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Come ovviare ai problemi di RAM

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Il tuo PC/smartphone ha iniziato a dare qualche segno di cedimento? Quando avvii programmi/applicazioni piuttosto “pesanti”, noti un netto calo delle prestazioni del sistema? Se hai risposto in maniera affermativa a queste domande, può darsi che il tuo dispositivo abbia qualche problema di RAM. Quest'ultima è la memoria in cui vengono conservati temporaneamente i dati relativi ai processi in esecuzione: va da sé che, se non ce n'è abbastanza per soddisfare le necessità dei programmi in esecuzione, il sistema arranca e comincia a diventare lento.

Come dici? Sospetti sia proprio questo il problema del tuo computer/smartphone e, dunque, vorresti sapere come ovviare ai problemi di RAM? Nessun problema: se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso fornirti alcuni consigli che potrebbero aiutarti a migliorare, almeno un po' la situazione, e ottenere un sistema più reattivo. Ovviamente non aspettarti “miracoli”, ma prova a seguire le “dritte” in questione e vedrai che qualche miglioramento lo noterai.

Se sei pronto per iniziare, direi che è giunto il momento di passare all'azione. Forza: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, metti in atto i consigli che ti darò. A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

Che cos'è la RAM

Che cos'è la RAM

Prima di addentrarci nel cuore di questa guida e scoprire come ovviare ai problemi di RAM, è bene capire esattamente che cos'è la RAM.

Iniziamo col dire che la RAM, acronimo di Random Access Memory (in italiano "memoria ad accesso casuale), è un componente hardware fondamentale per il funzionamento di un computer (così come di uno smartphone, un tablet e tanti altri dispositivi): si tratta, infatti, della memoria in cui vengono conservati temporaneamente tutti i dati relativi ai processi che vengono eseguiti dal sistema.

Se la RAM installata risulta essere poca oppure danneggiata, vengono compromessi la velocità e la stabilità dell'intero sistema, facendo calare drasticamente le prestazioni della macchina. Nei sistemi operativi moderni, per fortuna, la RAM viene gestita in modo ottimale, il che riduce al minimo gli interventi che l'utente deve eseguire per ottimizzarne le prestazioni. A volte, però, potrebbe succedere che questa venga “ingolfata” dall'esecuzione di troppi programmi in contemporanea (o di singoli programmi, magari mal progettati o con dei bug, che finiscono col “divorare” la RAM) e/o a causa della poca quantità di memoria disponibile “in partenza”.

Per alleviare simili problemi, bisogna liberare la RAM, evitare di appesantirla ed eventualmente aumentarne la quantità agendo, in quest'ultimo caso, fisicamente sulla macchina (o in determinati casi anche "virtualmente”). Lascia che ti illustri tutto nel dettaglio.

Come ovviare ai problemi di RAM su computer

Cominciamo vedendo come ovviare ai problemi di RAM sul computer sfruttando alcuni accorgimenti che possono contribuire a ottimizzare al meglio la gestione di questo importante componente hardware.

Liberare la memoria RAM

Liberare la memoria RAM Windows 11

Liberare la memoria RAM può migliorare, seppur lievemente, le prestazioni del sistema: per riuscirci, puoi chiudere i programmi che ne occupano troppa oppure chiudere le schede del browser che non ti servono.

Per individuare i processi che impiegano più RAM su Windows, richiama lo strumento Gestione attività, premendo insieme i tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera e poi facendo clic sulla voce Gestione attività, nella finestra che compare a schermo. In alternativa, fai clic destro sull'icona del menu Start in basso, selezionando poi sempre l'opzione Gestione attività.

Nella finestra principale di Gestione attività, espandi quindi il menu Più dettagli (se necessario), spostati nella scheda Processi presente a sinistra, fai clic sul riquadro Memoria situato in alto a destra e, dopo aver individuato i processi che occupano più RAM, provvedi a chiuderli: per fare ciò, selezionali e premi sul pulsante Termina attività in alto a destra.

In alternativa, fai clic destro sul processo coinvolto e seleziona, per l'appunto, l'opzione Termina attività. Nell'eseguire quest'operazione, fai attenzione a non chiudere processi di sistema, perché potresti rischiare di compromettere il funzionamento di Windows. Intesi? Se non conosci l'identità di un processo, prova a cercarlo su Google.

Per individuare i processi che occupano più RAM su macOS, invece, apri l'applicazione Monitoraggio Attività presente nella cartella Altro del Launchpad, fai clic sulla scheda Memoria e premi sulla voce Memoria ⌵ che si trova in alto.

Liberare memoria RAM macOS Programmi in background

Individua, dunque, i processi che impiegano più RAM (consultando, per l'appunto, la colonna Memoria) e chiudili: per compiere quest'operazione, seleziona il processo da terminare, fai clic sul pulsante (x) situato in alto a sinistra e conferma l'operazione, premendo sul pulsante Esci o, se necessario, su quello Uscita forzata.

Anche in questo caso, ti ricordo di fare attenzione a non terminare processi di sistema, perché altrimenti rischieresti di compromettere il corretto funzionamento di macOS. Se non conosci l'identità di un processo, prova a fare una ricerca su Google.

Evitare di appesantire la RAM

Evitare di appensatire la RAM programmi avvio

Evitare di appesantire la RAM è un altro modo pratico per far funzionare al meglio la memoria virtuale del computer. Come puoi evitare che la RAM venga appesantita? Un ottimo modo è disattivare l'avvio automatico di programmi superflui all'avvio.

Per riuscirci su Windows, richiama ancora una volta lo strumento Gestione attività, premendo contemporaneamente i tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera e facendo clic sulla voce Gestione attività nel menu apertosi. In alternativa, come già indicato in precedenza, puoi fare clic destro sull'icona del menu Start in basso e selezionare l'opzione Gestione attività. Se necessario, poi, fai clic sulla voce Più dettagli e seleziona la scheda App di avvio dal menu di sinistra.

Successivamente, fai clic destro su una delle applicazioni presenti nell'elenco visualizzato, seleziona la voce Disabilita dal menu che compare a schermo e ripeti l'operazione per tutte quelle che intendi disattivare (ricordandoti di lasciare attivi i programmi di sicurezza, come gli antivirus, e ovviamente anche i componenti di sistema).

Su macOS, invece, recati in Impostazioni di Sistema (l'icona dell'ingranaggio posta sulla barra Dock o nel Launchpad), spostati nella scheda Generali presente sulla sinistra e seleziona la voce Elementi login. A questo punto, individua i programmi che non vuoi vengano lanciati all'avvio del sistema, selezionali e premi sull'icona (-) per rimuoverli.

Potrebbe inoltre interessarti dare un'occhiata a quanto presente in basso nell'area Consenti in background, visto che potresti trovare programmi che in realtà non hanno troppa necessità di essere sempre attivi. Se riscontri una situazione di questo tipo, dunque, puoi pensare di spostare su OFF la levetta dei programmi coinvolti.

Elementi di login macOS

Per il resto, alcuni utenti, per evitare che la RAM venga appesantita, usano i cosiddetti “pulitori”, ossia dei programmi che promettono di migliorare le prestazioni del sistema. Certo, a livello di RAM queste soluzioni sono utili solo fino a un certo punto (anzi, tendo a sconsigliarle). Ad ogni modo, se proprio vuoi provarne una e utilizzi un Mac c'è un’applicazione che potrebbe interessarti.

Mi riferisco a CleanMyMac X, un programma tuttofare che oltre a ottimizzare macOS, ad esempio velocizzando l'avvio del sistema, si occupa anche di proteggerlo dai malware. Tutto questo grazie a una semplice funzione di scansione smart che si focalizza sui tre punti principali di Pulizia, Protezione e Velocità. Il programma propone un periodo di prova gratuito iniziale di 7 giorni, ma poi è necessario acquistare una licenza una tantum oppure sottoscrivere un piano in abbonamento. In questo caso, potrebbe interessarti dare quantomeno un'occhiata a Setapp, sottoscrizione che permette, a fronte di una piccola cifra mensile o annuale, di accedere senza costi aggiuntivi a decine di programmi per Mac che di solito sarebbero a pagamento. Non manca una prova gratuita iniziale. Per ulteriori dettagli in merito a questa possibilità, puoi fare riferimento ai miei tutorial su come funziona Setapp e su come funziona CleanMyMac X.

Un altro “trucchetto” utile per evitare di appesantire la RAM è usare programmi leggeri, come gli antivirus Sicurezza di Windows/Microsoft Defender o Bitdefender. Lato navigazione Web, invece, ti suggerisco di preferire Mozilla Firefox a Chrome oppure adoperare i browser predefiniti del sistema operativo installato sul tuo PC: Edge su Windows 10/Windows 11 e Safari su macOS.

Aumentare la RAM

Aumentare la RAM

Se le indicazioni che ti ho fornito nei capitoli precedenti non hanno sortito gli effetti desiderati, valuta anche la possibilità di aumentare la RAM, perché può darsi che il quantitativo di memoria presente in questo momento sul tuo PC non sia sufficiente per le operazioni di tuo interesse.

Prima di acquistare la RAM, però, devi verificare qual è quella adatta per il tuo computer. Su Windows, puoi riuscirci, ad esempio, avvalendoti del programma CPU-Z: dopo averlo installato e avviato, recati nella scheda Memory, per visualizzare tutte le informazioni che ti servono. Tramite il campo Type, puoi vedere il tipo di memoria attualmente installata (es. DDR5, DDR4, DDR3 ecc.), mentre nel campo DRAM Frequency puoi prendere nota della frequenza della RAM in uso.

Su hai un Mac, invece, puoi ottenere le informazioni sulla RAM installata nel computer andando nel menu Apple (l'icona della mela morsicata situata in alto a sinistra) e selezionando la voce Informazioni su questo Mac dal menu che compare a schermo.

Nella finestra successiva, premi in successione sui pulsanti Ulteriori informazioni e Resoconto di sistema, spostandoti poi nella scheda Memoria per vedere le caratteristiche della RAM installata. Considera, comunque, che la maggior parte dei MacBook di recente produzione ha la RAM saldata sulla scheda madre e, dunque, non aggiornabile.

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Per maggiori informazioni su quale RAM comprare e in generale su come aumentare la RAM, fai riferimento alle guide che ti ho appena linkato: sono certo che ti saranno di grande aiuto.

Per il resto, potrebbe interessarti sapere che su Windows esiste anche una limitata possibilità relativa all'incremento “virtuale” della RAM, passando per quello che viene indicato come file di paging. Per tutti i dettagli del caso su questa eventualità, puoi fare riferimento alla mia guida su come espandere la RAM del PC gratis.

Testare la RAM

Diagnosi Apple Test RAM

Per scongiurare problemi di tipo hardware, ti consiglio anche di testare la salute della RAM. Come puoi farlo? È semplice: basta avvalersi di uno dei tanti programmi utili a questo scopo verificare tramite essi che tutto sia a posto.

Ce ne sono diversi a cui puoi rivolgerti, tra cui Memtest 86, per Windows e Diagnosi Apple (una funzione inclusa “di serie” in macOS). Se ricordi, ti ho parlato in maniera approfondita di ambedue le soluzioni nella mia guida su come testare la RAM.

Se dai test effettuati riscontri che la RAM ha effettivamente qualche malfunzionamento, per migliorare la situazione non hai altra scelta che sostituirla, magari seguendo le indicazioni che ti ho fornito nel capitolo precedente.

Come ovviare ai problemi di RAM su smartphone e tablet

Come ovviare ai problemi di RAM su smartphone e tablet RAM virtuale

In conclusione del tutorial, direi che vale la pena approfondire la questione anche in ambito di dispositivi mobili, ovvero smartphone e tablet.

Per quanto, infatti, i sistemi operativi Android e iOS/iPadOS gestiscano in modo efficiente le risorse e non ci sia la necessità di preoccuparsi più di tanto di ottimizzare l'uso della RAM o di altri componenti hardware integrati sul proprio dispositivo mobile, potrebbe interessarti sapere che negli ultimi anni è arrivata la novità della RAM “virtuale”.

In parole povere, agendo direttamente dalle Impostazioni, per alcuni smartphone è possibile accedere a un'opzione di RAM estesa o simile, che sfrutta parte dello storage interno per cercare di rendere più fluida l'esperienza in determinati casi. Certo, non aspettarti “miracoli” da questo tipo di funzione, ma estendere maggiormente la RAM sul tuo dispositivo mobile potrebbe darti qualche soddisfazione. Tieni conto, però, del fatto che questa funzione è presente solo su alcuni dispositivi Android e ogni modello può fare storia a sé. Se hai dubbi sulla questione, puoi fare riferimento alla mia guida specifica su come aumentare la RAM del telefono per fugarli.

Per il resto, l'altro aspetto che potrebbe interessarti tenere d'occhio in questo ambito è la presenza di eventuali app di ottimizzazione. Spesso, infatti, questi dispositivi includono delle soluzioni integrate che effettuano una scansione smart del dispositivo, liberando la memoria. In alternativa, puoi provare a migliorare la situazione chiudendo le app aperte e/o le schede del browser che non ti servono. Se non sai come chiudere le applicazioni su Android e iPhone, consulta le guide che ho dedicato all'argomento.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.