Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come disdire Telecom Italia

di

Qualche tempo fa, hai consultato il mio articolo sulle migliori offerte di linea fissa e hai deciso di rimpiazzare il piano in essere di Telecom Italia (anzi, TIM), il tuo attuale gestore di telefonia fissa, con una delle tante promozioni a listino degli altri operatori. Beh, se ritieni che per te sia la soluzione migliore non posso far altro se non dirti che fai bene, davvero. Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo queste righe evidentemente è perché prima di gettarti a capofitto in questa nuova “avventura” ti piacerebbe capire, precisamente, come disdire Telecom Italia. Mi sbaglio? No, ecco. Allora mettiti bello comodo e inizia a concentrati sulla lettura di questo articolo.

Nelle righe successive andremo infatti a scoprire quali sono i passaggi che bisogna compiere non solo per avanzare la disdetta in caso di passaggio ad altro gestore ma, per completezza di informazione, anche come procedere qualora desiderassi effettuare la cessazione totale della linea o il recesso entro i primi 14 giorni d’attivazione della stessa. In tutti i casi, non temere… è molto più facile a farsi che a dirsi!.

Ovviamente, ti illustrerò anche come fare per restituire tutte le apparecchiature TIM eventualmente in tuo possesso e ricevute in comodato d’uso oppure a noleggio e quali sono i costi da sostenere in tutti i casi (ebbene si, purtroppo c’è quasi sempre da pagare!). Dunque dimmi, sei pronto a iniziare? Si? Fantastico, allora procediamo: ti auguro una buona lettura.

Indice

Informazioni preliminari

Come disdire Telecom Italia

Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, in maniera approfondita, come disdire un contratto di linea fissa stipulato con TIM, lascia che ti fornisca qualche indicazione in più in merito alle tipologie di disdetta che puoi mettere in pratica.

In primo luogo, se propendi per la disattivazione completa della linea fissa e della linea Internet con conseguente perdita definitiva del numero fisso, devi avanzare richiesta di cessazione della linea tramite i canali ufficiali messi a disposizione da TIM. La richiesta viene poi resa effettiva entro e non oltre i 30 giorni successivi alla data di ricezione della stessa.

Se, invece, intendi disdire TIM per passare a un altro operatore, senza però disattivare il numero fisso e garantendoti (ove possibile) la continuità del servizio, non devi avanzare alcun tipo di richiesta a TIM, bensì rivolgerti al provider presso cui vuoi attivare la nuova utenza e facendo a quest’ultimo esplicita richiesta di mantenere attiva la numerazione attuale.

A prescindere dal caso specifico, l’interruzione del servizio TIM ti comporterà dei costi: in caso di disattivazione della linea, dovrai pagare 30 euro, che si riducono a 5 euro nel caso di passaggio ad altro operatore; a questi ultimi importi, va poi sommata la spesa dovuta all’operatore per il servizio fruito fino al momento dell’effettiva cessazione.

In alcuni casi, potresti altresì dover versare un ulteriore somma di denaro, in caso di recesso anticipato da un contratto sottoposto a vincolo temporale, a titolo di rimborso sconti/buoni promozionali fruiti e subordinati alla permanenza in TIM; stesso discorso vale per gli eventuali apparati (ad es. il modem) acquistati a rate in fase di contratto, che potresti dover pagare anche a seguito della disattivazione della linea.

Tieni conto che gli addebiti di cui sopra e le modalità con cui essi vengono applicati variano, in base al contratto in essere e alle condizioni vigenti nel momento in cui è stato stipulato; per questa ragione, ti invito a consultare attentamente sia la Carta dei servizi TIM che le Condizioni generali di contratto, per avere informazioni sempre aggiornate al riguardo.

Qualora avessi stipulato il contratto al di fuori dei locali di TIM, oppure a seguito della visita inaspettata di un agente commerciale, hai 14 giorni (nel primo caso) oppure 30 giorni (nel secondo) per richiedere la disdetta della linea per diritto di ripensamento: a differenza delle due casistiche viste poco fa, essa non prevede alcun costo aggiuntivo per la cessazione del servizio, se avanzata nell’arco temporale previsto.

Tuttavia, in caso di esercizio di ripensamento, sei tenuto a restituire tutti gli apparecchi ricevuti da TIM in comodato d’uso oppure in acquisto, se collegati al contratto da disdire, perfettamente integri e nelle rispettive confezioni di vendita originali. In caso contrario, l’operatore si riserva il diritto di applicare penali, a titolo di acquisto o danneggiamento degli apparati.

Come disdire contratto Telecom Italia

Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, è arrivato il momento di spiegarti come interrompere un contratto di linea fissa con TIM. Banalmente, il modo più veloce per avanzare la richiesta consiste nel metterti in contatto diretto con l’operatore, chiamando il servizio clienti 187 oppure recandoti presso un centro TIM autorizzato. Tuttavia, se preferisci agire in autonomia, puoi inviare la documentazione richiesta direttamente a TIM, a mezzo PEC, raccomandata A/R o fax: di seguito ti spiego come agire, nei vari casi.

Come disdire Telecom fisso: ripensamento entro 14 o 30 giorni

Come disdire Telecom fisso: ripensamento entro 14 o 30 giorni

Se hai stipulato un contratto con TIM al di fuori dei locali commerciali autorizzati dal gestore (ad es. online oppure tramite call center), oppure nel contesto di una visita non richiesta da parte di un agente presso la propria abitazione, puoi recedere dall’abbonamento entro, rispettivamente, un massimo di 14 oppure 30 giorni dal perfezionamento del contratto, esercitando il lecito diritto di ripensamento.

Per ottenere il modulo dedicato, collegati a questo sito Web e, se intendi disdire un contratto per attivazione di nuova linea, premi sul link Modulo di recesso da attivazione nuova linea per ripensamento; una volta ottenuto il modulo, compilalo in tutte le sue parti e invialo, a mezzo posta elettronica certificata e unitamente a una copia fronte-retro di un documento valido dell’intestatario, alla casella PEC disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it.

Se preferisci agire tramite raccomandata A/R, puoi stampare il documento PDF e, dopo averlo compilato, inviarlo insieme a una fotocopia fronte-retro di un documento d’identità valido dell’intestatario, presso l’indirizzo TIM S.p.A. Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma) oppure tramite fax, al numero 800.000.187.

Qualora volessi invece effettuare esercitare il diritto di ripensamento a seguito di richiesta di migrazione in TIM, dopo aver aperto la pagina dedicata alla modulistica, scarica il Modulo di recesso per passaggio da altro operatore per ripensamento e, dopo averlo compilato, invialo presso i medesimi recapiti già visti in precedenza. Tieni conto, però, che TIM non può garantire il ripristino della situazione contrattuale vigente presso il precedente gestore e che, a seguito della cessazione della linea, potrebbe essere necessario stipulare un nuovo contratto.

A prescindere dal caso specifico, la disdetta per diritto di ripensamento non comporta alcun costo od onere aggiuntivo, salvo l’obbligo di restituire tutti gli apparati ricevuti in comodato d’uso, oppure con contratto d’acquisto, perfettamente integri e nella confezione originale, con le modalità che trovi indicate nel capitolo conclusivo di questo tutorial.

Come disdire Telecom linea fissa: passaggio ad altro operatore con portabilità

Come disdire Telecom linea fissa: passaggio ad altro operatore con portabilità

Se vuoi disdire la linea fissa TIM per passaggio ad altro operatore, mantenendo però attivo il numero fisso associato, non devi avanzare alcuna disdetta: la pratica di passaggio, infatti, è completamente a carico dell’operatore presso il quale intendi passare, il quale si occuperà di richiedere la rescissione del contratto e il rilascio della numerazione da parte di TIM.

All’atto pratico, tutto ciò che devi fare è metterti in contatto con il nuovo gestore da te scelto e, all’atto della stipula del contratto, comunicargli sia il numero di rete fissa che il codice di migrazione (o codice segreto/codice NP) associato alla tua linea telefonica; quest’ultima informazione è indicata su tutte le bollette cartacee e digitali rilasciate da TIM e può essere altresì ottenuta chiamando il 187.

Ad ogni modo, se hai difficoltà nell’individuarlo, consulta la mia guida su come verificare il codice di migrazione, all’interno della quale trovi chiare indicazioni sul da farsi.

Completata la richiesta di attivazione presso il nuovo gestore, sarà quest’ultimo a occuparsi di disdire il contratto con TIM e di ottenere accesso alla numerazione telefonica richiesta, in un arco di tempo variabile in base alla tecnologia di connessione e alla tipologia di abbonamento; in generale, la richiesta di migrazione viene totalmente evasa entro i successivi 40 giorni lavorativi dalla richiesta, anche se i tempi sono di solito più brevi.

Ad ogni modo, se hai bisogno di qualche informazione in più su come cambiare operatore telefonico senza perdere il numero, leggi l’approfondimento specifico sul tema, disponibile sul mio sito.

Tieni presente che, anche se non invierai personalmente alcuna disdetta, dovrai comunque a corrispondere a TIM gli importi previsti per la disattivazione della linea e quelli previsti per l’uso effettivo del servizio fino alla sua interruzione; inoltre, sei tenuto a restituire gli apparecchi ricevuti a noleggio/in comodato d’uso, oppure a versare le rate residue per quelli che prevedono la sola opzione d’acquisto, con le modalità indicate nel capitolo conclusivo di questa guida.

Come disdire Telecom rete fissa: cessazione della linea

Come disdire Telecom rete fissa: cessazione della linea

Vuoi disdire la linea fissa di TIM perché non ne hai più bisogno, oppure perché vuoi ricominciare “da zero” con un altro gestore? Non temere, non è affatto difficile. Per ottenere il modulo dedicato, collegati all’area del sito di TIM dedicata alla modulistica, individua la sezione Fisso e premi sulla voce Visualizza tabella completa, posta in fondo alla tabella Modulo.

Ora, individua la voce Modulo recesso linea telefonica nell’elenco dei documenti disponibili e premi sul pulsante Scarica ad essa corrispondente, per ottenere il modulo dedicato, che va poi compilato con tutte le informazioni richieste: nome/cognome dell’intestatario del contratto, numero fisso associato alla linea telefonica, indirizzo della fornitura e recapiti per le comunicazioni future.

Il documento così compilato va inviato, unitamente a una copia fronte-retro di un documento d’identità valido appartenente all’intestatario dell’utenza, presso la casella di posta elettronica certificata disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, da una casella di posta del medesimo tipo, appartenente all’intestatario. In alternativa, puoi inviare sia il modulo che il documento in formato cartaceo tramite raccomandata A/R, all’indirizzo TIM S.p.A. Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma), oppure a mezzo fax, al numero 800.000.187.

La disdetta verrà presa poi in carico da TIM e resa operativa, entro e non oltre i 30 giorni lavorativi, successivi la ricezione dei documenti; a cessazione avvenuta, dovrai corrispondere a TIM l’importo previsto per la chiusura dell’abbonamento, quello relativo alla fruizione del servizio fino alla data di interruzione dello stesso ed eventuali somme previste per gli sconti fruiti in fase di contratto, se quest’ultimo era legato a un vincolo temporale.

Infine, permane l’obbligo di restituzione delle apparecchiature ricevute in comodato d’uso/noleggio, se previste dal tuo abbonamento, secondo i termini indicati nel passo successivo di questo tutorial.

Restituzione delle apparecchiature

Come disdire Telecom Italia

Come già accennato in precedenza, onde evitare di dover corrispondere a TIM importi aggiuntivi per i dispositivi ricevuti in comodato d’uso o a noleggio, devi aver cura di restituirli entro 30 giorni dalla disattivazione del servizio, a meno che il tuo contratto non imponga l’obbligo d’acquisto del modem o di altre apparecchiature: in quest’ultimo caso, infatti, potresti dover continuare a pagare l’importo previsto fino a coprire il costo del bene, oppure a versare le rate rimanenti in un’unica soluzione.

Chiarito ciò, la modulistica necessaria per la restituzione dei prodotti è anch’essa disponibile sul sito di TIM: una volta lì, premi sulla voce Visualizza tabella completa corrispondente alla sezione Fisso e premi sul pulsante Scarica corrispondente alla voce Modulo restituzione modem per recesso linea oppure Modulo restituzione decoder TIMVISION BOX, a seconda del bene in questione. Se, invece, hai necessità di restituire apparecchiature diverse, devi scaricare il Modulo di restituzione prodotti.

In tutti i casi, il modulo di restituzione va compilato in tutte le sue parti, avendo cura di specificare i dati dell’utenza e, se richiesto, il numero di serie del bene da restituire. Il tutto va poi inserito nella confezione di vendita oppure nell’imballaggio contenente l’apparecchio o gli apparecchi, insieme a una copia fronte-retro del documento di identità e della tessera sanitaria dell’intestatario.

L’intero pacco, poi, va inviato a mezzo posta (e con spese di spedizione a carico del cliente) presso lo stesso indirizzo l’indirizzo TIM S.p.A. c/o SDA Reverse Interporto di Bologna — DC24 San Giorgio Di Piano — 40016 Bologna (BO). Per maggiori informazioni, consulta la guida in cui ti ho spiegato come restituire il modem di TIM, nella quale ho avuto modo di chiarire la questione in maniera dettagliata.

In ogni caso, la mancata restituzione delle apparecchiature ricevute in comodato d’uso oppure a noleggio (e in acquisto, se si tratta di ripensamento) entro 30 giorni dall’effettiva cessazione del servizio comporta il pagamento di penali a titolo d’acquisto, variabili in base alla tipologia di contratto stipulato. Per avere informazioni aggiornate circa gli eventuali costi aggiuntivi da sostenere, prendi visione della Carta dei servizi e delle Condizioni generali del contratto aggiornate, disponibili sul sito dell’operatore.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.