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Come aggiornare a macOS Monterey

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macOS 12 Monterey è l’aggiornamento annuale di macOS rilasciato da Apple nel 2021. Non si tratta di una rivoluzione rispetto al suo predecessore (macOS 11 Big Sur) ma presenta diverse novità interessanti, tra cui un Safari completamente rivisto dal punto di vista della gestione dei pannelli, una modalità “non disturbare” più evoluta e tante funzioni di privacy legate a iCloud.

Se, però, adesso sei qui e stai leggendo questa guida, è molto probabile che tu sappia già di cosa stiamo parlando e abbia bisogno di informazioni più pratiche: nello specifico, credo tu voglia sapere come aggiornare a macOS Monterey. Ho indovinato? Bene, allora sappi che sarò lieto di darti una mano.

Qui sotto puoi trovare tutto quello che c’è da sapere sul processo di aggiornamento a macOS Monterey: dai requisiti minimi che bisogna rispettare per installare il sistema operativo ai consigli per preparare al meglio il proprio Mac all’aggiornamento. Infine, ti mostrerò tutti i passaggi da compiere per aggiornare macOS senza perdere dati e applicazioni e la procedura per eseguire un’installazione pulita del nuovo sistema operativo. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

macOS Monterey: compatibilità e requisiti

macOS Monterey

Prima di informarti su come aggiornare a macOS Monterey, se ancora non l’hai fatto, devi assicurarti di avere un Mac compatibile con questa versione del sistema operativo (con processore Intel o Apple Silicon, non fa differenza).

  • iMac Fine 2015 e successivi
  • Mac Pro Fine 2013 e successivi
  • iMac Pro 2017 e successivi
  • Mac mini Fine 2014 e successivi
  • MacBook Air Inizio 2015 e successivi
  • MacBook Inizio 2016 e successivi
  • MacBook Pro Inizio 2015 e successivi

E ora, sempre prima di passare al “sodo” della guida, ti vorrei elencare una serie di novità che troverai in macOS Monterey, tra le più interessanti. La lista completa la trovi poi sul sito Internet di Apple.

  • Nuovo Safari — il browser di casa Apple è stato completamente rinnovato con una barra delle schede più essenziale che occupa il minimo spazio possibile su schermo e cambia colore in base al sito che si sta visitando. Sono stati introdotti anche i gruppi, quindi è possibile organizzare le schede aperte nel programma in gruppi e passare da un gruppo all’altro usando la barra laterale ridisegnata o il menu a discesa. I gruppi di schede si sincronizzano via iCloud e, dunque, è possibile ritrovarli su qualsiasi device.
  • Full immersion — una nuova modalità che permette di concentrarsi sul proprio lavoro filtrando in automatico le notifiche in base a quello che si sta facendo. Una sorta di “Non disturbare” potenziato, con impostazioni granulari sulle notifiche da ricevere e non ricevere. Disponibile anche su iOS e iPadOS.
  • Controllo universale — macOS Monterey introduce la possibilità di usare la stessa tastiera e lo stesso mouse o trackpad per comandare sia il Mac che l’iPad (con iPadOS 15 o successivi) passando “al volo” dall’uno all’altro senza interruzioni. Funzione non disponibile al lancio.
  • Ricevitore AirPlay integrato — è possibile usare il Mac come ricevitore AirPlay per inviare contenuti video, audio e trasmettere lo schermo di iPad, iPhone o addirittura altri Mac, come si è sempre fatto, ad esempio, su Apple TV e TV con AirPlay.
  • OCR integrato — è possibile copiare, incollare e tradurre “al volo” i testi presenti nelle immagini visualizzare in Foto, Safari, Visualizzazione rapida, Safari e negli screenshot fatti su Mac.
  • iCloud+ — macOS Monterey supporta i nuovi servizi di iCloud focalizzati sulla privacy, come il “Relay privato iCloud”, che permette di rendere la navigazione online più sicura cifrando il traffico in uscita dal dispositivo (invia tutte le richieste attraverso due Internet relay separati in modo che nemmeno Apple profilare l’utente); “Nascondi la mia email” per creare un indirizzo email usa e getta “al volo” per evitare di ricevere spam; infine da citare la possibilità di usare un dominio email personalizzato per iCloud Mail.
  • Portachiavi di iCloud più completo — il gestore password integrato in macOS (e iOS/iPadOS) si arricchisce e ora ha un pannello dedicato in Preferenze di Sistema, dove cercare e gestire le password salvate per app e siti Web. Inoltre supporta la creazione dei codici OTP per la 2FA.
  • Note e Promemoria — si arricchiscono di nuove funzionalità interessanti, tra cui il supporto ai tag, per categorizzare meglio i contenuti salvati.
  • FaceTime — si arricchisce con varie novità interessanti, tra cui audio spaziale, modalità ritratto, isolamento vocale e FaceTime sul Web, per invitare chiunque a una chiamata FaceTime (anche i non utenti Apple) a cui partecipare via browser, senza autenticazioni.

Come preparare il Mac a macOS Monterey

CleanMyMac X

Prima di installare un aggiornamento corposo come macOS Monterey, è buona norma preparare il Mac al nuovo sistema operativo andando a liberare quanto più spazio possibile sul disco (vengono richiesti più di 35 GB di spazio libero) e a “sistemare” piccoli o grandi problemi che possono esserci attualmente sul sistema. A tal proposito, potresti affidarti a uno strumento all-in-one come CleanMyMac X, il quale permette di ottimizzare il sistema andando a cancellare i file superflui dal disco, eliminando i malware dal Mac e compiendo altre operazioni di manutenzione che consentono di ottenere un macOS stabile e performante, in modo da partire col piede giusto prima di un aggiornamento importante come quello a macOS Monterey.

Oltre a essere molto semplice da usare (ha un’interfaccia molto intuitiva e tradotta completamente in italiano), CleanMyMac X garantisce un grado di affidabilità sopra la media per questo genere di tool (anche se, come per tutti i software del genere, è consigliabile fare un backup del Mac prima di utilizzarlo) e si può usare gratis senza limiti per 7 giorni. Superata la prova gratis, CleanMyMac X limita le funzioni legate alla pulizia del disco, alla protezione antimalware e il suo menu rapido.

Per continuare a usare CleanMyMac X senza limiti devi acquistare la versione completa del programma con prezzi a partire da 29,95 euro; in alternativa puoi sottoscrivere l’abbonamento al servizio Setapp di MacPaw (la stessa casa produttrice di CleanMyMac X) che per 9,99$/mese dopo 7 giorni di prova gratuita permette di accedere a una vastissima gamma di applicazioni per macOS a pagamento senza doverne pagare le singole licenze. Inoltre, con una piccola aggiunta sul canone mensile, si può accedere anche a tante applicazioni per iOS/iPadOS. Maggiori informazioni qui.

Se è tutto chiaro, ti consiglio di andare sùbito sul sito ufficiale di CleanMyMac X e scaricare il programma, cliccando sul pulsante di download. Apri poi il pacchetto .dmg ottenuto, trascina l’icona di CleanMyMac X nella cartella Applicazioni del tuo Mac e rispondi affermativamente a tutti gli avvisi di sicurezza che ti vengono proposti, accetta poi le condizioni di privacy e Termini di servizio e segui il tutorial iniziale.

Adesso non ti resta che avviare una prima scansione generale del sistema, cliccando sul pulsante Scansiona: entro qualche secondo, CleanMyMac X ti dirà i file superflui da cancellare per liberare spazio sul disco, i problemi di sicurezza presenti nel sistema (es. malware) e ti indicherà una serie di consigli per ottimizzare le prestazioni di macOS.

Per correggere tutto in maniera automatica, clicca sul pulsante Avvia e attendi che il programma svolga il suo lavoro. Se, invece, preferisci scegliere singolarmente le varie azioni da compiere, premi sulle voci relative a Pulizia‌, Protezione e Velocità, spunta solo le opzioni che preferisci e avvia l’azione di pulizia/ottimizzazione premendo sull’apposito pulsante.

Altri strumenti utili di CleanMyMac X li trovi nella barra laterale di sinistra: oltre ai suddetti strumenti per Pulizia‌, Protezione e Velocità, utilizzabili singolarmente, ci sono i comandi relativi alle Applicazioni (per disinstallare applicazioni senza lasciare file residui sul disco e aggiornarle alle versioni più recenti), ai File (per trovare i file “pesanti” e “inutilizzati” e cancellare i file in maniera sicura, in modo da non poterli recuperare neanche con software di recupero dati).

Nota bene: al primo utilizzo, ti verrà chiesto di consentire a CleanMyMac X l’accesso completo al disco e ad altre aree del sistema sulle quali andrai a operare; pertanto, apri Preferenze di sistema e spunta le relative caselle, come ti viene indicato su schermo.

CleanMyMac X dispone anche di una comoda funzione anti-malware e di un assistente attivi in real time, per proteggere il sistema e avvisare quando ci sono possibili problemi di performance. L’assistente si può usare tramite la comoda icona presente nella barra dei menu (nei pressi dell’orologio di sistema) che consente di visualizzare lo stato di memoria, banda, disco e altri componenti in tempo reale e di accedere a varie funzioni di CleanMyMac X (lo stesso discorso vale per il widget disponibile in macOS 11 Big Sur e successivi).

Nel caso in cui volessi disattivare la funzione anti-malware o l’assistente di CleanMyMac X, avvia il programma, recati nel menu CleanMyMac X > Preferenze (in alto a sinistra) e disattiva le relative caselle dalle schede Protezione e Menu della finestra che compare. Maggiori informazioni sono disponibili nel mio tutorial su come funziona CleanMyMac X, in cui ti ho spiegato ancora più in dettaglio come usare il programma.

macOS Monterey: download

macOS Monterey

Una volta preparato il Mac come si deve, sei pronto per aggiornare a macOS Monterey. Per procedere in tal senso, non devi far altro che aprire Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock) e andare su Aggiornamento software (verifica che il Mac sia connesso a Internet).

Attendi, dunque, che venga rilevata la disponibilità di macOS Monterey e avviane il download, cliccando sul pulsante Aggiorna ora. Fatto ciò, puoi anche chiudere la finestra di Preferenze di sistema e continuare a lavorare. Il Mac ti proporrà la finestra per l’installazione dell’aggiornamento non appena questo sarà pronto all’uso.

macOS Monterey: installazione

macOS Monterey

Al termine del download, partirà automaticamente la schermata di installazione di macOS Monterey. Qualora così non fosse, puoi richiamare l’applicazione relativa a macOS 12 dal Launchpad o dalla cartella Applicazioni del Mac.

Dunque, nella prima schermata che ti viene proposta, clicca sul pulsante Continua. Prosegui poi accettando le condizioni d’uso del software per due volte consecutive e seleziona il disco di destinazione del sistema operativo (cioè il disco su cui è installato attualmente macOS). Se necessario, sblocca l’unità inserendo la password di amministrazione del Mac e clicca sul pulsante Continua per avviarne l’installazione vera e propria.

L’operazione durerà diversi minuti (a seconda delle prestazioni del tuo Mac) e porterà il computer a riavviarsi automaticamente varie volte. Al termine, ritroverai il tuo Mac con tutti i i file e le applicazioni così come le avevi prima, ma con tutte le novità di macOS Monterey pronte per essere utilizzate. Non è stato difficile, vero?

macOS Monterey: installazione pulita

macOS Monterey

Non vuoi aggiornare a macOS Monterey, bensì effettuare una installazione pulita del suddetto sistema operativo? Nessun problema. Premurati di avere una chiavetta USB con almeno 32GB di spazio libero (senza dati importanti all’interno, in quanto verrà formattata), esegui un backup dei dati presenti sul Mac (in quanto verrà formattato anche il disco del computer) e procedi come segue.

Innanzitutto, scarica macOS Monterey come descritto nei capitoli precedenti; dopodiché apri il Terminale (che trovi nella cartella Altro del Launchpad) e impartisci il seguente comando: al posto di nomevolume metti il nome attuale della chiavetta su cui copiare il sistema operativo (è quello che vedi anche sulla Scrivania o nella barra laterale del Finder).

sudo /Applications/Install\ macOS\ 12.app/Contents/Resources/createinstallmedia –volume /Volumes/nomevolume

Rispondi affermativamente alla richiesta del Terminale (premendo Y e dando Invio) e attendi qualche minuto affinché venga completata la copia dei file d’installazione di macOS Monterey sulla chiavetta. Il contatore nel Terminale deve arrivare al 100% e deve comparire l’indicatore per l’accettazione di nuovi comandi (quindi il nome del Mac con accanto il tuo nome utente).

Adesso, se hai un Mac con processore Intel, effettua un riavvio del sistema e tieni premuto il tasto alt della tastiera finché, alla nuova accensione, non compare la lista con i dispositivi da cui poter effettuare il boot. Se, invece, hai un Mac con processore Apple Silicon (es. M1), esegui uno spegnimento completo del computer, riaccendilo e tieni premuto il tasto Power finché non compare la lista dei dispositivi da cui poter effettuare il boot.

A questo punto, indipendentemente dal tipo di Mac che usi, seleziona l’icona dell’installer di macOS Monterey, attendi che compaia il menu con le utility disponibili e seleziona Utility Disco. In seguito, fai clic sul pulsante Continua, seleziona l’unità principale del Mac (presumibilmente Macintosh HD) dalla barra laterale di sinistra e, se necessario, sblocca il drive cliccando sul pulsante Attiva e inserendo la password di amministrazione del Mac. Infine, premi sul pulsante Inizializza che si trova in alto, digita il nome che vuoi assegnare al disco, seleziona APFS come Formato e clicca sul bottone Inizializza.

Completata la formattazione del disco (che cancellerà tutti i dati presenti al suo interno), clicca sul pulsante Fine e chiudi Utility Disco. Dopodiché seleziona la voce Installa macOS 12, fai clic sul pulsante Continua e procedi con l’installazione di macOS Monterey proprio come spiegato nel capitolo precedente (i passaggi da seguire sono pressoché identici).

Articolo realizzato in collaborazione con MacPaw.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.