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Come lavorare in cloud su Acer Chromebook

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Dopo l’ennesima formattazione d’emergenza, che ti ha portato anche alla perdita di alcuni importanti documenti di lavoro, hai deciso di mandare “in pensione” il tuo notebook attuale (diventato lentissimo e inaffidabile a pochi mesi dall’acquisto) e di sostituirlo con un modello più performante. A tal proposito, sei rimasto piacevolmente colpito da un Chromebook Acer ma prima di fare il “grande passo” e acquistarlo, vorresti capire un po’ meglio come funzionano il sistema di gestione dei documenti in cloud e le Web app di cui Chrome OS, il sistema operativo sviluppato da Google che anima il computer in questione, fa uso. Nessun problema: se le cose stanno così, sappi che oggi sono qui proprio per spiegarti come lavorare in cloud su Acer Chromebook, e più in generale su Chrome OS.

Cominciamo col dire che lavorare con i sistemi cloud dà tantissimi vantaggi: sincronizzando i propri file con server remoti di aziende importanti come Google, infatti, si ha la sicurezza di non perdere mai i propri contenuti (che vengono conservati su server protetti con le più avanzate tecnologie del settore) e di proteggerli da rischi di manomissione o danneggiamento. Inoltre, si ha la possibilità di accedere ai propri documenti da qualsiasi altro dispositivo connesso a Internet e al proprio account.

L’uso di spazi di archiviazione online e di Web app (cioè applicazioni basate su Internet che funzionano direttamente dal browser) permette, inoltre, di mantenere il proprio computer “leggero” evitando di riempire il disco interno e di rallentare il dispositivo nel corso del tempo. Interessante, vero? E attenzione, questo non significa che senza Internet non si può lavorare su Chrome OS: è possibile scaricare localmente tutti i file presenti sul proprio spazio cloud e molte Web app funzionano anche in modalità offline (così come le tradizionali app per Android, con cui Chrome OS è altresì compatibile). Adesso però non dilunghiamoci troppo in preamboli e scopriamo più da vicino come possiamo avvalerci di tutte le caratteristiche dei Chromebook Acer per lavorare comodamente in cloud.

Indice

Primi passi con Chrome OS

Chrome OS

Per poter lavorare in cloud su Acer Chromebook e iniziare a sfruttare tutte le potenzialità di Chrome OS è necessario associare un account Google al dispositivo. Molto probabilmente sei già in possesso di un account di questo tipo e lo usi sul tuo computer attuale, ad esempio, per gestire la posta di Gmail, i contatti, il calendario e i documenti di Google Drive: questo significa che associando il medesimo account al tuo Chromebook Acer ritroverai immediatamente tutti i tuoi dati e le tue comunicazioni (che sono salvati automaticamente sul cloud di Google).

In caso non fossi in possesso di un account Google o volessi usarne uno nuovo, nessun problema, puoi crearlo gratuitamente in qualsiasi momento come ti ho spiegato in questo tutorial (o selezionando l’apposita voce durante la configurazione iniziale di Chrome OS e seguendo le rapide indicazioni su schermo).

Ciò detto, i primi passi in Chrome OS sono super intuitivi (come il resto) e bastano pochi minuti per iniziare a usare il sistema operativo e mettersi al lavoro. Dopo aver acceso il Chromebook per la prima volta, ti verrà chiesto di selezionare lingua e layout della tastiera, quindi di connetterti a una rete Wi-Fi.

Stabilito il collegamento alla Rete, una volta accettati i termini d’uso, Chrome OS cercherà e installerà eventuali aggiornamenti software: ti segnalo, infatti, che Chrome OS controlla e installa gli aggiornamenti del sistema operativo in maniera automatica e mantiene così il computer sempre sicuro e reattivo, senza crash o errori che spesso si riscontrano dopo gli aggiornamenti su altri sistemi operativi. Non c’è neanche bisogno di installare antivirus, in quanto Chrome OS dispone di un sistema di protezione integrato che tiene il sistema al sicuro a tutte le potenziali minacce di sicurezza senza che l’utente debba preoccuparsi di nulla.

Al termine dell’eventuale aggiornamento, dovrai configurare il tuo account utente: indica, dunque, se il Chromebook sarà usato da te o da un bambino, esegui l’accesso al tuo account Google (o creane uno nuovo) e scegli se sincronizzare Chrome e personalizzare i servizi Google da sincronizzare: ti consiglio di accettare, in questo modo troverai tutti i tuoi contenuti già pronti all’uso.

Per concludere, effettua la configurazione dello sblocco con impronta digitale (altrimenti potrai sbloccare il computer con la password del tuo account Google, con un PIN numerico da impostare in seguito o usando il tuo smartphone Android come chiave) e, una volta caricato il desktop di Chrome OS, scegli se attivare l’Assistente Google e il comando “OK Google”: anche in questo caso, ti consiglio di accettare, in modo da avere tutte le informazioni più interessanti per te sempre a portata di mano e comandare il Chromebook anche con la voce.

Chrome OS

L’ambiente di lavoro di Chrome OS risulta essere molto familiare sia per chi proviene da Windows sia per chi è abituato a usare sistemi operativi come macOS o Linux: in basso c’è la barra delle app che comprende il pulsante Cerca (sulla sinistra, per accedere al menu delle app e cercare file, informazioni o app rapidamente), le icone delle app più utilizzate e di quelle in esecuzione (al centro), le icone dei file bloccati (cioè dei download recenti e dei file che si vogliono tenere sempre a portata di mano) e il menu delle notifiche (sulla destra, con orario, stato batteria e icona di rete).

Del browser Chrome, poi, quasi inutile parlarne: presenta la stessa interfaccia che sicuramente sarai abituato a usare sul tuo computer attuale e — avendo effettuato l’accesso con il tuo account Google — riporterà automaticamente tutti i tuoi dati di navigazione, le tue estensioni e le tue password.

Altre app integrate che ti risulteranno sicuramente familiari sono il ‌Web Store, per installare le Web app compatibili con Chrome OS, il Play Store, per scaricare app e giochi per Android (Chrome OS, infatti, è perfettamente compatibile con le applicazioni per Android) e la suite delle applicazioni di Google, quindi Gmail, Google Drive (con le applicazioni Documenti, Fogli, Presentazioni ecc.), Google Foto e così via.

L’icona della cartella azzurra consente invece di accedere al file manager predefinito File, grazie al quale gestire file e cartelle presenti sia sul dispositivo, sia su Google Drive o altri servizi cloud supportati (oltre che sui device connessi direttamente al Chromebook o alla rete locale), mentre quella dell’ingranaggio consente di accedere alle Impostazioni del sistema operativo.

Chrome OS

Insomma, anche se si tratta di un sistema operativo per molti versi differente dagli altri, Chrome OS risulta essere estremamente intuitivo e, grazie al supporto ad applicazioni e servizi arcinoti come quelli di Google, mette qualsiasi utente sùbito a suo agio.

Massima semplicità di utilizzo è garantita anche nell’uso dei dispositivi esterni. Chrome OS è compatibile con tutti i device Android e con una vasta gamma di stampanti, adattatori, docking station, tavolette grafiche, masterizzatori, mouse, tastiere, controller di gioco, cuffie e webcam: quelli contraddistinti dal badge Funziona con Chromebook sono sempre di più e per usarli basta semplicemente connetterli alle porte del notebook, non c’è bisogno né di installare driver, né di compiere altre operazioni particolari.

Se poi hai uno smartphone o tablet Android, l’integrazione è ancora più forte. Puoi infatti associare il dispositivo al tuo Chromebook e usarlo sia per sbloccare il computer, sia come modem, per connettere il portatile a Internet istantaneamente quando non ci sono reti Wi-Fi a disposizione.

Per configurare lo sblocco del Chromebook con lo smartphone, ti basta andare nelle Impostazioni di Chrome OS, selezionare il nome del tuo smartphone nella sezione Dispositivi connessi e andare su Smart Lock > Sblocca il dispositivo e accedi all’Account Google. Per tutti i dettagli ti rimando alla guida ufficiale di Google.

Per usare lo smartphone come modem, invece, vai nelle Impostazioni di Chrome OS, seleziona il nome del tuo smartphone nella sezione Dispositivi connessi e vai su Configura. Segui poi le indicazioni su schermo e, una volta completata l’associazione tra i due dispositivi, vai su Attivate e attiva la funzione di hotspot portatile. Per tutti i dettagli ti rimando alla guida ufficiale di Google.

Nel caso il tuo smartphone non dovesse essere utilizzabile per la funzione di hotspot istantaneo, non temere, puoi usare la classica funzione di condivisione della rete di Android e connettere “manualmente” il tuo Chromebook all’hotspot generato dal telefono, selezionando la relativa rete dal menu del Wi-Fi (l’icona delle onde presente nel menu delle notifiche).

Chrome OS

Come dici? Sul tuo notebook attuale avevi creato due account utente, di cui uno destinato alle attività personali e uno al lavoro? Nessun problema. Cliccando sul pulsante Aggiungi persona presente nella schermata di accesso di Chrome OS puoi creare nuovi utenti e associarli ai rispettivi account Google con facilità. Ogni account avrà poi i suoi dati e le sue impostazioni separate, con il massimo rispetto della privacy per tutti gli utilizzatori del computer.

Inoltre, in caso di creazione di un account bambino (sì, è possibile fare anche questo!) c’è la possibilità di attivare il controllo genitori e monitorare/limitare le attività svolte da quest’ultimo. Le impostazioni del parental control si possono regolare in pochi clic nel menu Impostazioni > Account > Controllo genitori.

Chrome OS

Infine, se prima di metterti a lavorare con il tuo Chromebook Acer vuoi approfondire qualche dettaglio in più circa il funzionamento di Chrome OS, puoi aprire l’applicazione Esplora inclusa “di serie” nel sistema operativo e consultare tutti gli articoli informativi inclusi al suo interno.

Chrome OS

Aprendo l’app in questione, infatti, potrai sfogliare rapidamente delle guide tematiche dedicate al passaggio a Chromebook, alla gestione dei file, al download delle app e molto altro ancora.

Potrai inoltre cercare gli argomenti di tuo interesse tramite la barra apposita presente in alto e visualizzare alcuni vantaggi a te dedicati (es. promozioni su servizi Google) selezionando la voce preposta situata sulla sinistra.

Come lavorare in cloud su Chrome OS

Una volta completata la breve configurazione iniziale dei Chromebook Acer si è immediatamente pronti per mettersi al lavoro. Vediamo, dunque, come lavorare in cloud su Chrome OS sfruttando appieno sia le funzioni predefinite offerte dal sistema operativo, sia le app di terze parti disponibili sul Chrome Web Store (nel caso delle Web app) e il Play Store (nel caso delle applicazioni Android).

Gestione dei file

Chrome OS

Come già accennato in precedenza, lavorare con un sistema operativo che fa largo uso della tecnologia cloud porta a grandissimi vantaggi nella gestione dei file: grazie alla sua integrazione con Google Drive, infatti, Chrome OS permette di tenere i propri dati al sicuro sincronizzandoli automaticamente con il cloud di Google, il quale offre 15GB di spazio di archiviazione gratis e prevede piani a pagamento a partire da soli 19,99 euro/anno o 1,99 euro/mese per 100GB di storage.

Avere Google Drive integrato nel sistema operativo significa poter aprire il file manager predefinito, che nel caso di Chrome OS si chiama File (si può richiamare cliccando sull’icona della cartella azzurra presente sulla barra delle app), e trovare tutti i propri dati sincronizzati con il cloud a portata di clic.

Tutti i file e le cartelle ospitati sul proprio Google Drive (compresi quelli condivisi da altri utenti) vengono visualizzati direttamente nel file manager di Chrome OS; basta cliccare sull’apposita voce presente nella barra laterale di sinistra e si possono sfogliare e gestire tutti gli elementi come se fossero presenti sul disco del Chromebook: in realtà, però, non lo sono, in quanto si trovano sullo spazio cloud di Google e non sul disco del Chromebook. In poche parole si possono avere tutti i propri dati sempre a portata di mano senza correre il rischio di “ingolfare” il computer!

E quando non c’è una connessione a Internet disponibile? Nessun problema. Selezionando un file dalla cartella di Google Drive e attivando la levetta ‌Disponibile offline (in alto a destra) è possibile scaricarlo effettivamente sul disco del Chromebook e quindi averlo a disposizione anche qualora non ci fosse una connessione a Internet attiva.

Chrome OS

È possibile sfruttare l’integrazione con Chrome OS anche per condividere rapidamente file e cartelle con colleghi e clienti: basta selezionare un elemento in File, cliccare sull’icona della condivisione collocata in alto a destra (i tre pallini interconnessi) e scegliere la voce Condividi con altri dal menu che si apre. Si avrà così modo di condividere l’elemento selezionato tramite Google Drive.

Selezionando, invece, l’opzione Condivisione file è possibile condividere rapidamente un file con Chromebook e dispositivi Android nelle vicinanze utilizzando una rapida tecnologia di trasferimento wireless.

Chrome OS

Ma i vantaggi della gestione dei file in cloud non finiscono qui! Avere i tuoi dati sincronizzati sul cloud ti permette anche di evitare cancellazioni accidentali. In caso di problemi con il computer, infatti, i tuoi file e cartelle saranno sempre al loro posto, online, pronti per essere visualizzati e scaricati da qualsiasi device in cambio di un semplice accesso con il tuo account (nel caso di Google Drive, il servizio è accessibile via Web da qualsiasi browser ed è possibile scaricare la relativa app sia su computer Windows e Mac che su dispositivi mobili con Android e iOS/iPadOS).

Inoltre, quando si cancella un file presente su Google Drive, questo non viene eliminato istantaneamente; viene bensì spostato in un Cestino accessibile via cloud, dove rimane disponibile per 30 giorni prima di essere eliminato definitivamente. Accedendo al Cestino di Google Drive, dunque, potrai visualizzare tutti i file cancellati di recente e recuperare facilmente eventuali file cancellati per sbaglio.

Insomma, con un servizio cloud come Google Drive è possibile salvare i propri dati e mantenerli sempre al sicuro senza preoccuparsi per lo spazio locale, per eventuali danni fisici al computer che potrebbero renderne inaccessibile il disco e avendo la possibilità di accedere ai dati anche da smartphone, tablet o altri computer senza doverli passare su chiavette, hard disk portatili o altre unità di memorizzazione.

Inoltre, l’app File di Chrome OS è così “smart” che quando si collega uno smartphone, un tablet o un altro dispositivo al computer e si naviga nelle sue cartelle, propone di farne un backup su Google Drive. Al netto di ciò è possibile salvare qualsiasi file sul cloud anche “manualmente”, copiandolo semplicemente nella cartella del proprio spazio online.

Chrome OS

Ma quindi Google Drive è l’unico servizio cloud che è possibile usare su Chrome OS? La risposta è no! Google Drive è integrato “di serie” nel sistema operativo, ma ricorrendo alle app disponibili sul Play Store è possibile accedere anche ad altri servizi cloud per avere ancora più spazio a disposizione e accedere ai propri file già ospitati su questi ultimi.

Tra i principali servizi cloud che è possibile usare su Chrome OS, ti segnalo Dropbox e Microsoft OneDrive, ma l’elenco potrebbe essere davvero lunghissimo. Sarai poi contento di sapere che, una volta installate le app dei servizi di cloud storage su Chrome OS e aver fatto l’accesso con il tuo account, alcune di esse si integreranno direttamente in File e, dunque, sarà possibile accedere ai file che ospitano direttamente dal file manager, come visto poc’anzi per Google Drive.

Chrome OS

Per installare le app dei servizi di cloud storage, ti basta cercarle nel menu principale di Chrome OS o direttamente in Play Store, selezionarle e premere sul pulsante Installa (proprio come accade su smartphone e tablet Android). In caso avessi bisogno di maggiori dettagli in merito, ti rimando al mio tutorial su come installare app su Acer Chromebook.

Produttività

Chrome OS

I benefici del lavoro in cloud sono notevoli anche quando si parla di produttività. A differenza di quel che si potrebbe pensare, infatti, le Web app che consentono di redigere documenti di testo, elaborare fogli di calcolo, preparare presentazioni, prendere appunti, gestire le email, il calendario e compiere tutte quelle attività fondamentali nella vita di chi lavora attualmente con il computer hanno ben poco da invidiare alle classiche applicazioni desktop; anzi, presentano tanti vantaggi.

Chrome OS include “di serie” la suite per la produttività di Google, che comprende applicazioni come Documenti (per lavorare con i documenti di testo), Fogli (per i fogli di calcolo), Presentazioni (per le presentazioni), Gmail (per la posta elettronica) e Google Calendar (per gestire i propri calendari), le quali sono tutte basate sul cloud e sono funzionali tanto quanto le classiche applicazioni di produttività offline. Permettono, ad esempio, di visualizzare, creare e modificare documenti in tutti i formati più diffusi (compresi quelli di Office e i PDF) con in più il vantaggio di salvare tutto sul cloud di Google (con la possibilità di esportazione in locale e consultazione offline, naturalmente), poter gestire le versioni precedenti e portare un documento a uno stato precedente in caso di modifiche indesiderate e poter collaborare in tempo reale con altri utenti, quindi avere l’opportunità di creare documenti insieme ad altri membri del proprio team di lavoro agendo in tempo reale sullo stesso file.

Puoi trovare le applicazioni per la produttività di Google sempre pronte all’uso direttamente nel menu principale di Chrome OS. Sono tutte caratterizzate da un’interfaccia semplice e familiare, molto simile a quella dei classici software di produttività. Trattandosi di Web app, basta inoltre collegarsi a Google Drive da qualsiasi browser per computer o avviare le app di Documenti, Fogli, Presentazioni ecc. sui propri smartphone e tablet per ritrovare tutti i propri documenti e continuare il lavoro là dove lo si era interrotto.

E se ci si ritrova a lavorare dove la connessione Internet non è disponibile? Niente panico. Tutte le applicazioni per la produttività di Google funzionano anche offline. Basta accedere alle Impostazioni di Google Drive, attivare la casella presente di fianco l’opzione Offline e premere sul pulsante Fine. Per rendere un determinato documento disponibile offline è possibile agire da File, come visto prima, o richiamare la voce Rendi disponibile offline dal menu File delle Web app di Google.

Stesso discorso vale per Gmail: per accedere offline alla tua casella di posta ti basta basta accedere alle Impostazioni da Chrome e attivare la funzione di posta offline spuntando l’apposita casella e poi regolando le relative preferenze.

Chrome OS

La suite per la produttività di Google è perfettamente compatibile con i file di Microsoft Office, ma potresti voler usare direttamente applicazioni come Word, Excel e PowerPoint. Nessun problema: sul Chrome Web Store di Chrome OS è possibile trovare anche le app di Word Online, Excel Online, PowerPoint Online, ‌Microsoft Outlook e OneNote e installarle gratuitamente sul proprio Chromebook Acer.

Per procedere, non devi far altro che cercare le suddette app nel Chrome Web Store (l’icona del sacchetto della spesa presente nel menu delle app di Chrome OS), selezionarle dai risultati della ricerca e premere sui pulsanti Aggiungi e Aggiungi app.

Chrome OS

Fatto ciò, potrai lavorare con le Web app di Office richiamando le apposite icone dal menu principale di Chrome OS ed eseguendo l’accesso con il tuo account Microsoft. Quanto all’uso delle suddette applicazioni non c’è molto da dire, in quanto la loro interfaccia ricalca perfettamente quella delle classiche applicazioni di Office per PC. I file vengono poi salvati su OneDrive, il servizio di cloud storage di Microsoft, sempre con la possibilità di esportarne delle copie offline selezionando l’apposita voce dal menu File.

Altra cosa interessante da sottolineare è che alcune app, come quelle di Microsoft Office, si possono usare sotto forma di progressive Web app (dunque in delle finestre a sé stanti, indipendenti da quella del browser): basta cliccare sull’icona con lo schermo e la freccia verso il basso che compare in alto a destra e poi sul pulsante Installa.

Chrome OS

Ad ogni modo, quelle di Google e Microsoft non sono le uniche applicazioni per la produttività disponibili su Chrome OS: aprendo Chrome Web Store (per le Web app) e Play Store (per le app Android), ne troverai tantissime altre interessanti, come ad esempio Evernote, Noteshelf e Squid. Per un elenco ancora più completo ti rimando a questa pagina ufficiale di Google e ad esplorare in prima persona i contenuti degli store di Chrome OS. Se poi ti serve una mano con l’installazione delle app, consulta la mia guida su come installare app su Acer Chromebook.

Comunicazione

Meet

Videoconferenze e comunicazione in tempo reale attraverso Internet sono diventate fondamentali in moltissimi lavori. Anche su questo campo i Chromebook Acer e Chrome OS offrono tanti vantaggi.

È possibile, infatti, usufruire di applicazioni come Meet, Teams, Skype, Zoom e WhatsApp per restare in contatto con colleghi, superiori e clienti — o anche amici e familiari — sfruttando direttamente la webcam e il microfono del portatile o dispositivi esterni.

Anche in questo caso, è possibile trovare le app con una semplice ricerca nel menu di Chrome OS e installarle tramite Chrome Web Store o Play Store. Per un elenco più completo di app ti rimando a questa pagina ufficiale di Google, mentre il mio tutorial su come installare app su Acer Chromebook ti aiuterà nel processo d’installazione (qualora ne avessi bisogno).

Multimedia e creatività

Photopea

Anche grazie alla presenza di touch-screen e modalità tablet su diversi modelli, i Chromebook Acer si prestano in maniera particolare ai lavori legati alla multimedialità e alla creatività.

A tal proposito, ti segnalo che sul Chrome Web Store e sul Play Store è possibile trovare tante app per il fotoritocco, ad esempio Google Foto, Adobe Lightroom, Photopea e Pixlr, l’editing video, come Clipchamp
e Kinemaster, e la creazione di contenuti artistici, come Canva, Adobe Creative Cloud Express, AutoCAD e Figma.

In questi casi, la potenza del cloud consente non solo di tenere i propri progetti al sicuro e sincronizzati su tutti i device, ma anche di lavorare in modalità rapida e senza blocchi di sorta, grazie al fatto che alcune operazioni vengono svolte in remoto sui server delle app e non in locale sul Chromebook (il che rende le app anche più “leggere” sul disco e sulla batteria, rendendo molto lunga l’autonomia del computer).

Anche per quanto concerne multimedia e creazione di contenuti puoi trovare degli spunti sulle app da installare su Chromebook su questa pagina ufficiale di Google.

Per maggiori informazioni

Chrome OS

Se vuoi maggiori informazioni su Chrome OS e sulle applicazioni che è possibile usare su quest’ultimo (sia Web based che offline), ti invito a visitare la pagina ufficiale dedicata alle app per Chromebook e il sito ufficiale dei Chromebook. Inoltre, potrebbe farti comodo dare un’occhiata alla pagina FAQ con le risposte alle domande più frequenti da parte di chi effettua lo switch a Chrome OS e — sempre sullo stesso tema — il mio tutorial su come passare da Windows a Chrome OS su Chromebook Acer.

Per avere una panoramica completa dei Chromebook Acer, invece, puoi visitare il sito ufficiale dell’azienda, dove selezionando la voce relativa ai Chromebook che trovi in alto potrai visualizzare in dettaglio tutti i modelli disponibili. Per l’acquisto dei modelli in questione puoi rivolgerti anche ad Amazon, dov’è presente una pagina ricca di informazioni sui Chromebook e sul funzionamento di Chrome OS.

Articolo realizzato in collaborazione con Acer.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.