Come rootare il telefono
Forse non ne sei a conoscenza ma il sistema operativo che quotidianamente utilizzi sul tuo smartphone integra una sorta di sistema di sicurezza interno che impedisce agli utenti di effettuare modifiche ritenute in qualche modo pericolose e che quindi potrebbero andare a compromettere la stabilità della piattaforma. Ci sono però casi in cui aggirare il sistema di sicurezza interno del sistema operativo in uso sul telefono può rivelarsi particolarmente utile al fine di eseguire specifiche operazioni. Tale pratica viene identificata comunemente come “rootare”. Tuttavia se in questo momento stai leggendo questa guida molto probabilmente è perché sei già a conoscenza della cosa ma non hai la più pallida di come far per poter rootare il telefono. Se le cose stanno davvero così e se dunque ti interessa sapere che cosa bisogna fare per poter riuscire nell’impresa sappi che più contare su di me.
Prima di spiegarti come rootare il telefono è bene però che tu capisca in dettaglio che cosa significa fare ciò. Avere i permessi di root significa sostanzialmente autenticarsi nel sistema con privilegi elevati in modo tale da bypassare le restrizioni ed al fine di poter modificare liberamente tutte quelle impostazioni che solitamente risultano inaccessibili. Rootare il telefono sta dunque a significare avere la possibilità di utilizzare specifiche app o di sbloccare determinate funzioni di cui generalmente non è possibile fruire.
Fatta chiarezza a riguardo se ti interessa scoprire cosa bisogna fare per poter rootare il telefono ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a dedicarti alla lettura delle seguenti righe.
Android
Se sei in possesso di uno smartphone Android ed è tua intenzione scoprire che cosa bisogna fare per poter rootare il telefono ho una cattiva notizia da darti: purtroppo allo stato attuale delle cose non esiste una procedura univoca per sbloccare tutti i device equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde. Sicuramente a questo punto ti starai chiedendo ma come? non esiste una procedura valida per tutti i device? beh, come ti ho già accennato, purtroppo no, mi spiace. Il processo di rooting varia infatti a seconda del telefono da sbloccare e prevede l’utilizzo di vari software.
Ad esempio per il Samsung Galaxy S6, il Samsung Galaxy S5 e altri smartphone prodotti dalla famosa azienda coreana occorre utilizzare l’applicazione gratuita Odin 3 insieme ad un file in formato TAR denominato CF-Root da scaricare separatamente. La procedura da seguire è piuttosto semplice: basta cliccare sul pulsante PDA, dargli “in pasto” il file CF-ROOT e cliccare poi sul pulsante START. Alcuni terminali, come il Moto G di Motorola, richiedono invece una procedura un po’ più articolata per essere sbloccati. In primis, occorre scaricare le utility fastboot.exe e adb.exe per sbloccare il bootloader del telefono (il software che si occupa di lanciare il sistema operativo dello smartphone quando si accende il dispositivo).
Insomma, come puoi notare le operazioni che è necessario effettuare per rootare il telefono possono variare e non di poco. Quindi, in base alla marca e al modello del dispositivo in tuo possesso per poter capire come rootare il telefono ti suggerisco di utilizzare Google per effettuare una ricerca riguardo la procedura più adatta da effettuare sul tuo dispositivo.
Ad esempio, se possiedi un Samsung Galaxy S6 e vuoi scoprire come ottenere i permessi di root puoi digitare www.google.it nella barra degli indirizzi del tuo browser Web preferito, digitare samsung galaxy s6 root nella barra delle ricerche visualizzata a schermo e pigiare sui vari risultati di ricerca disponibili in modo tale da individuare quello che pensi possa essere più adatto.
Tieni comunque presente che in linea di massima sono quattro i passaggi fondamentali che bisogna effettuate per poter rootare il telefono nel caso dei dispositivi basati su Android. Tanto per cominciare devi provvedere a sbloccare il bootloader ovvero il software che fornisce al dispositivo tutte le istruzioni necessarie per avviare il sistema operativo in fase di accensione, devi poi preoccuparti di sostituire il software recovery incluso nel device con uno personalizzato che permette di sbloccare differenti versioni di Android dopodiché devi installare una versione personalizzata del sistema operativo comprensiva degli strumenti necessari per avere i permessi di root. Per concludere devi installare il Play Store ed altre app Google che per ragioni legati alle licenze non posso essere già incluse nelle versioni di Android sbloccate.
Per approfondire l’argomento ti suggerisco di leggere la mia guida molto dettagliata su come effettuare il root su Android.
Nel caso in cui te lo stessi chiedendo tieni inoltre presente che la procedura per rootare il telefono nel caso dei dispositivi basati sulla piattaforma mobile del robottino verde è completamente legale ma, è bene che tu lo tenga a mente, in molti casi va ad invalidare la garanzia del dispositivo su cui viene effettuata quindi occhio!
iPhone
Se possiedi un iPhone ed è tua intenzione scoprire che cosa bisogna fare per rootare il telefono sappi che la procedura che devi effettuare per poter riuscire nell’impresa si chiama jailbreak.
A differenza dalla procedura che è necessario eseguire per rootare il telefono nel caso di Android il jailbreak non varia a seconda del dispositivo utilizzando ma a seconda della versione di iOS in uso. Per avere i permessi di root su iOS è inoltre necessario scaricare un apposito programma gratuito sul computer, collegare il dispositivo a quest’ultimo e seguire la breve procedura guidata che viene mostrata a schermo.
Ad esempio per iOS 7.0.x si può utilizzare Evasi0n, per iOS 8 e per iOS 8.1 bisogna invece affidarsi a Pangu mentre per iOS 8.1.2 bisogna utilizzare Taig. Occhio che non tutte le versioni di iOS si possono sottoporre alla procedura di sblocco!
Per approfondire l’argomento e per scoprire nel dettaglio quali passaggi effettuare per poter rootare il telefono nel caso dell’iPhone ti invito a consultare il tutorial su come fare jailbreak iPhone.
Nel caso in cui te lo stessi chiedendo sappi che effettuare il jailbreak su iOS è legale ma si tratta di una procedura che da parte di Apple non è particolarmente ben vista. Inoltre, effettuando il jailbreak sui dispositivi Apple la garanzia ad essi applicata viene invalidata.
Dopo aver sottoposto l’iPhone al jailbreak dovrai poi avviare Cydia, lo store alternativo dal quale si possono scaricare i tweak e i software non ufficiali, e attendere che vengano compiute alcune operazioni di routine per potertene servire senza problemi. Fatto ciò potrai finalmente cominciare ad utilizzare il tuo iPhone “sbloccato”. Mi raccomando, non cancellare mai le app Cydia e Pangu dal tuo iPhone, altrimenti comprometterai il coretto funzionamento della procedura effettuata per rootare il telefono.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.