Come ottimizzare app
Navigando nelle impostazioni del tuo smartphone hai trovato un’opzione per ottimizzare le app e vorresti sapere di che si tratta? Da qualche giorno a questa parte, l’autonomia del tuo smartphone è diminuita di parecchio e vorresti qualche consiglio su come sistemare la situazione? Non ti preoccupare, sei capitato nel posto giusto al momento giusto!
Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come ottimizzare app utilizzando la funzione inclusa in molti smartphone (quelli Samsung in particolar modo) e alcune applicazioni che permettono di ottimizzare i consumi energetici dello smartphone ibernando, quindi bloccando temporaneamente, le app che consumano più energia.
Dopodiché ci occuperemo un po’ dello spazio di archiviazione e vedremo come ottimizzare il quantitativo di memoria utilizzato dalle applicazioni, o meglio, vedremo come “alleggerire” il carico sullo storage del telefono andando a cancellare tutti quei file temporanei (cache) che con l’andar del tempo finiscono con l’occupare troppo spazio. Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato? Prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi il tutorial che sto per proporti. Trovi tutte le indicazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto!
Indice
Ottimizzare consumi app
Cominciamo dai consumi energetici. Vediamo quindi come ottimizzare app in modo da ridurre i consumi energetici di queste ultime e aumentare l’autonomia dei nostri device.
I consigli illustrati di seguito riguardano principalmente Android, in quanto iOS, il sistema operativo che anima iPhone e iPad, ha un sistema di multi-tasking molto aggressivo che, dopo un tot di tempo, chiude automaticamente tutte le app che agiscono in background, evitando così grossi sprechi di energia.
Funzione Ottimizzazione App (Android, solo Samsung)
Se hai uno smartphone Samsung, puoi ottimizzare i consumi energetici delle app usando un’apposita funzione integrata nella app Smart Manager. La app Smart Manager è già installata sul tuo telefono e la trovi nella home screen di Android o nel menu Impostazioni, al quale, come probabilmente già saprai, puoi accedere richiamando il menu delle notifiche e pigiando sull’icona dell’ingranaggio che si trova in alto a destra.
La funzione Ottimizzazione App di Samsung monitora l’utilizzo delle applicazioni per vari giorni e limita automaticamente (quindi, in poche parole, blocca) quelle che non vengono utilizzate per più di 3 giorni di seguito. Le app bloccate non possono avviare processi in background e, spesso, non possono inviare notifiche, quindi sarebbe opportuno escludere da questa funzione tutte le app di messaggistica che si utilizzano in maniera “seria” (per lavoro o per restare in contatto con i propri amici tutti i giorni).
Per impostare la funzione Ottimizzazione App di Samsung, apri Smart Manager e fai “tap” prima sull’icona Batteria e poi sul pulsante Dettaglio che si trova sotto la voce Ottimizzazione. A questo punto, assicurati che la levetta che si trova in alto a destra sia attiva (altrimenti la funzione di ottimizzazione della batteria non verrà sfruttata dal sistema) e imposta le tue preferenze in merito.
Per impostare il numero di giorni dopo i quali deve partire l’ottimizzazione automatica delle app, quindi il numero di giorni di inutilizzo dopo i quali le app devono essere bloccate, pigia sul pulsante Altro che si trova in alto a destra, seleziona la voce Ottimizzazione applicazione dal menu che compare e metti il segno di spunta accanto all’opzione desiderata: 3 giorni, 5 giorni o 7 giorni. Io ti consiglio di lasciare attiva l’impostazione di default, quindi 3 giorni.
Se vuoi escludere una app dal processo di ottimizzazione di Smart Manager, seleziona il suo nome e metti il segno di spunta accanto alla voce Disattivato. Se invece, al contrario, vuoi mantenere una app limitata in maniera permanente, fai “tap” sul suo nome e metti il segno di spunta accanto all’opzione Ottimizzazione continua.
Personalmente ti consiglio di escludere dall’ottimizzazione tutte le app per la messaggistica che usi con una certa frequenza (WhatsApp e Messenger, ad esempio, vengono escluse in automatico dal sistema), mentre ti consiglio di tenere costantemente ottimizzate solo le app che consumano molta energia (puoi monitorare i consumi andando in Impostazioni > Batteria > Uso batteria), ti servono, ma non usi molto spesso e non devono inviarti notifiche importanti.
A questo punto sorge spontanea la domanda: la funzione Ottimizzazione App di Samsung serve davvero? La risposta è nì. Se impostata in maniera non aggressiva, quindi lasciando attive le impostazioni di default e lasciando “libere” le app di messaggistica, il risparmio di batteria non è mostruoso, ma un po’ di autonomia in più lo si riesce comunque ad ottenere.
Se vuoi ottenere risultati migliori, prova ad affidarti a soluzioni più avanzate, come ad esempio Greenify, di cui sto per parlarti in maniera più dettagliata (andando prima a disattivare la funzione Ottimizzazione App di Samsung).
Greenify (Android)
Greenify è un’applicazione molto popolare nel mondo Android. Permette di ibernare le applicazioni mentre lo smartphone è in stand-by, limitandone così i consumi energetici ed evitando i “risvegli” indesiderati del telefono. Possiamo considerarlo come un’alternativa alla funzione Ottimizzazione App di Samsung, ma molto più avanzata, flessibile ed efficace (se ben utilizzata). Funziona sui device di tutte le marche, non richiede necessariamente il root, ma come facilmente intuibile dà il meglio di sé proprio sui terminali sbloccati tramite procedura di root. Se non sai cos’è il root di Android e a cosa serve, vatti a leggere il mio tutorial su come effettuare il root su Android e saprai tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Così come la funzione Ottimizzazione App di Samsung, anche Greenify blocca momentaneamente l’esecuzione delle app fermando la ricezione delle notifiche. O meglio, la ricezione delle notifiche solitamente resta attiva ma viene eseguita ad intervalli di tempo prestabiliti (es. ogni 10 minuti) anziché in tempo reale. Il mio consiglio, dunque, è quello di non ibernare le app di messaggistica che si usano quotidianamente e tutte le altre app che forniscono notifiche che si devono ricevere in maniera tempestiva.
Fatta questa doverosa premessa, va detto che il funzionamento di Greenify è estremamente intuitivo. Dopo aver installato la app dal Play Store e aver seguito il suo tutorial iniziale (in cui non devi far altro che consentire i permessi di root, se hai il root, e devi decidere se attivare la funzione Smart hibernation, grazie alla quale su Android 5.1.1 e successivi si possono mantenere attivi i player musicali e altre app che devono funzionare anche quando lo smartphone è in stand-by), non devi far altro che pigiare sul pulsante (+) e scegliere le applicazioni da ibernare.
Per ottenere risultati ottimali, ti consiglio di aggiungere all’ibernazione le app che consumano il maggior quantitativo di energia (puoi verificare i consumi andando in Impostazioni > Batteria) e, meglio ancora, quelle che “svegliano” lo smartphone per più volte durante lo stand-by. Per scoprire quali app “svegliano” con maggiore frequenza lo smartphone durante lo stand-by, puoi usare la app gratuita Wakelock Detector, che però richiede necessariamente il root per funzionare.
Per approfondimenti relativi al funzionamento di Greenify, da’ un’occhiata ai miei tutorial su come ibernare app Android e come raffreddare telefono in cui ti ho spiegato come sfruttare al meglio la app.
Altri consigli utili su come risparmiare batteria
- Se ti trovi in una zona in cui non c’è campo, attiva momentaneamente la modalità aereo sul tuo smartphone. In questo modo eviterai “sforzi” da parte del telefono e inutili sprechi di energia per cercare la rete (la ricerca della rete nelle zone con scarso segnale è una delle attività che “mangiano” più batteria in assoluto).
- Disattiva o limita l’uso dei servizi di localizzazione da parte delle app. Molte app fanno un uso spropositato dei servizi di localizzazione, portando così a uno spreco inutile di batteria. Per scegliere quali app devono usare i servizi di localizzazione e in che modo (es. solo quando in esecuzione, sempre o mai), recati nel menu Impostazioni > Geolocalizzazione di Android e nel menu Impostazioni > Privacy > Localizzazione di iOS.
- Non usare task-killer automatici su Android e non chiudere le applicazioni manualmente su iOS, si tratta di due operazioni totalmente inutili e, anzi, dannose per l’autonomia dello smartphone (in quanto costringono il sistema a ricaricare interamente le app ogni volta che le si richiama).
Questi sono solo dei consigli veloci su come risparmiare la batteria su Android e iOS. Se vuoi spiegazioni più lunghe e precise, leggi i miei tutorial su come risparmiare batteria Android e come risparmiare batteria iPhone.
Ottimizzare spazio app
Vorresti ottimizzare le app installate sul tuo smartphone in modo che queste occupino meno spazio sulla memoria del device? Eccoti qualche applicazione e qualche consiglio che potrebbero tornarti utili.
SD Maid (Android)
SD Maid è una delle migliori app per cancellare i file di cache presenti sugli smartphone e i tablet Android. Non mostra notifiche invasive, non danneggia il funzionamento di Android ed è estremamente facile da usare. Purtroppo però non è gratis, o meglio, si può anche scaricare e usare gratis, ma per sbloccare la funzione che consente di cancellare i file temporanei delle app occorre acquistare la sua versione completa che costa 2,97 euro.
Per avviare un pulizia della memoria dello smartphone (e della SD, se hai un device dotato di memoria espandibile), avvia SD Maid, pigia sul pulsante Scansiona, attendi che la scansione venga portata a termine e procedi alla cancellazione dei dati trovati della app: resti di applicazioni (che sarebbero i file residui delle app cancellate), pulizia di sistema (i file temporanei di sistema), pulizia delle applicazioni (i file di cache delle app) e Database (cioè i database di app come Spotify) pigiando sul pulsante Pulisci. Per effettuare una pulizia approfondita è richiesto il root.
CCleaner (Android)
Se non vuoi spendere soldi per acquistare SD Mai, puoi cancellare i file di cache delle app usando CCleaner (versione Android dell’omonima applicazione per la pulizia dei sistemi Windows). Per usare CCleaner, avvia la app, pigia sul pulsante Analizza e attendi che venga portata a termine la scansione della memoria.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto agli elementi che vuoi cancellare (cache se vuoi cancellare la cache delle app), pigia sul pulsante Pulisci che si trova in basso a destra e il gioco è fatto.
Pulizia cache di iOS
iOS provvede ad effettuare una cancellazione automatica della cache delle app, anche se a volte, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni social (prima fra tutte Facebook), questa funzione non evita l’occupazione di molto spazio da parte di file temporanei. Alla luce di quanto appena detto, conviene andare di tanto in tanto nel menu Impostazioni > Generali > Spazio sul dispositivo e su iCloud e visualizzare quali sono le app che occupano più spazio sulla memoria del dispositivo facendo “tap” sulla voce Gestisci spazio relativa allo Spazio dispositivo. Una volta individuate le app che occupano più spazio, bisogna selezionare e controllare il quantitativo di spazio riservate da queste ultime ai loro file interni e/o ai file di cache (voce Documenti e dati). Se la cache risulta abnorme, conviene disinstallare la app e reinstallarla.
Selezionando Safari dal medesimo menu, avrai anche la possibilità di cancellare i file temporanei della navigazione Internet, che con il tempo possono finire con l’occupare molto spazio sulla memoria del dispositivo. Per il resto, ti conviene seguire i consigli che trovi di seguito.
Altri consigli utili su come liberare spazio
- Se hai uno smartphone Android dotato di memoria espandibile, sposta i dati e le applicazioni sulla scheda SD. Su Android 6.0 e successivi è possibile perfino impostare la microSD come memoria principale del device (occhio però a scegliere una scheda molto veloce se non vuoi compromettere le prestazioni generali di Android). Per maggiori informazioni su questa procedura, leggi i miei tutorial su come espandere memoria Android e come spostare app su scheda SD.
- Non utilizzare applicazioni tutto-fare per l’ottimizzazione del sistema, come ad esempio Clean Master o Du Cleaner per Android. Spesso fanno più danni che altro e con le loro attività di monitoraggio costanti finiscono con l’appesantire il sistema anziché alleggerirlo. Se ne hai bisogno, usa solo applicazioni dedicate in maniera specifica alla cancellazione dei file di cache, come quelle che ti ho segnalato prima.
- Se utilizzi un dispositivo iOS, non scaricare app per la pulizia della memoria (a meno che tu non abbia il jailbreak, ma in quel caso si parla di tweak e non di app). Le applicazioni di questo tipo non fanno altro che ingannare iOS facendogli credere che la memoria sia piena, in modo da forzare la cancellazione automatica della cache da parte del sistema. Si può ottenere lo stesso risultato semplicemente provando a scaricare una app molto pesante o un film da iTunes.
- Affidati ai servizi di cloud storage per l’archiviazione di foto, video e musica. Per quanto riguarda foto e video, puoi usare Google Foto (Android e iOS) e la Libreria Foto di iCloud (solo iOS). Per la musica, invece, puoi affidarti a servizi come Spotify, Apple Music o Google Music. Per approfondire gli argomenti puoi fare riferimento ad alcuni miei tutorial, ad esempio quelli su come archiviare foto su iCloud e come funziona Spotify.
Questi sono solo dei consigli veloci su come ottimizzare lo spazio occupato dalle app. Se vuoi istruzioni più complete su come liberare spazio Android e come espandere la memoria dell’iPhone, leggi i tutorial che ho dedicato in maniera specifica a questi argomenti.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.