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Cosa occorre per fare lo SPID

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Lo SPID (acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale) sta contribuendo notevolmente alla digitalizzazione dell’Italia. Mediante esso, infatti, si ha la possibilità di accedere facilmente a tutti i servizi online messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione (e non solo) senza dover essere costretti a creare un account per ciascuno di essi.

Avendone sentito parlare tanto, ora anche tu vorresti ottenere lo SPID, ma non hai la più pallida idea di come riuscirci. Beh, in questo caso posso darti una mano io. Se non sai cosa occorre per fare lo SPID, te lo dico sùbito: oltre ad aver raggiunto la maggiore età, bisogna avere un documento d’identità valido (quindi carta di identità, patente, passaporto, tessera sanitaria o, se non si ha la cittadinanza italiana, il permesso di soggiorno), un indirizzo e-mail e/o un numero di cellulare validi.

Lo SPID si può ottenere gratuitamente oppure pagando poche decine di euro: dipende dalla modalità di identificazione che si decide di utilizzare e dai prezzi stabiliti dai cosiddetti Identity Provider, ovvero delle società accreditate dall’Agenzia per l’Italia digitale per il rilascio dello SPID. Tale identificazione può avvenire di persona oppure a distanza, ad esempio via webcam o tramite la scansione della carta d’identità elettronica con uno smartphone dotato di chip NFC oppure con l’ausilio di un lettore di smart card e della CIE (Carta d’Identità Elettronica). Assicurati, quindi, di avere a portata di mano e preparati a scoprire come procedere con alcuni dei principali provider in base alle indicazioni che sto per darti (anche se, alla fine, i passaggi da compiere sono più o meno comuni per tutti i fornitori di SPID).

Indice

Cosa occorre per fare lo SPID alle Poste

SPID Poste

Se ti interessa sapere cosa occorre per fare lo SPID alle Poste, continua a leggere: nelle prossime righe ti elencherò, per ciascun metodo di riconoscimento supportato da Poste, tutto il necessario per avanzare la richiesta e anche il relativo costo dell’operazione.

  • Identificazione in ufficio postale — in questo caso occorre avere un indirizzo e-mail, il proprio numero di cellulare, la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento valido rilasciato dalle Autorità Italiane, a scelta tra carta di identità, patente o passaporto italiano. Il costo dell’operazione ammonta a 12 euro.
  • Identificazione presso uno sportello pubblico — per procedere in questo caso bisogna avere con sé, oltre al codice fiscale, all’indirizzo e-mail e al numero di cellulare, anche il codice di attivazione ricevuto dallo Sportello Pubblico e il pacchetto di attivazione ricevuto eventualmente all’indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione. L’operazione è gratis.
  • SMS su cellulare certificato — con questo metodo di riconoscimento bisogna avere a portata di mano le proprie credenziali poste.it (se le hai smarrite, recuperale tramite questa procedura, il proprio numero di cellulare certificato (se non hai ancora provveduto a certificare il tuo numero di cellulare in Poste Italiane, puoi scoprire come fare leggendo quest’altra guida) e un indirizzo e-mail funzionante. L’operazione è gratis.
  • Passaporto Elettronico (PE) o Carta d’Identità Elettronica (CIE) — oltre al documento di riconoscimento elettronico tramite cui effettuare l’identificazione (quindi PE o CIE) e alla tessera sanitaria, bisogna disporre di uno smartphone dotato di chip NFC e bisogna aver scaricato e attivato l’app Poste ID (per riuscirci basta effettuare alcune foto, registrare eventualmente un breve video e leggere il proprio documento elettronico con il chip NFC dello smartphone). Tieni presente che, se utilizzi il Passaporto Elettronico o la Carta d’Identità Elettronica e non possiedi il PIN il servizio di identificazione costa 10 euro; se possiedi il PIN, invece, è gratis.
  • Bonifico — oltre a un documento di riconoscimento valido e la tessera sanitaria, anche in questo caso bisogna aver scaricato e attivato l’app Poste ID e poi disporre un bonifico standard SEPA (quindi non un bonifico istantaneo) da un IBAN che inizia per IT proveniente da un conto corrente italiano intestato a sé stessi (va bene anche se è cointestato) della somma di 1 euro. A prescindere dall’esito dei controlli, l’importo del bonifico ti sarà restituito entro qualche giorno dal completamento della procedura sullo stesso conto corrente utilizzato. Il costo dell’identificazione è di 10 euro e verrà richiesto il pagamento solo se la tua identità verrà confermata. Riceverai una e-mail con tutte le istruzioni necessarie per procedere al pagamento con una carta dei circuiti Postepay, Visa o Mastercard.
  • Carta Nazionale dei Servizi — oltre a un documento di riconoscimento valido e alla tessera sanitaria, per procedere al riconoscimento bisogna disporre di un lettore di smart card, avere la Carta Nazionale dei Servizi attiva, disporre di indirizzo e-mail e di un numero di cellulare. L’operazione è gratis.
  • Firma digitale — in questo caso bisogna avere ovviamente una firma digitale attiva, oltre a un documento di riconoscimento valido, un indirizzo e-mail, il proprio numero di cellulare e la tessera sanitaria. L’operazione è gratis.

Se desideri essere guidato nella procedura necessaria per ottenere lo SPID con Poste Italiane, ti rimando alla lettura della guida dedicata all’argomento dove ho provveduto a illustrarti nel dettaglio i passaggi da fare per alcuni dei metodi di identificazione sopraccitati.

Cosa occorre per fare lo SPID da Buffetti

SPID Buffetti

Sei giunto su questo articolo per sapere cosa occorre per fare lo SPID da Buffetti? Sostanzialmente niente di poi così diverso da quanto già detto nelle battute introduttive dell’articolo.

Bisogna recarsi in uno dei negozi Buffetti abilitati per l’ottenimento dello SPID e portare con sé un documento d’identità valido, uno smartphone su cui installare l’app per la generazione dei codici OTP e avere un indirizzo email e un numero di cellulare attivi.

Il costo del servizio di riconoscimento e del rilascio dello SPID ammonta a circa 29 euro. È inoltre disponibile un kit completo di firma digitale di cui puoi trovare maggiori dettagli qui.

Cosa serve per fare lo SPID in tabaccheria

Tabaccheria

Alcuni enti certificatori, come InfoCert, permettono di fare lo SPID in tabaccheria e, più precisamente, in una delle tabaccherie convenzionate Mooney (ex SisalPay), completando in quest’ultima la procedura di riconoscimento e certificazione dell’identità.

La procedura varia leggermente da un Identity Provider all’altro ma, sostanzialmente, per portarla a termine bisogna trovare la tabaccheria convenzionata più vicina mediante il sito di Mooney e poi recarsi lì con quanto segue.

  • Un indirizzo email in proprio possesso e da cui si è in grado di accedere in mobilità.
  • Un numero di cellulare sul quale ricevere l’SMS con cui convalidare la registrazione.
  • Un documento d’identità in corso di validità (es. carta d’identità, passaporto, etc.);
  • La tessera sanitaria.
  • Copia fronte/retro del documento con cui finalizzare la procedura.

Per maggiori informazioni su come fare lo SPID in tabaccheria, leggi la mia guida sull’argomento.

Cosa serve per fare lo SPID in farmacia

Farmacia

Ti stai chiedendo cosa serve per fare lo SPID in farmacia? Sostanzialmente l’occorrente è sempre lo stesso già menzionato nei capitoli precedenti, per cui non mi ripeterò nuovamente. Ciò che ci tengo a dirti in questo caso è che sono relativamente poche le farmacie che, al momento della stesura di questa guida, collaborano con alcuni enti certificatori per la procedura di identificazione.

Tra gli Identity Provider che mettono a disposizione questa modalità di riconoscimento c’è Lepida (di cui puoi vedere la lista degli uffici abilitati per l’identificazione (farmacie comprese), cliccando qui e poi sul collegamento Scopri di più posto nel box Lista sportelli.

Successivamente, scorri il foglio apertosi fino ad arrivare al tuo Comune di residenza (o, comunque, nella località più vicina a te) e, nella colonna Sede Sportello-Ufficio, vedi se è indicata qualche farmacia).

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.