Come ottenere bitcoin
Le criptovalute stanno vivendo un periodo d’oro, conquistando le luci della ribalta grazie a dei rialzi da capogiro che hanno fatto le fortune di moltissimi possessori, ma va detto, vi sono almeno altrettante persone che ci hanno perso parecchio con mosse azzardate o poco ponderate.
In tutto questo tu hai deciso di “buttarti” in questo mondo e ora vuoi sapere come ottenere bitcoin o, eventualmente, una delle tante altre crypto in circolazione? Ottimo, perché si dà il caso ch’io sia qui per spiegarti in dettaglio tutte le metodologie attraverso le quali puoi ottenerli.
Prima di cominciare, però, ci tengo a dirti che nessuno di quelli che seguiranno vogliono essere considerati come consigli finanziari, quanto dei semplici tutorial tecnici su come arrivare a un determinato risultato. Il mercato delle criptovalute è volatile oltre che volubile, il che significa poter moltiplicare il proprio denaro o perdere ogni centesimo a seconda selle proprie scelte e di altri fattori esterni che difficilmente possono essere predetti. In tutto questo voglio consigliarti, prima d’investire o fare una qualunque operazione, di studiare a fondo il settore crypto e i progetti nei quali vuoi porre i tuoi risparmi. Detto questo, non mi resta altro da fare che dare il via al tutorial e augurarti buona lettura!
Indice
- Cos'è Bitcoin e come funziona il suo mercato
- Come ottenere bitcoin comprandoli
- Come ottenere bitcoin minandoli
- Come ottenere bitcoin gratis
Cos’è Bitcoin e come funziona il suo mercato
Cominciamo con un breve riepilogo su cosa è bitcoin: parliamo di una valuta digitale che gira su una blockchain la quale rilascia tale forma di denaro digitale tramite un processo chiamato mining. Immagino che ora tu sia pieno d’interrogativi, cosa più che legittima vista la quantità di parole difficili e concetti condensati in questa frase, quindi lascia che ti spieghi.
Ebbene, tutto il sistema si basa sulla rete peer-to-peer criptata Bitcoin (scritto con la maiuscola, a differenza della valuta) che permette lo scambio di tali monete oltre che di altre informazioni tramite blocchi, da qui il termine blockchain (catena a blocchi). Per far funzionare questa rete c’è bisogno di nodi validatori, consistenti in computer (o insiemi di computer) che approvano lo scambio di tali blocchi e il conseguente passaggio del denaro da utente A a utente B.
Il tutto non prevede la classica azienda od organo centrale che manda avanti le operazioni, ma si basa sulla decentralizzazione del potere che viene dato in mano a questi validatori (che sono decine di migliaia e possono essere gestiti da chiunque) i quali proporranno cambiamenti e regole volte alla salute dell’intero sistema. In poche parole, sono i computer degli utenti coinvolti nel processo di creazione dei bitcoin, le quali guadagnano i bitcoin stessi in cambio del proprio lavoro (che consiste — per semplificare al massimo il discorso — nel far compiere calcoli molto complicati a dei “computer” estremamente potenti).
Questo processo è molto lento e limitato a un numero massimo di monete erogabili di 21 milioni d’unità, le quali verranno rilasciate in quantità decrescenti fino al 2135 (circa). Questo genera una certa rarità della moneta stessa, visto che non esisteranno mai tanti bitcoin quante sono le persone a questo mondo: il primo motivo che ne ha fatto aumentare il prezzo. Il secondo sta nel fatto di essere un sistema di pagamento e riserva di valore rivoluzionario, tanto da meritarsi l’appellativo di “nuovo oro digitale”.
Quindi, in tutto questo contesto, si è assistita a una vera e propria corsa a bitcoin e alle altre criptovalute (simili in proporzioni variabili), le quali sembrano destinate a conquistare il futuro. Se vuoi saperne di più su bitcoin, ti lascio la mia guida dedicata.
Adesso, invece è tempo di vedere come ottenerli tramite l’acquisto diretto in cambio di valuta tradizionale (che può avvenire sui cosiddetti exchange, cioè servizi di cambio), investimento sul loro andamento tramite broker (quindi non acquistando direttamente l’asset, cioè i bitcoin, ma scommettendo sulla loro valutazione sul medio o lungo periodo; quella sul breve periodo assume invece le caratteristiche di trading ed è molto rischiosa, dunque da non consigliare a meno che non si sia molto esperti della materia), minandoli tramite l’esecuzione dei calcoli complessi di cui parlavamo poc’anzi o tramite altri sistemi più o meno “redditizi”. Buon proseguimento.
Come ottenere bitcoin comprandoli
Il metodo che, più di tutti è facile da gestire e presenta degli indubbi vantaggi è sicuramente l’acquisto diretto tramite valuta tradizionale usando delle piattaforme chiamate exchange. Come potrai vedere al prossimo punto, l’estrazione (mining) ha da tempo smesso di generare profitti per chi ha risorse limitate, ma anche qui non ho intenzione di dispensare consigli finanziari, faccio solo affermazioni che si basano su dati statistici e comprovati.
Questi possono essere comprati su exchange come Coinbase, sicuramente le piattaforme più adatte per chi vuole fare compravendita di crypto, oppure altre soluzioni ibride come eToro (di cui ho parlato qui) e Trade Republic (di cui ho parlato qui) se parliamo di broker, oppure Revolut (di cui ho parlato qui) e HYPE (di cui ho parlato qui) per i conti online.
Per quanto riguarda gli exchange, per questa guida ho scelto di parlarti di Coinbase, ma sentiti libero di utilizzare quello che t’ispira di più. Per registrarti al servizio, collegati a questo link e poi premi sul pulsante Registrati che trovi nella pagina successiva. Da qui, scegli se immettere il tuo indirizzo mail oppure procedere associando un account tra quelli disponibili.
A questo punto immetti nome e cognome negli appositi campi e premi il pulsante Continua, poi immetti un numero di telefono e procedi risolvendo il puzzle per la verifica contro i robot e immetti il codice ricevuto al tuo numero di telefono. Superato questo passaggio, dovrai procedere rispondendo a delle domande su di te, per poi completare la verifica dell’identità.
Accetta i termini di servizio, salta la presentazione delle novità, imposta la cittadinanza, luogo di nascita e poi completa il formulario con tutto quello che ti viene richiesto. Da qui, dovrai ancora rispondere alle domande su come userai Coinbase e sulla provenienza dei fondi e, una volta finito questo, immettere un documento d’identità e farti un selfie per la conferma del conto.
Una volta completato il processo, ti troverai nella Home di Coinbase. Da qui, per poter comprare dei bitcoin, dovrai semplicemente premere sul menu Esplora situato sulla sinistra, per poi scegliere la voce Bitcoin dall’elenco per aprire la pagina dedicata al token. Sulla destra, troverai un pannello dal quale scegliere la scheda Acquista/Vendi/Converti rispettivamente per acquistare BTC dagli euro, vendere BTC in euro, oppure eseguire delle conversioni tra crypto (esempio BTC/ETH).
Per comprare, ti basta impostare la quantità da comprare e premere il pulsante di conferma dell’operazione, in modo da ricevere in pochi secondi i fondi, i quali saranno sempre visibili al menu I miei asset. Se è la prima volta che usi Coinbase, non avrai dei fondi sul conto, quindi diamo anche uno sguardo a come versarli, altrimenti ti darei un tutorial zoppo.
Per depositare è semplicissimo, basta premere sul pulsante Deposita denaro fiat che trovi sulla destra. Qui avrai la possibilità di scegliere tra associare un conto bancario, una carta di debito oppure effettuare un bonifico, dove ognuna di queste possibilità ti mostrerà poi delle indicazioni differenti. Se vuoi effettuare un bonifico per esempio, dovrai semplicemente copiare le coordinate mostrate e disporlo dalla tua banca. Per altri dettagli su Coinbase, ti lascio alla mia guida sul tema.
Come ottenere bitcoin minandoli
Minare bitcoin è un’operazione virtualmente abbastanza semplice, in quanto non richiede conoscenze particolari o tecniche speciali da mettere in pratica. Potrebbe quasi sembrare un facile guadagno passivo se si pensa che (in teoria) basta un semplice PC per diventare un miner, ma ci sono tutta una serie di variabili da considerare.
Sebbene all’inizio la blockchain erogasse ottime quantità di monete anche per poche semplici operazioni, al fine di garantirne la sua sicurezza contro gli hacker la difficoltà del codice cifrato e delle operazioni che un computer deve eseguire per risolvere i blocchi sono aumentati esponenzialmente negli anni con l’ingresso di nuovi miner.
Risultato? Oggigiorno pensare di poter “estrarre” anche solo una frazione di Btc sufficiente per ripagare il costo dell’energia elettrica (senza parlare dell’usura del macchinario e al netto delle tasse) è assolutamente fuori discussione con un equipaggiamento composto da un PC di fascia media e una scheda video anche valida. Ma quindi minare bitcoin è diventato impossibile? Come ogni cosa a questo mondo, dipende.
Il primo ostacolo da superare è il costo dell’elettricità, passando poi per il prezzo di un macchinario criptominerario chiamato ASIC (simile a un computer nella teoria ma che serve solo e soltanto al mining) di svariate migliaia di euro, finendo poi con una difficoltà di calcolo dei blocchi che cresce in modo imprevedibile.
Usando il sito WhatToMine (solo in inglese ma facile da usare anche per chi non conosce la lingua) è possibile fare un pronostico di quanto potrebbe essere il ricavo giornaliero tramite l’hash power (potenza minante) dell’ASIC acquistato, sottraendo in automatico il costo dell’elettricità che tale macchinario avrà bisogno per essere alimentato. Il risultato è attualmente compreso tra i 7 e i 28 dollari giornalieri, il che potrebbe sembrare allettante se si pensa che comunque è una rendita passiva, ma vanno aggiunti un paio di fattori.
Il prezzo di un ASIC che garantisce tali prestazioni può arrivare intorno ai 10.000€ il che, diviso per gli oltre 800 euro (ipotetici) di rendita mensile, proiettano il pareggio di bilancio ottenibile in più di 12 mesi circa, sempre ammesso che la rendita sia costante, cosa impossibile. La difficoltà della rete che cambia in base al numero di miner (aumenta se aumentano i nodi e diminuisce se diminuiscono) introduce un fattore d’imprevedibilità che non è assolutamente amico di chi vuole avere un modello di business basato sul mining. Inoltre a questo occorre togliere una bella fetta di tasse e notare che ho fatto il calcolo con il miglior risultato stimato dal calcolatore online (28 dollari/giorno), cosa che probabilmente è irrealizzabile.
Il più realistico dei risultati potrebbe essere una via di mezzo tra 7 e 28, quindi magari 15, abbassando del 50% le rendite e allungando del doppio i tempi per il pareggio di bilancio calcolato ignorando le tasse. Quindi è possibile ottenere bitcoin minandoli? Si, ma a meno di voler intraprendere questa strada per puro amore della blockchain senza puntare al profitto (o di avere grandi capitali da investire e un sistema per ottenere energia gratuita), non è un buon modo per mettere da parte questa criptovaluta. Se vuoi saperne di più sul mining e i metodi per farlo, ti lascio alla mia guida dedicata.
Come ottenere bitcoin gratis
Sebbene sia una moneta rarissima e difficile da ottenere (a meno di acquistarla), esistono comunque alcuni modi che permettono d’ottenerla in forma gratuita. Ovviamente non si parla di grandi cifre, ma contando quanto è salito il prezzo negli anni, potrebbero trasformarsi in vere e proprie fortune nel tempo. Vediamo, dunque, come tentare almeno di ottenere bitcoin gratis.
Iscrizione agli exchange
Molti exchange minori, per accaparrarsi nuovi clienti, offrono dei bonus all’iscrizione del valore anche di centinaia di euro in Bitcoin o in altre criptovalute. Non succede spesso, dato che ormai il mercato si è un po’ plafonato, ma è ancora possibile trovare qualche offerta interessante, ma occhi a nomi di nicchia che potrebbero essere truffe mascherate da grandi offerte.
Purtroppo questo tipo di promozioni è “fino a esaurimento scorte”, il che significa che solo i primi arrivati si aggiudicheranno il premio, mentre gli altri rimarranno a bocca asciutta. La cosa rende molto difficile partecipare a questo tipo di promozioni, dato che sono fugaci e richiedono di essere sempre “sul pezzo” con le news.
Il mio consiglio è quello di seguire i profili Twitter dei vari exchange oltre che i loro canali Telegram, in modo da avere sempre un quadro aggiornato della situazione e delle comunicazioni. Se viene lanciata una promozione, il primo posto dove si annuncia è proprio attraverso i social.
Prima di buttarti su qualunque piattaforma, però, voglio metterti in guardia. Diffida sempre dei nomi sconosciuti che promettono grandi cose solo dopo aver depositato cifre anche importanti, molti truffatori utilizzano questo metodo per scappare con il denaro d’ignari clienti che pensavano di aver fatto una affare.
Seguire gli streamer
Molti streamer che parlano di criptovalute hanno delle affiliazioni con degli exchange, il che li porta a fare dei giveaway (donazioni) di criptovalute tramite codici promo che rivelano durante i loro video in diretta su piattaforme come YouTube e Twitch.
Ovviamente non si tratta mai di grosse somme, ma comunque un metodo interessante per ottenere dei bitcoin e informarsi sul mondo delle valute digitali allo stesso tempo. Anche in questo caso, comunque è bene assicurarsi dell’affidabilità delle persone che si seguono (magari facendo una ricerca su Google o, meglio ancora, su forum e siti tematici) e — in ogni caso — non prendere per “oro colato” ciò che dicono.
Metterli a rendita
Esistono dei metodi per mettere a rendita i propri bitcoin ottenendo delle percentuali d’interesse sempre in Btc o in altre crypto, a seconda della piattaforma a cui ci si rivolge. Un esempio di questo metodo è sempre l’exchange Coinbase, il quale dà la possibilità di tenere bloccate le proprie valute digitali per periodi variabili e con percentuali di ritorno che si modificano sulla base di questi fattori.
Le percentuali sono variabili in base alla crypto e al dato momento storico, ma non solo. per esempio, per chi sottoscrive il piano Coinbase One ci sono vari vantaggi per il proprio account. Tra questi anche rendimenti maggiorati dallo staking crypto, insieme azero commissioni sul trading e altro ancora.
Un altro modo è quello di usare delle Dapp, anche conosciute come piattaforme De-Fi, le quali richiedono l’utilizzo di un wallet esterno. Qui di solito la rendita è superiore ma non viene rilasciata in Bitcoin, bensì nella valuta nativa della piattaforma, il che potrebbe o meno interessarti a seconda del valore e delle prospettive future che riponi in essa.
Il mondo delle criptovalute offre tutta una serie di possibilità estranee alla finanza classica, ma ancora una volta, voglio rinnovare il mio invito alla prudenza. Se non sei un utente esperto, portare le tue crypto fuori da un exchange per usare la De-Fi potrebbe risultare complesso e portarti alla perdita dei tuoi averi. Inoltre vi sono stati molti casi di De-Fi che si sono rivelate truffe, causando enormi perdite a moltissimi utenti. Ribadisco che io non mi assumo alcuna responsabilità e che dovresti procedere solo dopo esserti informato come si deve.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.