Come sdoppiare lo schermo
Hai bisogno di sdoppiare il desktop del tuo computer su un monitor secondario o sul televisore, in modo tale da riprodurre su quest’ultimo le cose che accadono sul display principale del PC, ma non sai come fare? Vuoi duplicare lo schermo dello smartphone o del tablet su un display più grande, per apprezzare meglio le tue foto o i tuoi video? Non ti preoccupare: oggi troverai le risposte ai tuoi dubbi.
Nella guida che sto per proporti, scopriremo infatti come sdoppiare lo schermo del computer, dello smartphone o del tablet in maniera facile e veloce sfruttando le funzioni che i relativi sistemi operativi mettono a disposizione. Non temere, tutte le operazioni che dovrai effettuare sono estremamente semplici anche per chi, un po’ come te, non si reputa esattamente un grande esperto di informatica e nuove tecnologie.
Che tu abbia un PC Windows, un Mac, un dispositivo Android o un device Apple, ritagliati qualche minuto di tempo libero e segui le indicazioni che trovi di seguito. Ti garantisco che, facendolo, riuscirai a duplicare lo schermo di tutti i tuoi device in men che non si dica!
Indice
- Come sdoppiare lo schermo del PC
- Come sdoppiare lo schermo del Mac
- Come sdoppiare lo schermo di smartphone e tablet
Come sdoppiare lo schermo del PC
Se è tuo interesse sdoppiare lo schermo del PC e riprodurne il contenuto su un secondo monitor, devi innanzitutto decidere se impiegare una connessione tramite cavo oppure una connessione wireless, sapendo che quest’ultima è enormemente più comoda ma può comportare, potenzialmente, qualche problema di lag (cioè ritardo) o perdita di segnale. Di seguito ti spiego come agire, in entrambi i modi.
Come sdoppiare lo schermo del PC con cavo
Per poter collegare un PC Windows a uno schermo secondario tramite cavo, devi per prima cosa verificare quali ingressi sono supportati dal computer in tuo possesso.
Ebbene, affinché il tutto vada a buon fine è necessario che sul computer siano presenti almeno due uscite video: una da dedicare all’eventuale monitor principale e l’altra da impiegare per lo schermo secondario. Chiaramente, questo discorso non vale invece per i notebook, che dispongono sempre di un’uscita dedicata a un secondo monitor.
Ad ogni modo, esistono vari cavi che possono essere impiegati per mettere in comunicazione due schermi e un solo computer: di seguito ti elenco quelli più diffusi.
- HDMI – è senz’altro ad oggi la tipologia di uscita più usata, presente sulla maggior parte degli schermi, dei televisori e, in generale, degli apparecchi audiovisivi moderni. Supporta contenuti a risoluzione FullHD, 4K o superiore (fino a 8K con refresh rate a 60 Hz); per la trasmissione dei contenuti a risoluzione 4K o superiore, è necessario usare cavi HDMI di tipo 1.4. Gestisce il flusso audio fino a 32 canali.
- USB Type-C – si tratta della stessa tecnologia in uso su alcuni smartphone e tablet recenti. Alcuni computer, tra cui i MacBook di Apple e i convertibili di fascia alta, consentono di usarla anche per collegare il computer a monitor/televisori esterni. I contenuti possono essere trasmessi a risoluzioni elevate, fino a 8K con refresh rate a 60 Hz.
- DVI – altro formato molto impiegato per connettere tra loro PC e schermi di vario tipo. Esistono inoltre degli appositi cavi per “trasformare” un’uscita DVI in un ingresso HDMI, e viceversa: essi risultano particolarmente utili quando, per esempio, uno dei due dispositivi ha soltanto un ingresso DVI a disposizione, mentre l’altro dispone di HDMI. DVI supporta la trasmissione a qualità massima QHD (2560 x 1600 pixel) e gestisce il flusso audio.
- DisplayPort/Mini DisplayPort – questa tipologia di connessione è reperibile su numerosi PC, anche di nuova generazione, nonché su alcuni MacBook non recentissimi; la risoluzione massima supportata è pari a 4K (4096 x 2160 pixel).
- VGA – è lo standard che, fino ad alcuni anni fa, veniva impiegato principalmente per connettere computer e schermi di vario tipo. Questo cavo è presente sulla maggior parte dei TV e dei monitor, tuttavia la relativa uscita potrebbe mancare sui PC più moderni, specie se notebook. La risoluzione massima supportata è FullHD (ma la resa non è ottimale), con frequenza di aggiornamento fino a 70 Hz. Non gestisce il flusso audio.
- RCA composito – si tratta degli indimenticati jack bianco, giallo e rosso. Gli ingressi/uscite RCA sono presenti su un gran numero di televisori, ma sono sempre meno diffusi su PC e notebook. Gli spinotti bianco e rosso gestiscono il flusso audio.
- S-Video – ha la forma di uno spinotto rotondo ed è presente su numerosi computer e monitor, inclusi quelli più datati; può essere usato per stabilire il collegamento tra PC e televisore tramite SCART. Non gestisce il flusso audio.
Una volta verificate le uscite (o l’uscita, se si tratta di notebook) e, di conseguenza, la tipologia di cavo da impiegare per duplicare lo schermo, puoi facilmente procurarti l’occorrente recandoti in un negozio di articoli elettronici, oppure direttamente online. In genere, la spesa media si aggira intorno ai 10-15€, per cavi mediamente lunghi.

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Dopo esserti procurato il materiale occorrente, connetti il PC allo schermo secondario o al televisore, tramite le porte d’ingresso e di uscita presenti sui dispositivi in questione, avvalendoti dei cavi più adatto. Fatto ciò, accendi il monitor/la TV e imposta quest’ultimo sull’ingresso opportuno: per esempio, se hai stabilito il collegamento tramite HDMI, devi selezionare questo ingresso usando il tasto fisico source/SRC oppure source/Home del telecomando.
A questo punto, il gioco è praticamente fatto: Windows dovrebbe rilevare la presenza di un secondo monitor e, per impostazione predefinita, duplicare lo schermo a una risoluzione inferiore rispetto a quella del monitor principale. Al bisogno, però, puoi alterare questo comportamento agendo sulle impostazioni di sistema.
Su Windows 10, fai quindi clic sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), poi sul simbolo dell’ingranaggio collocato all’interno del menu che si apre e vai su Sistema e Schermo. Ora, individua la sezione Più schermi e utilizza il menu a tendina sottostante per scegliere se duplicare lo schermo oppure estendere il desktop: in particolare, quest’ultima modalità consente di “prolungare” il desktop del computer sul secondo schermo/televisore, usandolo, al bisogno, per riprodurre contenuti differenti da quelli visualizzati sul monitor principale.
Se lo ritieni opportuno, puoi inoltre modificare la risoluzione e l’orientamento di ciascuno degli schermi: per riuscirci, clicca sulla miniatura del display su cui agire e utilizza le sezioni Risoluzione e Orientamento per intervenire sui vari parametri.
Quando hai finito, clicca sul pulsante Mantieni modifiche, per applicare i cambiamenti; laddove uno dei due schermi dovesse oscurarsi a causa di impostazioni errate, oppure se il risultato non dovesse essere di tuo gradimento, non fare nulla: dopo 15 secondi, la risoluzione e l’orientamento dello schermo verranno riportati ai valori precedenti.
Sulle versioni più datate di Windows, invece, puoi raggiungere le opzioni relative alla gestione del secondo display facendo clic destro su un punto vuoto del desktop e selezionando la voce Risoluzione dello schermo dal menu proposto.
Come sdoppiare lo schermo del PC in modalità wireless
Non intendi usare cavi ingombranti e scomodi e preferiresti duplicare lo schermo del computer in modalità wireless? In tal caso, le strade più semplici da poter seguire sono principalmente due: usare il protocollo Miracast oppure la tecnologia Google Cast.
Miracast
Se il tuo computer è dotato del supporto al protocollo di trasmissione Miracast (funzionalità inclusa in quasi tutti i PC equipaggiati con Windows 10), puoi proiettare lo schermo del computer su un monitor o un televisore che dispone di quest’ultima tecnologia. Qualora il display non dovesse supportarla, puoi acquistare un apposito adattatore (che va poi collegato a una porta HDMI libera dello schermo).
Anche Amazon Fire TV Stick, la chiavetta HDMI di casa Amazon, integra il supporto al protocollo Miracast: dopo averne effettuato la configurazione, puoi abilitare la ricezione del segnale dal PC recandoti in Impostazioni > Suono e schermo > Attiva duplicazione schermo. Per saperne di più su questo dispositivo, consulta pure l’approfondimento che vi ho dedicato.

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Per avviare la trasmissione dello schermo tramite Miracast, se hai scelto di usare un adattatore, devi semplicemente collegarlo a una porta HDMI libera dello schermo secondario e impostare quest’ultimo sulla giusta sorgente; se, invece, si tratta di uno Smart TV con Miracast integrato, devi attivare l’apposita impostazione dal menu del televisore (ad es. Screen Share sui device a marchio LG).
Predisposto lo schermo secondario alla ricezione dei contenuti, spostati sul PC Windows 10, richiama l’area di notifica di sistema cliccando sull’icona del fumetto, posta accanto all’orologio e clicca sul pulsante Connetti. Ora, attendi che il nome dell’adattatore Miracast/TV compaia nella lista dei dispositivi rilevati e clicca sullo stesso per stabilire il collegamento; su alcuni televisori, devi autorizzare la connessione rispondendo affermativamente all’avviso che compare su schermo.
Per scegliere se duplicare lo schermo oppure estendere il desktop, richiama nuovamente l’area di notifica di Windows, clicca sul pulsante Proietta e utilizza le voci presenti nel menu che compare successivamente per specificare come effettuare la trasmissione dei contenuti.
Google Cast
In alternativa, se possiedi uno Smart TV con protocollo Google Cast integrato, puoi sfruttare quest’ultimo e il browser Chrome per effettuare la duplicazione dello schermo. Se non possiedi un display compatibile, puoi utilizzare invece Chromecast, una chiavetta HDMI che va connessa all’omonimo ingresso sul monitor/televisore, in grado di ricevere il segnale tramite Wi-Fi.
Esistono due versioni di Chromecast: una standard, che costa 39€ e consente di trasmettere contenuti in risoluzione FullHD; e la versione con Google TV, che consente di replicare lo schermo a risoluzione 4K con supporto HDR, dispone di telecomando e sistema operativo Google TV per installazione delle app direttamente sul device: costa 69,99€. Entrambe le varianti possono essere acquistate nelle principali catene di elettronica oppure sullo store di Google.
Ad ogni modo, se possiedi uno Smart TV dotato di protocollo Google Cast, assicurati che lo stesso sia collegato a Internet (in caso contrario, provvedi a farlo seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa guida); se, invece, hai optato per l’utilizzo di Chromecast, collega il dispositivo in questione al monitor/televisore ed effettuane la configurazione, seguendo i passaggi che ti ho mostrato in questo tutorial.
Ultimata la configurazione degli schermi secondari, collega il PC alla stessa rete Wi-Fi del TV/Chromecast, apri il browser Google Chrome, clicca sul pulsante (⋮) residente in alto a destra e seleziona la voce Trasmetti dal menu che compare. Ora, attendi che il Chromecast/TV venga rilevato, clicca sul menu a tendina Fonti, scegli di trasmettere il desktop e, per concludere, fai clic sul nome del secondo schermo, per avviare la duplicazione dello schermo.
Per saperne di più sul funzionamento di Google Cast e sulle modalità di trasmissione da PC, ti rimando alla lettura del tutorial d’approfondimento che ho dedicato al tema.
Come sdoppiare lo schermo del Mac
Non possiedi un computer dotato di sistema operativo Windows ma di un Mac? Non temere, puoi effettuare la duplicazione dello schermo con modalità in parte simili a quelle viste finora. Trovi tutto spiegato qui sotto.
Come sdoppiare lo schermo del Mac con cavo
Anche per Mac vale il discorso già visto per Windows: la tipologia di cavo varia in base alle porte d’uscita disponibili sul computer e a quelle d’ingresso residenti sul secondo schermo. Dunque, per approfondimenti in merito alle modalità di connessione, ti invito a leggere la sezione iniziale di questa guida.
Ad ogni modo, dopo aver collegato fisicamente il Mac e il secondo schermo, puoi modificare le impostazioni di replicazione nel seguente modo: apri le Preferenze di sistema facendo clic sul simbolo a forma d’ingranaggio situato sul Dock, quindi sulla voce Monitor e poi raggiungendo la scheda Disposizione.
Ora, per abilitare la duplicazione dello schermo, apponi il segno di spunta accanto alla voce Duplica monitor; se, invece, vuoi usare il desktop esteso, rimuovilo. In quest’ultima modalità puoi modificare la risoluzione di ciascuno degli schermi recandoti nella scheda Monitor.
Come sdoppiare lo schermo del Mac in modalità wireless
Per sdoppiare lo schermo del Mac usando la connessione wireless, hai due possibili strade da poter seguire: trasmettere la Scrivania usando il protocollo Google Cast unitamente al browser Google Chrome, in modo pressoché identico a quanto visto su Windows, oppure affidarti alla tecnologia AirPlay.
AirPlay, se non ne avessi mai sentito parlare, è la tecnologia nativa impiegata da Apple, che consente di trasmettere contenuti multimediali sia video che audio tra quasi tutti i dispositivi a marchio “mela morsicata”. Alcuni Smart TV di ultima generazione integrano nativamente la tecnologia AirPlay: puoi riconoscerli dalla presenza dell’etichetta Works With AirPlay 2 (maggiori info qui). Tuttavia, se intendi trasmettere contenuti a un monitor, oppure a un TV non dotato di questa funzionalità, puoi valutare l’acquisto di Apple TV.
Nella fattispecie, si tratta di un piccolo media center, che si collega al monitor/TV tramite HDMI, che, previo collegamento a Internet, consente di ricevere il segnale video (ma anche audio) proveniente da altri dispositivi a marchio Apple, come per esempio un Mac.
Esso include lo store di Apple per il download di app e giochi ed è disponibile in due versioni: Apple TV HD, che supporta la risoluzione massima di 1080p e dispone di 32 GB di memoria interna; e Apple TV 4K, la versione “potenziata” del dispositivo, che consente di riprodurre contenuti a risoluzione 4K ed è disponibile in tagli di memoria da 32 e 64 GB.

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Una volta effettuata la configurazione di Apple TV (o dopo aver collegato lo Smart TV compatibile con AirPlay a Internet), assicurati che il Mac sia collegato alla stessa rete Wi-Fi in uso dal secondo schermo, clicca sull’icona di AirPlay collocata nella barra dei menu (il simbolo di uno schermo con triangolo accanto), clicca sul nome della Apple TV situato nel menu che compare e il gioco è fatto!
Sempre dallo stesso menu, a connessione stabilita, potrai scegliere se effettuare la duplicazione vera e propria dello schermo (Duplicazione [nome schermo principale]), oppure se estendere la Scrivania del Mac (Usa come monitor separato).
Se non vedi l’icona per la duplicazione dello schermo nella barra dei menu, apri le Preferenze di sistema, cliccando sul simbolo dell’ingranaggio collocato nella barra Dock, raggiungi la sezione Monitor e apponi il segno di spunta accanto alla voce Mostra opzioni di duplicazione nella barra dei menu quando disponibili.
Per approfondire ulteriormente il discorso su AirPlay, da’ pure uno sguardo alla mia guida al funzionamento della suddetta tecnologia: sono sicuro che ti tornerà utile!
Come sdoppiare lo schermo di smartphone e tablet
Per sdoppiare lo schermo di smartphone e tablet puoi percorrere due strade differenti: impiegare un sistema di collegamento basato sul Wi-Fi oppure sfruttare il classico collegamento via cavo. Di seguito ti spiego come procedere sia su Android che su iPad e iPhone.
Come sdoppiare lo schermo di Android
Se è tuo interesse trasmettere i contenuti presenti sullo schermo di Android, puoi avvalerti degli stessi sistemi wireless già esaminati per Windows: Google Cast e Miracast, entrambi integrati nella maggior parte dei dispositivi Android presenti in commercio. Qualora decidessi di agire tramite Chromecast, assicurati che lo smartphone/tablet e il secondo schermo siano collegati alla stessa rete Wi-Fi.
Dunque, dopo aver predisposto il display secondario alla ricezione dei dati, con una delle modalità che ti ho indicato nel capitolo iniziale di questa guida, prendi il dispositivo Android, raggiungi il menu Impostazioni > Dispositivi collegati > Preferenze di connessione > Trasmetti, premi il pulsante (⋮) sito in alto a destra e apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Abilita schermo wireless. Per concludere, attendi che il nome del secondo schermo compaia nella lista di quelli rilevati e fai tap sullo stesso, in modo da stabilire il collegamento.
Per quanto riguarda il collegamento tramite cavo, devi saper che non tutti gli smartphone Android dispongono dello stesso tipo di porte: alcuni di essi (in particolare quelli più moderni) impiegano connettore USB-C, mentre altri possiedono la porta standard microUSB.
Ad ogni modo, per riuscire nell’impresa, puoi impiegare diversi tipi di cavi, a seconda della porta presente sullo smartphone e della tecnologia supportata dal sistema operativo: ecco i più comuni.
- USB-C a HDMI – si tratta di un cavo che consente di collegare i dispositivi dotati di porta USB-C a qualsiasi monitor o TV equipaggiato con porta HDMI.
- Cavo MHL – questa tecnologia consente di collegare smartphone e tablet dotati di porta standard microUSB a monitor e televisori equipaggiati con porta HDMI. Esistono due tipi di cavi MHL: attivo, che richiede alimentazione esterna, e passivo, che invece non ne ha bisogno. Ad ogni modo, prima ancora di acquistare qualsiasi cavo, ti consiglio di verificare, recandoti su questa pagina, che il dispositivo Android in tuo possesso sia compatibile con tale tecnologia.
- Cavo SlimPort – si comporta in modo simile alla tecnologia MHL, ma riesce a raggiungere una risoluzione massima di 4K. Tra le altre cose, i cavi SlimPort possono essere collegati, oltre che alle porte HDMI, anche a schermi dotati di ingresso DVI, DisplayPort e VGA.
Una volta il scelto il cavo più adatto al tuo dispositivo, non ti resta che collegare lo smartphone/tablet e il TV avvalendoti dello stesso; imposta dunque il televisore sull’esatta sorgente video e, se tutto è andato per il verso giusto, dovresti vederne duplicato il display. Per approfondire il discorso, ti invito a dare un’occhiata alla mia guida su come collegare il telefono alla TV con cavo.
Come sdoppiare lo schermo su iPad e iPhone
Per duplicare lo schermo di iPad e iPhone senza impiegare alcun cavo di connessione, devi necessariamente sfruttare la tecnologia di trasmissione AirPlay, avvalendoti di un’Apple TV oppure di uno Smart TV compatibile: ti ho già spiegato come configurare il secondo schermo in uno dei capitoli precedenti di questa guida.
A configurazione ultimata, prendi l’iPad o l’iPhone e, dopo averlo collegato alla stessa rete Wi-Fi a cui hai connesso Apple TV o il televisore, richiama il Centro di controllo di iPadOS/iOS effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso (su iPad con iPadOS/iOS 12 e successivi, oltre che su iPhone con Face ID), oppure dal basso verso l’alto (su iPad con iOS 11 e precedenti, oltre che su iPhone dotati di tasto Home).
Ora, fai tap sul pulsante Duplica schermo e seleziona il nome dell’Apple TV/Smart TV nella nuova schermata che compare; dopo qualche istante, la connessione tra i dispositivi dovrebbe essere stabilita, senza richiedere configurazione aggiuntiva.
Per quanto concerne la connessione tra iPad, iPhone e televisori tramite cavo, è possibile impiegare un adattatore da Lightning ad AV digitale: quest’ultimo si inserisce nella porta Lightning del tablet o dello smartphone e va connesso al televisore mediante cavo HDMI.
Per informazioni aggiuntive in merito al collegamento tra iPhone (e iPad) e TV, ti rimando alla lettura del tutorial d’approfondimento che ho dedicato al tema.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. à il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.