update rilasciati da Xiaomi.

Samsung

samsung

Samsung è tra i principali produttori di smartphone Android e anche tra quelli che offrono di più in termini di aggiornamenti e patch, tanto da essere stata la prima a offrire 4 anni di aggiornamento software e 5 di patch sui suoi modelli di punta, e non solo. A questo si aggiunge l’incredibile rapidità di rilascio del sistema operativo, battendo sul tempo addirittura i Google Pixel in alcuni casi!

Questi 4 anni appartengono a modelli come la gamma S21 e S22 (tutti inclusi), ma anche alcuni modelli dal prezzo medio come l’A73 e A53. Coloro che sono esclusi da questa fascia riceveranno comunque almeno 3 anni di aggiornamento software e 4 anni di patch, cosa assolutamente incredibile se paragonata agli altri produttori. Maggiori info qui.

Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone Samsung, ti lascio alla mia guida sul tema.

Sony

sony

Gli smartphone Sony sono abbastanza “rari”, tanto che è difficile persino incontrarli nei negozi fisici.

Forse propio la presa non eccezionale nei confronti del pubblico la porta a limitare spesso gli sforzi software, garantendo tipicamente 2 anni di aggiornamenti software e 3 di patch anche sui top di gamma. A questo si aggiunge che tali aggiornamenti non sempre arrivano in tempi brevi. Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone Sony, puoi leggere la mia guida.

VIVO

vivo

VIVO, sebbene sia parte di OPPO, non ha la stessa politica di aggiornamenti o almeno non la esplicita con tale chiarezza. Quello che è chiaro è che i telefoni della serie X riceveranno 3 anni di aggiornamenti e patch, ma solo per quelli venduti in Europa, India e Australia.

Tutti gli altri modelli è probabile (ma non certo) che riceveranno 2 anni di aggiornamenti e 2 o 3 di patch.

Xiaomi

xiaomi

Xiaomi è uno dei massimi pretendenti al trono del mercato degli smartphone, contendendolo direttamente a Samsung e rosicchiando terreno ogni anno. La bontà dei suoi dispositivi, unita a prezzi aggressivi, ha portato a grande adozione da parte del pubblico, con conseguenti benefici dal punto di vista degli aggiornamenti.

Tutti i top di gamma di Xiaomi (linea 11 e 12), riceveranno 3 anni di aggiornamenti e 3 di patch. Tuttavia, su molti telefoni di gamma inferiore, non ci sono chiare linee guida su cui basarsi. Con ogni probabilità essi riceveranno 2 anni di aggiornamenti e 3 di patch come i Redmi. Puoi leggere la prospettiva aggiornamenti Xiaomi su questa pagina della community Xiaomiui, mentre qui c’è la pagina ufficiale con i modelli non più supportati e gli ultimi update rilasciati.

Ciò detto, se cerchi i migliori smartphone Xiaomi, puoi leggere la mia guida dedicata.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.