Come bloccare un sito su Mac
Nonostante tutta la tua buona volontà, non riesci a resistere alla tentazione di aprire Safari e di interrompere il tuo lavoro per dare una sbirciatina a Facebook o YouTube? Naturalmente non sei il solo, ma forse puoi fare qualcosa per ridurre il rischio di procrastinare troppo le tue attività.
Esatto, parlo proprio di bloccare questi siti sul tuo Mac! In poche e semplici mosse, puoi inibire l’accesso a Facebook, Twitter, YouTube e qualsiasi altro sito fonte di distrazione in qualsiasi browser installato su macOS. Hai diverse soluzioni fra cui scegliere, alcune integrate “di serie” nel sistema operativo di casa Apple e altre di terze parti, ma comunque molto semplici da adoperare: devi solo scegliere quella che ti sembra più adatta alle tue esigenze e utilizzarla in base alle indicazioni che trovi di seguito.
Coraggio: se vuoi scoprire in dettaglio come bloccare un sito su Mac, ritagliati qualche minuto di tempo libero, analizza in dettaglio tutti i software elencati di seguito e comincia a usare subito quello che preferisci. Potrai scegliere anche se bloccare un sito a tempo indeterminato o solo per un lasso di tempo specifico, il tutto in una manciata di clic. Buona lettura e buon lavoro (finalmente senza distrazioni, almeno si spera!).
Indice
Controlli parentali di macOS
La prima soluzione che ti consiglio di prendere in considerazione è quella che trovi integrata “di serie” in macOS, vale a dire quella dei controlli parentali. Creando un account utente dedicato sul tuo Mac e attivando su di esso i controlli parentali, puoi fare infatti in modo che questo non riesca a visualizzare i siti che ritieni debbano essere bloccati in Safari e negli altri browser installati sul computer (es. Chrome).
Per attivare i controlli parentali in macOS, accedi a Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock) e seleziona, per l’appunto, l’icona Controlli parentali dalla finestra che si apre. A questo punto, se sei connesso al Mac con un account da amministratore e non hai ancora configurato un account secondario sul quale applicare i controlli parentali, dovrai provvedere di conseguenza: apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla voce Crea un nuovo account utente con controlli parentali, clicca sul pulsante Continua, digita la password di amministrazione del Mac e dai Invio.
Adesso compila il modulo che ti viene proposto con tutte le informazioni richieste, quindi età dell’utente (+4, +9, +12 o +17), nome completo, nome dell’account e password (con relativa conferma e, se lo ritieni opportuno, suggerimento), clicca sul pulsante Crea utente e fornisci nuovamente la password di amministrazione del Mac per creare l’account utente al quale applicare i controlli parentali.
A questo punto, non ti resta altro che selezionare la scheda Web e scegliere l’opzione Prova a restringere l’accesso ai siti per adulti (per bloccare di default tutti i siti per adulti e poi aggiungere degli indirizzi personalizzati alla blacklist). Successivamente, clicca sul pulsante Personalizza, premi il tasto [+] relativo alla sezione Non consentire mai questi siti Web, digita l’indirizzo del sito da bloccare e dai Invio. Clicca, infine, su OK per salvare le modifiche e il gioco è fatto.
In caso di ripensamenti, potrai modificare in ogni momento le impostazioni relative al controllo parentale accedendo all’apposita sezione di Preferenze di sistema e selezionando prima il nome dell’utente da controllare e poi la scheda Web (ricordandoti di sbloccare le modifiche alle impostazioni premendo l’icona del lucchetto collocata in basso a sinistra).
SelfControl
Se ti interessa sapere come bloccare un sito su Mac per un periodo di tempo limitato (es. un social network quando non vuoi distrarti durante il lavoro o lo studio), ti consiglio di rivolgerti a SelfControl. Si tratta di un’applicazione completamente gratuita che permette di bloccare qualsiasi sito Internet su tutti i browser contemporaneamente per un lasso di tempo scelto dall’utente: si va da un minimo di 15 minuti ad un massimo di 24 ore.
Per scaricare SelfControl sul tuo Mac, collegati al sito Internet della app e clicca sul pulsante Download SelfControl. A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (es. SelfControl–1.5.1.zip) e trascina l’icona di SelfControl nella cartella Applicazioni di macOS.
A questo punto, avvia il software facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri per due volte consecutive (quest’operazione è necessaria solo al primo avvio e serve a bypassare le restrizioni di macOS nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati), dopodiché clicca sul pulsante Modifica lista di blocco.
Nella finestra che si apre, assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Blacklist, fai clic sul pulsante + e digita gli indirizzi dei siti che vuoi bloccare. Successivamente, imposta la durata del blocco usando la barra di regolazione di SelfControl e clicca sul pulsante Inizio per rendere effettivo l’oscuramento degli indirizzi indicati. Ti verrà chiesto di digitare la password del tuo account utente su macOS.
Non potrai fermare il timer: anche chiudendo SelfControl, i siti resteranno inaccessibili, quindi prima di cliccare su “Inizio” assicurati di non voler accedere agli indirizzi inseriti nel programma per il lasso di tempo specificato. In corso d’opera potrai invece modificare la lista dei siti da bloccare cliccando sul pulsante Aggiungi alla blacklist di SelfControl.
Modifica del file hosts
Se vuoi bloccare un sito su Mac in maniera permanente e per tutti gli utenti, devi agire sul file hosts di macOS, il quale, con le opportune modifiche, consente di dirottare gli indirizzi Web indesiderati verso il computer in uso (facendoli così risultare irraggiungibili da qualsiasi browser). Si tratta del file che va a modificare anche l’applicazione SelfControl di cui ti ho parlato prima.
Per bloccare un sito usando questa tecnica, avvia il Terminale (lo puoi trovare nella cartella Altro del Launchpad), digita il comando sudo nano /etc/hosts (se non funziona, sostituisci nano con pico), premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac e digita la password del tuo account utente su macOS. Adesso, usa le frecce direzionali della tastiera per portarti in fondo al documento e digita 127.0.0.1 seguito dall’indirizzo del sito da bloccare.
Ad esempio, se vuoi bloccare sitointernet.com devi digitare 127.0.0.1 sitointernet.com. Dopodiché premi la combinazione di tasti ctrl+o (seguita da Invio) per salvare il contenuto del file, ctrl+x per uscire dall’editor e dai il comando sudo dscacheutil -flushcache per resettare la cache dei DNS.
Chiudi il terminale e i siti aggiunti al file hosts risulteranno irraggiungibili con qualsiasi browser. Per tornare indietro e sbloccare i siti, devi seguire la procedura di cui sopra cancellando tutti gli indirizzi aggiunti precedentemente al file hosts di macOS.
Ti segnalo che per bloccare siti come Facebook, occorre inserire nel file hosts di macOS tutti gli indirizzi riconducibili a quest’ultimo e non solo quello principale. Quindi oltre a _facebook.com_ dovresti inserire anche _login.facebook.com, fbcdn.net, ecc. Fai una ricerca su Google per scoprire l’elenco completo.
Estensioni per il browser
Utilizzi Chrome o Firefox come browser e vorresti impedire l’accesso a determinati siti Internet solo all’interno di quest’ultimo? Nessun problema, puoi provare l’estensione gratuita BlockSite che permette di bloccare facilmente i siti in Firefox e Google Chrome sincronizzando la propria blacklist su più device.
Per installare l’add-on in questione su Chrome, collegati alla pagina del Chrome Web Store ad esso dedicata e clicca prima sul pulsante Aggiungi e poi su Aggiungi estensione. Se utilizzi Firefox, invece, collegati a questa pagina del sito Mozilla Addons e clicca prima sul pulsante Aggiungi a Firefox e poi su Installa.
A procedura completata, clicca sul pulsante Agree presente nella scheda che si è aperta nel browser e salta il tutorial dell’estensione cliccando in un punto qualsiasi della pagina.
Adesso non ti resta altro che digitare l’indirizzo del sito da bloccare nella barra di Block Site (sotto la voce Block Sites) e premere il pulsante (+) posto sulla destra. Ripeti, quindi, l’operazione per tutti gli indirizzi ai quali vuoi inibire l’accesso e il gioco è fatto.
Successivamente, potrai bloccare un sito in Chrome o Firefox anche semplicemente visitandolo, cliccando sull’icona di BlockSite (lo scudo rosso) collocata in alto a destra e pigiando sul bottone Block this site nel riquadro che compare sulla schermo. Per modificare la lista dei siiti bloccati, invece, clicca sull’icona di BlockSite (lo scudo rosso) collocata in alto a destra e poi sull’ingranaggio nel riquadro che viene visualizzato sullo schermo.
Nota: per impostazione predefinita, BlockSite blocca l’accesso ai siti per adulti. Per disattivare questo blocco, accedi alle impostazioni dell’add-on e sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Block Adult Sites (nella barra laterale di sinistra).
Filtri DNS
Un altro modo per bloccare l’accesso ai siti Internet è filtrarli a livello dei DNS. Qualora non lo sapessi, i server DNS sono quelli che permettono di accedere ai siti Internet usando degli indirizzi facili da ricordare (es. google.com) anziché delle lunghe combinazioni numeriche, che poi sarebbero i reali indirizzi dei siti sulla grande rete. Per questo scopo ti consiglio di rivolgerti a OpenDNS che, oltre a consentire di navigare velocemente in Rete oltrepassando i blocchi regionali applicati a livello di DNS in Italia, permette di filtrare dei siti in maniera personalizzata.
Per usufruire del filtraggio dei siti a mezzo DNS, devi creare un account su OpenDNS collegandoti alla pagina ufficiale del servizio e cliccando sul pulsante Sign Up e poi devi installare il client gratuito disponibile qui. Per maggiori informazioni circa la configurazione di OpenDNS, leggi il mio tutorial su come impostare OpenDNS.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.