Come inviare una cartella con Gmail
Possiedi un account Gmail, ti è stato chiesto di inviare a mezzo posta elettronica una cartella con alcuni documenti importanti ma tu non hai la benché minima idea di come riuscirci perché provando ad aggiungerla come allegato la cosa non risulta fattibile? Nessun problema… Posso darti una mano io. Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo, infatti, posso spiegarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come inviare una cartella con Gmail invece di inviare tutti i file in essa contenuta singolarmente e metterci un’eternità.
Chiariamoci però immediatamente su un punto: l’operazione, nel senso stretto del termine, non è fattibile, nel senso che Gmail, così come tutti gli altri servizi di posta elettronica, permette di allegare solo singoli file. Le cartelle tradizionali nella loro interezza sono quindi tagliate fuori. Questo però non significa che mediante la messa in pratica di alcuni escamotage l’operazione non possa comunque essere eseguita. Lo so, in apparenza può sembrare un po’ complicato ma, devi credermi, non è affatto così.
La procedura da intavolare è infatti semplicissima, anche per i meno ferrati in fatto di informatica e nuove tecnologie, e può essere effettuata sia da computer, usando la versione Web del famoso servizio di posta elettronica, che da smartphone e tablet, sfruttando l’app ufficiale di Gmail per Android e iOS. Oppure tramite i programmi di posta elettronica sul computer, per chi quotidianamente li preferisce. Allora? Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato? Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero solo per te e inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura delle istruzioni sul da farsi che trovi qui di seguito.
Indice
- Informazioni preliminari
- Come inviare una cartella con Gmail da computer
- Come inviare una cartella con Gmail da smartphone e tablet
- Come inviare una cartella con Gmail tramite servizi di cloud storage
Informazioni preliminari

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare quali sono le operazioni che vanno compiute per riuscire ad inviare una cartella con Gmail, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni al riguardo.
In primo luogo, come ti accennavo in apertura, devi tenere presente il fatto che una cartella non può essere selezionata come allegato, né su Gmail né su altri servizi di posta elettronica. I singoli file presenti al suo interno sì, ma la cartella nella sua interezza no, questo è un dato di fatto. Tuttavia c’è una tipologia speciale di cartella che si può allegare: la cartella compressa.
Per far fronte alla necessità oggetto di questa guida, dunque, occorre procedere andando prima a comprimere la cartella di riferimento. L’archivio compresso ricavato, realizzabile nel più noto formato ZIP ma anche volendo in altri formati (come il RAR o il 7z), potrà poi essere allegato alla mail e spedito senza il benché minimo problema.
Chi riceverà il messaggio di posta elettronica dovrà provvedere a scaricare l’archivio compresso ricevuto e a decomprimerlo, dopodiché si ritroverà al cospetto della cartella contenente tutti i vari file di interesse.
Nell’andare a inviare l’archivio compresso contenente la cartella di tuo interesse, tieni però presente che Gmail applica delle limitazioni per quanto riguarda la dimensione massima dei file che possono essere spediti sotto forma di allegato, dunque la cartella compressa non può essere troppo grande. Per la precisione, il servizio di posta elettronica di casa Google consente di inviare allegati aventi una dimensione massima pari a 25 MB.
Per i file che superano tale limite, Gmail, se usato da Web, aggiunge automaticamente un link di Google Drive nell’email anziché includere gli elementi selezionati come allegati. Oppure si può effettuare il caricamento dell’allegato manualmente su Drive o altre piattaforme di cloud, dunque inserire il link nell’email.
Come inviare una cartella con Gmail da computer
Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire come inviare una cartella con Gmail da computer, sia da Windows che da macOS. Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.
Operazioni preliminari su Windows

Se quello che stai usando è un PC Windows e ti interessa capire come inviare una cartella sotto forma di allegato mediante il famoso servizio di posta elettronica di casa Google, devi in primo luogo provvedere a creare un archivio compresso con la cartella che desideri spedire tramite email.
Questa operazione può essere effettuata tramite l’uso del gestore di archivi compressi preinstallato su Windows, grazie al quale si possono generare in modo rapido e immediato dei file ZIP senza scaricare programmi aggiuntivi.
Per utilizzarlo su Windows 11, recati nella posizione in cui è presente la cartella che desideri inviare tramite email, fai clic destro sulla cartella, seleziona la voce Comprimi In… e poi clicca su File ZIP. In alternativa, dallo stesso menu contestuale, puoi anche decidere di comprimere la cartella in formato 7z o TAR.
Se hai Windows 10, individua la cartella relativamente alla quale desideri agire, cliccaci sopra con il tasto destro, seleziona la voce Invia a dal menu contestuale visualizzato e poi quella Cartella compressa. Successivamente, verrà creato un file ZIP nella stessa posizione della cartella d’origine e con il medesimo nome.
Se il gestore di archivi compressi predefinito di Windows non ti soddisfa, puoi optare per uno dei software di “terze parti” come WinRAR e 7Zip che ho provveduto a segnalarti nelle mie guide su come comprimere una cartella e come zippare un file, nonché nella mia rassegna dedicata ai programmi per zippare gratis.
Operazioni preliminari su macOS

Se, invece, stai usando macOS, per creare un archivio compresso partendo dalla cartella che desideri spedire tramite Gmail puoi avvalerti di Utility Compressione, ossia del gestore di archivi compressi incluso in tutti i computer a marchio Apple che consente di creare ed estrarre file ZIP in maniera pressoché istantanea.
Per riuscire nel tuo intento, individua la cartella da comprimere sul tuo Mac, cliccaci sopra con il tasto destro e poi premi su Comprimi “nome cartella”. Proprio accanto alla cartella originale, verrà creato un archivio compresso contenente quest’ultima, il quale avrà il suo stesso nome ma con l’aggiunta dell’estensione .ZIP.
Anche in tal caso, qualora il gestore di archivi compressi predefinito di macOS non dovesse soddisfarti, puoi optare per uno dei programmi di “terze parti” che ti ho segnalato nelle mie guide su come comprimere una cartella e come zippare un file, oltre che nella mia rassegna sui programmi per zippare gratis.
Inviare una cartella con Gmail

Una volta creato l’archivio compresso con la cartella da inviare di tuo interesse, a prescindere dal sistema operativo impiegato, provvedi ad aprire il browser che in genere usi per navigare in Rete da computer (es. Chrome o Safari), e recati sulla home page di Gmail per usufruire della versione Web del servizio. Se non lo hai già fatto, effettua l’accesso al tuo account Google usando le relative credenziali o, se vuoi usare un nuovo account, consulta il mio tutorial su come creare un account Google.
Una volta dentro il tuo account, fai clic sul pulsante Scrivi posizionato in alto a sinistra per aprire la finestra di composizione del messaggio. Compila il campo A con l’indirizzo email del destinatario del messaggio e il campo Oggetto con un oggetto a piacimento per l’email, dopodiché premi sull’icona della graffetta posizionata in basso.
A questo punto, seleziona la cartella compressa dal tuo computer e attendi che l’allegato venga correttamente caricato. Al termine del caricamento, fai clic sul pulsante Invia posizionato in basso, per spedire il messaggio e il relativo allegato.
In alternativa, puoi inviare la cartella da un programma di posta elettronica per Windows o macOS. Se la cartella compressa pesa meno di 25 MB, potrai utilizzare il pulsante per allegare file. Se invece la cartella supera le dimensioni di 25 MB, devi innanzitutto caricare la cartella compressa su un servizio di cloud come Google Drive e ottenerne il link: per scoprire come fare, segui le mie guide su come caricare file su Google Drive e su come condividere file con Google Drive. Fatto ciò, devi incollare il link nel programma di posta elettronica su cui hai l’account Gmail configurato: se non ne hai uno configurato, dai un’occhiata alla mia guida su come aggiungere un account Gmail.
Per provvedere su Outlook per Windows, ad esempio, apri il software, clicca su Nuovo messaggio, compila i campi A e Aggiungi un oggetto con l’indirizzo email del destinatario e un oggetto della mail. Ora, tocca sull’icona della graffetta, poi su Cerca in questo computer e seleziona l’archivio da allegare, oppure incolla nel campo di testo sottostante il link della cartella compressa ottenuto da Google Drive. Per finire, manda il messaggio cliccando su Invia.
Per procedere su Apple Mail per macOS, apri l’app tramite l’icona della busta collocata sulla barra Dock, premi sul simbolo del quadrato con una matita posizionato in alto e compila i campi A e Oggetto con l’indirizzo email del destinatario dell’email e un oggetto a piacere. Adesso, allega l’archivio in questione usando l’icona della graffetta o incolla il link nel campo di testo sottostante a questi ultimi. Una volta completato il contenuto dell’email, fai clic sull’icona della freccia rivolta verso l’alto, situato in alto a destra.
Come inviare una cartella con Gmail da smartphone e tablet
Ti interessa capire come inviare una cartella con Gmail da smartphone e tablet usando l’app del famoso servizio disponibile per Android e iOS/iPadOS? Allora prosegui pure nella lettura. Trovi tutte le indicazioni di cui hai bisogno proprio qui di seguito.
Operazioni preliminari su Android

Se quello che stai usando è uno smartphone o un tablet Android, le operazioni da fare sono essenzialmente le stesse che si compiono su PC, con la differenza che cambiano le applicazioni da utilizzare.
La prima cosa che devi fare è dunque creare una cartella compressa con all’interno la cartella da inviare tramite Gmail. Un metodo per farlo funzionante su tutti i vari dispositivi Android indipendentemente dalla marca è usare l’app RAR, sviluppata dalla stessa software house di WinRAR che è uno dei software per PC più famosi per la gestione degli archivi compressi.
Grazie a questa applicazione gratuita è possibile creare archivi in formato RAR e ZIP, ma anche visualizzarli ed estrarli in tanti formati, tra cui i due suddetti ma anche 7z, ISO e molto altro, anche se gli archivi sono protetti da password.
Per procedere, scarica l’applicazione sul Play Store, premendo il pulsante Installa e, dopo l’installazione automatica, il pulsante Apri. Individua la cartella da comprimere, selezionala apponendovi accanto un segno di spunta e poi premi sul pulsante con l’icona di RAR e il segno +.
A questo punto, imposta un nome per la cartella dall’apposito campo di testo, seleziona il formato in cui comprimerla tra RAR e ZIP, e poi premi OK, in basso a destra. L’archivio compresso verrà salvato nella stessa posizione della cartella d’origine e avrà lo stesso nome di quest’ultima.
Nel caso in cui l’uso dell’app RAR non dovesse soddisfarti, puoi dare un’occhiata alla mia rassegna sui programmi per zippare gratis che contiene anche un capitolo sulle applicazioni per zippare gratis nel quale potrai scoprire quali soluzioni alternative hai dalla tua.
In alternativa, devi sapere che il file manager installato su tantissimi smartphone e tablet ha già a disposizione un’opzione per comprimere file. Per verificare se è così, apri il file manager, seleziona la cartella da comprimere e verifica se nel menu contestuale c’è o meno la voce Comprimi. Se è presente, toccaci sopra, imposta le eventuali proprietà richieste sulla cartella compressa e dai l’OK per crearla.
Operazioni preliminari su iOS

Vorresti capire come inviare una cartella utilizzando Gmail su iOS o iPadOS? Ti spiego subito in che modo bisogna procedere. Innanzitutto, devi creare un archivio compresso partendo dalla cartella di tuo interesse. Per riuscirci, ti basta usare la funzionalità presente sul file manager preinstallato all’interno di iPhone e iPad.
Procedi, dunque, aprendo l’app File sulla schermata Home oppure dalla Libreria app del sistema operativo. Da questa applicazione, tocca sul pulsante Sfoglia, poi premi su iPhone o iPad e spostati tra le cartelle del sistema operativo fino a individuare quella che desideri comprimere.
Una volta trovata la cartella in questione, tieni premuto sulla cartella e poi fai tap su Comprimi. Un archivio compresso verrà creato istantaneamente accanto alla cartella originaria, con l’estensione .ZIP.
Una valida alternativa al file manager preinstallato, specialmente se hai bisogno di comprimere foto e musica, è l’app Unzip, in grado di generare file ZIP ed estrarre archivi compressi in vari formati tra cui ZIP, RAR e 7z.
L’app è gratuita, ma esiste una versione a pagamento che consente di rimuovere la pubblicità, sfruttare un lettore video integrato, creare cartelle con crittografia e altre funzioni extra: costa 5,99 euro/anno o 8,99 euro una tantum per avere la versione Pro per sempre. Per utilizzarla, collegati alla sua pagina su App Store, fai tap su Ottieni (autorizza il download tramite password dell’ID Apple, Touch ID o Face ID) e dopo che l’app si è installata premi su Apri.
Se desideri importare file per la tua cartella compressa, premi il pulsante + situato in alto e scegli una voce tra Importa dalla libreria di foto e Files/iCloud Drive. Fornisci le eventuali autorizzazioni richieste dall’app, seleziona tutti i file che desideri includere nell’archivio e premi, se richiesto, su Avanti. Se hai selezionato delle foto, ti verrà chiesta anche la qualità da impostare: puoi toccare su Mantieni originale o Bassa compressione.
Adesso, premi su Modifica in alto a destra, seleziona tutti i file da aggiungere all’archivio compresso e poi premi sulla voce Zip. Decidi nella schermata che si apre se cambiare il nome della cartella, impostare la password e creare un archivio multivolume tramite le apposite opzioni, dunque premi su Iniziare per creare il tuo archivio.
Qualora l’uso di Unzip non dovesse soddisfarti, puoi consultare la mia rassegna dedicata ai programmi per zippare gratis per scoprire di quali soluzioni alternative puoi avvalerti.
Inviare una cartella con Gmail

Dopo aver creato l’archivio compresso contenente la cartella che vuoi inviare usando il servizio di posta elettronica di casa Google, provvedi a scaricare e installare l’app di Gmail sul tuo dispositivo (se non hai già provveduto a farlo, ovviamente).
Per riuscirci, se stai usando Android visita la relativa pagina del Play Store e premi sul pulsante Installa. Se, invece, stai usando iOS/iPadOS collegati alla relativa pagina di App Store, premi sul bottone Ottieni/Installa e autorizza il download tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.
Se stai usando Android, avvia l’app facendo tap su Apri e poi premi il pulsante con l’icona della matita posizionato in basso a destra per avviare la composizione di un’email. Inserisci l’indirizzo email del destinatario nel campo A, un oggetto a piacimento nel campo omonimo e poi premi sull’icona della graffetta posto in alto a destra, dunque su File.
Seleziona, ora, l’archivio compresso da inviare (puoi individuarlo sfogliando le cartelle del tuo dispositivo oppure premendo l’icona della lente di ingrandimento e digitando il suo nome), dopodiché premi sull’icona dell’aeroplanino in alto a destra per spedire il messaggio.
Se, invece, stai usando iOS, devi allegare il file compresso che vuoi inviare via email direttamente dall’app che hai usato per crearlo, in quanto, in tal caso, l’app di Gmail consente di allegare solo le foto in galleria e i file recenti già usati come allegati.
Per farlo, selezionalo sull’app File, fai tap sull’icona della condivisione (quella con il rettangolo e la freccia) e premi sull’icona di Gmail dal menu che si apre. Se vuoi condividere il file da Unzip, premi sull’icona dei tre puntini verticali posizionata accanto al file, tocca su Send/Open in… e poi seleziona l’icona di Gmail. In seguito, compila l’email e spediscila come ti ho indicato poc’anzi per quel che concerne Android.
Come inviare una cartella con Gmail tramite servizi di cloud storage

Oltre che così come ti ho spiegato nelle righe precedenti, ti comunico che è possibile inviare cartelle tramite Gmail anche sfruttando i servizi di cloud storage, sebbene la cosa non sia fattibile nel senso stretto del termine.
Mi spiego meglio: quello che, in tal caso, puoi fare è creare una cartella sul cloud e condividere via email il link a quest’ultima, in modo tale da permettere a chi riceve il messaggio di posta elettronica di accedervi tramite Internet, selezionando il relativo collegamento.
Di servizi di cloud storage a cui è possibile affidarsi per compiere questo genere d’operazione ce ne sono diversi, qui di seguito trovi elencati quelli principali con tanto di mie guide specifiche al seguito.
- Google Drive — è il servizio di cloud storage targato Google. Per ciascun account vengono offerti 15 GB di spazio gratis che si possono ampliare a 100 GB o più sottoscrivendo un abbonamento (il cui costo base è pari a 1,99 euro/mese con promo a 0,99 euro per 6 mesi). Viene usato per impostazione predefinita per il backup su Android e si interfaccia con la quasi totalità dei servizi e degli strumenti del colosso delle ricerche in Rete, Gmail incluso. Si può usare tramite Web, attraverso il client per Windows e macOS e come app per Android e iOS. Per saperne di più, leggi il mio post su come funziona Google Drive.
- Dropbox — si tratta di uno dei servizi di cloud storage più famosi e impiegati al mondo. Il piano gratuito offre 2 GB di spazio online, espandibile sino a 15 TB con abbonamenti che partono da 14,50 euro/mese. Si può usare tramite Web e mediante il client per Windows, macOS e Linux. È fruibile anche da mobile, come app per Android e iOS. Per saperne di più, leggi il mio tutorial su come utilizzare Dropbox.
- OneDrive — è il servizio di cloud storage di Microsoft. Si trova preinstallato su Windows e si integra con Office. Offre 5 GB gratuiti, eventualmente espandibili sino a 6 TB con abbonamenti che partono da 20 euro/anno. È fruibile via Web, mediante il client per Windows e macOS e tramite l’app per Android e iOS. Per ulteriori informazioni, leggi la mia guida specifica su come funziona OneDrive.
- iCloud Drive — è il servizio di cloud storage di casa Apple. Attorno ad esso ruota tutto l’ecosistema dei dispositivi dell’azienda. Il piano base è gratuito e offre 5 GB di spazio, eventualmente espandibili, a pagamento (con prezzi a partire da 0,99 euro/mese), sino a 12 TB. Su macOS e iOS è integrato, mentre per Windows è disponibile come client. Eventualmente il servizio è accessibile anche da Web. Per saperne di più, leggi il mio post su come usare iCloud.
- MEGA — è il servizio di cloud storage e condivisione dei file del fondatore dei celebri, ma ormai chiusi, MegaUpload e MegaVideo. Permette di archiviare file online con un sistema di cifratura avanzato. L’account base è gratuito e offre 20 GB di spazio. Si può però arrivare a 20 TB con piani in abbonamento a partire da 9,99 euro/mese. Si può usare da Web, mediante il client per Windows, macOS e Linux e da mobile, tramite l’app per Android e iOS. Per approfondimenti, leggi il mio articolo dedicato al servizio.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.
