Programmi per emulare sistemi operativi
Hai bisogno di testare un programma compatibile solo con alcune vecchie versioni di Windows e non vorresti perdere tempo per allestire un sistema dual boot? Vuoi provare Linux, ma senza “sporcare” la tua installazione attuale di Windows? Utilizzi un Mac, hai bisogno di impiegare alcuni programmi disponibili solo per Windows ma di comprare un PC non se ne parla? Beh, allora perché non ti rivolgi a dei programmi per emulare sistemi operativi o, meglio ancora, virtualizzarli (non mi dilungherò troppo in descrizioni tecniche, ma virtualizzare un sistema operativo senza emulare l’architettura sottostante — che è quello che ti consiglierò in questa guida — permette di avere prestazioni migliori)? Mi sembra la soluzione ottimale in circostanze di questo tipo.
Se la cosa ti interessa, prosegui pure nella lettura di questo mio tutorial interamente incentrato sull’argomento. Qui sotto, infatti, trovi segnalati quelli che, a mio modesto avviso, costituiscono i migliori software della categoria e grazie ai quali puoi usare Windows, Linux e qualsiasi altro sistema operativo senza dover cambiare quello che usi ora come principale. Ce ne sono sia di gratis che a pagamento.
Scegli pure liberamente la soluzione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e utilizzala seguendo le indicazioni che trovi di seguito. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!
Indice
Informazioni preliminari
Per usare un qualsiasi programma di emulazione o virtualizzazione, la prima cosa che devi fare è procurarti un’immagine ISO del sistema operativo che vuoi installare. In alcuni casi questa procedura viene eseguita automaticamente dal software di virtualizzazione, ma in genere bisogna collegarsi in prima persona alla pagina di download del sistema operativo da installare nella macchina virtuale (es. sul sito per scaricare Windows 11 o Ubuntu) e prelevare da lì la ISO. Se incontri difficoltà consulta le mie guide dedicate proprio a come scaricare Windows 10, come scaricare Windows 11 e come scaricare Ubuntu o altre distro Linux.
Ti ricordo invece, che installare un sistema operativo macOS sui PC dotati di Windows o Linux viola i termini di uso: i sistemi operativi macOS possono essere installati solo sugli hardware a marchio Apple e prelevati dall’App Store.
A proposito di Mac: se usi un Mac con chip Apple Silicon (es. M1 o M2) puoi utilizzare solo versioni particolari dei sistemi operativi, cioè quelle per processori ARM, che sono diverse da quelle per processori Intel/AMD e consentono l’esecuzione delle applicazioni “classiche” per questi sistemi operativi solo tramite emulazione, quindi con qualche notevole problema nelle prestazioni (dato che a quel punto si dovrà virtualizzare un’architettura — quella Intel/AMD — partendo da un sistema operativo virtualizzato, quindi già con prestazioni limitate rispetto a quello principale usato sul computer). In questa guida ti spiego più in dettaglio come emulare un sistema operativo sui Mac con Apple Silicon (parlandoti anche di una soluzione, non molto consigliata a dire il vero, che permette di emulare i sistemi operativi per processori Intel/AMD su chip Apple Silicon, rinunciando a un bel po’ di prestazioni).
Programmi per virtualizzare sistemi operativi
Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, andiamo nel dettaglio di questa guida e vediamo quali sono i programmi che puoi adoperare per creare delle virtual machine e virtualizzare altri sistemi operativi senza dover intaccare in alcun modo quello che usi ora e mantenendo i due ambienti di lavoro separati.
VirtualBox (Windows/macOS/Linux)
VirtualBox è uno dei migliori programmi per emulare sistemi operativi a costo zero: si tratta di una soluzione open source compatibile con Windows, macOS e Linux che consente di creare e gestire delle macchine virtuali all’interno delle quali far “girare” tutte le edizioni di Windows e le principali distro Linux. È completamente in italiano ed è molto facile da utilizzare anche per i neofiti del settore. È praticamente l’ideale per testare applicazioni e sistemi operativi senza intaccare il sistema reale.
Per servirtene, recati in primo luogo sul suo sito Internet ufficiale e, per avviare il download del software, fai clic su: Windows hosts (se stai usando Windows); macOS / Intel hosts (se stai usando un Mac con chip Intel); Developer preview for macOS / Arm64 (M1/M2) hosts (se usi un Mac con processore Apple Silicon); Linux distributions (se usi una qualunque delle distro di Linux). In ogni caso, la versione di VirtualBox per i Mac con processore Apple Silicon (M1, M2) è ancora in fase preliminare.
A scaricamento ultimato lancia l’eseguibile ottenuto e procedi seguendo le istruzioni su schermo. In caso di difficoltà, ho preparato per te un tutorial su come installare VirtualBox.
A questo punto, a prescindere dal sistema operativo in uso, avvia VirtualBox, fai clic sul pulsante Nuova in alto a sinistra, digita, nell’apposito campo, il nome che desideri assegnare alla macchina virtuale, poi, alla voce ISO Image, clicca per aprire il menu a tendina e scegli Altro, quindi seleziona la ISO di Windows o Linux che hai precedentemente scaricato sul tuo PC.
Quindi, se stai installando Windows, premi semplicemente Next, se invece stai installando Linux spunta la casella a sinistra della voce Skip Unattended Installation (salta l’installazione presidiata) e poi premi Next.
La unattended installaton (installazione presidiata) ti permette di velocizzare l’installazione del sistema operativo e configurare alcuni aspetti, come username e password, già in fase di creazione della VM, solo che con i sistemi operativi Linux te la sconsiglio, perché dopo l’installazione sarai comunque costretto a modificare manualmente alcune impostazioni di sistema, come la lingua e l’input della tastiera.
Se non hai spuntato la casella Skip Unattended Installation e quindi stai eseguendo un’installazione presidiata, nella schermata successiva a sinistra scegli Username e Password per il sistema operativo, mentre a destra, se ha già acquistato la licenza Windows, inserisci il Product Key, quindi premi Next. In caso tu abbia optato per saltare l’installazione presidiata, non vedrai questa schermata, ma direttamente quella successiva relativa all’allocazione della RAM.
Quindi, indica quindi la quantità di RAM da allocare alla macchina virtuale e clicca ancora sul bottone Next, regola le impostazioni relative al disco fisso virtuale e fai clic sul pulsante Next e poi premi Fine.
Una volta creata la tua macchina virtuale, avvia quest’ultima selezionandola dal menu a sinistra della schermata di VirtualBox, poi premi Avvia, in alto a destra.
Verrà avviata la procedura d’installazione del sistema operativo di riferimento e a procedura completata potrai cominciare finalmente a servirtene, se hai difficolta nell’installazione puoi consultare il mio tutorial dedicato proprio a come installare Windows 11 o come installare Windows 10 o la mia guida alla virtualizzazione di Ubuntu.
Per mettere in pausa la macchina virtuale o interromperla, ti basta fare clic destro sul suo nome nella finestra principale di VirtualBox e scegliere la relativa opzione dal menu che si apre, mentre per riavviarla devi farci doppio clic sopra. Per maggiori informazioni consulta la mia guida su come usare VirtualBox.
VMware Workstation Player (Windows/Linux)
VMware Workstation Player è la versione gratuita per Windows e Linux di uno dei più famosi programmi di virtualizzazione commerciali (trovi spiegato tutto nel passo successivo) e, in quanto tale, permette di creare macchine virtuali nelle quali eseguire varie versioni di Windows e Linux.
È molto facile da usare e prevede delle procedure automatizzate per l’installazione dei sistemi operativi nelle virtual machine. Include molte funzioni avanzate, anche se in misura ridotta rispetto alla versione completa a pagamento VMware Fusion Pro, che ha un costo di 180,98 euro. Da notare che funziona solo sui sistemi operativi a 64-bit.
Per scaricare VMware Workstation Player sul tuo PC, collegati alla sua pagina di download e fai clic sul pulsante Download for free situato in alto a destra. Nella nuova pagina che si apre, pigia sul bottone Download now collocato accanto alla dicitura VMware Workstation x.x.x Player for Windows 64-bit Operating Systems, se stai usando Windows; se stai usando Linux premi invece il bottone accanto alla voce VMware Workstation x.x.x Player for Linux 64-bit.
A download completato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, fai clic sul pulsante Next. Spunta, quindi, la casella posta accanto alla voce I accept the terms in the License Agreement e clicca ancora su Next per quattro volte di fila. Per concludere, pigia sui pulsanti Install e Finish.
Ora avvia il programma e, una volta visualizzata la finestra di VMware Workstation Player su schermo, pigia sui pulsanti Continue e Finish. Nell’ulteriore finestra che compare, clicca sul collegamento Create a New Virtual Machine presente a destra, scegli se prelevare il sistema operativo da usare sulla macchina virtuale da un DVD (Installer disc) oppure mediante file ISO (Installer disc image file) e pigia sul bottone Next.
Indica, ora, se preferisci emulare Windows, Linux o altri OS, specifica la versione del sistema operativo e pigia ancora sul pulsante Next. Assegna, dunque, un nome alla macchina virtuale, indica la posizione in cui vuoi salvare il suo file su Windows, lo spazio che il relativo disco deve occupare e la tipologia, facendo sempre clic sul pulsante Next e, per concludere, pigia sul bottone Finish.
Successivamente, verrà avviata l’installazione del sistema operativo sulla macchina virtuale appena creata e al termine potrai immediatamente cominciare a servirtene. È stato facile, vero?
In seguito, potrai interromperne l’uso facendo clic destro sul relativo nome nella parte sinistra della finestra principale di WMware Workstation Player. Per riavviarla, invece, facci doppio clic sopra.
VMware Fusion Player (macOS)
Se, invece, stai usando un Mac, la soluzione di casa VMware a cui puoi rivolgerti è Fusion Player: si tratta della versione gratuita del programma e consente di eseguire Windows e vari altri sistemi operativi senza dover riavviare macOS ed è abbastanza semplice da usare. In alternativa puoi acquistare VMware Fusion Pro, al costo di 180,98 euro, che ha alcune funzioni aggiuntive.
La licenza a uso personale di VMware Fusion Player è gratuita, ma per scaricare il software è obbligatoria la registrazione al sito. Quindi, collegati alla pagina di registrazione e compila il modulo, inserendo i tuoi dati personali, il tuo indirizzo email e scegliendo una password di accesso all’account; fatto questo, spunta la casella in corrispondenza della voce I agree to the terms e clicca su Register.
Adesso accedi alla casella email indicata in fase di registrazione, quindi apri il messaggio di VMware, copia il codice di 6 cifre all’interno e incollalo nella pagina del browser, poi premi su Verify Code e infine fai clic su Continue to VMware Customer Connect.
Fatto ciò, collegati alla pagina di download di VMware Fusion Player e premi su I have an account, quindi inserisci le credenziali che hai appena creato e fai clic su Sign In.
Nella schermata seguente, per prima cosa, copia il codice di 16 cifre alfanumerico che vedi nella sezione License Information e che ti servirà per attivare VMware Fusion, quindi fai clic su Manually Download per scaricare il programma.
A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e fai doppio clic sull’icona di VMware Fusion presente nella finestra che compare sulla scrivania. Nell’ulteriore finestra che si apre, clicca su Apri, digita la password di amministrazione del tuo Mac e premi OK.
Nella schermata d’installazione, per prima cosa fai clic su Accetto, per il contratto di licenza, quindi inserisci il codice di 16 cifre che hai copiato in precedenza e premi su Continua. Poi, inserisci nel popup la password di amministrazione, premi su OK, quindi clicca su Fine.
Vedrai dunque una finestra che ti dice Impossibile Accedere ad Accessibilità: fai clic su OK e segui le istruzioni per aprire le impostazioni di macOS e autorizzare il software.
Sei ora pronto a creare la tua macchina virtuale: pigia prima sul bottone Installa da disco o immagine e poi premi Continua in basso a destra. Seleziona, quindi, il dischetto o il file ISO dell’OS che vuoi installare e pigia nuovamente Continua, regola la configurazione della macchina virtuale secondo le tue esigenze e clicca su Continua e Fine.
Se, invece, vuoi installare una copia di macOS, pigia sulla voce Installa macOS dalla partizione di ripristino posta nella schermata principale del programma, dopodiché attieniti alla procedura guidata che ti viene proposta su schermo. Successivamente, verrà avviata la macchina virtuale creata e la procedura d’installazione del sistema operativo. Al termine, potrai servirtene senza problemi.
Quando lo vorrai, potrai mettere in pausa o interrompere la macchina virtuale facendo clic destro sull’icona dell’applicazione sulla barra Dock, selezionando la voce Libreria macchina virtuale dal menu che si apre, selezionando la macchina virtuale di riferimento nella finestra visualizzata su schermo e usando i pulsanti posti in alto. Lo stesso discorso vale per riavviarla.
Parallels Desktop (macOS)
Parallels Desktop è un programma di virtualizzazione per Mac che consente di emulare Windows, Linux e altri sistemi operativi su macOS (incluso lo stesso macOS) mediante delle macchine virtuali estremamente semplici da usare e configurare. Da sottolineare che è l’unica soluzione certificata ufficialmente da Microsoft per la virtualizzazione di Windows su chip Apple Silicon (es. M1 ed M2).
Include altresì una modalità di funzionamento speciale che permette di richiamare ed eseguire le applicazioni per Windows direttamente dalla barra Dock del Mac senza visualizzare il resto del sistema virtualizzato. Il software è a pagamento ed è possibile comprare la licenza individuale a partire da 99,99 euro, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 14 giorni.
Mi chiedi come fare per potertene servire? Te lo dico subito. Innanzitutto, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Prova Ora , quindi premi su Scarica la prova gratuita.
A download ultimato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto e fai doppio clic sull’icona di Parallels Desktop nella finestra che compare sulla scrivania, per avviare il setup. Fai, dunque, clic sul bottone Apri nel popup e poi premi su Accetta, digita la password del tuo account utente e attendi che Parallels venga installato sul computer.
Adesso, se vuoi scaricare e installare Windows 11 su Mac, pigia sul bottone Installa Windows nella finestra che si apre e aspetta che la procedura di download e quella per il setup vengano avviate e portate a termine.
Se disponi già di una copia di Windows o se vuoi installare un sistema operativo diverso, pigia sul pulsante Salta e scegli se procedere con l’installazione dell’OS da un DVD, da un file immagine o da un’unità USB. In seguito, clicca sul pulsante Avanti situato in basso sulla destra.
Successivamente, fai clic sul pulsante Trova automaticamente per permettere a Parallels Desktop di individuare in automatico la sorgente corretta e pigia su Avanti. Se richiesta, immetti la chiave di licenza del sistema nel campo apposito (o deseleziona la relativa casella per immetterla a installazione ultimata) e fai ancora clic sul pulsante Avanti.
Specifica se hai bisogno di usare la macchina virtuale per operazioni di produttiva oppure per i giochi, clicca ancora una volta sul pulsante Avanti, digita il nome che vuoi assegnargli e specificane il percorso su macOS. Infine, indica se desideri creare oppure no creare un collegamento sulla scrivania del Mac e pigia sul pulsante Crea.
Se preferisci non usare le impostazioni predefinite previste per la macchina virtuale appena configurata, puoi anche personalizzarne i parametri come ritieni sia più opportuno. Per fare ciò, seleziona l’opzione apposita e intervieni sui menu e sulle opzioni nell’ulteriore finestra che compare sulla scrivania.
Una volta avviata e completata la procedura d’installazione del sistema operativo, potrai subito cominciare a servirtene. Potrai poi mettere in pausa oppure arrestare la macchina virtuale facendo clic destro sull’icona di Parallels Desktop sulla barra Dock, selezionando la voce Centro di controllo dal menu che si apre, cliccando sul pulsante con l’ingranaggio accanto al nome dell’OS nella nuova finestra visualizzata e, infine, selezionando l’operazione che intendi effettuare.
Per avviare la macchina virtuale, invece, pigia sulla relativa anteprima annessa al summenzionato Centro di controllo oppure fai doppio clic sul collegamento che è stato aggiunto alla scrivania.
Microsoft Hyper-V Manager (Windows)
Per visualizzare Linux o un altro sistema operativo su Windows, devi sapere che a partire da Windows 10 è presente una funzione integrata che consiste proprio un software di virtualizzazione fornito da Microsoft: Hyper-V Manager. Tuttavia, puoi attivare questa funzionalità solo se hai una delle versioni Enterprise, Pro o Education del sistema operativo Microsoft, mentre non è presente su Windows 10 Home e Windows 11 Home. Potrebbe tornarti utile questa guida in cui ti spiego come vedere la versione di Windows installata sul computer.
Per utilizzare Microsoft Hyper-V Manager, devi prima di tutto attivarlo sul tuo PC: nella barra di ricerca in basso al desktop digita Funzionalità di Windows, quindi nel menu clicca sulla voce Attiva o disattiva funzionalità di Windows.
Nella finestra che si apre, spunta la casella a sinistra della voce Hyper-V e clicca su OK: aspetta che le modifiche siano applicate, poi al termine premi su Riavvia ora e attendi il riavvio del PC. Adesso, nella barra di ricerca del desktop digita Hyper-V, poi nel menu fai clic su Console di gestione Hyper-V, per avviare il software di virtualizzazione Microsoft.
Nella schermata del programma, fai clic a sinistra sulla voce corrispondente al nome de tu PC (di default questa è DESKTOP-codice alfanumerico), poi nel menu a destra fai clic su Creazione rapida. Nella nuova schermata, premendo su una delle voci dall’elenco, Hyper-V Manager scaricherà, oltre a installare, il sistema operativo per la macchina virtuale, ma puoi scegliere solo tra Ubuntu e Windows 10.
In alternativa, premi su Origine di installazione locale e poi fai clic su Cambia origine di installazione, quindi seleziona nel tuo PC l’immagine ISO del sistema operativo da virtualizzare e pigia Apri.
Ora, se stai installando Linux o un qualsiasi sistema operativo diverso da Microsoft, clicca sulla casella a sinistra della voce Questa macchina virtuale eseguirà Windows, per deselezionare l’opzione. Sempre nel pannello Crea una macchina virtuale premi su Altre opzioni e digita nel campo apposito un nome per la tua macchina virtuale, infine premi su Crea macchina virtuale.
Al termine dell’operazione, fai clic su Connetti si aprirà una nuova finestra: fai clic su Avvia e attendi che l’operazione sia completata, al termine vedrai la schermata di installazione del sistema operativo che hai scelto; per spegnere la VM chiudi semplicemente la finestra.
Dalla schermata principale di Hyper-V Manager, puoi avviare la VM facendo doppio clic su di essa, se invece selezioni la tua macchina virtuale e nel menu in basso a destra premi Impostazioni, potrai modificare ogni dettaglio, ad esempio RAM e spazio su disco fisso da allocare alla virtual machine.
UTM (macOS)
Se hai necessita di installare un sistema operativo Windows o Linux su un computer Mac uno strumento da non sottovalutare è UTM. Si tratta di un software gratuito che permette una doppia opzione e cioè emulazione e virtualizzazione di un sistema operativo.
L’emulazione, a differenza della virtualizzazione, ti permette di installare un sistema operativo anche se l’architettura del processore del tuo computer non lo supporta. In parole povere, è una soluzione utile ad esempio se vuoi installare una versione standard di Linux o Windows sui Mac con processore Apple Silicon, dove la virtualizzazione è possibile solo se scarichi, come ti ho già detto, delle immagini ISO di Windows ARM o Linux ARM, le uniche che nativamente supportano questi processori.
Per prima cosa, collegati alla pagina di download di UTM e fai clic su Download, quindi apri il file .dmg scaricato e trascina l’icona del programma nella cartella delle Applicazioni, quindi avvia il software e fai clic su Apri.
Adesso, premi su Create a New Virtual Machine e nella schermata successiva fai clic su Virtualize: scegli Emulate solo se vuoi installare una versione standard (non ARM) di Windows o Linux su un Mac con Apple Silicon, perché l’emulazione riduce le prestazioni della macchina.
Nella schermata che segue, fai clic su Windows o Linux, a seconda del sistema operativo che vuoi virtualizzare o emulare. Ora, premi su Browser e trova l’immagine ISO del sistema operativo da installare, poi premi Continue e procedi a configurare RAM e spazio sul disco da destinare all macchina: se non sei pratico, lascia le impostazioni di default e premi Continue, per tre volte di seguito.
La VM è configurata, non ti resta che avviarla e installare il sistema operativo: nella schermata di UTM, seleziona nel menu a sinistra la virtual machine, poi premi sul simbolo ▶ che si trova al centro dello schermo.
A questo punto, se stai installando Linux partirà la finestra d’installazione del sistema operativo e puoi procedere con l’installazione guidata, seguendo le istruzioni sullo schermo.
Se invece stai installando Windows potrebbe aprirsi una finestra DOS: devi semplicemente riavviare, premendo sul simbolo ◀ in alto a sinistra dello schermo. Ora, attendi che il riavvio sia completo e quando leggi sullo schermo Press any Key to boot from CD or DVD, pigia uno qualunque dei tasti sulla tastiera e vedrai partire la classica installazione di Windows. Puoi avviare la tua VM ogni volta che vuoi avviando UTM, selezionandola dal menu di destra e premendo simbolo ▶.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.