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Come stressare la CPU

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Hai l’impressione che il tuo PC si surriscaldi troppo quando la CPU è impegnata in processi particolarmente avanzati? Allora potrebbe esserci qualche problema nel sistema di raffreddamento del computer. Devi indagare subito, prima che sia troppo tardi e le alte temperature vadano a danneggiare qualche componente hardware.

Se vuoi un consiglio, prova a fare uno stress test e monitora le condizioni che il processore mantiene quando si trova sotto sforzo. Per riuscirci, ti basta adoperare dei software adibiti appositamente allo scopo, disponibili per Windows, macOS e Linux, sia gratis che a pagamento. No, non preoccuparti, al contrario delle apparenze non si tratta di strumenti di difficile impiego. Certo, è un po’ roba da “smanettoni”, ma questo non significa assolutamente che tu, pur non reputandoti tale, non possa utilizzarli, hai la mia parola.

Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato? Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer, prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te (e per la salute del tuo PC) e inizia immediatamente a seguire le indicazioni su come stressare la CPU che ho provveduto a fornirti con questa mia guida sull’argomento. Alla fine, vedrai, riuscirai senz’altro a cavarne un ragno dal buco, come si suol dire.

Indice

Informazioni preliminari

Come stressare la CPU

Prima di entrare nel vivo della guida, andandoti a spiegare quali sono gli strumenti da usare per stressare la CPU e come fare per potertene servire, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni preliminari al riguardo, in modo tale da permetterti di avere le idee perfettamente chiare sull’argomento.

Partiamo dalle basi: la CPU, detta in termini spiccioli, è il cervello del computer, quella “cosa” dove vengono eseguiti i calcoli matematici per far funzionare i programmi e le sue capacità sono molto flessibili.

Effettuare uno stress test della CPU e della temperatura che raggiunge quando impegnata a massimo carico può permettere di comprendere quali sono le sue effettive performance e cosa è effettivamente in grado di reggere.

Lo stress test simula una situazione estrema che difficilmente può capitare durante l’esecuzione di normali attività. Gli stress test sono progettati per spingere la CPU al suo limite massimo, per verificare se è in grado di gestire un carico di lavoro pesante. Inoltre, il processore genera calore quando funziona e in special modo sotto carico, ma deve comunque rimanere entro una certa temperatura, altrimenti va incontro a surriscaldamento e possono verificarsi errori o, nella peggiore delle ipotesi, può rompersi.

In linea di massima, la temperatura ideale della CPU sarebbe compresa fra i 40 e i 50 gradi, ma ci sono tante variabili da tenere in considerazione. Per approfondimenti, puoi pure consultare il mio articolo dedicato alla questione.

Solitamente, sono due i motivi in base ai quali si può decidere di effettuare uno stress test della CPU: controllare che il PC nuovo funzioni correttamente dopo aver montato tutte le componenti, dopo il cambio di una di esse o in seguito al verificarsi di comportamenti anomali del computer oppure se si sta facendo un’operazione di overclock del processore, pratica di cui ti ho parlato in dettaglio nella mia guida specifica sull’argomento.

Programmi per stressare la CPU

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, direi che possiamo finalmente andare a scoprire quali sono gli strumenti che è possibile adoperare per stressare la CPU. Come ti dicevo in apertura, esistono diversi e appositi programmi utili allo scopo, sia per Windows che per macOS, oltre che per Linux. Qui sotto trovi indicati quelli che a parer mio rappresentano i migliori della categoria.

Geekbench (Windows/macOS/Linux)

Geekbench

Quando si parla di strumenti utili per mettere alla prova la CPU è praticamente impossibile non nominare Geekbench. Si tratta, infatti, di una delle più celebri soluzioni per testare le prestazioni del computer, oltre che dei dispositivi mobili. È disponibile per Windows, macOS e Linux e consente di stressare CPU e GPU e di avere un quadro accurato della relazione tra le prestazioni della RAM e quelle del processore. È a pagamento (presenta prezzi a partire da 9,99$ per singola licenza), ma si può testare gratuitamente per 30 giorni.

Per scaricare il programma sul tuo computer, recati sul relativo sito Web e clicca prima sul pulsante Download e poi su quello Download for Windows o su quello Download for macOS, in base al sistema operativo che stai adoperando.

A scaricamento completato, se stai usando Windows, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sul pulsante . Premi poi sui bottoni Next e I Agree, premi ancora sul tasto Next, quindi su quello Install e concludi il setup cliccando sul pulsante Finish.

Se stai usando macOS, invece, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona di Geekbench nella cartella Applicazioni del computer, dopodiché facci clic destro sopra e seleziona la voce Apri per due volte consecutive, in modo da avviare l’applicazione andando ad aggirare le limitazioni di Apple nei confronti dei software di sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solamente al primo avvio). Provvedi poi ad accettare le condizioni di utilizzo del programma, facendo clic sul pulsante Agree nella nuova finestra visualizzata.

Ora che visualizzi la schermata di Geekbench, fai clic sul bottone Later per avviare la trial del software, dopodiché premi sul bottone bottone Run CPU Benchmark. Se stai usando un Mac, devi prima selezionare la scheda CPU presente a sinistra.

Quando il test verrà portato a compimento, potrai consultarne l’esito nella finestra del browser. Ti segnalo che puoi pure creare un account gratuito sul sito di Geekbench, cliccando sul pulsante Sign up situato in alto, al fine di salvare tutti i risultati dei tuoi test e poterli consultare anche successivamente.

Prime95 (Windows/macOS/Linux)

Come stressare la CPU

Per stressare la CPU del tuo PC, ti invito a provare pure Prime95. Si tratta di un programma, per così dire, storico, dal funzionamento estremamente semplice e ampiamente apprezzato. È totalmente gratis ed è disponibile per Windows (non necessita di installazione), per macOS e per Linux. L’interfaccia non è un granché, è vero, ma assolve molto bene al compito a cui è preposto.

Per effettuarne il download sul tuo computer, collegati al sito Web del programma e fai clic sul collegamento presente nella colonna Download corrispondente al sistema operativo in uso sul tuo computer.

A scaricamento ultimato, se stai usando Windows, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una qualsiasi posizione e avvia il file .exe contenuto al suo interno, dopodiché clicca sul pulsante Esegui nella finestra che compare sul desktop.

Se stai usando macOS, invece, estrai l’archivio compresso, trascina l’icona di Prime95 nella cartella Applicazioni, facci clic destro sopra e scegli la voce Apri per due volte di fila, in modo tale da aprire il programma andando però ad aggirare le limitazioni di Apple nei confronti degli sviluppatori non autorizzati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Una volta visualizzata la schermata principale del software, fai clic sul menu Options posto in alto a sinistra, quindi seleziona la voce Torture Test e scegli il tipo di test che intendi usare per stressare la CPU oppure seleziona Custom per impostare dei parametri personalizzi e clicca sul pulsante Run. Ti verrà poi restituito il responso del test in maniera testuale.

OCCT (Windows)

OCCT

OCCT è un altro dei software utili per stressare la CPU che ti invito a provare. Consente, infatti, di testare il processore del competer mediante l’esecuzione di vari stress test altamente personalizzabili. È completamente a costo zero, è solo per sistemi operativi Windows e non richiede installazione.

Per effettuare il download del programma sul tuo computer, collegati al relativo sito Web e clicca sul pulsante OCCT Personal.

A download completato, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che vedi comparire sul desktop, clicca sul pulsante . Una volta visualizzata la schermata principale di OCCT, seleziona la voce Test nella barra laterale di sinistra, quindi clicca sulla CPU, regola le opzioni relative al tipo di carico, ai thread ecc. e premi sul bottone Play posto in basso per avviare il test.

A processo ultimato, potrai conoscere l’esito dell’analisi consultando i grafici salvati nella cartella C:\Users\nome utente\Documents\OCCT\ sotto forma di immagini PNG.

Terminale e Monitoraggio attività (macOS)

Come stressare la CPU

Se stai usando macOS, puoi verificare l’efficienza e lo stato di salute della CPU anche agendo direttamente dal Terminale e tenendo d’occhio la situazione tramite Monitoraggio attività, senza dover scaricare nuovi strumenti. Per riuscirci, ti basta impartire dei comandi appositi.

Per cui, provvedi in primo luogo a chiudere tutte le applicazioni in esecuzione e ad avviare il Terminale, facendo clic sulla relativa icona (quella con la finestra nera e la riga di codice bianco) che trovi nella cartella Altro del Launchpad. Successivamente, avvia Monitoraggio attività facendo clic sulla sua icona (quella con la finestra nera e il tracciato) che trovi sempre nella cartella Altro del Launchpad.

Adesso, digita il seguente comando nella finestra del Terminale: yes > /dev/null &. Schiaccia poi il tasto Invio sulla tastiera del Mac per confermarlo. Ripeti l’operazione in questione per più volte di seguito in modo tale da andare a mettere sotto stress la CPU.

In seguito, spostati sulla finestra di Monitoraggio attività e seleziona la scheda CPU per tenere d’occhio le performance della CPU, appunto. I processi riportati come yes sono i comandi che hai appena impartito tramite il Terminale. In basso troverai anche il grafico relativo al carico.

Quando lo riterrai opportuno, potrai interrompere lo stress test richiamando nuovamente la finestra del Terminale e digitando il seguente comando: killall yes. Anche in tal caso, premi il tasto Invio sulla tastiera per confermarlo.

Qualora in seguito all’esecuzione dello stress test così come visto poc’anzi dovessero verificarsi dei rallentamenti, puoi ovviare alla cosa semplicemente andando a riavviare il Mac. Per riuscirci, fai clic sull’icona della mela morsicata in alto a sinistra, seleziona la voce Riavvia dal menu che si apre e premi sul bottone Riavvia nella finestra che compare sullo schermo.

Altri programmi per stressare la CPU

Programmi per benchmark

Nessuno degli strumenti per stressare la CPU che ti ho già segnalato ti ha convinto in modo particolare e vorresti capire quali altri programmi hai dalla tua per compiere la suddetta operazione? Allora da’ subito un’occhiata a quelli che trovi nell’elenco qui sotto.

  • Cinebench (Windows/macOS) – è un programma che permette di verificare lo stato di CPU e scheda grafica in maniera tale da determinare l’idoneità del proprio computer per lavori di video editing e/o grafica digitale. Funziona su Windows e macOS, è totalmente a costo zero ed è pure abbastanza semplice da usare.
  • BurnInTest (Windows/Linux) – si tratta di un programma commerciale (costa 95$), eventualmente disponibile in versione di prova funzionante senza limitazioni per 30 giorni, funzionante sia su Windows che su Linux. Consente di effettuare uno stress test della CPU e delle altre componenti hardware del PC restituendo poi dei resoconti molto accurati.
  • HeavyLoad (Windows) – è un software gratuito, solo per Windows ed è molto molto efficace. Permette di effettuare stress test non solo sulla CPU, ma anche su tutte le risorse hardware del PC. Per mettere alla prova il computer, il programma agisce scrivendo dei grandi file di testo che salva nella cartella dei file temporanei.
Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.