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Come sfruttare al massimo la RAM

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Hai da poco acquistato un nuovo PC dotato di un comparto hardware di tutto rispetto, che dovrebbe soddisfare appieno le tue esigenze. Tuttavia, ti stai chiedendo se c’è qualche "trucchetto" che potrebbe aiutarti ad aumentare l’efficenza della macchina, magari per sfruttare appieno la sua RAM (che comunque non è infinita). Se questo è l’obiettivo che ti ha portato qui, sul mio blog, non ci sono dubbi: ti trovi nel posto giusto al momento giusto!

Nei prossimi paragrafi, infatti, ti spiegherò come sfruttare al massimo la RAM mettendoti in guardia da operazioni e abitudini che potrebbero sovraccaricarla inutilmente, facendo dunque diminuire drasticamente le prestazioni del tuo PC. Qualora la cosa dovesse interessarti, nell’ultima parte della guida ti fornirò poi qualche indicazione utile per sfruttare al massimo la RAM del cellulare: sono sicuro che l’apprezzerai.

Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato? Forza e coraggio: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le "dritte" che ti darò. Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

Banchi di RAM

Prima di addentrarci nel cuore dell’argomento e vedere nel dettaglio come sfruttare al massimo la RAM del PC e del cellulare, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni preliminari che devi necessariamente conoscere.

Innanzitutto, consentimi di chiarirti le idee su che cos’è la RAM, acronimo di _Random Access Memory_ (in italiano, "memoria ad accesso casuale"). Sostanzialmente, si tratta di un componente hardware, una memoria appunto, che ha il compito di conservare temporaneamente tutti i dati che riguardano i processi eseguiti dal sistema che, allo spegnimento della macchina, vengono rimossi: ecco spiegato il motivo per cui si dice che la RAM è una memoria volatile.

Nei sistemi operativi moderni non bisogna preoccuparsi più di tanto di gestire al meglio la RAM, in quanto ci pensa già il sistema operativo a fare ciò. Comunque sia, è possibile adottare qualche piccolo accorgimento che può contribuire a sfruttarla pienamente, specialmente se la quantità di RAM a propria disposizione non è molta.

Insomma: prova a seguire i suggerimenti presenti nei prossimi paragrafi e vedrai che non te ne pentirai!

Come sfruttare al massimo la RAM del PC

Vediamo, dunque, come sfruttare al massimo la RAM del PC adottando alcuni accorgimenti semplici quanto efficaci. Tra le varie cose che puoi fare per sfruttare pienamente la RAM del computer, c’è l’uso di software poco "pesanti" e l’uso di alcuni comandi che permettono di liberare un po’ di memoria: ecco tutto in dettaglio.

Usare software poco avidi di risorse

Programmi per scrivere

Usare software poco avidi di risorse è uno dei principali accorgimenti che puoi adottare per sfruttare appieno la RAM del tuo computer. Vuoi che ti faccia alcuni esempi di software "leggeri" utili allo scopo? Ti accontento subito.

Per quanto riguarda la sicurezza del PC, puoi affidarti ad antivirus come Windows Defender (che è incluso "di serie" nelle ultime versioni di Windows) o Bitdefender, mentre lato produttività puoi adoperare AbiWord al posto di Microsoft WordSumatra PDF al posto di Adobe Acrobat e Mozilla Thunderbird anziché client email più pesanti.

Per quanto riguarda i browser, invece, ti suggerisco l’uso di quelli integrati nel sistema operativo del tuo computer (es. Edge su Windows 10 e Safari su macOS), in quanto sono sviluppati "su misura" per quest’ultimo. Se proprio vuoi affidarti a qualche soluzione di terze parti, usa Mozilla Firefox al posto di Google Chrome, che è notoriamente un "divoratore" di RAM.

In ogni caso, se vuoi sincerarti di quanto un programma incida sull’impiego delle risorse di sistema e, in questo caso specifico, sulla RAM, puoi farlo grazie ad alcuni strumenti presenti "di serie" sul tuo PC.

Su Windows, premi contemporaneamente i tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera e seleziona la voce Gestione attività dal menu apertosi. Nella finestra che si apre, espandi poi il menu Più dettagli (se necessario) e clicca sulla scheda Memoria: così facendo, potrai individuare i processi che consumano più RAM e, se vuoi, chiuderli, facendo clic destro su ciascuno di essi e selezionando la voce Termina attività dal menu contestuale.

Gestione attività di Windows

Prima di terminare un processo, però, assicurati che non si tratti di un processo di sistema, perché se chiudi uno di questi rischi di compromettere la stabilità di Windows. Se non sai cosa riguarda un certo processo, prova a fare una ricerca su Internet.

Su macOS, invece, apri l’applicazione Monitoraggio Attività che dovrebbe trovarsi nella cartella Altro del Launchpad, seleziona la scheda Memoria, clicca sulla voce Memoria ⌵ posta in alto e individua nella colonna Memoria i processi che occupano più RAM. Per chiuderne uno, selezionalo, clicca sul pulsante (x) posto in alto a sinistra e conferma l’operazione, pigiando sul pulsante EsciUscita forzata.

Monitoraggio attività di macOS

Anche in questo caso, prima di chiudere un processo, accertati che esso non riguardi il sistema, altrimenti rischi di compromettere la stabilità di macOS. Se hai dubbi, prova a documentarti sull’identità di un processo facendo una ricerca su Internet.

Chiudere le applicazioni superflue

Chiudere le applicazioni

Chiudere le applicazioni superflue può essere un ottimo accorgimento per usare in maniera intelligente la RAM. Se in un dato momento non usi un’applicazione, tanto vale chiuderla ed evitare che occupi inutilmente le risorse di sistema.

Per monitorare i processi in esecuzione e vedere quelli che consumano più risorse, puoi avvalerti dello strumento Gestione attività di Windows e dell’utility Monitoraggio Attività di macOS, magari seguendo le indicazioni che ti ho già dato nel capitolo precedente.

Inoltre, puoi chiudere un’applicazione su Windows anche facendo clic sulla (x) presente nell’angolo in alto a destra della finestra di quest’ultimo. Su macOS, invece, per chiudere un programma non basta cliccare sul pallino rosso posto in alto a sinistra della finestra del programma aperto, in quanto esso serve semplicemente a chiudere la finestra: per chiudere completamente un’applicazione bisogna premere contemporaneamente i tasti cmd+q della tastiera o selezionare la voce Esci dal menu con il nome del programma, in alto a sinistra.

Evitare di sovraccaricare la RAM all’avvio

Task Manager di Windows

Evitare di sovraccaricare la RAM all’avvio è un’altra cosa che ti suggerisco di fare se vuoi utilizzare in modo ottimale la memoria del tuo computer. Avere troppi programmi che vengono eseguiti all’avvio del sistema, infatti, sovraccarica inutilmente la RAM.

Chiaramente non ti sto suggerendo di disattivare tutti i programmi impostati per l’avvio automatico all’accensione della macchina: alcuni di essi, come gli antivirus e i componenti di sistema, vanno mantenuti sempre attivi.

Ciò detto, per procedere su Windows, richiama lo strumento Gestione attività, premendo simultaneamente i tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera e facendo clic sulla voce Gestione attività del menu contestuale. Dopodiché espandi (se necessario) il menu Più dettagli e clicca sulla scheda Avvio posta in alto.

In seguito, fai clic destro su una delle applicazioni che si trovano nell’elenco che ti viene mostrato a schermo, seleziona la voce Disabilita dal menu che si apre e ripeti l’operazione per le altre applicazioni che non vuoi lanciare in automatico all’avvio del sistema.

Su macOS, puoi eseguire un’operazione simile: per riuscirci, recati in Preferenze di Sistema cliccando sull’icona grigia con gli ingranaggi situata sulla barra Dock o nel Launchpad, nella finestra che si apre seleziona la voce Utenti e Gruppi, fai clic sul tuo account mediante la barra laterale posta sulla sinistra e clicca sulla scheda Elementi login.

Programmi impostati per l'avvio su macOS

Individua, poi, i programmi di cui vuoi disabilitare l’avvio automatico all’accensione del Mac e, dopo averli selezionati uno per volta, pigia sul pulsante (–) che si trova nell’angolo in basso a sinistra della finestra.

Se hai dubbi sull’identità di un programma, puoi fugarli effettuando una ricerca su Google.

Liberare la RAM quando necessario

Prompt dei comandi

Se noti un calo nelle prestazioni del computer, può darsi che la RAM sia occupata in modo eccessivo. In casi del genere, liberare la RAM può far tornare la situazione alla normalità.

Per riuscirci su Windows, richiama il Prompt dei comandi (basta cercarlo tramite la barra di ricerca presente nel menu Start e cliccare sulla prima occorrenza che viene trovata). Nella finestra del Prompt dei comandi, dai quindi il comando DIR / s, premi il tasto Invio sulla tastiera e il gioco è fatto.

Questo comando forza Windows a creare una lista di tutti i file e le cartelle presenti sul PC: processo molto pesante che porta alla cancellazione di tutte le informazioni meno utili presenti nella RAM.

Su macOS, per liberare la RAM, apri invece il Terminale (dovrebbe essere nella cartella Altro del Launchpad) e, nella sua finestra, dai il comando sudo purge e premi il tasto Invio sulla tastiera. Dopodiché scrivi la password del tuo account utente di macOS, premi di nuovo Invio sulla tastiera e dai il comando exit, per uscire.

Terminale

Le suddette operazioni vanno fatte in casi particolari, quando si notano evidenti problemi di funzionamento della macchina. Non abusare, quindi, dell’uso di questi comandi. Intesi?

Regolare bene l’uso della RAM da parte dei programmi

Parallels Desktop

Regolare bene l’uso della RAM da parte dei programmi è un altro accorgimento utile per sfruttarla al massimo. Alcuni software — come quelli che permettono di creare e gestire macchine virtuali (es. VirtualBox, VMware, Parallels Desktop, etc.) e quelli di fotoritocco (es. Photoshop) — infatti consentono di regolare il quantitativo di RAM da utilizzare.

Nel decidere quanta RAM dedicare a uno specifico programma, ti consiglio di tenere conto sia del tipo di utilizzo che intendi fare di quest’ultimo che delle caratteristiche del tuo computer. In linea di massima, potresti dedicare il massimo quantitativo di RAM consigliato dal programma stesso.

Non usare software per l’ottimizzazione del sistema

Computer portatile

Altro consiglio che mi sento di darti è quello di non usare software per l’ottimizzazione del sistema. Ti sembra strano come consiglio? E invece no: si tratta di un accorgimento che non dovresti ignorare, perché questo genere di applicazione spesso rimane costantemente in esecuzione e finisce con l’occupare risorse (RAM e CPU) inutilmente.

Per non parlare del fatto che questi software, di solito, offrono anche la possibilità di intervenire sulle chiavi di registro e su alcune impostazioni di sistema piuttosto "delicate" che, se modificate in modo errato, potrebbero compromettere notevolmente la stabilità del sistema.

Ora immagino che tu abbia capito perché dovresti evitare di usare questo genere di programmi, vero?

Aumentare la RAM

Altri metodi per sapere quanta RAM supporta il PC

Se la quantità di memoria presente "in partenza" sul tuo PC non è molta, aumentare la RAM potrebbe sicuramente contribuire a migliorare la situazione. Nell’aumentare la RAM, però, devi tener conto del tipo di memoria installata sul tuo PC: così facendo, potrai sapere effettivamente quale RAM acquistare e installare.

Se hai un PC Windows, puoi verificare le caratteristiche della RAM avvalendoti dell’applicazione CPU-Z. Dopo averla installata e avviata, recati nella scheda Memory e, tramite il campo Type, verifica la tipologia di memoria attualmente installata (es. DDR4, DDR3 e così via). Tramite il campo DRAM Frequency, invece, puoi verificare la frequenza della RAM in uso.

Se hai un Mac, puoi verificare le caratteristiche della RAM installata recandoti cliccando sull’icona della mela morsicata posta in alto a sinistra, selezionando la voce Informazioni su questo Mac dal menu che si apre e poi cliccando sulla scheda Memoria.

Una volta che avrai individuato le caratteristiche della RAM del tuo computer, non dovrai fare altro che acquistarla e installarla. Per maggiori informazioni su quale RAM comprare e su come aumentare la RAM, consulta pure gli approfondimenti che ti ho appena linkato.

Tieni conto, comunque, che in alcuni portatili, come per i MacBook di recente fattura, la RAM del computer è saldata sulla scheda madre e non può essere modificata.

Installare un SSD

SSD

Installare un SSD può contribuire a sfruttare al massimo la RAM. In che modo? Dal momento che gli SSD, per via della loro struttura, sono notoriamente più veloci rispetto ai "classici" dischi meccanici, quando non c’è abbastanza RAM disponibile e il sistema comincia a salvare alcune informazioni sull’hard disk mediante il file di swap, l’accesso a tali informazioni è velocissimo.

Per sapere quale SSD comprare e come installare SSD, leggi gli approfondimenti che ti ho linkato perché ti saranno senz’altro utili.

Anche in questo caso, tieni presente il fatto che alcuni portatili, come i MacBook più recenti, non consentono la sostituzione del disco.

Come sfruttare al massimo la RAM del cellulare

Sei giunto su questa guida per scoprire come sfruttare al massimo la RAM del cellulare? In realtà, come ti dicevo nell’introduzione della guida, il sistema operativo la gestisce già in modo ottimale. Tuttavia, se dovessi riscontrare un calo nelle prestazioni del tuo device, puoi "aiutare" il sistema tramite alcuni accorgimenti.

Innanzitutto, evita di installare app per pulire la RAM, perché esse, per funzionare, devono rimanere costantemente in esecuzione, occupando ingenti risorse di sistema. Anziché migliorare la situazione, quindi, la peggiorano (ciò riguarda principalmente Android, su iOS sono ancora meno utili, in quanto non possono rimanere neanche attive in background per molto tempo).

Ciò che puoi fare concretamente per liberare un po’ di RAM è chiudere le app che non ti servono. Se non sai come chiudere le applicazioni su Android e su iPhone, dai pure un’occhiata agli approfondimenti che ti ho linkato.

Per maggiori informazioni su come sfruttare al massimo la RAM del cellulare, leggi le indicazioni presenti nella guida che ti ho appena linkato.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.