Come rilevare hard disk esterno
Il tuo computer non riconosce un hard disk esterno che su altri PC sembra funzionare regolarmente? Hai provato a collegarlo a varie porte e anche a cambiare il cavo USB, ma nessuna di queste soluzioni ha sortito gli effetti desiderati? Evidentemente c’è un problema di configurazione che impedisce al computer di riconoscere correttamente il drive.
Forse c’è bisogno di assegnare al disco una nuova lettera di unità, oppure, se il problema si presenta su più computer, potresti dover correggere gli errori sul disco o inizializzare il dispositivo. Roba da “smanettoni”? Assolutamente no! Segui le indicazioni su come rilevare hard disk esterno che trovi qui sotto e dovresti risolvere il problema in maniera completamente autonoma, senza chiamare il tuo amico esperto di informatica.
Nella maggior parte dei casi, i passaggi che andrò a suggerirti non comportano la cancellazione dei dati, a meno che non vi sia una chiara incompatibilità fra la struttura dei dati del disco e il sistema operativo in uso, oppure che non subentri un problema hardware. Ora, però, non perdiamoci ulteriormente in chiacchiere e passiamo subito al sodo: vediamo come rilevare i dischi esterni che “fanno i capricci”: ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Informazioni preliminari: file system e compatibilità
- Come rilevare hard disk esterno: riconoscimento automatico
- Come rilevare hard disk esterno: riconoscimento manuale
- In caso di ulteriori problemi
Informazioni preliminari: file system e compatibilità
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come rilevare un hard disk esterno quando ciò non avviene in automatico, ritengo doveroso darti qualche chiarimento in merito alla modalità di scrittura dei dati.
La disposizione fisica dei dati su un hard disk (ma anche sulle unità SSD) è dominata dal cosiddetto file system: si tratta di una struttura logica, definita dal sistema operativo in fase di formattazione, che istruisce il firmware del disco su come archiviare le informazioni, e il sistema operativo su come leggerle.
Di fabbrica, i nuovi dischi vengono venduti senza alcun file system: è questo il motivo per cui, quando si collega un hard disk al computer per la prima volta, il sistema operativo chiede di formattarlo/inizializzarlo, così da predisporlo per l’archiviazione dei dati.
Ad oggi, esistono diversi file system, ciascuno dotato di caratteristiche e livelli di compatibilità differenti: per esempio, il vecchio FAT32, promosso da Microsoft, è riconosciuto dalla quasi totalità dei sistemi operativi per computer, smartphone, tablet, lettori da tavolo, televisori e altri device che offrono accesso a memorie esterne, ma presenta degli importanti limiti in termini di archiviazione e lettura dei file (primo fra tutti, l’impossibilità di gestire file più grandi di 4 GB).
Il file system exFAT è stato progettato da Microsoft per sopperire ai problemi di FAT32 e, con il tempo, ha raggiunto un livello di compatibilità del tutto simile a quello del suo predecessore. Poi c’è NTFS, il file system predefinito di Windows, che offre prestazioni ben più elevate rispetto a quelle di FAT32 ed exFAT; tuttavia, NTFS è totalmente compatibile con tutte le edizioni di Windows e può essere utilizzato dai Mac in sola lettura, a meno di non installare driver o software di terze parti.
Poi vi sono i file system HFS/HFS+ e APFS di Apple, che possono essere gestiti solo ed esclusivamente dai Mac, e i file system nativi dell’ambiente UNIX, come ext2, ext3, ext4 e reiserFS, che difficilmente vengono riconosciuti su dispositivi con sistema operativo differente da Linux, a meno di non usare specifici programmi di terze parti.
Dunque, se ti appresti a collegare un disco al computer, noti che il sistema operativo ti suggerisce di formattarlo e sai per certo che non vi sono dati al suo interno, segui il consiglio che ti è stato offerto, avendo cura di selezionare il file system più idoneo alle tue esigenze: trovi tutto spiegato nella mia guida su come formattare hard disk esterno.
Come rilevare hard disk esterno: riconoscimento automatico
Hai provato a collegare l’hard disk esterno nel computer, quest’ultimo si accende e inizia a caricare, ma il sistema operativo non ti segnala alcunché? In questo caso, prova a verificare se le opzioni di accesso automatico al disco sono state disattivate e, nel caso, attivale nuovamente: di seguito ti spiego come agire sulle varie edizioni di Windows, e su Mac.
Come rilevare hard disk esterno con Windows 11
Iniziamo da Windows 11. Per prima cosa, apri le Impostazioni del sistema operativo, cliccando sul simbolo dell’ingranaggio residente nel menu Start (oppure premendo la combinazione di tasti Win+I sulla tastiera) e premi sulla voce Bluetooth e dispositivi disponibile di lato; laddove la barra laterale delle impostazioni non fosse visibile, clicca sul pulsante ☰ posto in alto a sinistra e seleziona la voce Bluetooth e dispositivi, dal menu che va ad aprirsi.
Ora, fai clic sulla voce AutoPlay residente nel nuovo pannello che va ad aprirsi, sposta su ON la levetta posta subito sotto la voce Usa AutoPlay per tutti i supporti e i dispositivi e imposta il menu a tendina Unità rimovibile sull’opzione Chiedi conferma ogni volta, per far sì che Windows ti chieda cosa fare ogni volta che colleghi una memoria esterna, oppure sull’opzione Apri cartella per visualizzare i file (Esplora file), per far sì che, subito dopo il collegamento, Windows ti mostri in automatico i file contenuti sul disco.
Per finire, prova a scollegare e ricollegare il disco esterno (assicurandoti che non vi siano altri programmi aperti, per scongiurare eventuali operazioni di scrittura in sospeso) e verifica che il riconoscimento automatico avvenga con successo.
Come rilevare hard disk esterno su Windows 10
Per configurare le impostazioni di AutoPlay in Windows 10, bisogna seguire una procedura abbastanza simile a quella vista poc’anzi. Dunque, tanto per cominciare, apri le Impostazioni di Windows, facendo clic sul simbolo dell’ingranaggio residente nel menu Start, oppure facendo clic destro sul pulsante omonimo e selezionando la voce Impostazioni, dal menu che va ad aprirsi.
Adesso, fai clic sull’icona di Dispositivi residente nella finestra che va ad aprirsi, premi sulla dicitura AutoPlay situata di lato e sposta su ON la levetta che trovi in cima allo schermo. A questo punto, imposta il menu a tendina Unità rimovibile su Apri cartella per visualizzare i file (Esplora File) oppure su Chiedi conferma ogni volta, in base all’operazione che vuoi venga effettuata a seguito del collegamento del disco, ed esci dalle Impostazioni, chiudendo la relativa finestra.
Per verificare che il problema sia risolto, non ti resta che chiudere tutti i programmi attivi, scollegare il disco dal PC e ricollegarlo: a questo punto, il riconoscimento automatico dovrebbe avvenire in modo corretto e Windows, di conseguenza, dovrebbe eseguire l’operazione definita in precedenza.
Come rilevare hard disk esterno su Windows 7
Su Windows 7, le impostazioni di AutoPlay funzionano in modo un po’ diverso: per quanto riguarda le memorie esterne USB, puoi gestire il riconoscimento automatico in base alla tipologia di contenuto del supporto.
Detto ciò, per procedere, apri il Pannello di Controllo, facendo clic sull’apposita icona disponibile nel menu Start, premi sulla voce Hardware e suoni residente nella finestra che va ad aprirsi (se non la vedi subito, imposta il menu a tendina Visualizza per, situato in alto a destra, sull’opzione Categoria) e poi sulla dicitura AutoPlay, disponibile nel nuovo pannello mostrato.
Adesso, devi intervenire sui menu a tendina corrispondenti alle voci Software e giochi, immagini, file video, file audio e contenuto misto e impostarli tutti sull’opzione Apri cartella per visualizzare i file utilizzando Esplora risorse, se vuoi che Windows ti mostri il contenuto del disco subito dopo averlo connesso, oppure su Chiedi conferma ogni volta, per far sì che il sistema operativo ti chieda sempre cosa fare, a riconoscimento avvenuto.
Infine, non ti resta che cliccare sul pulsante Salva, chiudere tutti i programmi attivi, scollegare il disco dal computer e ricollegarlo: AutoPlay, se tutto è filato liscio, dovrebbe ora svolgere il compito assegnatogli.
Come rilevare hard disk esterno su Mac
Hai collegato il disco al computer, quest’ultimo si accende correttamente ma la sua icona non compare più sulla Scrivania di macOS? Anche in questo caso, la soluzione al problema è praticamente a portata di clic, in quanto potresti aver involontariamente disattivato la visualizzazione dei dischi esterni sulla Scrivania.
Per ovviare alla cosa, fai clic in un punto vuoto della Scrivania stessa, apri il menu Finder di macOS e seleziona la voce Impostazioni…; in alternativa, puoi altresì premere la combinazione di tasti cmd+, (virgola), per ottenere il medesimo risultato.
Giunto nella nuova finestra, fai clic sulla scheda Generali (il simbolo dell’ingranaggio), apponi il segno di spunta accanto alla voce Dischi esterni, et voilà: nel giro di un istante, l’icona dell’hard disk esterno connesso al Mac dovrebbe comparire nella parte libera più a destra della Scrivania. Facile, no?!
Come rilevare hard disk esterno: riconoscimento manuale
Nonostante tu abbia attivato la funzionalità di riconoscimento automatico del disco, hai notato che la memoria risulta comunque indisponibile nell’Esplora File oppure nel Finder? In tal caso, prova a usare una delle utility di Windows e macOS, per provare a risolvere il problema.
Gestione dispositivi (Windows)
Uno dei motivi che potrebbe impedire il riconoscimento di un hard disk su Windows, escludendo un problema hardware o un’incompatibilità legata al file system, potrebbe essere una scorretta associazione della lettera di unità, che ne impedisce il montaggio: quando ciò avviene, la memoria esterna viene riconosciuta dal sistema operativo, ma l’utente non è in grado di visualizzarla.
Il modo più semplice di far fronte alla cosa consiste nel forzare l’assegnazione di una lettera di unità tramite l’utility Gestione Disco, disponibile in tutte le edizioni di Windows: per aprire quest’ultima, schiaccia la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera (il tasto Win è quello raffigurante il logo di Windows), digita l’istruzione diskmgmt.msc
nel campo di testo che va ad aprirsi e dai Invio.
Giunto nella finestra dell’utility, individua l’icona relativa al disco esterno non riconosciuto (ad es. Disco 1 – Rimovibile), fai clic destro su di essa e seleziona la voce Cambia lettera e percorso di unità…, dal menu a tendina che va ad aprirsi. Ora, se il disco risulta già associato a una lettera di unità, fai clic su di essa, premi sul pulsante Rimuovi… e, successivamente, clicca sul pulsante Sì, in modo da eliminare eventuali associazioni non portate a termine in maniera corretta.
A questo punto, fai clic sul pulsante Aggiungi…, o lettera di unità, imposta il menu a tendina Assegna questa lettera di unità sulla lettera dell’unità che intendi assegnare al disco esterno (avendo cura di evitare le lettere A: e B:, per questioni di compatibilità) e clicca sui pulsanti OK e Sì, per applicare le modifiche.
Se tutto è filato liscio e non vi sono altri problemi, il disco dovrebbe finalmente risultare accessibile e dovresti quindi essere in grado di accedere al relativo contenuto tramite Esplora file.
Utility disco (macOS)
Se poi il tuo è un Mac, è possibile che il disco sia stato involontariamente disattivato, a prescindere dalla visibilità o meno dell’icona sulla Scrivania. In tal frangente, puoi abilitare nuovamente l’accesso alla memoria esterna, sfruttando l’Utility Disco inclusa nel sistema operativo.
Mi chiedi come si fa? È semplicissimo: per prima cosa, apri il menu Vai > Applicazioni del Finder (oppure apri la cartella Altro del Launchpad), fai doppio clic sull’icona di Utility Disco e individua il nome dell’hard disk sulla barra laterale di sinistra, nel riquadro Esterni. Laddove quest’ultima dovesse essere nascosta, premi sul pulsante Vista e rimuovi il segno di spunta dall’opzione Nascondi barra laterale, visibile nel menu che va ad aprirsi.
Ad ogni modo, una volta individuata la memoria di tuo interesse, fai clic sul suo nome (che dovrebbe essere in semi-trasparenza) e premi sul pulsante Attiva, posto in alto a destra: nel giro di qualche secondo, l’hard disk dovrebbe essere nuovamente riconosciuto, e risultare accessibile tramite l’icona che, nel frattempo, compare sulla Scrivania e nella barra delle Posizioni del Finder.
In caso di ulteriori problemi
Se, sfortunatamente, le indicazioni che ti ho fornito finora non sono riuscite a risolvere il tuo problema, è probabile che la causa del mancato riconoscimento del disco non corrisponda a un’errata impostazione del sistema operativo, ma che sia da ricercarsi altrove.
Per iniziare, ti inviterei a collegare il disco a una porta USB differente da quella precedentemente usata e, in caso di insuccesso, a controllare che il disco risulti effettivamente acceso: alcuni box, infatti, prevedono la presenza di una levetta o di un pulsante di accensione che, se non attivati, impediscono alla memoria di funzionare in modo corretto.
Sincerati inoltre del fatto che il disco non abbia bisogno di alimentazione esterna per funzionare e che, dunque, non necessiti di una presa di corrente o di una porta USB aggiuntiva: trovi maggiori indicazioni al riguardo nel mio post su come collegare hard disk esterno al PC.
Se poi il disco viene correttamente riconosciuto, ma non ti è possibile accedere al suo contenuto, le motivazioni possono essere principalmente tre: la prima, nonché la più banale, potrebbe essere causata dall’incompatibilità tra il file system del disco e il sistema operativo in uso, in base a ciò che ti ho spiegato nel capitolo introduttivo di questa guida.
Qualora fosse questo il tuo caso, devi provare ad accedere al disco usando un programma di terze parti, spostare i dati presenti sul disco in una posizione sicura del computer, formattare l’hard disk esterno con un file system riconosciuto e riportare poi i file e le cartelle al loro posto.
La seconda, invece, potrebbe essere riconducibile alla presenza di errori nel file system, provocati magari da una rimozione scorretta del disco oppure da un’improvvisa interruzione di corrente: per rimediare, puoi affidarti alle utility checkdisk di Windows e Utility Disco di macOS, così come ti ho spiegato nella mia guida su come correggere gli errori dell’hard disk.
Infine, se il disco è fisicamente danneggiato (ad es. se l’accesso ai dati è estremamente lento, se senti rumori strani provenienti dal box o se il sistema operativo ti notifica il fatto che è impossibile leggere i dati), puoi provare a ripristinare i tuoi file mediante un apposito software di recupero dati, ma fai attenzione: più saranno i tentativi di recupero, minori saranno le possibilità di ripristinare integralmente i dati originali. Ti ho spiegato tutto nella mia guida su come recuperare i dati da un hard disk danneggiato.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.