Come capire se un telefono è bloccato da operatore
Stai pensando di mandare in pensione il tuo vecchio smartphone ma, giacché non sei particolarmente fan di questa categoria di dispositivi, ti piacerebbe risparmiare qualche soldino acquistandone uno di seconda mano, seppur in buono stato. Guardandoti intorno, hai notato un’offerta particolarmente conveniente e ne hai parlato con un tuo amico esperto in materia, ma costui ti ha intimato di fare bene attenzione perché, dato il prezzo irrisorio, esiste la possibilità che lo smartphone che hai adocchiato sia sottoposto a blocco operatore e, praticamente, inutilizzabile.
Detta alla veloce, un dispositivo bloccato da operatore funziona apparentemente in maniera corretta ma, nella maggior parte dei casi, impedisce all’utilizzatore di accedere ai servizi di rete cellulare; in altre parole, non è possibile usare il telefono per effettuare/ricevere chiamate, inviare/ricevere SMS né per utilizzare l’eventuale pacchetto di Giga in bundle associato alla SIM.
Se ti sei insospettito e, ormai, ti stai chiedendo come capire se un telefono è bloccato da operatore, sappi che in questa guida troverai risposta al tuo quesito. Nei prossimi paragrafi, infatti, avrò modo di indicarti alcuni servizi che ti consentiranno di fare tutte le verifiche del caso e, qualora dovessi avere conferma del fatto che il telefono in tuo possesso è stato bloccato da parte di un operatore, nell’ultima parte dell’articolo ti spiegherò anche cosa puoi fare per tentare di risolvere la questione. Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Informazioni preliminari: perché si applica il blocco operatore
- Come capire se un telefono è bloccato da operatore
- Come richiedere lo sblocco di un telefono bloccato per errore
Informazioni preliminari: perché si applica il blocco operatore

Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti come capire se un telefono è bloccato da operatore, ritengo doveroso darti qualche indicazione in più, riguardo le motivazioni per cui ciò può avvenire.
Sostanzialmente, esistono due tipi di blocco: il primo, denominato in gergo carrier-lock, viene imposto dal produttore dello smartphone a seguito di alcuni accordi commerciali con un dato fornitore di servizi. In altre parole, un telefono sottoposto a carrier-lock viene solitamente venduto a un prezzo inferiore rispetto a quello di listino, in abbinata a una scheda SIM/eSIM in abbonamento (o con vincolo di permanenza) fornita dall’operatore partner, e supporta esclusivamente i servizi di rete dello stesso operatore.
Il secondo tipo di blocco, invece, riguarda gli smartphone smarriti o rubati e viene applicato, in particolare, usando il cosiddetto IMEI del dispositivo. Se non ne avessi mai sentito parlare, il codice IMEI identifica univocamente uno smartphone (oppure un tablet) sulla rete cellulare, è unico per ciascun modulo SIM/eSIM installato sul device ed è composto da una sequenza di 15 cifre.
L’IMEI del dispositivo viene comunicato al fornitore di servizi ogni volta che ci si aggancia alla rete mobile, ed è indispensabile per ottenere le autorizzazioni utili a sfruttare i servizi di telefonia/Internet forniti dall’operatore.
Per contrastare il fenomeno della ricettazione, nella denuncia di furto o smarrimento di un dispositivo, è possibile anche il codice IMEI associato al telefono, così da consentire alle Autorità competenti il riconoscimento del device, laddove questo venisse ritrovato o individuato in altro modo.
In seguito, avanzando la denuncia anche al proprio fornitore di servizi, il codice IMEI in questione viene quasi sempre inserito in una sorta di lista nera (o blacklist), condivisa tra tutti i fornitori di servizi agenti sul territorio italiano (e non solo), al fine di impedire al telefono l’accesso alla rete cellulare e andando, di fatto, a bloccare qualsiasi attività collegata alla stessa.
Alla luce di quanto detto, se il tuo sospetto nasce dal possibile acquisto di un dispositivo usato a buon prezzo, assicurati di avere sempre e comunque prove tangibili dell’accordo di vendita, onde evitare di comprare telefoni non funzionanti (e non rimborsabili) o, peggio ancora, di incappare in seri problemi legali.
Come capire se un telefono è bloccato da operatore
Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, è arrivato il momento di passare all’azione e di spiegarti, nel dettaglio, come capire se il telefono in tua dotazione è sottoposto a blocco operatore.
Configurare SIM/eSIM

Se il dispositivo da controllare è già in tuo possesso, il primo step da compiere consiste nell’inserire al suo interno una scheda SIM funzionante (o configurare una nuova eSIM) e verificare che i servizi di rete cellulare, sia voce che Internet, funzionino regolarmente.
Nella maggior parte dei casi, se intendi configurare una scheda SIM fisica, non devi fare altro che individuare il vano della SIM sulla scocca del telefono, sganciare quest’ultimo usando il gancetto metallico ricevuto in dotazione (oppure una graffetta aperta) e inserire la scheda SIM nel carrellino estratto, rispettando il verso d’inserimento.
Fatto ciò, rimetti il carrellino all’interno del vano SIM, riaggancialo e riaccendi il dispositivo (se necessario), avendo cura di inserire il codice di sblocco del device e il codice PIN della scheda SIM, dove richiesto.
Qualora volessi invece configurare una nuova eSIM, devi recarti nel menu Impostazioni > Rete e Internet > Rete mobile > Aggiungi piano tariffario di Android oppure nel menu Impostazioni > Cellulare > Aggiungi eSIM di iPhone, e seguire poi le istruzioni che vedi sullo schermo, così da completare la configurazione della SIM virtuale.
Se hai difficoltà, leggi la guida in cui ti spiego come inserire la SIM nel telefono o nel tablet, all’interno della quale trovi maggiori dettagli circa le procedure indicate poc’anzi.
A prescindere dal tipo di scheda configurata nel dispositivo, dopo averlo acceso e aver inserito l’eventuale codice di sblocco del telefono e il PIN della SIM, attendi qualche istante, affinché il nome dell’operatore compaia nella barra di stato in alto.
Laddove non dovessi riuscire ad avere campo e visualizzassi i messaggi Nessun servizio, Solo emergenza o semplicemente il simbolo delle chiamate satellitari, a meno che tu non sia in una zona priva di copertura, è possibile che il telefono sia sottoposto a blocco operatore: per accertartene, prova a eseguire le ulteriori verifiche elencate di seguito.
Consultare le impostazioni

Se il blocco operatore non è conseguente al furto o allo smarrimento di un dispositivo, ma semplicemente imposto dal suo produttore a seguito di un accordo commerciale, vi sono ottime probabilità che tu riesca a rendertene conto, semplicemente operando dalle impostazioni del device.
In particolare, se si tratta di un dispositivo Android, devi usare il trucchetto della ricerca rete: dopo aver inserito una scheda SIM funzionante al suo interno, recati nel menu Impostazioni > Rete e Internet > Rete mobile > [nome SIM] > Selezione rete (o simili) e tocca l’opzione per scegliere la rete manualmente.
Adesso, dai un’occhiata all’elenco degli operatori disponibili: se ve ne è più di uno, è molto probabile che il device non sia sottoposto a blocco operatore; se, invece, vedi comparire il nome di un singolo gestore, esiste la probabilità che il telefono possa essere stato sottoposto a blocco.
Su iPhone e iPad, invece, esiste una voce delle impostazioni realizzata ad-hoc: dunque, per vedere se il tuo telefono è sottoposto a blocco operatore, apri il menu Impostazioni > Generali > Info di iOS/iPadOS ed esamina quanto vedi in corrispondenza della voce Blocco gestore, per ottenere la risposta che cerchi.
Controllare l’IMEI

Infine, se temi di avere a che fare con un telefono rubato o smarrito, è molto probabile che quest’ultimo sia sottoposto a blocco IMEI: come accennato nelle battute iniziali di questa guida, quando il legittimo proprietario denuncia il furto o lo smarrimento di un dispositivo, è possibile che il numero di serie del lettore SIM (individuato per l’appunto dal codice IMEI) venga incluso in una blacklist condivisa con i vari operatori di rete, rendendo quindi inutilizzabile il device per effettuare chiamate, inviare SMS e navigare su Internet con la connessione dati.
Dunque, la prima cosa da fare è risalire al codice IMEI del device che sospetti sia stato bloccato. Se sei in una trattativa d’acquisto, prova a ottenere l’informazione direttamente dal venditore del dispositivo: se questa persona dovesse accampare scuse e non fornirti l’informazione richiesta, ti consiglio di valutare fin da subito altre opzioni d’acquisto, magari da venditori differenti, in quanto si tratta di un comportamento a dir poco sospetto.
Se, invece, il device sul quale hai dubbi è già in tuo possesso, puoi risalire velocemente al codice IMEI dello stesso aprendo il dialer (ossia l’area di composizione dei numeri di telefono) e digitando, al suo interno, il codice *#06*.
In alternativa, puoi ottenere il codice (o i codici) IMEI del dispositivo recandoti nel menu Impostazioni > Sistema > Info su [dispositivo] > Stato > Dati IMEI (o simili) di Android, oppure nel menu Impostazioni > Generali > Info > IMEI di iOS/iPadOS. Inoltre, il codice IMEI solitamente è riportato anche sulla confezione d’acquisto del dispositivo, all’interno di un’apposita etichetta adesiva.
Qualora ti servissero ulteriori delucidazioni su come verificare qual è il codice IMEI del telefono, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato, perché sicuramente ti sarà utile.

Dopo aver preso possesso del codice IMEI relativo al device sospetto, hai diversi modi per controllarne l’integrità. Senza ombra di dubbio, il metodo più sicuro consiste nel contattare il tuo gestore di telefonia (ad es. TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Iliad, CoopVoce, PosteMobile, 1Mobile, ho.mobile, Kena Mobile e così via), raggiungere l’opzione per parlare direttamente con un operatore e richiedere un controllo sul codice IMEI in tuo possesso.
La persona incaricata, nella maggior parte dei casi, potrebbe riuscire a fornirti un esito certo e a darti le motivazioni dell’eventuale blocco, a meno che non subentrino problemi collegati alla privacy o alle politiche operative del gestore di telefonia.
In alternativa, puoi effettuare una serie di verifiche sul codice IMEI in autonomia, affidandoti ad alcuni servizi online pensati appositamente per lo scopo; va detto, però, che le informazioni presenti nei database sono quasi sempre fornite da utenti volontari e che, di conseguenza, l’esito circa lo stato di blocco potrebbe non essere attendibile. Tuttavia, vale sempre la pena provarci.
Detto ciò, uno dei migliori portali gratuiti della categoria è quello fornito da IMEI Pro: dopo esserti collegato alla home page del servizio, digita il codice IMEI del dispositivo all’interno del campo Enter IMEI Number Here… e supera il controllo anti-robot, apponendo il segno di spunta nell’apposita casella.
Per concludere, clicca sul pulsante Check e attendi alcuni secondi, affinché vengano mostrati i risultati dell’analisi, che dovrebbero includere il modello esatto e la presenza o meno del dispositivo in blacklist: in particolare, se in corrispondenza della dicitura Blacklist status è indicata la scritta LOCKED, è probabile che il tuo telefono sia stato bloccato dall’operatore.
Come richiedere lo sblocco di un telefono bloccato per errore

Se sei giunto alla conclusione che il tuo telefono è stato effettivamente bloccato dall’operatore, ora ti starai chiedendo se esiste un modo per porre rimedio alla situazione. Beh sì, ma il risultato non è garantito.
Prima di indicarti come fare per provare a sbloccare un telefono bloccato da operatore, è bene che tu sappia precisamente per quale motivo il dispositivo è stato sottoposto al blocco.
In primo luogo, se lo smartphone è stato sottoposto a blocco imposto dal produttore, è molto improbabile che tu riesca a ottenerne lo sblocco o, quantomeno, a farlo in maniera legale: i cosiddetti smartphone carrier-locked vengono infatti distribuiti a seguito di specifici accordi commerciali, e sono pensati con l’obiettivo di funzionare esclusivamente con i servizi dell’operatore sponsorizzato.
Se il telefono risulta invece rubato o smarrito, ti consiglio di sporgere denuncia dell’accaduto recandoti presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia, portando insieme a te il cellulare e tutta la documentazione d’acquisto che eventualmente è in tuo possesso. Non facendolo, potresti rischiare di incorrere nel reato di ricettazione.
Una volta che avrai reso partecipe gli organi competenti di quanto accaduto, il telefono sarà riconsegnato al proprietario che aveva sporto denuncia di furto del dispositivo e può darsi che tu riesca a ottenere un risarcimento per il danno arrecatoti dalla persona che ti ha venduto l’oggetto rubato (ti consiglio di rivolgerti a un legale per sapere come procedere in tal senso). Per saperne di più, consulta l’approfondimento in cui ti spiego cosa fare in presenza di un cellulare rubato.
Se, invece, il dispositivo in tuo possesso risulta essere a posto ed è bloccato per motivazioni diverse dal furto/smarrimento (ad es. perché il precedente proprietario non ha pagato tutte le rate dell’abbonamento con il quale lo ha acquistato), puoi provare a contattare il customer care dell’operatore che ha eseguito il blocco, illustrargli quanto accaduto, fornire la documentazione d’acquisto in tuo possesso e seguire le istruzioni che ti darà per porre rimedio alla situazione.
Puoi contattare i principali operatori italiani utilizzando i seguenti numeri e mettendo in pratica le indicazioni per parlare con un consulente "in carne e ossa" che ti verranno fornite dalla voce guida.
- TIM: chiama il numero 119. Maggior info qui.
- Vodafone: chiama il numero 190. Maggiori info qui.
- WINDTRE: chiama il numero 159. Maggiori info qui.
- Fastweb: chiama il numero 192193. Maggiori info qui.
- Iliad: chiama il numero 177. Maggiori info qui.
Al consulente che ti assisterà, spiega la situazione e fornisci tutti i dati che ti chiederà, in modo da procedere allo sblocco del telefono. Potresti ricevere anche un numero di fax a cui inviare la documentazione d’acquisto necessaria per provare quanto denunciato.
Se ti servono ulteriori indicazioni su come sbloccare un telefono bloccato da operatore, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato: sono certo che ti tornerà utile.
Mi raccomando: non ricorrere a strani stratagemmi per provare a sbloccare un dispositivo bloccato da un operatore, come per esempio andando a modificare l’IMEI tramite l’utilizzo di appositi apparecchi, in quanto fare ciò è illegale.
Ti invito altresì a diffidare da portali che offrono codici di sblocco (specialmente quelli che lo fanno dietro compenso), in quanto queste soluzioni non funzionano e non faresti altro che peggiorare la situazione: poi non dire che non ti avevo avvisato!

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.
