Come aumentare la RAM
La RAM è uno dei componenti più importanti per determinare le performance di un computer: essa consente di gestire tutti i dati che servono in un determinato momento, non solo per le i programmi e le applicazioni aperte, ma anche per il sistema operativo stesso. In altre parole, più memoria c’è a disposizione in un dispositivo e più sale il numero di applicazioni utilizzabili in contemporanea.
Premesso ciò, se anche tu non sei soddisfatto delle prestazioni del tuo computer e vuoi dargli una bella “scossa” senza spendere cifre folli, non devi far altro che imparare come aumentare la RAM e passare all’azione. Vedrai, ti sembrerà di avere un computer completamente nuovo. Inoltre, ti fornirò preziose indicazioni riguardo l’incremento della RAM dedicata alla scheda video e l’ottimizzazione della memoria su smartphone (e tablet).
Come dici? Non sei molto esperto in fatto di nuove tecnologie e temi che le operazioni da compiere per riuscire nell’impresa siano fuori dalla tua portata? Ma dai, non fare il fifone! A parte il fatto che la procedura da intavolare non è poi così complessa come può sembrare (salvo qualche eccezione), ma poi non vedo proprio di cosa ti preoccupi, se qui con te ci sono io, ben disponibile a fornirti tutte le istruzioni di cui hai bisogno. Suvvia dunque, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e cominciamo subito a darci da fare. Sei pronto? Si? Ottimo! Allora ti auguro una buona lettura.
Indice
- Come aumentare la RAM del PC
- Come aumentare la RAM dedicata a Minecraft
- Come aumentare la RAM della scheda video
- Come aumentare la RAM del telefono
Come aumentare la RAM del PC
Se ti interessa capire come aumentare la RAM del computer, devi innanzitutto individuare il tipo di memoria compatibile con il dispositivo, per poi procedere con l’acquisto e la sua installazione fisica. Trovi tutto spiegato qui sotto.
Individuare e acquistare la RAM giusta
Per poter individuare il giusto modello di RAM da installare sul computer, è sufficiente utilizzare un qualsiasi programma o funzione di sistema che consente di visualizzare i dati relativi all’hardware già installato, per poi individuare la sezione dedicata alla RAM e prendere nota del tipo di memoria (ad es. DDR4) e della sua frequenza (ad es. 3200 MHz).
Se utilizzi un computer dotato di sistema operativo Windows, puoi ottenere tutte le informazioni necessarie usando il programma gratuito CPU-Z, che puoi scaricare direttamente dal suo sito Internet ufficiale. Una volta aperta la pagina dedicata, clicca prima sul bottone ZIP — English e poi sul pulsante Download Now! situato nella pagina successiva, in modo da scaricare la versione Portable del programma (che non necessita di installazione).
Una volta ottenuto l’archivio .zip contenente il programma (ad es. cpu-z_1.98-en.zip), estrailo in una cartella a piacere ed esegui il file cpuz_x64.exe, se possiedi un’edizione di Windows a 64 bit, oppure cpuz_x32, se invece il tuo sistema operativo è a 32 bit.
Adesso, clicca sul pulsante Sì e attendi qualche istante, affinché venga ultimata l’analisi dell’hardware: se tutto è filato liscio, dovresti visualizzare la finestra di CPU-Z, contenenti i dettagli in merito all’hardware in tuo possesso. Per visualizzare tutti i dettagli relativi alla memoria RAM installata, incluso il tipo e la frequenza della stessa, fai clic sulla scheda Memory.
Se, invece, il tuo è un Mac, clicca sul menu Apple (il simbolo della mela morsicata situato nell’angolo in alto a sinistra dello schermo), seleziona la voce Informazioni su questo Mac situata al suo interno e poi sulla scheda Memoria, per visualizzare la tipologia e la frequenza dei moduli di RAM compatibili e il numero di slot liberi (se ve ne sono).
Oltre al tipo e alla frequenza, per effettuare un acquisto oculato e compatibile con la tua configurazione hardware, devi essere a conoscenza anche del formato di forma della RAM: per esempio, se la memoria deve essere installata su un computer desktop, devi procurarti dei banchi di RAM in formato DIMM; se, invece, i moduli sono destinati all’uso su di un notebook, devi acquistare dei banchi in formato SO-DIMM.
Infine, per ottenere una configurazione ottimale, dovresti prendere in considerazione una serie di fattori aggiuntivi, come la possibilità di sfruttare il multi-channel, i consumi energetici dei banchi di memoria o la presenza o meno di un dissipatore di calore dedicato. Per approfondire l’argomento, ti rimando alla lettura della mia guida su quale RAM comprare, nella quale trovi spiegato tutto con dovizia di particolari.
Installare la RAM
Una volta ottenuto il necessario, è il momento di vedere, nel concreto, come installare la RAM nel computer. Se possiedi un PC desktop o fisso, devi innanzitutto spengere il computer, scollegare il cavo di alimentazione e attendere che il dispositivo si raffreddi completamente.
Successivamente provvedi a svitare tutte le viti presenti ai lati del case del PC e aprire quest’ultimo rimuovendo i pannelli laterali. Individua poi il banco di RAM già presente nella macchina e verifica se accanto ad esso ci sono degli slot liberi.
Se disponibili, non devi far altro che posizionare i nuovi banchi di RAM appena acquistati in quest’ultimi, facendo attenzione a farli combaciare perfettamente con i contatti e con le alette bianche presenti ai lati: basta esercitare una lieve pressione e quando senti un “clic” significa che la RAM è stata inserita correttamente.
Se invece non ci sono slot liberi, o comunque hai bisogno di sostituire il banco di RAM originale del PC con quello appena acquistato, basta rimuovere il primo allargando delicatamente le alette bianche che ci sono ai lati e procedere all’inserimento della nuova memoria come visto prima.
A operazione completata, richiudi il case del computer posizionando tutte le viti al loro posto, collega nuovamente il cavo di alimentazione del PC e accendi la macchina per verificare che tutto funzioni correttamente.
Sui portatili, la situazione potrebbe complicarsi un po’: a meno che non siano presenti slot dedicati alla sostituzione rapida della memoria (cosa che, in realtà, capita molto spesso sui notebook di vecchia generazione), cambiare la RAM su un laptop è un tantino più difficile e spesso prevede la rimozione di numerosi componenti hardware. Occorre dunque trovare le istruzioni adatte al proprio computer, perché ogni portatile si deve “aprire” in maniera differente.
In sostanza, la procedura da intavolare per montare i nuovi banchi di RAM o sostituire quelli attualmente in uso è la stessa che va eseguita per i computer desktop. L’unica differenza sta nel fatto che ogni computer portatile va smontato in maniera diversa e occorre quindi prima capire come fare per accedere allo scompartimento in cui si trova la RAM.
Per capire in che modo procedere per smontare il tuo portatile, ti consiglio di consultare la sezione dedicata annessa al manuale utente dello stesso. Se hai smarrito o non hai portata di mano il manuale utente del portatile, puoi provare a reperirlo in rete, collegandoti alla sezione dedicata all’assistenza e al supporto del sito Internet del produttore di riferimento. Qui di seguito trovi i collegamenti ai siti dei principali produttori di portatili.
Puoi reperire il manuale utente in rete anche eseguendo una ricerca su Google, provando a digitare keyword del tipo “manuale utente [marca e modello portatile]” oppure “sostituire RAM [marca e modello portatile]” e passando poi in rassegna i risultati ottenuti.
Ad ogni modo, una volta completata la sostituzione della RAM e riassemblato il computer, riaccendilo e verifica che il sistema operativo abbia riconosciuto correttamente la nuova RAM: per riuscirci, premendo e tenendo premuto il tasto Shift della tastiera, fai clic destro in un punto vuoto del desktop, seleziona la voce Apri Finestra PowerShell qui/Apri Prompt dei comandi qui dal menu che compare e digita, nella finestra che va ad aprirsi, il comando systeminfo | findstr /C:“Memoria fisica totale”
seguito dalla pressione del tasto Invio.
Se invece quello che stai usando è un Mac, la questione è un po’ diversa: su alcuni modelli di MacBook e Mac Mini, specie quelli più recenti, non è possibile aggiornare o sostituire la memoria RAM, a meno che non ci si rivolga a un centro Apple autorizzato. La RAM presente sui computer dotati di chip Apple M1 o successivi, sui MacBook Air e sui MacBook Pro Retina, invece, non può essere aggiornata in alcun modo, in quanto è integrata nel chip del processore o saldata direttamente sulla scheda logica. Di seguito ti elenco le “famiglie” di computer della “mela morsicata” che, al momento, possono ricevere aggiornamenti per la memoria RAM.
- Tutti gli iMac prodotti dal 2009 in poi, fatta eccezione per i seguenti modelli: iMac dotati di chip Apple M1 (o edizioni successive), iMac da 21.5“ di fine 2012, fine 2013 e metà 2014, iMac da 21.5” e Retina 4K del 2017 e Retina 4K da 21.5″ del 2019.
- Tutti i MacBook Pro prodotti fino a metà 2012.
- I Mac Mini prodotti a metà 2010, metà 2011 e fine 2012.
- Tutti i Mac Pro.
Ad ogni modo, il primo fondamentale passaggio che va compiuto è quello di spegnere il computer e scollegare il cavo di alimentazione. Aspetta inoltre che il computer si raffreddi prima di proseguire. Una volta fatto ciò, procedi come indicato qui di seguito a seconda del tipo di Mac che possiedi.
- Se stai usando un iMac, individua lo scompartimento dedicato alla RAM presente sulla parte posteriore del computer oppure inferiore e rimuovi il coperchio presente sul vano dedicato. Sui modelli più recenti di iMac, il coperchio dal vano può essere rimosso premendo il pulsante apposito sottostante, mentre su quelli più datati va tolto svitando prima le relative viti. Estrai dunque i banchi di RAM già presenti utilizzando le levette o le linguette a seconda del modello e metti in posizione le nuove componenti. Richiudi infine lo scompartimento oppure il coperchio.
- Se stai usando un MacBook, per installare la RAM ti basta rimuovere, a seconda del modello, la scocca inferiore o lo sportello di accesso dedicato. In entrambi i casi, per riuscirci utilizza un cacciavite per svitare le relative viti. Rimuovi poi i banchi di memoria presenti originariamente nel portatile Apple allargando le due linguette di plastica con cui sono bloccati e sostituiscili con quelli acquistati. Per concludere, riposiziona il coperchio della parte inferiore della scocca del tuo MacBook oppure quello dello sportello di accesso dedicato e avvitalo nuovamente.
- Se stai usando un Mac mini, ruota il coperchio inferiore in senso antiorario, esercita una leggera pressione su quest’ultimo e poi rimuovilo. Allarga quindi le clip situato all’estremità di ciascun modulo di memoria, estrai il banco di RAM presente nell’alloggiamento e inserisci la nuova RAM precedentemente comperata. Infine, posiziona nuovamente il coperchio sul retro del Mac mini e ruotalo per bloccarlo.
- Se stai usando un Mac Pro, fai scorrere il fermo di chiusura della scocca posto sul retro per sbloccare quest’ultima dopodiché sollevala e rimuovila. Individua gli slot in cui inserire la RAM (si trovano a destra e a sinistra), rimuovi i banchi attualmente inseriti utilizzando la relativa leva di rilascio e monta quelli comperati in precedenza. Per finire, posiziona nuovamente la scocca sul Mac Pro e bloccala.
Per verificare la buona riuscita dell’operazione di upgrade della RAM, dopo aver riacceso il computer, clicca sul menu Apple, clicca sulla voce Informazioni su questo Mac, poi sulla scheda Memoria e verifica che il quantitativo complessivo della RAM installata e degli slot occupati risultino aggiornati.
Se pensi di aver bisogno di maggiori indicazioni sul da farsi, puoi fare riferimento alle pagine di supporto dedicate all’iMac, al MacBook, al Mac mini e al Mac Pro presenti sul sito Internet ufficiale di Apple.
Come aumentare la RAM dedicata a Minecraft
Un amico ti ha consigliato di aumentare la RAM dedicata a Minecraft per incrementare le prestazioni del gioco sul computer? A dispetto di quanto potrebbe sembrare, si tratta di un’operazione estremamente semplice da mettere in pratica, soprattutto se hai scaricato sul tuo computer la Java Edition di Minecraft.
Prima di spiegarti come procedere, fissa un quantitativo di memoria minimo da lasciare libero per il sistema operativo, onde evitare di bloccarlo completamente: idealmente, dovresti assegnare a Minecraft non più della metà della RAM fisica totale disponibile sul computer. Ciò significa che, se sulla tua macchina sono installati 16 GB di RAM, dovresti assegnarne a Minecraft al più 8 GB; se il computer è dotato di 8 GB di RAM, il quantitativo limite per Minecraft è pari a 4 GB e così via.
Inoltre, ti farà piacere sapere che i passaggi seguenti possono essere applicati su Windows, su macOS e anche su Linux, poiché il launcher Java di Minecraft funziona allo stesso modo su tutte e tre le piattaforme.
Detto ciò, passiamo all’azione: per prima cosa, apri il launcher del gioco, effettua l’accesso al tuo profilo di gioco (se necessario) e, dopo aver cliccato sulla scheda Installazioni, premi sul bottone Nuovo… per avviare un nuovo preset d’installazione. Ora, indica un nome da assegnare al preset, seleziona la versione di Minecraft alla quale intendi giocare (se non sai cosa impostare, lascia selezionata l’opzione predefinita) e clicca sulla voce Altre opzioni, per visualizzare i parametri di regolazione aggiuntivi.
Fatto ciò, localizza la casella di testo Argomenti JVM, individua la stringa di testo -Xmx2G
situata al suo interno (generalmente si trova all’inizio) e sostituisci il numero che si trova al suo interno con il quantitativo di RAM (in GB) che intendi assegnare, lasciando invariati gli altri parametri: per esempio, se vuoi concedere a Minecraft 3 GB di RAM, dovrai trasformare la stringa precedente in -Xmx3G
; per assegnare 4 GB, invece, la stringa dovrà diventare -Xmx4G
.
Superato anche questo step, clicca sul pulsante Crea per salvare il preset e ritornare alla schermata iniziale del launcher di Minecraft, premi sulla scheda Gioca, seleziona il nome del preset appena creato dal menu a tendina situato in basso a sinistra e premi sul pulsante Gioca, per avviare il gioco usando il quantitativo di RAM specificato in precedenza.
Se, invece, utilizzi la versione di Minecraft dedicata a Windows 10 e Windows 11 (quella scaricabile dal Microsoft Store, per intenderci), puoi incrementare le prestazioni del gioco avvalendoti di un game booster di comprovata serietà, come quello di Razer Cortex; infine, se intendi aumentare la RAM di un server Minecraft, puoi creare un lanciatore “ad-hoc”, per specificare alla macchina virtuale di Java (che si occupa di gestire l’intero server) il quantitativo preciso di RAM da assegnare.
Per approfondimenti al riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida su come dedicare più RAM a Minecraft, nella quale ho avuto modo di esporti, in maniera dettagliata, tutti i passaggi da compiere.
Come aumentare la RAM della scheda video
Se sei alla ricerca di un metodo per aumentare la RAM della scheda video, sappi che la cosa è teoricamente possibile, ma soltanto in alcune specifiche condizioni. Tanto per cominciare, non è possibile in alcun modo incrementare la RAM presente sulle schede video discrete (o dedicate): l’unico modo per aggiungere nuova memoria video, in questo caso, consiste nel sostituire la vecchia scheda video con un modello più recente e/o performante, dotato di un quantitativo di RAM maggiore.
Qualora sul tuo computer fosse invece presente una scheda video integrata direttamente nella scheda madre oppure sullo stesso chi del processore: in questo caso, puoi incrementare il valore della memoria condivisa da destinare alla scheda video direttamente dal BIOS oppure dal sistema UEFI del computer.
Dunque, dopo aver riavviato il computer ed essere entrato nell’apposita area di gestione dell’hardware, recati nell’area Advanced Setup/Impostazioni avanzate oppure nel pannello dedicato alle Integrated Peripherals/Periferiche integrate, seleziona la voce Share Memory Size, DVMT Size o simili e aumenta il valore da destinare alla scheda video, in base alle tue preferenze. Tieni comunque presente che, a seconda del modello e della versione di BIOS/UEFI presente sul computer, le voci che vedi potrebbero differire da quelle che ti ho mostrato finora.
Ad ogni modo, una volta terminato il tuo lavoro, seleziona la voce Save & Exit, in modo da uscire dal BIOS/UEFI salvando le modifiche apportate e riavviare il computer.
I valori minimi e massimi impostabili variano in base al quantitativo totale di RAM disponibile sul computer: generalmente, si va da un minimo di 8 MB fino a un massimo di 1024 MB, per le configurazioni hardware più potenti.
Inoltre, tieni presente che l’aumento della memoria RAM destinata alla scheda video comporta una conseguente (e ovvia) diminuzione della memoria dedicata ad altre aree del sistema operativo: ciò potrebbe ripercuotersi negativamente sull’intero funzionamento del computer, provocando l’effetto diametralmente contrario a quello che stai cercando di ottenere. Tienine conto!
Se ti interessa approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere con attenzione la mia guida su come dedicare più RAM alla scheda video, nella quale ti ho illustrato tutti i passaggi da compiere, con dovizia di particolari.
Nota: su Mac, non è possibile assegnare più RAM alla scheda grafica, a causa delle limitazione imposte da Apple su hardware e software.
Come aumentare la RAM del telefono
Trovi lo smartphone particolarmente lento e, per questo motivo, saresti ben felice di poter aumentare la memoria RAM a tua disposizione? Beh, come puoi facilmente immaginare, si tratta di un’operazione fisicamente impossibile, in quanto i telefoni (ma anche i tablet) Android, né gli iPhone e gli iPad, consentono di aggiungere o sostituire banchi di memoria RAM a piacimento.
Ciò che puoi fare, però, è tentare di ottimizzare l’uso della memoria RAM, in modo da riservare più spazio alle applicazioni per te importanti, applicando alcune semplici dritte specifiche per il caso: innanzitutto, evita rigorosamente l’installazione di app per pulire, velocizzare, gestire la RAM e simili.
Applicazioni del genere restano spesso in memoria, soprattutto su Android, occupando a loro volta preziose risorse di sistema; inoltre, la maggior parte dei sedicenti “pulitori” può veicolare adware, spyware e altre minacce informatiche, le quali potrebbero mettere a rischio l’integrità e la sicurezza dei dati personali, del sistema operativo o dell’intero dispositivo.
Di conseguenza, per tentare di occupare meno risorse possibili, potresti chiudere le applicazioni su Android, quando non le utilizzi; questa operazione non è invece necessaria su iPhone e iPad, anzi, potrebbe essere addirittura controproducente, in quanto i sistemi operativi iOS e iPadOS sono in grado di organizzare e gestire egregiamente le app in background, senza aiuti “esterni” (maggiori info qui).
Inoltre, ricorda di cancellare le app che non usi più, soprattutto quelle impostate per l’avvio automatico e che si posizionano in memoria, per ricevere notifiche e/o aggiornamenti in tempo reale: a tal proposito, puoi dare uno sguardo ai miei tutorial su come disinstallare le app su Android e come eliminare le app da iPhone, nei quali ti ho spiegato tutto, con dovizia di particolari.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.