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Come fare backup iPhone senza iCloud

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È da tempo ormai che usi iCloud per fare il backup dei file che ospiti sul tuo iPhone. Dopo anni di caricamento, però, ti sei reso conto che il piano di archiviazione da 5 GB è decisamente troppo piccolo, dunque non hai più spazio per eseguire la copia di foto, documenti, messaggi WhatsApp e altri dati come desideri.

Una soluzione ci sarebbe: potresti pensare a un upgrade a pagamento. In questo modo avresti a disposizione più GB per i tuoi file, ma al tempo stesso saresti costretto a sostenere una spesa in più al mese (si parte dagli 0,99 € del piano da 50 GB per finire ai 9,99 € del piano da 2 TB), e per il momento vorresti evitare. In cerca di un’alternativa, hai pensato di eliminare dal tuo spazio cloud i backup di iPhone, che occupano diversi GB, dunque stai cercando informazioni su come raggiungere questo tuo obiettivo.

Beh, se le cose stanno così, lasciati dire che sei fortunato: nelle prossime righe, troverai infatti spiegato come fare backup iPhone senza iCloud, avendo dunque la possibilità di liberare, successivamente, lo spazio occupato da questi ultimi sul celebre servizi di cloud storage Apple. Se sei pronto a cominciare, continua a leggere: trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

Informazioni preliminari

Come fare backup iPhone senza iCloud

Come ti dicevo, in questa guida mi propongo di fornirti una panoramica delle diverse opzioni disponibili per eseguire il backup di iPhone, alternative all’uso di iCloud: dal classico backup su computer (PC Windows o Mac che sia) al backup di alcuni file utilizzando altri servizi cloud gratuiti, come Google Drive, Dropbox e OneDrive (tanto per citarne alcuni).

Potresti anche effettuare la copia dei tuoi file su un supporto fisico utilizzabile direttamente con il tuo iPhone, come ad esempio una chiavetta Lightning, di cui ti parlerò più approfonditamente nel capitolo dedicato di questa guida.

Ad ogni modo, ti dico che tutte queste alternative sono sì funzionali (nella maggior parte dei casi, almeno), ma un po’ più scomode rispetto al backup di iCloud, che resta la soluzione più completa e comoda per il backup di iPhone. La ragione di ciò è presto detta: in primis, per quanto riguarda il backup su PC, l’aspetto “scomodo” è che dovrai sempre servirti di un secondo dispositivo (il computer, appunto); inoltre su Windows è necessario scaricare anche un programma specifico (iTunes).

iCloud rimane preferibile anche agli altri servizi di cloud storage, come Google Drive, in quanto questi ultimi permettono di caricare al loro interno solo alcuni dati, ad esempio foto, contatti ed eventi del calendario e non tutti i dati in blocco. Il backup su iCloud comprende la copia di tutti i file presenti sul dispositivo, mentre in questo modo dovrai assicurarti di salvare “manualmente” sui vari servizi che deciderai di utilizzare le varie informazioni.

Stesso discorso per quanto riguarda l’impiego di una chiavetta, su cui potrai caricare manualmente i singoli file che ti interessano. Insomma: scegli l’opzione migliore tenendo conto di questi fattori, ma sappi che aumentare lo spazio su iCloud potrebbe essere, alla fine dei conti, la soluzione più “economica” in termini di praticità.

Come fare backup iPhone senza iCloud su PC

Install iTunes

A parte iCloud, la soluzione per il backup di iPhone consigliata da Apple consiste appunto nella copia dei propri file su computer. Su Windows e sulle versioni più datate di macOS, per svolgere questa operazione occorre rivolgersi al software iTunes. Se, invece, sei in possesso di un computer Apple aggiornato a macOS 10.15 o versioni successive, devi utilizzare il Finder, in cui sono state integrate le funzioni di gestione di iPhone e iPad del dismesso iTunes (che per macOS, infatti, non è più disponibile). Per tutti i dettagli, continua a leggere.

Come fare backup iPhone su Windows

Backup iPhone su iTunes per Windows

Se hai un PC Windows, devi innanzitutto scaricare iTunes, se non ce l’hai già: lo trovi direttamente sul Microsoft Store di Windows 10 e successivi, oppure sul sito di Apple. Per tutti i dettagli su come scaricarlo e installarlo, consulta la mia guida dedicata.

Una volta ottenuto iTunes, collega l’iPhone al PC tramite cavo Lightning. Se è la prima volta che metti in comunicazione i due dispositivi, devi autorizzare la cosa: premi, dunque, il pulsante Autorizza su iPhone e inserisci il codice di sblocco. Premi poi sul pulsante Continua di iTunes. Clicca, invece, sulla voce Ricordamelo più tardi quando ti viene chiesto di installare iCloud: è superfluo in questa fase.

Ora, fai clic sull’icona dell’iPhone nella parte superiore della finestra di iTunes. Dalla sezione Riepilogo, puoi avvia il backup del dispositivo sul computer facendo clic sul bottone Esegui backup adesso, non prima di aver selezionato l’opzione Questo computer (si tratta della destinazione materiale del backup).

Se intendi eseguire un backup delle password salvate nel portachiavi, dei dati sulla salute e dei dati di HomeKit, devi crittografare il backup: per farlo, spunta la casella Crittografa backup locale, inserisci una password (appuntala in un posto sicuro, o non potrai ripristinare il backup in caso di necessità). Infine, clicca sul pulsante Imposta password. A questo punto, attendi semplicemente il completamento dell’operazione, che potrebbe durare anche svariati minuti.

Come fare backup iPhone su Mac

Backup iPhone da iTunes su macOS

Vediamo ora come si fa il backup di iPhone sui Mac più recenti (su quelli con ancora iTunes preinstallato, basta seguire le stesse indicazioni date poc’anzi per Windows). Per prima cosa, dunque, collega l’iPhone al Mac tramite cavo Lightning. Fai poi clic sull’icona del Finder (la faccina sorridente che trovi sulla barra Dock) e, nella barra laterale della finestra che si apre, seleziona la voce relativa all’iPhone.

A questo punto occorre autorizzare la sincronizzazione: fai clic sul pulsante blu Autorizza sempre all’interno del Finder, quindi tocca la voce Autorizza anche su iPhone e inserisci il codice di sblocco del device. Torna poi sul computer e premi sul pulsante Inizia nel Finder. Ecco fatto: la sincronizzazione è iniziata.

Ti verrà chiesto di decidere se autorizzare o meno la codifica dei backup; cliccando sul pulsante Codifica backup, avrai la possibilità di salvare una copia di dati sensibili come le password memorizzate in Portachiavi e le informazioni provenienti dalle app Salute e HomeKit (viceversa se deciderai di continuare senza la codifica).

Digita due volte una password per proteggere il backup e poi fai clic sul pulsante Imposta password. Conferma l’operazione inserendo il codice su iPhone.

Sempre nel Finder, nella sezione Generali, spunta la casella Effettua il backup di tutti i dati di iPhone sul Mac e procedi facendo clic sul pulsante Esegui backup adesso. Attendi fino a quando l’operazione non è completata.

Come fare backup iPhone senza iCloud da iPhone

Google Drive, OneDrive e Dropbox

Se hai necessità di salvare soltanto alcuni file su un servizio di archiviazione online, ma non vuoi o non puoi continuare a usare iCloud, posso consigliarti una serie di alternative che ti permetteranno di salvare i file più importanti proprio come facevi su iCloud. “Proprio come”… o quasi. Sì, perché l’“inconveniente”, come ti dicevo all’inizio, è che il backup su servizi alternativi non riguarderà l’intero dispositivo, ma soltanto alcuni file o categorie (cartelle) di file che tu deciderai di salvare manualmente.

Per salvare i tuoi file sui suddetti servizi, dovrai installare le relative app sul tuo iPhone, dopodiché dovrai servirti dell’app File di iOS o dei menu di condivisione delle varie app che usi per importare sulle piattaforme cloud singoli file o cartelle. Nel caso di Google, potrai inoltre contare sulla sincronizzazione dell’account per salvare contatti, note ed email: maggiori informazioni qui.

Fatta questa premessa, andiamo a vedere i servizi di cloud storage più famosi, uno per uno.

  • Google Drive — hai a disposizione 15 GB di spazio di archiviazione gratuito che è possibile aumentare al costo di 1,99 €/mese per 100 GB, 2,99 €/mese per 200 e 9,99 €/mese per 2 TB. Drive è famoso per la sua sicurezza: fornisce infatti un accesso criptato ai tuoi file, che non verranno mai utilizzati nemmeno per la personalizzazione degli annunci. Maggiori informazioni qui.
  • Dropbox — il servizio di file hosting per antonomasia. I GB di spazio disponibili nel piano gratuito sono 2, il che a lungo andare potrebbe rappresentare un problema. In compenso, esistono diversi piani per i singoli e per i nuclei composti da più persone (famiglie e aziende) che puoi provare senza impegno per un mese. In particolare, il piano Plus con 2 TB di spazio costa 9,99 €/mese, mentre quello Family, specifico per la condivisione di file tra non più di 6 utenti, costa 16,99 €/mese. Se non hai esigenze particolari, comunque, il piano “basic” andrà più che bene. Maggiori informazioni qui.
  • OneDrive — è una scelta coerente se possiedi un computer Windows; l’app OneDrive, di solito, si trova già installata. Questo servizio di cloud storage ti permette di ottenere 5 GB di spazio di archiviazione gratuito, che puoi aumentare fino a 6 TB con il piano Microsoft 365 Family (include le app di Office e la funzione di condivisione dei file caricati con 6 persone al massimo). Il costo è di 99,00 €/anno o in alternativa 10,00 €/mese. Gli altri piani disponibili sono OneDrive Standalone 100GB, da 2,00 €/mese e Microsoft 365 Personal, da 69,00 €/anno o 7,00 €/mese. Per quest’ultimo, come prima, le app di Office sono incluse. Maggiori informazioni qui.

Per le foto e i video, porresti pensare di rivolgerti poi a servizi come Google Foto e Amazon Photo, che offrono interessanti alternative a Foto di iCloud.

Anche quella delle chiavette Lightning è una soluzione valida, quando si tratta di fare il backup di alcuni file presenti sul tuo iPhone. Si tratta di pen drive o chiavette, per l’appunto, che è possibile collegare direttamente alla porta Lightning dell’iPhone.

Una chiavetta Lightning presenta due connettori di cui uno USB, per accedere ai file memorizzati da computer, e l’altro Lightning, proprio come quello del caricabatterie del tuo iPhone o degli auricolari che di solito colleghi. Dai pure un’occhiata su Amazon per farti un’idea più precisa. Ce ne sono di vari tagli e prezzi e puoi accedervi tramite l’app File di iOS o app dedicate.

Come fare backup WhatsApp iPhone senza iCloud

Backup di WhatsApp

Eseguire il backup WhatsApp iPhone senza iCloud è impossibile, nel senso che non viene salvata una copia locale dei backup come avviene, invece, su Android. Questo significa che se vuoi preservarti la possibilità di ripristinare i tuoi messaggi in caso di reinstallazione dell’app dovrai servirti della funzione integrata di backup delle chat su iCloud (la quale, attenzione, non comporta che tu debba tenere attivi i backup dell’intero iPhone su iCloud; le chat di WhatsApp, se escludi anche i video, non dovrebbero pesare più di tanto)-

In alternativa, chiaramente, puoi fare affidamento sul backup dell’intero iPhone sul computer, ma in questo modo dovrai ripristinare in blocco l’iPhone per ripristinare le chat di WhatsApp, non potrai ripristinare solo queste ultime.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.