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Come diventare influencer

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L'idea di poter lavorare come influencer ti entusiasma. Questo perché ti piace molto l'idea di poter lavorare parlando di argomenti che ti stanno a cuore, che ti interessano e che pensi possano interessare a un bacino di utenti più o meno ampio.

Dal momento che non sai come diventare influencer, però, hai sempre rimandato la cosa a un “domani” non precisamente definito. Se le cose stanno così, devi provare a osare un po' e vedere se puoi farti strada nel mondo dell'online come influencer o influenzatore (per usare il termine approvato dall'Accademia della Crusca).

Ti avviso da sùbito che quello che ti si prospetta davanti non è un percorso facile: ci vuole veramente tanto, tantissimo impegno per ottenere dei risultati e, soprattutto, bisogna avere molta pazienza prima di riuscire a cavare un ragno dal buco, come si suol dire. Se sei pronto ad accogliere la sfida, continua a leggere. Ti auguro buona lettura e, soprattutto, ti faccio un grossissimo in bocca al lupo per la tua carriera sul Web!

Indice

Come diventare influencer partendo da zero

social

Prima di ogni altra cosa voglio chiarire un concetto per me fondamentale: fare l'influencer, di per sé, non è un lavoro; si può diventare influencer se si è competenti in uno o più campi e si utilizzano queste competenze sul Web per diffondere il proprio sapere influenzando, dunque, opinioni e scelte del pubblico… in maniera chiara e trasparente e affermando solo ciò di cui si è genuinamente convinti (e non “spingendo” prodotti/servizi solo per un proprio interesse economico), mi raccomando!

Detto ciò, addentriamoci nel vivo di quest'articolo andando a vedere effettivamente come diventare influencer partendo da zero. Partiamo dal presupposto che, la “strada” da intraprendere per diventare influencer non è semplice da percorrere, in quanto richiede una pluralità di competenze (oltre a quelle base, relative ai temi che si intendono trattare online), soprattutto i primi tempi, quando per forza di cose bisogna fare tutto in autonomia.

Inoltre, sappi che non esistono “formule magiche” valide per tutti: le informazioni che ti sto dando costituiscono un percorso che, in linea di massima, possono contribuire a diventare un influencer affermato, ma a tutto ciò bisogna aggiungere un pizzico di fortuna, fattore che non dipende da nessuno, se non nell'avere l'idea giusta al momento giusto e perseguirla con costanza.

A mio modesto parere, se stai iniziando da zero e non hai la più pallida idea di cosa bisogna fare per riuscire a ricoprire il ruolo di influencer, dovresti partire dai seguenti punti.

  • Sviluppa le tue abilità naturali — un bravo influencer, come ti dicevo poc'anzi, deve saper fare tante cose: avere spigliatezza davanti alla videocamera, una buona capacità di scrittura, saper intrattenere buoni rapporto con aziende potenzialmente interessate ai contenuti prodotti, avere un modo di comunicare coinvolgente e interessante, etc. Se sei bravo in uno di questi aspetti, continua ad affinarlo sempre di più; se su altri di questi, invece, ti senti mancante, lavoraci su per riuscire a migliorare queste lacune.
  • Trova la tua nicchia di mercato — se non identifichi qual è la nicchia a cui rivolgerti, rischi di realizzare contenuti che “dicono tutto e non dicono niente”. Questo perché, non avendo trovato l'argomento che interessa a te e alle persone che ti seguono (o che potenzialmente potrebbero decidere di seguirti), rischi di rendere davvero poco interessanti i contenuti che andrai a produrre. Trova, quindi, un argomento in cui sei bravo: i viaggi, se vuoi diventare influencer di viaggi; i libri, se vuoi diventare influencer di viaggi; la tecnologia, se vuoi diventare influencer tech; e così via. Dopodiché parla dell'argomento in questione attraverso i tuoi contenuti.
  • Crea un piano editoriale — definito l'argomento (o gli argomenti) da trattare, devi necessariamente mettere a punto un piano editoriale, andando a pianificare in anticipo quali tipologie di contenuti realizzare (es. video, articoli scritti sul proprio blog, post sui social, etc.), quali sono gli argomenti specifici di cui parlare (aiutandoti, magari, con strumenti per la ricerca delle tendenze del momento, come Google Trend) e quando realizzare e pubblicarli (così da avere una sorta di “calendario editoriale”).
  • Produci contenuti di qualità — sempre riguardo ai contenuti, punta tutto sulla qualità e sull'originalità. Cura ogni singolo dettaglio di foto, video, testi, etc.: questo verrà notato dagli utenti che diventano sempre più esigenti, anche sul Web.
  • Pensa alla tua community — la community è la chiave del tuo successo come influencer e, verso le persone che la compongono, hai una seria responsabilità: realizzare contenuti che siano davvero pensati per loro, senza “intromissioni” da parte di aziende che potrebbero convincerti a realizzare un progetto editoriale per il mero guadagno economico. Questa tua onestà potrebbe non ripagare nell'immediato, ma a lungo termine sicuramente sì. Inoltre, cura la tua community interagendo con le persone di cui ne fanno parte, ad esempio rispondendo ai commenti che vengono lasciati sotto i tuoi contenuti e tenendo conto delle richieste del tuo pubblico.
  • Collabora con altri influencer — può essere una mossa intelligente per avere più visibilità (sfruttando la community degli influencer che accetteranno una collaborazione con te) e al tempo stesso per realizzare contenuti particolarmente interessanti e originali. Avere uno scambio con chi fa già l'influencer, soprattutto, ti consentirà di imparare cose nuove da loro e di avere scambi di idee e spunti sui tuoi progetti futuri.
  • Cura la tua presenza online — il tuo canale YouTube, i tuoi profili Facebook, Instagram, TikTok, Pinterest, LinkedIn, etc. dovrebbero essere curati “maniacalmente”. Inoltre, dovrebbe esserci una certa coerenza sulle varie piattaforme: dovresti usare, nei limiti del possibile, stesso nome utente e immagine del profilo. In questo modo, la tua identità sarà chiara a tutti e potrai creare il tuo personal branding. Un'altra cosa che puoi fare è imparare a conoscere bene le piattaforme che pensi di utilizzare per la tua attività di influencer. Che tu voglia diventare influencer su TikTok, che tu voglia diventare influencer su Instagram oppure che tu voglia diventare influencer su LinkedIn o su un qualunque altra piattaforma, approfondisci l'uso di questi strumenti, se possibile anche partecipando a corsi di formazione specifici.
  • Monitora le tue prestazioni — sfrutta gli strumenti analitici delle piattaforme social che usi per il tuo lavoro (come quelli disponibili su YouTube, Instagram, TikTok, etc.) così da monitorare le tue prestazioni, e studiale per capire quali contenuti funzionano meglio. Così facendo, potrai adattare la tua strategia in base ai risultati ottenuti.
  • Sii costante e paziente — la crescita come influencer richiede tempo e pazienza. Continua a creare contenuti di qualità in modo costante e mantieni un atteggiamento positivo nonostante gli ostacoli e le difficoltà che, con molta probabilità, incontrerai lungo il percorso.

Come diventare influencer e guadagnare

Come mettere soldi da parte

Ma come guadagna un influencer? Questo sarà il focus su cui mi concentrerò in questa parte dell'articolo.

Diciamo che i guadagni dipendono dal tipo di argomenti che si decide di trattare e anche da come li si affronta. In linea di massima, i guadagni derivano da tre fonti principali: pubblicità, collaborazioni con aziende e brand e tramite programmi di affiliazione.

In merito ai guadagni derivanti dalla pubblicità, questi possono essere generati nel momento in cui si decide di inserire la pubblicità sul proprio blog (cosa fattibile con sistemi come AdSense) oppure tramite l'iscrizione al Programma partner di YouTube (di cui ti ho parlato in quest'altra guida).

Dal momento che i guadagni pubblicitari variano in base alle visualizzazioni totalizzate sui propri articoli e/o video, bisogna averne tantissime per riuscire a ottenere guadagni significativi).

In merito alle collaborazioni con aziende e brand, devi sapere che, in qualità di influencer, per definizione puoi avere una certa influenza sui comportamenti delle persone che ti seguono e, quindi, potresti essere in grado di spingerli a usare e/o acquistare un certo prodotto o servizio. Questo le aziende lo sanno e, se hai un buon seguito sul tuo blog o sui social, potrebbero proporti la realizzazione di contenuti sponsorizzati.

Prima di accettare queste proposte, verifica che i prodotti e servizi da promuovere siano effettivamente validi e in linea con gli interessi della tua community: non accettare collaborazioni guardando semplicemente ai guadagni economici che ne avresti. Meglio perdere qualche soldo che la Web reputation che ti sei costruito nel tempo con il tuo pubblico.

Inoltre, anche quando pensi che valga la pena collaborare con un brand, segnala sempre la sponsorizzazione nel contenuto che hai prodotto: ad esempio potresti riportare la dicitura “Articolo realizzato in collaborazione con [nome del brand]” alla fine degli articoli sponsorizzati che pubblichi oppure usa gli hashtag #adv o #sp nei contenuti che pubblichi sui social.

In merito ai programmi di affiliazione, questi consentono di creare link affiliati da inserire nei contenuti online prodotti e mediante i quali guadagnare delle percentuali sulle vendite di prodotti e servizi generate tramite questi ultimi.

Un esempio di programma di affiliazione? Quello di Amazon, per esempio, consente di diventare influencer Amazon vendendo i prodotti presenti sul celebre store online tramite dei link di affiliazione che, se generano vendite entro le 24 ore successive il loro utilizzo, permettono di ottenere una percentuale di guadagno che, talvolta, può raggiungere anche il 20% (dipende dal prodotto venduto). Ovviamente questo non va a incidere sul prezzo d'acquisto degli utenti che acquistano tramite i tuoi link di affiliazione Amazon.

Esistono anche delle fonti di guadagno “diversificate”, come la partecipazione a eventi dal vivo o la pubblicazione di un libro: solitamente queste soluzioni vengono proposte a chi è ormai un influencer affermato, come minimo a livello nazionale. Se raggiungerai certi livelli di notorietà, è probabile che ti vengano proposte anche simili opportunità da parte di società che si occupano di organizzazioni di eventi e/o da case editrici.

Come iscriversi all'albo degli influencer

Albo

Con la delibera n. 197/2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha introdotto in Italia un importante strumento di regolamentazione del mondo digitale: l’albo degli influencer rilevanti. Non si tratta di un albo professionale nel senso tradizionale del termine — come quello degli avvocati o dei giornalisti — ma di un registro ufficiale che impone obblighi di trasparenza e responsabilità a chi, attraverso i social, esercita una forte influenza sul pubblico. L’obiettivo è colmare il vuoto normativo che finora ha caratterizzato un settore in continua espansione, dove contenuti pubblicitari e informativi spesso si confondono, e dove la mancanza di regole ha portato in più occasioni a violazioni della tutela dei minori e a casi di pubblicità occulta.

A dover effettuare l’iscrizione sono i cosiddetti influencer “rilevanti”, cioè coloro che superano almeno una delle due soglie fissate dall’AGCOM: 500.000 follower su una o più piattaforme social (come Instagram, TikTok, YouTube, Twitch o Facebook) oppure 1 milione di visualizzazioni medie mensili sui propri canali. Secondo le stime, in Italia rientrerebbero in questa categoria circa 2.000 persone, tra cui i nomi più noti del panorama digitale come Chiara Ferragni, Fedez, Khaby Lame, Gianluca Vacchi e diversi creator legati al mondo dei videogiochi. Per iscriversi è necessario compilare il modulo online disponibile sul sito dell’AGCOM, indicando dati anagrafici, profili social, numero di follower e visualizzazioni, oltre a un indirizzo PEC o email certificata. L’iscrizione è obbligatoria per chi supera le soglie, ma può essere effettuata anche su base volontaria da parte di chi desidera aderire spontaneamente al Codice di condotta dell’Autorità.

L’albo introduce regole molto precise su diversi aspetti dell’attività online. Prima di tutto la trasparenza commerciale, che vieta la pubblicità occulta e obbliga gli influencer a segnalare in modo chiaro ogni collaborazione, usando diciture come #pubblicità, #adv o #sponsorizzato. Anche i contenuti realizzati con l’uso di intelligenza artificiale o filtri digitali devono essere dichiarati attraverso avvisi visibili, come “foto modificata” o “video filtrato”. Altri obblighi riguardano la tutela dei minori, con il divieto di diffondere materiali inappropriati o fuorvianti e l’obbligo di usare le funzioni di sicurezza messe a disposizione dalle piattaforme per segnalare contenuti non adatti. Gli influencer devono inoltre evitare qualsiasi forma di hate speech, discriminazione o incitamento alla violenza, e impegnarsi a rispettare la veridicità dell’informazione, contrastando la diffusione di fake news, soprattutto nei settori sensibili come salute e sicurezza.

Le violazioni delle regole previste dal Codice di condotta possono comportare sanzioni amministrative molto pesanti. In caso di pubblicità occulta o mancanza di trasparenza, l’AGCOM può imporre multe fino a 250.000 euro, mentre nei casi più gravi, come la violazione delle norme a tutela dei minori, le sanzioni possono arrivare a 600.000 euro. Inoltre, chi è tenuto all’iscrizione ma non la effettua rischia di essere segnalato e sanzionato ugualmente. L’Autorità ha anche il potere di avviare indagini di propria iniziativa o a seguito di segnalazioni da parte degli utenti, richiedendo alle piattaforme social di limitare o rimuovere contenuti non conformi e, nei casi più estremi, disporre la sospensione o l’esclusione dall’albo.

Il registro sarà consultabile pubblicamente sul sito dell’AGCOM e aggiornato due volte all’anno, ad aprile e ottobre. Le informazioni rese visibili comprenderanno il nome o il nickname dell’influencer e i principali dati di riferimento, come follower e visualizzazioni. Il modulo per la registrazione è già disponibile e i creator hanno tre mesi di tempo per completare la procedura, con la pubblicazione del primo elenco ufficiale prevista per la primavera 2026.

Con l’entrata in vigore dell’albo degli influencer, l’Italia compie un passo decisivo verso una regolamentazione più matura e trasparente del mercato dei contenuti digitali, in linea con quanto previsto dal Digital Services Act europeo. Questa misura non limita la libertà di espressione, ma riconosce il valore e l’impatto professionale dei creator, trasformando un’attività spesso considerata informale in una forma di comunicazione responsabile, soggetta a regole chiare e condivise. Chi lavora in modo serio e trasparente non avrà nulla da temere: sarà semplicemente chiamato a fare un passo in più verso la credibilità e la tutela del pubblico. Il link per iscriversi all'albo è questo.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.