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Come verificare TV HD

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Il tuo TV è il “fedele compagno” di tante serate passate in casa in tranquillità e finora ha sempre svolto il suo “lavoro” egregiamente, garantendoti ore e ore di intrattenimento. Da qualche giorno, tuttavia, i canali che guardavi abitualmente non sono più disponibili. Al loro posto, tutto quello che viene visualizzato sul pannello è una schermata completamente nera.

Hai sentito dire in giro che i canali TV SD (Standard Definition) stanno lasciando il posto a quelli HD (High Definition) e temi che il problema che stai riscontrando sia dovuto proprio a questo fatto. Stando così le cose e visto anche che l’apparecchio che utilizzi ha ben più di qualche anno sulle “spalle”, avresti bisogno di un aiuto a capire come verificare TV HD, dico bene? Perfetto, allora credo proprio che questo che hai appena iniziato a leggere sia il tutorial che fa al caso tuo.

La verifica che hai intenzione di compiere richiede solo qualche minuto del tuo tempo ed effettuarla è davvero semplicissimo. Se seguirai alla lettera le mie indicazioni, dunque, sono certo che non avrai problemi a capire se il tuo televisore ha tutto quello che serve per l’alta definizione (ed eventualmente per i nuovi standard di trasmissione digitale terrestre e satellitare). Forza, allora: mettiti comodo, impugna il telecomando e leggi con attenzione quanto trovi spiegato qui sotto. Ti auguro una buona lettura!

Indice

Informazioni preliminari

Roadmap switch-off DVB-T2

Prima di passare alla “pratica” credo sia il caso di fornirti qualche informazione generale sul passaggio ai nuovi standard del segnale televisivo che riguardano sia il digitale terrestre sia i canali satellitari. Devi sapere, infatti, che per quanto riguarda il DTT (Digital Terrestrial Television), nel corso del mese di ottobre 2021 ha avuto inizio lo “spegnimento” volontario, da parte delle varie emittenti, dei canali SD, ossia quelli con definizione standard, in favore di quelli HD ad alta definizione.

Da ciò deriva, chiaramente, una qualità dell’immagine superiore (e più nitida) rispetto a quella offerta dai canali SD. In termini “tecnici”, la transizione suddetta si traduce nel passaggio dal formato di codifica video MPEG-2 (quello impiegato dal segnale SD) a quello MPEG-4. L’algoritmo di compressione impiegato da quest’ultimo formato è particolarmente efficiente rispetto a quello del formato precedente e riesce a garantire quindi immagini caratterizzate dalla quasi assenza di artefatti visivi.

Lo standard MPEG-4, nelle attuali trasmissioni del segnale televisivo, è abbinato alla codifica video HEVC (High Efficiency Video Coding, nota anche come H.265) Main10 (ossia a 10 bit), mentre lo standard MPEG-2 impiega la codifica H.262. Il nuovo standard supporta la risoluzione massima 8K (fino a 8192 x 4320 pixel).

Al momento in cui scrivo, alcuni canali Rai e Mediaset (come ad esempio Rai 4, Rai 5, Rai Movie, TGCOM24 e Mediaset Italia 2; per la lista completa ti rimando a questa pagina) sono disponibili soltanto in HD. Dal 15 novembre 2021, inoltre, è iniziato il processo di re-farming dovuto al passaggio al DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), ovvero il nuovo standard del digitale terrestre.

La Commissione Europea, infatti, ha stabilito che la banda di frequenza impiegata per la trasmissione dei canali televisivi (quella compresa tra i 694 MHz e i 790 MHz) sia interamente destinata alla rete dati mobili 5G, che si trova via via diffondendosi sempre di più. Lo switch-off (ossia lo “spegnimento” dei canali trasmessi con le “vecchie” frequenze) è stato scaglionato in varie fasi dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico).

La transizione alle nuove frequenze avverrà dunque in momenti differenti per ogni gruppo di regioni nei quali è stata suddivisa la Penisola e il processo avrà fine il 30 giugno 2022 (per i dettagli della tabella di marcia prevista dal Governo ti rimando all’apposita pagina del sito del MiSE).

Dal mese di gennaio 2023 in poi, il nuovo standard DVB-T2 HEVC Main10 sarà attivo in tutta Italia e per continuare a guardare le trasmissioni e i vari contenuti televisivi sarà necessario munirsi di un TV o decoder compatibili proprio con questo standard (te ne consiglierò alcuni più avanti). Prima di allora, basterà invece dotarsi di un TV o decoder con il supporto ai canali HD, in modo da accedere alle trasmissioni in MPEG-4 di cui ti parlavo prima.

Per quanto riguarda la piattaforma satellitare, invece, lo stesso passaggio dall’MPEG-2 (SD) all’MPEG-4 (HD) è iniziato prima, a novembre 2020 per la precisione. In questo caso, il nuovo formato di codifica video si abbinerà allo standard di trasmissione DVB-S2 (Digital Video Broadcasting – Satellite Second Generation) e la transizione all’alta definizione terminerà all’inizio del 2022.

Al momento, alcuni canali Rai (Rai 4, Rai 5, Rai Gulp per citarne alcuni, ma puoi visionare l’elenco completo su questa pagina del sito ufficiale di tivùsat) possono essere ricevuti solo in HD e tutti i canali Rai e alcuni canali Mediaset possono essere già guardati in alta definizione.

Per continuare a guardare programmi, film e altri contenuti televisivi tramite satellite, pertanto, occorrerà utilizzare un modulo CAM dotato di certificazione tivùsat; oppure, in alternativa, un decoder tivùsat HD o 4K (anche in questo caso ti proporrò qualche prodotto di questo genere a tempo debito).

Come verificare TV HD: digitale terrestre

DVB-T2 logo

Come vedrai a breve, i passaggi da compiere per controllare se il tuo televisore può ricevere i canali in alta definizione sono davvero immediati e tutto quello di cui avrai bisogno per compierli sarà premere qualche tasto del telecomando. Trovi spiegato tutto nei prossimi capitoli.

Sintonizzarsi sui canali HD

Rai 2 HD

La prima, e più ovvia, operazione da compiere per controllare se il proprio TV può visualizzare i canali HD è provare a sintonizzarsi su questi ultimi. Per farlo ti sarà sufficiente semplicemente accendere l’apparecchio premendo il tasto ON presente sullo stesso o sul telecomando e digitare su quest’ultimo i numeri assegnati ai canali in alta definizione (secondo la numerazione LCN italiana). Te li riporto qui sotto.

  • 501 – Rai 1 HD.
  • 502 – Rai 2 HD.
  • 503 – Rai 3 HD.
  • 521 – Rai 4 HD (soltanto in alcune regioni).
  • 525 – Rai Premium HD (soltanto in alcune regioni).
  • 57 – Rai Sport+ HD.
  • 4 o 504 – Rete 4 HD.
  • 5 o 505 – Canale 5 HD.
  • 6 o 506 – Italia 1 HD.
  • 507 – La7 HD.
  • 529 – La7d HD.
  • 509 – NOVE HD.
  • 569 – Deejay Tv HD.

Se sei in grado di poter visualizzare almeno uno dei canali suddetti, il tuo apparecchio non dovere avere problemi a ricevere il segnale in alta definizione e supportare la risoluzione HD (720p) o quella Full HD (1080p/1080i). Eventualmente, se hai altri dubbi, puoi digitare su Google [nome modello e marca TV] specifiche o [nome modello e marca TV] risoluzione e controllare quanto riportato sul sito ufficiale del produttore del tuo dispositivo (dovresti trovarlo tra i primi risultati della ricerca).

Oppure, puoi anche controllare la manualistica o la scatola del tuo apparecchio per visionare quanto riportato in merito alla risoluzione dello stesso o se sono presenti i bollini DVB-T2, lativù o lativù 4K. Per la numerazione di altri canali HD sul digitale terrestre consulta questa pagina.

Risintonizzare il TV

Sintonizzazione automatica TV Samsung

Come dici? Hai appena provato a digitare sul telecomando i numeri assegnati ai canali che ti ho appena elencato ma questi ultimi non erano presenti nella lista di quelli memorizzati (o al loro posto ti veniva mostrata una schermata nera)? In tal caso, prima di “correre ai ripari” sostituendo TV o decoder, è il caso di provare a effettuare una risintonizzazione automatica del televisore.

L’operazione è davvero molto semplice: in genere, è sufficiente accedere al menu delle impostazioni del TV premendo sui pulsanti Menu, Settings o Impostazioni, selezionare la voce relativa alla sintonizzazione, ai canali o alla trasmissione e, da qui, scegliere l’opzione di sintonizzazione automatica (o ricerca automatica). Per confermare l’operazione, potrebbe essere anche richiesto il codice PIN dell’apparecchio; qualora quest’ultimo non sia mai stato impostato precedentemente, sarà sufficiente digitare 0000, 1111 oppure ancora 1234.

Per rendere ancora più chiaro il tutto, ti elenco qui di seguito i passaggi necessari per effettuare la sintonizzazione su uno Smart TV Samsung di settima generazione. Per prima cosa premi il tasto Settings e, nel menu che viene visualizzato su schermo, premi il tasto Enter (ossia quello situato al centro della croce formata dai tasti delle frecce direzionali) sulla voce Trasmissione. Successivamente, premi nuovamente quest’ultimo tasto sulla voce Sintonizzazione automatica.

Infine, premi il tasto Enter sui pulsanti Avvio e Ricerca. Potrebbe esserti quindi chiesto il PIN, Se non ne hai mai impostato uno prima digita quelli che ho menzionato sopra; se invece hai precedentemente registrato un codice PIN sul tuo televisore e non riesci a ricordarlo, dai un’occhiata a questo mio tutorial. Una volta che il televisore avrà effettuato la ricerca dei canali, per concludere la procedura, premi il tasto Enter sul pulsante Chiudi e il gioco è fatto.

Eventualmente, se effettuando questi passaggi continui a non visualizzare correttamente i canali in alta definizione, puoi effettuare un ultimo tentativo sintonizzando questi ultimi manualmente. Per farlo, generalmente ti è sufficiente ripetere i passaggi che ti ho elencato inizialmente in questo capitolo e selezionare questa volta la dicitura Sintonizzazione manuale (in luogo della voce Sintonizzazione automatica).

Se hai a disposizione uno Smart TV Samsung, per compiere questi passaggi, premi il tasto Settings e vai su Trasmissione > Impostazioni avanzate > Sintonia manuale > Sintonizzazione canale digitale. Ti sarà quindi mostrato un elenco con alcuni gruppi di frequenze a ognuno dei quali corrisponde una serie di canali. Ti basta quindi premere il tasto Enter su una determinata frequenza per risintonizza dare tutti i canali relativi ad essa. Come dici? Non sai qual è la frequenza dei canali che ti interessa sintonizzare?

In questo caso, ti è sufficiente digitare su Google [nome canale] frequenza; i primi risultati della ricerca dovrebbero condurti direttamente ai siti ufficiali delle varie emittenti. Se ti interessa visualizzare i canali Mediaset, per esempio, puoi collegarti al portale ufficiale dell’emittente e ottenere i dati che ti interessano selezionando la tua regione, provincia e comune di residenza. In alternativa, puoi anche utilizzare lo strumento di ricerca fornito dal sito indipendente Dtti.

Una volta che hai aperto la pagina relativa a quest’ultimo, per effettuare una ricerca, premi sull’apposito pulsante che fa riferimento alla tua regione di residenza, poi premi sul nome della tua città nella pagina successiva e ti verrà quindi mostrato l’elenco delle frequenze di tutti i canali disponibili inclusi quelli in alta definizione. Se hai ancora bisogno di aiuto con quanto spiegato finora, puoi rifarti a quanto trovi riportato nella mia guida su come sintonizzare il digitale terrestre.

In caso di problemi

Decoder

Effettuando le verifiche che ti ho consigliato nei capitoli precedenti e le apposite ricerche sul Web sei giunto alla conclusione che il tuo TV non è abilitato alla ricezione dei canali HD? Se proprio questa è la tua situazione, allora non ti resta che valutare l’acquisto di un televisore in linea con i nuovi standard di trasmissione del segnale televisivo digitale terrestre; oppure scegliere un decoder DVB-T2 HEVC Main10. Tieni presente il fatto che il Governo ha previsto due diversi tipi di agevolazione per l’acquisto dei dispositivi suddetti.

Se sei interessato a un TV o un decoder tra quelli elencati in questa pagina, puoi avere diritto al Bonus TV – Decoder il quale consiste in uno sconto di massimo 50 euro sull’acquisto degli apparecchi menzionati poc’anzi (ossia quelli compatibili con lo standard DVB-T2 HEVC Main10). É possibile usufruire di tale bonus fino a 31 dicembre 2022 (o comunque fino all’esaurimento dei fondi messi a disposizione per lo stesso). Lo sconto è rivolto alle famiglie con ISEE massimo di 20.000 euro e può essere richiesto da una sola persona per gruppo famiglia.

Inoltre, per avere accesso al bonus, è necessario effettuare l’acquisto di un TV o un decoder presso i rivenditori che aderiscono all’iniziativa l’elenco dei quali può essere visionato in questa pagina. Al negozio nel quale si effettua l’acquisto va presentato anche l’apposito modulo di richiesta del bonus compilato in ogni sua parte. Oltre allo sconto appena menzionato, è possibile richiedere fino al 31 dicembre anche il Bonus rottamazione TV. Quest’ultimo è accessibile a tutti i residenti In Italia in regola con il pagamento del canone TV.

Lo sconto è accessibile senza alcun limite di ISEE e prevede uno sconto massimo del 20% (fino a una cifra massima di 100 euro) soltanto sull’acquisto dei televisori compatibili con il nuovo standard di trasmissione (gli stessi che puoi visionare aprendo la pagina che ti ho linkato qualche paragrafo sopra). Per usufruire del Bonus rottamazione TV, tuttavia e necessario smaltire un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 (data in cui il governo italiano ha reso effettivo l’obbligo di vendere apparecchi compatibili con il nuovo standard presso i negozi italiani).

Il “vecchio” televisore può essere consegnato agli stessi rivenditori presso i quali viene effettuato l’acquisto del nuovo TV (ai rivenditori va consegnata anche la ricevuta d’acquisto del TV del quale ci si intende disfare). In alternativa, il “vecchio” apparecchio può essere anche smaltito in un’isola ecologica autorizzata. L’operatore RAEE dovrà quindi firmare il modulo di autodichiarazione e quest’ultimo va poi presentato presso il negozio nel quale si intende effettuare l’acquisto del nuovo apparecchio.

Il MiSE ha riportato tutti i dettagli relativi all’utilizzo e alla validità dei bonus di cui ti ho appena parlato nell’apposita sezione del proprio sito ufficiale; pertanto se vuoi saperne di più al riguardo, ti rimando alla stessa così come anche al mio tutorial su come accedere al Bonus TV. Come dici? sei indeciso sull’acquisto del televisore che andrà a sostituire quello che utilizzi al momento?

Oltre allo standard di ricezione del segnale televisivo e della risoluzione, va tenuto conto anche del fatto del tipo di pannello impiegato (LCD, LED, OLED, ecc.), delle connettività (Ethernet, Wi-Fi, Bluetooth e così via), delle funzionalità “smart” e di altre caratteristiche per l’approfondimento delle quali ti invito a consultare la mia guida dedicata ai migliori TV.

Preferiresti acquistare un decoder? Anche in questo caso, oltre allo standard DVB-T2 HEVC Main10, vanno considerati i tipi di connettività, le entrate presenti (SCART, HDMI, USB, ecc.), le funzioni di registrazione e riproduzione multimediale e altri fattori ancora. Ti invito dunque a consultare quanto ti ho precedentemente riferito in merito a quale decoder acquistare.

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Come verificare TV HD: TV Sat

DVB-S2

Le soluzioni per verificare se il proprio televisore o il proprio decoder tivùsat sono in grado di ricevere i canali in alta definizione sono pressoché analoghe a quelle relative al segnale digitale terrestre. Ecco tutti i dettagli.

Sintonizzarsi sui canali HD

Canale 5 HD

Ti stai chiedendo come verificare TV HD nel caso in cui quella che utilizzi è la piattaforma satellitare tivùsat? Tutto quello che devi fare è semplicemente accendere il televisore e digitare i numeri associati ai canali che ti elenco proprio qui sotto.

  • 101 – Rai 1 HD.
  • 102 – Rai 2 HD.
  • 103 – Rai 3 HD.
  • 10 – Rai 4 HD (soltanto in alcune regioni).
  • 15 – Rai Premium HD (soltanto in alcune regioni).
  • 21 – Rai Sport+ HD.
  • 4 – Rete 4 HD.
  • 5 – Canale 5 HD.
  • 106 – Italia 1 HD.
  • 107 – La7 HD
  • 29 – La7d HD
  • 9 – NOVE HD

Se sei in grado di visualizzare almeno uno tra questi canali che ti ho elencato poc’anzi, allora non avrai problemi a poter continuare a goderti i contenuti che hai sempre il visualizzato precedentemente senza problemi. Il tuo canale preferito non è nella lista che vedi sopra? Non c’è problema: sul sito ufficiale della piattaforma tivùsat trovi elencati tutti i canali di quest’ultima (nella pagina che si apre, ti basta premere sull’icona del canale per visualizzarne il relativo numero).

Risintonizzare il TV

Sintonizzazione automatica TV Satellitare

Per riuscire a visualizzare correttamente i canali in HD potrebbe essere necessario anzitutto effettuare la sintonizzazione automatica degli stessi sul proprio televisore o decoder satellitare abbinato. Dovrai, anzitutto, accertarti che al tuo televisore (o al tuo decoder) sia collegato il cavo coassiale per l’antenna parabolica e il modulo SmartCAM HD tivùsat da inserire nello slot CI (Common Interface) o PCMCIA.

Inoltre, ti faccio presente che sulla manualistica e le confezioni dei TV e decoder compatibili con il nuovo standard di trasmissione del segnale televisivo satellitare sono riportati i bollini DVB-S2 e lativù DVB-S2 o lativù 4K DVB-S2.

La procedura per procedere con la sintonizzazione automatica è essenzialmente la stessa che ti ho illustrato all’analogo capitolo sul digitale terrestre di questa guida che stai leggendo. Tuttavia, come metodo di ricerca per la scansione dei canali, devi selezionare l’opzione relativa al satellite. Se utilizzi uno Smart TV Samsung, per procedere, premi sul pulsante Settings del telecomando e vai su Trasmissione > Sintonizzazione automatica > Trasmissione > Selezione satellite > Ricerca > Avvio.

Una volta effettuata la ricerca automatica dei canali, puoi anche effettuare quella manuale come ti ho indicato precedentemente.

Dovrai in questo caso, tuttavia, selezionare il transponder che utilizzi e il tipo di satellite per effettuare la ricerca (HotBird, Astra, ecc.). Per la lista delle frequenze dei canali e i relativi satelliti dai quali vengono trasmessi puoi consultare questa pagina.

Per altri dettagli su queste procedure ti suggerisco di dare uno sguardo al mio tutorial su come vedere TV satellitare. Se dovessi ancora riscontrare problemi con la visualizzazione dei canali, il problema potrebbe essere dovuto anche al modo in cui hai orientato la parabola. Per riposizionare quest’ultima correttamente, dunque, segui le “dritte” che ti ho fornito nella mia guida dedicata.

In caso di problemi

CAM tivùsat

Effettuando le prove consigliate nel capitolo precedente non sei riuscito a visualizzare in canali in alta definizione o ti sei accorto di non avere a disposizione un modulo CAM con certificazione tivùsat o un decoder tivùsat HD o 4K? In tal caso dovrai necessariamente valutare l’acquisto di un televisore con certificazione tivùsat in accoppiata a una CAM HD tivùsat o un decoder tivùsat HD o 4K (dovrà ovviamente essere presente anche la smart card tivùsat per permettere il corretto funzionamento di questi dispositivi).

Ti informo che, anche in questo caso, il Bonus TV – Decoder e il Bonus rottamazione TV validi fino al 31 dicembre 2022 (o fino all’esaurimento delle risorse stanziate) possono essere utilizzati per l’acquisto di un dispositivo compatibile con il nuovo standard DVB S2 (trovi la lista in questa pagina). Puoi acquistare, sia nei negozi fisici sia online, i moduli CAM da introdurre nel televisore. Qui di seguito te ne elenco alcuni validi.

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Se hai intenzione di sostituire il televisore, dovrai controllare che quest’ultimo sia certificato DVB-S2 tivùsat. Molti modelli, in particolare quelli più “accessoriati” e costosi, sono compatibili sia con lo standard DVB-S2 sia con quello DVB-T2. Per avere una panoramica esaustiva di questi apparecchi ti rimando quindi al mio tutorial dedicato.

Il discorso di compatibilità è valido anche per i decoder satellitari. Questi ultimi inoltre hanno anche la possibilità di connettersi a Internet, registrare e riprodurre contenuti multimediali. Per tutti dettagli al riguardo consulta pure la mia guida sui migliori decoder satellitari HD.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.