Come collegare smartphone a TV
Vorresti trasmettere un video, una presentazione o una serie di foto dallo smartphone al televisore ma non sai come riuscirci? Stai per acquistare un nuovo Smart TV ma, prima di farlo, vorresti assicurarti che questo disponga delle tecnologie giuste per ricevere contenuti in modalità wireless dal tuo smartphone? Non ti preoccupare, se vuoi ci sono qui io a darti una mano.
Devi sapere che ormai esistono diverse tecnologie wireless che permettono di proiettare lo schermo dello smartphone sul televisore (operazione che in gergo tecnico viene chiamata “mirroring”) e di trasmettere foto, video o brani audio a quest’ultimo. Non devi far altro che scoprire quella più adatta alle tue esigenze, che sia compatibile con i tuoi dispositivi, e cominciare ad utilizzarla. Trovi spiegato tutto qui sotto.
Lasciami fare solo una piccola precisazione prima di entrare nel vivo del tutorial e scoprire in dettaglio come collegare smartphone a TV: alcune applicazioni dedicate alla Pay TV, come ad esempio, Sky Go, per una questione di diritti, inibiscono la visualizzazione dei loro contenuti sul televisore (viene visualizzato uno schermo nero al posto dei contenuti avviati). Discorso diverso, invece, vale per i servizi di streaming online, come Netflix e Amazon Prime Video, che invece supportano ufficialmente alcuni metodi di trasmissione dei contenuti al televisore (Chromecast) e funzionano anche collegando lo smartphone al TV via cavo. Fai attenzione a questi dettagli prima di acquistare un adattatore o un cavo per la trasmissione di contenuti dal cellulare al televisore.
Indice
- Come collegare smartphone a TV Smart
- Come collegare smartphone a TV non Smart
- Come collegare smartphone a TV con cavo
Come collegare smartphone a TV Smart
Se hai deciso di acquistare un nuovo Smart TV, sei indeciso tra vari modelli e stai cercando informazioni circa le tecnologie di trasmissione wireless supportate da questi ultimi, eccoti accontentato: qui di seguito trovi una breve panoramica sulle tecnologie di trasmissione wireless supportate dagli Smart TV dei principali produttori e le indicazioni su come utilizzarle.
Chromecast integrato
Google Cast è la tecnologia wireless che sta anche alla base di Chromecast, la celebre chiavetta HDMI di Google (di cui avrò modo di parlarti tra un po’): per questo motivo, viene chiamata anche Chromecast integrato. Essa permette di trasmettere al televisore non solo contenuti audio e video di applicazioni come Netflix, Amazon Prime Video e Spotify, ma anche l’intero schermo dello smartphone, a patto che si tratti di un dispositivo Android. iPhone non offre questa funzionalità in maniera ufficiale (se non tramite cavo o tecnologia AirPlay), ma esistono delle app di terze parti, come Replica (gratis, con banner pubblicitari e acquisti in-app per sbloccare il controllo per ritardo, qualità e modalità di trasmissione) che consentono di bypassare questo limite sfruttando la funzione di registrazione dello schermo e inviando quest’ultima al Chromecast.
I televisori che offrono il Chromecast integrato sono quelli equipaggiati con il sistema operativo Android TV, la controparte TV del celebre sistema operativo per smartphone e tablet. Ad esempio, puoi trovare Google Cast sugli Smart TV di Sony, Sharp, Toshiba, Philips, ma anche di altri produttori. Maggiori info qui.
Se il tuo televisore ha il supporto Chromecast integrato, per inviargli dei contenuti, non devi far altro che collegare lo smartphone (sia esso un Android o un iPhone) alla medesima rete Wi-Fi, avviare su quest’ultimo un’app dotata del supporto a Google Cast/Chromecast (come quelle citate in precedenza), premere sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde del Wi-Fi) e selezionare il nome del tuo Chromecast dall’elenco che ti viene proposto. Successivamente, avvia la riproduzione del contenuto di tuo interesse e questo verrà trasmesso sul televisore. Avrai poi la possibilità di comandarne la riproduzione tramite telefono.
Per attivare la trasmissione dello schermo dello smartphone su Android (da Android 4.4 e successivi), devi invece recarti nel menu Impostazioni > Dispositivi connessi dello smartphone, premere sulla voce Trasmetti e selezionare il nome del Chromecast dalla lista che compare. In alternativa, su alcuni device, si può anche espandere il menu delle notifiche (facendo due swipe dalla cima dello schermo verso il basso) e pigiare sull’icona della trasmissione. Su iPhone, invece, avvia l’app Replica, che si può usare gratis (con banner pubblicitari), autorizza l’uso del Bluetooth, seleziona il Chromecast da usare e premi sui pulsanti Iniziare e Avvia trasmissione.
La trasmissione avviene in Full HD o addirittura UltraHD, senza particolari problemi di lag, a patto che la rete wireless d’appoggio sia abbastanza prestante.
Miracast (Android)
Miracast è un sistema promosso dalla Wi-Fi Alliance, che permette di proiettare diversi contenuti, tra cui anche l’intero schermo dello smartphone, sul televisore, tramite la tecnologia Wi-Fi Direct. Questo significa che crea una rete diretta tra i due dispositivi e non necessita di una connessione Internet per funzionare.
Per collegare lo smartphone al TV usando Miracast, occorre che entrambi i dispositivi supportino questa tecnologia, ma purtroppo la sua adozione da parte dei produttori hardware è ancora piuttosto frammentata.
In linea di massima, possiamo dire che la maggior parte degli smartphone con Android 4.4 o superiori supporta Miracast, ma ci sono anche delle eccezioni. Bisogna verificare modello per modello, consultando le specifiche tecniche del terminale.
Per quanto riguarda i televisori, invece, la situazione è più “tranquilla”. Nel senso che molti Smart TV supportano nativamente Miracast ma gli altri possono essere resi facilmente compatibili con questa tecnologia usando delle chiavette HDMI acquistabili per poche decine di euro in qualsiasi store di elettronica (un paio di esempi li trovi linkati proprio qui sotto).
Miracast non è compatibile con i dispositivi Apple, che invece utilizzano la tecnologia AirPlay (di cui parleremo a breve), mentre è supportato da alcuni notebook e ultrabook Windows. Ma di questo ti ho parlato meglio nel mio tutorial su come sdoppiare lo schermo di Windows 10.
Per trasmettere lo schermo di Android con Miracast basta seguire le indicazioni viste in precedenza per Chromecast.
La trasmissione avviene in risoluzione Full HD ed è abbastanza fluida. Va bene per i film, è perfetta per foto e presentazioni mentre potrebbe dare qualche problema con i giochi visto il piccolo ritardo che c’è rispetto alla fonte del segnale (in questo caso lo smartphone).
AirPlay 2
AirPlay è una tecnologia sviluppata da Apple che permette di trasmettere flussi audio e video in modalità wireless. È compatibile esclusivamente con i dispositivi prodotti dall’azienda di Cupertino (quindi iPhone, iPad, Mac ecc.) e con gli Smart TV di alcune aziende produttrici, come LG, Samsung, Sony e Vizio, con cui Apple ha stretto degli accordi. Puoi riconoscere facilmente i televisori che integrano AirPlay 2 (la versione più recente di questa tecnologia) dalla presenza dell’etichetta Works with Apple AirPlay. Maggiori info qui.
Necessita di una rete Wi-Fi per funzionare (rete a cui devono essere connessi tutti i dispositivi coinvolti nello streaming) e può essere sfruttato per vari scopi. Supporta il mirroring dello schermo da iPhone, iPad e Mac e la trasmissione di contenuti audio/video come film, foto e brani musicali da tali device.
Per trasmettere un contenuto con AirPlay, basta avviarne la riproduzione su iPhone, pigiare sull’icona di AirPlay (lo schermo con il triangolo al centro) e selezionare l’Apple TV come dispositivo di destinazione. Per avviare il mirroring dello schermo, invece, basta aprire il control center di iOS (effettuando uno swipe dall’angolo in alto a destra dello schermo verso il basso, su iPhone X e successivi, o dal fondo dello schermo verso l’alto, sui modelli precedenti di “melafonino”), pigiare sull’icona Duplica schermo e selezionare Apple TV come dispositivo di destinazione.
La risoluzione dello streaming con AirPlay supporta fino alle risoluzioni UltraHD (4K) e Full HD (1080p) con un livello di fluidità più che buono. Può essere utilizzato anche per i giochi, anche se bisogna tenere in considerazione un po’ di ritardo che potrebbe disturbare i gameplay più frenetici.
La tecnologia AirPlay, per i televisori che non la supportano nativamente, si può ottenere acquistando una Apple TV: un box prodotto da Apple che si collega alla porta HDMI del televisore e permette di accedere a varie app e contenuti multimediali. Te ne parlerò meglio a breve.
Altre tecnologie wireless
Alcuni modelli di Smart TV, pur non avendo Chromecast integrato né il supporto AirPlay, offrono delle tecnologie di trasmissione wireless che permettono di ricevere contenuti da Android e iPhone, a patto di restare nell’ambito di alcune app supportate (es. YouTube o Netflix), che devono essere installate sia sullo smartphone che sul televisore.
Un esempio di questa tecnologia è AnyView Cast di Hisense, che permette di inviare i contenuti da Android e iPhone al televisore, a patto che questi siano connessi alla medesima rete Wi-Fi e che si utilizzino le app supportate. Per avviare la trasmissione dei contenuti, basta premere sull’apposita icona (quella dello schermo con le onde del Wi-Fi o il triangolo, a seconda del dispositivo utilizzato) e selezionare lo Smart TV come dispositivo di destinazione.
DLNA
DLNA (acronimo di Digital Living Network Alliance) è una tecnologia abbastanza datata che permette di trasmettere contenuti audio/video in modalità wireless. Purtroppo non consente il mirroring dello schermo. Può essere usato solo per condividere video, foto e brani musicali, ma la sua ampia compatibilità con i device attualmente in commercio lo rendono una soluzione ancora interessante.
Per funzionare richiede che tutti i device siano collegati alla stessa rete Wi-Fi (non necessariamente con una connessione Internet attiva) e che i contenuti audio/video siano codificati in formati ben specifici. In caso contrario può essere effettuata una conversione dei contenuti “al volo”, che però nel caso dei video in HD può rivelarsi molto stressante per il dispositivo e quindi può portare a delle riproduzioni “scattose”.
La tecnologia DLNA è supportata dalla maggior parte degli smartphone (tramite apposite app, come ad esempio iMediaShare, per Android e iPhone) e da tantissimi ricevitori, smart TV e console per videogiochi. È una soluzione ideale anche per accedere ai file multimediali archiviati nei NAS (maggiori info qui).
Come collegare smartphone a TV non Smart
Hai un televisore non Smart e vorresti sapere se esistono dei modi per collegarlo allo smartphone, magari senza fili? Ma certo che sì! Acquistando i dispositivi giusti (tutti abbastanza economici, per fortuna), è possibile collegare lo smartphone a TV senza Wi-Fi: ecco tutti i dettaglio.
Come collegare smartphone a TV con Chromecast
Cominciamo dal Chromecast di Google che, come accennato in precedenza, è una chiavetta che si collega alla porta HDMI del televisore e permette di proiettare su quest’ultimo vari tipi di contenuti: lo schermo dello smartphone, il desktop del computer e contenuti audio/video presenti su Internet o all’interno della rete locale.
I suoi principali punti di forza sono l’estrema semplicità di utilizzo (lo si inserisce nel TV, lo si connette a una rete wireless usando l’apposita app per smartphone o per computer e il gioco è fatto), il prezzo competitivo (39 euro per il modello base, che supporta la risoluzione Full HD, e 69,99 euro per quello con Google TV che, invece, supporta la risoluzione 4K, l’input da telecomando e l’installazione delle app direttamente sul dispositivo), il poco ritardo nella trasmissione e la compatibilità multi-piattaforma.
Chromecast può comunicare con Windows, macOS, Linux (tramite il browser Chrome) e con tutti i principali modelli di smartphone e tablet. I device Android, che dispongono del supporto nativo a Chromecast, permettono di inviare al televisore sia il contenuto dello schermo sia i singoli contenuti multimediali (video, foto ecc.). Gli iPhone, invece, possono trasmettere solo contenuti audio/video mediante l’utilizzo di apposite app.
Una volta portata a termine la configurazione iniziale del Chromecast tramite l’applicazione Google Home per Android o iPhone (qui trovi la procedura completa), non bisogna fare quasi più nulla. Basta collegare lo smartphone alla stessa rete wireless a cui è collegata la chiavetta, avviare la riproduzione del contenuto da inviare al televisore e pigiare sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde della rete Wi-Fi).
Tra le applicazioni più interessanti che attualmente supportano Chromecast ti segnalo Netflix, Amazon Prime Video, NOW TV e Spotify, ma ce ne sono davvero tantissime. Per farti un’idea più chiara, consulta il mio tutorial sulle applicazioni per Chromecast. Per la trasmissione dello schermo da Android, invece, puoi avvalerti delle medesime indicazioni che ti ho dato nel capitolo dedicato a Chromecast integrato o premere sull’apposita voce presente nell’app Google Home, dopo aver selezionato il nome del Chromecast dalla schermata principale.
Chromecast si può acquistare sullo store ufficiale di Google e in tutti i principali negozi di elettronica. Funziona su tutti i modelli di televisore, anche non Smart, dotati di porte HDMI. L’alimentazione può essere data tramite presa elettrica o tramite la porta USB del televisore (solo per il modello base, il modello 4K va alimentato tramite presa elettrica). Per maggiori informazioni leggi la mia guida su come funziona Chromecast.
Come collegare smartphone a TV con Apple TV
Se hai un iPhone e vuoi trasmettere lo schermo del dispositivo sul televisore in modalità wireless, devi acquistare una Apple TV. Si tratta di un piccolo box dotato di telecomando che, una volta connesso al televisore, permette di accedere a una vasta gamma di app e servizi multimediali e di usufruire della tecnologia AirPlay, di cui ti ho parlato prima.
Apple TV è disponibile in due versioni: una HD da 32GB e una 4K da 32 o 64 GB con supporto a Dolby Vision e HDR10. Ai fini della riproduzione dei contenuti tramite AirPlay, i vari modelli di Apple TV non presentano differenze (le prestazioni sono pressoché identiche). Per saperne di più leggi il mio tutorial su come funziona Apple TV.
Nota: esistono anche delle chiavette Miracast più economiche che promettono il supporto ad AirPlay, ma le loro performance non sono quasi mai all’altezza di quelle di Apple TV.
Come collegare smartphone a TV con cavo
Adesso vediamo come collegare smartphone e TV con cavo: una procedura che non richiede alcun tipo di configurazione, riduce praticamente a zero il problema dei ritardi nel segnale video ma – ça va sans dire – può portare a un fastidioso ingombro sul pavimento o sul piano su cui è poggiato il televisore. Tieni presente, inoltre, che alcune app di streaming potrebbero inibire la trasmissione via cavo dei contenuti e consentire solo quella wireless via Chromecast o altri protocolli.
Android
Gli smartphone Android, purtroppo, non dispongono tutti dello stesso tipo di porte. Questo significa che anche i cavi necessari a collegarli al televisore possono essere diversi.
Ad ogni modo, acquistando un cavo MHL con connettore USB-C (per i telefoni più moderni) e/o adattatore microUSB (per i telefoni che usano ancora questa porta standard) dovresti riuscire a connettere il tuo telefono al televisore senza grossi problemi.
Per molti smartphone più recenti dotati di porta USB-C, comunque, dovrebbe essere sufficiente qualsiasi cavo da USB-C ad HDMI. Prima di effettuare l’acquisto, però, verifica bene la compatibilità (basta controllare nella scheda del prodotto e nei commenti su Amazon).
La connessione, una volta collegate fisicamente le due estremità del cavo ai tuoi dispositivi, dovrebbe essere immediata.
iPhone
Se vuoi collegare un iPhone al televisore via cavo, ciò di cui hai bisogno è l’Adattatore da Lightning ad AV digitale Apple, che permette di collegare tutti i modelli di iPhone (dal 5 in poi) alla porta HDMI del televisore. Risoluzione massima: Full HD 1080p. Il cavo HDMI va acquistato separatamente.
Apple Lightning Digital AV Adapter
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.