Come funziona l’MP3
Scarichi spesso degli audiolibri e della musica in formato MP3 e oggi, tutto a un tratto, ti è balenata per la mente una domanda importante a cui non hai saputo dare risposta, ovvero: come funziona l’MP3? Ebbene, in questa guida farò del mio meglio per spiegarti dapprima cos’è un file in formato MP3, poi perché è nato questo tipo di file e infine anche le differenze con altre tipologie di file audio disponibili sulla piazza. Insomma, faremo una bella lezione teorica sul formato MP3.
Andando poi più avanti, ti illustrerò anche come utilizzare un lettore MP3 e in particolar modo ti parlerò delle operazioni da compiere per caricare i file audio al suo interno, così da ascoltare il tutto in completa mobilità e comodità. Ti posso assicurare che tutto ciò che troverai qui di seguito è di facilissima comprensione e alla portata di chiunque.
Detto ciò, direi che possiamo finalmente passare all’azione vera e propria. Prenditi, dunque, giusto qualche minuto di tempo libero e continua a leggere questa mia nuova guida informatica. Sono certo che alla fine avrai le idee molto più chiare sia su cosa sono i file MP3, che i lettori MP3. A me non resta altro che augurarti una buona lettura!
Indice
Come funziona il file MP3
Cominciamo subito spiegando come funziona il file MP3 (che sta in realtà per Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3). MP3 è un algoritmo di compressione dei file audio di tipo lossy che ha lo scopo di ridurre le dimensioni di un file audio originale, senza però andare a intaccare in maniera significativa la qualità dell’audio del file in questione. Ti spiego ora meglio cosa significa tutto questo.
Anzitutto, devi sapere che esistono due tipi di compressione dei file: quella lossy e quella lossless. La prima è quella che riduce le dimensioni dei file andando a perdere una parte di dati, mentre la seconda è quella che riduce sempre la dimensione dei file, senza perdere però alcun dato e un esempio di quest’ultima compressione è quella svolta dai programmi WinZip e WinRAR.
Come ti ho già detto, la compressione MP3 è di tipo lossy e questo vuol dire che c’è a tutti gli effetti una perdita di dati irreversibile durante la compressione di un file audio, ad ogni modo, si tratta di una perdita talvolta impercettibile all’orecchio umano. È proprio questo, infatti, il grande pregio del formato MP3, in quanto potrebbe riuscire a ridurre anche dell’80-90% le dimensioni di un file WAV originale, andando a perdere solamente alcune frequenze che l’orecchio umano non sentirebbe nemmeno.
Ti ho appena parlato di file WAV e, prima di procedere, vorrei spendere due parole su questo formato di file audio. Devi sapere, infatti, che il formato audio WAV è un tipo di file non compresso e che contiene, quindi, tutti i dati originali. Si tratta della tipologia di file di qualità migliore ed è sicuramente la più indicata se desideri ascoltare musica con impianti Hi-Fi di alta qualità. Tuttavia, come avrai già immaginato, le dimensioni dei file WAV sono davvero considerevoli.
Per tua informazione, esistono anche altri tipi di formati audio. Ad esempio, uno dei più conosciuti è il formato FLAC che sta per Free Lossless Audio Codec. Questo tipo di file comprime sempre un file audio originale ma, essendo di tipo lossless, non c’è perdita di dati in questo caso. Ciò vuol dire che la qualità dell’audio è sicuramente maggiore rispetto a un file MP3 e di conseguenza anche le dimensioni del file sono notevolmente più grandi. Per ulteriori approfondimenti, ti invito a leggere la mia guida sui migliori formati audio, nella quale ti ho parlato di tanti altri formati audio sia di tipo lossy che di tipo lossless.
Tornando però ora a parlare del file MP3 nello specifico, devi sapere che esistono diversi modi di comprimere un file MP3. In questo ambito si parla spesso infatti di bitrate, ovvero della quantità di dati audio che vengono trasmessi al secondo. Generalmente l’unità di misura del bitrate è il kbps (kilobit per secondo). Il bitrate determina in maniera molto significativa la qualità dell’audio del file MP3 in oggetto e va da sé che, maggiore è il valore espresso in kbps, maggiore sarà la dimensione del file. Il range di valori in kbps va da 32 a 320, ad ogni modo, un file MP3 è considerato “accettabile” dai 128kbps in su.
Ci tengo a informarti che puoi facilmente controllare i bitrate di un file MP3, andando a verificare le proprietà di quel determinato file. Su tutte le versioni di Windows, è sufficiente fare clic destro sul file MP3, selezionare la voce Proprietà, andare poi nella scheda Dettagli e leggere cosa c’è scritto in corrispondenza della voce Velocità in bit. Su Mac, invece, puoi riuscirci utilizzando Quick Time Player, il programma predefinito per riprodurre audio e video su Mac. Fai quindi clic destro sul file MP3 di tuo interesse, clicca su Apri con e seleziona Quick Time Player. A questo punto puoi utilizzare la combinazione di tasti cmd+i da tastiera e dovrebbe subito apparirti una finestra. In questa finestra leggi cosa c’è scritto a seguito della voce Velocità dati.
Dopo aver appreso tutte queste nozioni sui file MP3, hai forse anche già capito perché si tratta di un formato di file audio così tanto utilizzato e apprezzato: anzitutto perché occupa poco spazio, poi perché la qualità dell’audio rimane ottima (se compressa a 128kbps o più) e infine anche perché è un tipo di file compatibile con praticamente qualsiasi player audio sulla piazza e su quasi qualsiasi device.
Se ti domandi quali formati di file usano le piattaforme di musica in streaming, in questo caso l’MP3 è poco utilizzato in quanto, ad esempio, Spotify usa l’Ogg/Vorbis o l’AAC (maggiori informazioni qui), mentre Apple Music usa l’AAC (maggiori informazioni qui). Si tratta di altri formati lossy, ma che assicurano una qualità audio spesso maggiore dell’MP3 (a parità di bitrate).
Questo significa che è possibile prendere un brano dai servizi di streaming musicale e copiarlo sul proprio lettore MP3? No, in quanto i file dei servizi di streaming sono protetti da DRM, cioè dei “lucchetti digitali” che ne impediscono la riproduzione su dispositivi e software non autorizzati: in parole povere è possibile ascoltarli solo con l’app ufficiale del servizio di streaming e solo se il proprio abbonamento lo consente.
Detto questo, per approfondimenti sulla storia del formato MP3, ti rimando a Wikipedia, mentre se vuoi saperne di più sui migliori formati audio attualmente su piazza, ti rimando al mio tutorial dedicato.
Come si usa l’MP3
Hai appena detto che hai intenzione di acquistare un lettore MP3 e ti stai al contempo chiedendo come si usa l’MP3? Beh, come forse già sai, al giorno d’oggi gli smartphone svolgono tutte le funzioni svolte anche da un lettore MP3/MP4 (MP4 è un formato video e puoi trovare più informazioni nella mia guida sui programmi per MP4).
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Ad ogni modo, l’acquisto di uno di questi lettori potrebbe rivelarsi un’ottima scelta da parte tua se vuoi avere un dispositivo interamente dedicato alla riproduzione di contenuti multimediali, in modo tale da lasciar stare, per almeno un po’ di tempo, il tuo caro smartphone. Lascia, dunque, che ti spieghi brevemente come funziona il tutto.
Anzitutto, ti informo che molti lettori MP3/MP4 disponibili attualmente in commercio sono dotati di tecnologia Bluetooth, Wi-Fi e hanno quasi tutti un attacco USB (che può essere di tipo micro-USB o USB-C). Va da sé, quindi, che è ora molto semplice caricare file multimediali all’interno di un lettore MP3/MP4. Infatti, nei lettori dotati di Wi-Fi è spesso possibile scaricare musica e altri contenuti direttamente dal dispositivo stesso, dopo averlo connesso a Internet. Inoltre, non è raro che questi tipi di lettori MP3/MP4 siano animati da un sistema operativo Android o da iOS (quest’ultimo vale soltanto per gli iPod, anche se ormai sono stati eliminati dal commercio da Apple dal 2022).
Tutti i lettori MP3/MP4 che godono di una porta USB offrono spesso la possibilità di caricare contenuti multimediali attraverso il PC, semplicemente collegando il lettore al computer tramite l’apposito cavo USB. Per tua informazione, ti ho spiegato i passaggi da seguire sia per quanto riguarda Windows che macOS nella mia guida su come caricare musica su MP3.
Un’altra soluzione che hai dalla tua per caricare musica su un lettore MP3/MP4 è quella di utilizzare una microSD. Ovviamente, ti devi dapprima accertare che il lettore in oggetto abbia lo slot per le microSD e, nel caso, potresti inserire la microSD nel computer o nello smartphone/tablet, caricarla con i contenuti che ti interessano e inserirla poi nel lettore MP3/MP4.
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Ti, ricordo, inoltre che prima di caricare un qualsiasi file, ti devi prima accertare che quel formato sia supportato dal lettore che stai utilizzando, altrimenti non verrà riconosciuto e riprodotto. Ti ho parlato di questo e anche di altri aspetti nella mia guida all’acquisto dedicata ai migliori lettori MP3 che puoi trovare sul mercato.
Una volta che sei riuscito a caricare i file di tuo interesse all’interno del lettore, utilizzare un lettore MP3/MP4 è estremamente semplice. Molti lettori godono infatti di uno schermo touch proprio come gli smartphone, mentre altri consentono la navigazione nei menu attraverso un apposito tastierino fisico. Ti basterà selezionare il file da riprodurre e il gioco è fatto!
Inoltre, ci tengo a informarti che alcuni modelli sono dotati di altoparlanti, comunque sia, potrebbe essere più comodo per te armarti di auricolari o di cuffie e collegarli alla porta jack audio del lettore MP3/MP4 oppure associarli tramite Bluetooth, per goderti la musica al meglio.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.
