Come scaricare DSU dal sito INPS
Se devi accedere a prestazioni sociali agevolate, come bonus, sconti su servizi pubblici o riduzioni per la mensa scolastica, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare dell’ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è lo strumento utilizzato per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie in Italia.
Per ottenere l’ISEE, è necessario presentare un documento chiamato Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). La DSU raccoglie tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. Una volta compilata, la DSU viene trasmessa all’INPS, che si occupa di elaborare i dati per il calcolo dell’ISEE.
In questa guida, dunque, ti spiegherò come scaricare DSU dal sito INPS in modo semplice e veloce. Vedremo insieme cosa serve per accedere, dove trovare il documento all’interno dell’area personale e come scaricarlo in formato PDF. Se hai già presentato la DSU online o tramite CAF, potrai recuperarla facilmente in pochi minuti. Buona lettura!
Indice
Cos’è la DSU e a cosa serve
Prima di mostrarti come scaricare DSU da INPS, è doveroso da parte mia spiegarti cos’è la DSU e a cosa serve, soprattutto se ti stai avvicinando per la prima volta a questo tipo di documentazione.
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è un documento che racchiude tutte le informazioni anagrafiche, economiche e patrimoniali del tuo nucleo familiare. È indispensabile per ottenere l’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, lo strumento che consente di accedere a numerose prestazioni sociali agevolate.
In pratica, ogni volta che vuoi richiedere un bonus statale (come l’Assegno unico e universale per i figli a carico, il bonus asilo nido, borse di studio, la Carta Dedicata a te o il bonus energia), ti sarà quasi sempre richiesto un ISEE aggiornato. E per calcolarlo, l’INPS ha bisogno proprio della tua DSU. Questo documento può essere presentato in diversi modi: tramite il sito dell’INPS, affidandosi a un CAF oppure recandosi presso gli enti che erogano la prestazione desiderata. In tutti i casi, l’INPS elabora i dati e, nel giro di circa dieci giorni lavorativi, rende disponibile l’attestazione ISEE.
La DSU può contenere dati autodichiarati dal cittadino (ad esempio, il numero dei componenti del nucleo familiare, la presenza di disabilità, la composizione dell’abitazione), ma anche dati precompilati in automatico dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate. Questi ultimi includono, tra le altre cose, il reddito complessivo soggetto a IRPEF, i trattamenti assistenziali e previdenziali, il patrimonio mobiliare e immobiliare (come conti correnti, case e terreni) e il canone di locazione dell’abitazione in affitto. L’insieme di queste informazioni fornisce un quadro attendibile della tua situazione economica.
È importante sapere che esistono diverse tipologie di DSU, pensate per esigenze specifiche. La DSU mini è quella più comune e consente il calcolo dell’ISEE ordinario, utile per la maggior parte delle prestazioni. La DSU integrale è invece richiesta in casi particolari, come per l’accesso a servizi universitari o per nuclei con genitori non conviventi.
Una volta presentata, la DSU ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata trasmessa, a prescindere dal momento in cui è stata compilata. Questo significa che, se l’hai presentata a marzo, sarà valida fino alla fine dell’anno solare. Per non perdere l’accesso ai benefici, è consigliabile rinnovarla ogni anno.
La DSU rappresenta, dunque, il punto di partenza per ottenere l’ISEE, e l’ISEE è lo strumento chiave per accedere a un ampio ventaglio di bonus e agevolazioni messi a disposizione da Stato, Regioni e Comuni. Per questo motivo è importante sapere come scaricarla dal sito dell’INPS quando ne hai bisogno, ad esempio per allegarla a una domanda o per consultarla in caso di dubbi.
Operazioni preliminari
Prima di mostrarti i passaggi pratici per scaricare la DSU dal sito INPS, è importante riepilogare brevemente le operazioni preliminari da compiere per accedere correttamente alla sezione dedicata.
Innanzitutto, per entrare nell’area riservata e recuperare la tua DSU, dovrai essere in possesso di uno dei seguenti strumenti di autenticazione: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Nel caso invece in cui tu disponga di un’identità digitale emessa da un altro Stato membro dell’Unione Europea, puoi accedere ai servizi INPS anche tramite il sistema eIDAS.
Il metodo più diffuso e semplice da usare è sicuramente lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale: può essere attivato gratuitamente online presso tra i vari identity provider autorizzati (come Poste, Aruba, TIM, Namirial ecc.) e funziona tramite nome utente e password, spesso con autenticazione a due fattori.
In alternativa, puoi utilizzare la tua CIE, purché tu disponga del PIN, dell’applicazione CIE ID e di uno smartphone o lettore NFC compatibile. Infine, puoi usare la CNS, ovvero la Tessera Sanitaria abilitata come Carta Nazionale dei Servizi, insieme al relativo codice PIN e a un lettore compatibile con smart card. Se non disponi di nessuno di questi strumenti, puoi rimediare facilmente seguendo le mie guide dedicate a come ottenere lo SPID, attivare la CIE o attivare la TS-CNS.
Oltre all’identità digitale, per gestire o consultare correttamente una DSU è fondamentale disporre dei dati e documenti aggiornati relativi a tutti i componenti del nucleo familiare. Anche se il sistema INPS precompila buona parte delle informazioni, in alcuni casi potresti dover completare manualmente i dati mancanti o correggere quelli obsoleti. Ti consiglio quindi di tenere a portata di mano: codici fiscali e tessere sanitarie, dati anagrafici completi, eventuali certificazioni di disabilità o iscrizione a corsi universitari, modello 730 o CU, informazioni su abitazione e contratto di affitto, targhe dei veicoli e giacenze medie di conti correnti, carte o libretti postali aggiornate al 31 dicembre del secondo anno precedente.
Infine, anche se può sembrare scontato, ci tengo a ricordarti che la DSU è un documento ufficiale, e inserire dati errati o non veritieri può comportare sanzioni amministrative o responsabilità di tipo legale. Se non sei sicuro delle informazioni da fornire, oppure se è la prima volta che compili la dichiarazione, il mio consiglio è quello di farti supportare da un CAF, da un professionista del settore o da una persona di fiducia con un po’ di esperienza.
Una volta verificate tutte le informazioni e completate le operazioni preliminari, sarai finalmente pronto ad accedere al sito dell’INPS e scaricare la tua DSU in formato PDF, come ti spiegherò nel prossimo paragrafo.
Come scaricare la DSU dal sito dell’INPS
Dopo aver completato tutti le operazioni preliminari e ottenuto le credenziali di accesso, sei pronto per scoprire come scaricare la DSU dal sito dell’INPS.
Per iniziare, collegati al Portale Unico ISEE, la sezione dedicata del sito INPS che consente di gestire e consultare tutte le dichiarazioni relative all’ISEE, e fai clic sul pulsante Accedi come cittadino, in basso nella relativa area dedicata al cittadino. Nella schermata successiva, seleziona il metodo di autenticazione che preferisci tra SPID, CIE, CNS o eIDAS.
Se, ad esempio, hai scelto l’accesso tramite SPID, prosegui con la seconda fase di autenticazione, che può variare in base al gestore con cui hai attivato la tua identità digitale. A seconda dell’Identity Provider scelto, infatti, potresti visualizzare una schermata di login leggermente diversa: in ogni caso, compila i campi richiesti inserendo nome utente e password, quindi clicca su Entra con SPID per proseguire.
A questo punto, completa l’autenticazione a due fattori seguendo la procedura indicata dal tuo gestore: solitamente ti verrà chiesto di inserire un codice OTP ricevuto via SMS, generato da app, oppure di approvare una notifica di accesso direttamente dallo smartphone. Per concludere, premi sul tasto Acconsento per autorizzare la condivisione dei tuoi dati personali e accedere finalmente al Portale unico ISEE.
Se hai seguito correttamente tutti i passaggi, dovresti essere entrato senza intoppi. In caso contrario, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come usare SPID, in cui trovi spiegata passo dopo passo la procedura di accesso per alcuni tra i principali provider SPID.
A questo punto, clicca sul pulsante Cerca le tue dichiarazioni, situato in alto a destra della pagina. Nella finestra che si apre, verifica che il tuo Codice fiscale sia corretto e premi sul pulsante Cerca in basso.
Nella schermata successiva troverai l’elenco delle DSU già presentate, ordinate per anno. Individua la dichiarazione che desideri scaricare, fai clic su Stampa, quindi seleziona la voce Dichiarazione e infine premi su Scarica: il file verrà automaticamente salvato in formato PDF sul tuo dispositivo, pronto per essere visualizzato, stampato o allegato a eventuali domande per bonus e prestazioni agevolate.
Se lo desideri, potrai anche scaricare altri documenti utili, come l’Attestazione ISEE, la Ricevuta di presentazione della Dichiarazione ISEE oppure una versione degli stessi documenti in lingua tedesca.
Infine, da questa stessa sezione, hai la possibilità di completare eventuali DSU non ancora inviate. Se visualizzi la dicitura Clicca qui se vuoi completare questa dichiarazione, selezionala e procedi con la compilazione guidata seguendo i passaggi indicati. Se hai bisogno di supporto aggiuntivo, puoi consultare anche la mia guida su come fare ISEE online.
Infine, è bene ricordare che questa procedura può essere eseguita esclusivamente da computer. Se preferisci operare da smartphone, mediante l’app ufficiale INPS Mobile, disponibile gratuitamente per dispositivi Android (anche su store alternativi, se il tuo telefono non ha accesso al Play Store) e iOS, potrai solo consultare l’ultima Attestazione ISEE valida e non scaricare l’intera DSU. In alternativa, sempre tramite l’app, hai la possibilità di presentare la tua Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) mini precompilata.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.