Come riavviare computer bloccato
Dopo essere stato il tuo migliore amico per tanto, tanto tempo, il computer con cui sei solito lavorare si sta pian piano trasformando nel tuo peggior nemico, a causa dei blocchi improvvisi che continuano a verificarsi a intervalli regolari: usarlo in queste condizioni ti risulta impossibile e, purtroppo, non riesci a capire come venire a capo di questa triste situazione, se non interrompendo l’alimentazione del PC ogni volta che ciò succede.
Ebbene, non disperare: ci sono qui io! Nella guida che segue, infatti, intendo fornirti delle dritte e dei consigli utili per affrontare eventualità come quelle descritte poc’anzi, insegnandoti come riavviare computer bloccato senza necessariamente perdere il lavoro svolto in precedenza e, soprattutto, senza dover ogni volta staccare la spina del case o scollegare la batteria del portatile. Infine, sarà mia cura indicarti alcune possibili cause di questo comportamento, illustrandoti le soluzioni più efficaci per tentare di risolvere il problema dei blocchi improvvisi.
Come dici? Adesso non vedi l’ora di metterti all’opera? Perfetto, non indugiare oltre e leggi tutto d’un fiato ciò che ho da spiegarti su questo tema: sono sicuro che apprenderai ben presto le tecniche illustrate e che, in men che non si dica, riuscirai a risolvere in modo brillante il tuo problema. A questo punto, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e buona fortuna!
Indice
- Chiusura forzata dei processi in esecuzione
- Riavvio forzato del PC
- Cosa fare se il PC si blocca
- In caso di ulteriori problemi
Chiusura forzata dei processi in esecuzione
Prima ancora di riavviare un computer bloccato e perdere di conseguenza le eventuali modifiche a file aperti, è bene verificare se la colpa del blocco è di uno specifico programma in esecuzione: qualora fosse il tuo caso, puoi agevolmente evitare il riavvio chiudendo forzatamente il processo associato al software “in panne”, attraverso le utility Gestione attività e Forza chiusura applicazioni, disponibili rispettivamente in Windows e macOS. Dopo aver chiuso il programma problematico, salva il tuo lavoro e riavvia il computer nella maniera “classica”.
Windows
Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, hai la possibilità di visualizzare i programmi in esecuzione, oltre che i processi attivi, grazie all’utility Gestione Attività (o task manager): quest’ultima, infatti, dovrebbe essere agevolmente raggiungibile anche quando il computer è completamente bloccato, premendo la “famosa” combinazione di tasti Ctrl+Alt+Canc e selezionando successivamente l’opzione Gestione attività dal menu proposto a schermo. In alternativa, puoi tentare di avviare il taskmanager senza passare dal menu di scelta, pigiando, invece, la combinazione di tasti Ctrl+Shift+Esc.
Una volta visualizzata la finestra di Gestione attività, clicca sulla voce Più dettagli collocata in basso a sinistra, se necessario, così da visualizzare l’intera interfaccia del programma e abilitare l’accesso alla lista dei processi in esecuzione, che puoi consultare in modo approfondito cliccando sulla scheda Dettagli.
Per verificare quale processo in esecuzione stia impegnando di più il processore, clicca sulla colonna CPU per ordinare la lista in base al consumo di CPU; per effettuare l’ordinamento in base al consumo di RAM, invece, clicca sulla colonna Memoria.
Una volta identificato il processo in esecuzione che si trova consumando in modo anomalo la CPU e/o la RAM, clicca sul suo nome e pigia sui pulsanti Termina attività (collocato in basso a destra) e Termina processo per interromperlo forzatamente: tieni presente che, in questo modo, le modifiche apportate su eventuali file aperti dal rispettivo programma associato non verranno salvate.
Se hai qualche dubbio o temi di chiudere un file importante per il sistema, puoi provare a cercare il suo nome (specificato nella colonna Nome) su Google prima ancora di agire e chiuderlo definitivamente.
macOS
Per quanto riguarda la procedura per riavviare computer Apple bloccato, invece, hai due modi di uscire forzatamente dai programmi bloccati su macOS: il primo prevede l’impiego dell’utility Forza chiusura applicazioni e permette di interrompere le applicazioni che non rispondono più in modo pressoché immediato.
Per servirtene, premi la combinazione di tasti cmd+alt+esc sulla tastiera del Mac (dovrebbe funzionare anche quando il sistema sembra bloccato), scegli il programma che non risponde più – che dovrebbe essere contrassegnato da un’apposita indicazione – dalla finestra proposta a schermo e, per interromperlo, clicca per due volte sul pulsante Uscita forzata. Le modifiche su eventuali file aperti nel programma appena “ucciso” non saranno salvate.
In alternativa, se il sistema è estremamente lento ma non del tutto bloccato, puoi ottenere una lista più completa dei processi attivi sul computer (e non soltanto dei programmi aperti) utilizzando l’utility Monitoraggio Attività, che puoi richiamare dalla cartella Altro del Launchpad (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock).
Una volta avviato il programma, che è estremamente simile a Gestione Attività di Windows, clicca sulla scheda CPU e poi sulla colonna %CPU per sapere quali processi stanno impiegando maggiormente il processore; allo stesso modo, portati nella scheda Memoria e clicca sulla colonna Memoria per stanare i processi che impegnano più RAM.
Una volta identificato il processo “bloccante”, puoi terminarlo selezionando il suo nome e cliccando prima sulla [X] collocata in alto a sinistra e, successivamente, sul pulsante Uscita forzata.
Riavvio forzato del PC
Se non sei riuscito a risolvere il tuo problema applicando le tecniche suggerite in precedenza, allora la stabilità del sistema potrebbe essere irrimediabilmente compromessa e potresti aver bisogno di riavviare il computer in maniera forzata.
All’atto pratico, ciò significa effettuare uno spegnimento “violento” senza rispettare la procedura prevista dal sistema operativo, avvalendosi dei tasti fisici del computer, esattamente come se si stesse interrompendo l’alimentazione: si tratta di una procedura piuttosto brusca ma che, in caso di computer completamente bloccato, può rivelarsi risolutiva.
Prima di andare avanti e spiegarti come spegnere forzatamente il computer, è bene però che tu sia al corrente di ciò che potrebbe attenderti all’avvio successivo.
- Se usi Windows 11 Windows 10 o Windows 8.x, lo stato del sistema non verrà scritto sul disco e il fastboot (o avvio rapido) non sarà efficace all’accensione successiva: ciò significa che il sistema potrebbe avviarsi in modo molto più lento del solito, impiegando anche alcuni minuti.
- Se usi macOS, potresti visualizzare un messaggio informativo relativo allo spegnimento inaspettato del sistema.
- In alcuni casi particolari, il filesystem del disco potrebbe diventare inconsistente, pertanto potrebbe essere inizializzata un’analisi di integrità immediatamente prima dell’avvio del sistema.
- In generale, le modifiche sui file non salvate prima dello spegnimento forzato verranno irrimediabilmente perse.
Tutto chiaro? OK, procediamo: per spegnere forzatamente il computer o il notebook, premi e tieni premuto il tasto Power per un tempo pari ad almeno 4 secondi o finché tutti i LED del case o del portatile non si spengono completamente (se il notebook è collegato all’alimentazione elettrica, l’unico indicatore acceso dev’essere quello di ricarica della batteria). Se stai usando un computer desktop, a spegnimento avvenuto, il monitor abbinato dovrebbe mostrare un messaggio relativo all’assenza di segnale (o di input).
A questo punto, non ti resta che premere nuovamente (questa volta per breve tempo) il tasto di accensione del computer e attendere che il sistema si avvii nuovamente: ricorda che, al successivo avvio, potrebbe verificarsi una o più tra le condizioni che ti ho indicato in precedenza.
Cosa fare se il PC si blocca
Ormai il tuo computer si blocca sempre più spesso, in condizioni differenti, costringendoti ogni volta al tremendo riavvio forzato? Allora il problema potrebbe ricondursi a condizioni ben più “articolate” di un programma che si blocca. Per esempio, un software in avvio automatico potrebbe impiegare fin troppe risorse, potresti essere vittima inconsapevole di un virus che provoca i blocchi improvvisi o, ancora, potrebbe rivelarsi necessario aggiornare un driver che non funziona più correttamente. Analizziamo tutte queste problematiche in dettaglio.
Monitorare i programmi impostati per l’avvio automatico
Immediatamente dopo il termine della relativa procedura di setup, alcuni programmi potrebbero impostarsi automaticamente per l’avvio automatico dopo il login nel sistema operativo: tale pratica, ad esempio, può far sì che gli antivirus siano subito operativi. D’altra parte, avere troppi programmi impostati per l’avvio automatico può essere nocivo, può rallentare l’avvio del sistema operativo e può renderlo più vulnerabili a blocchi di vario tipo, a causa dell’impiego “silenzioso” di risorse quali RAM e CPU. Per questo motivo, ti consiglio di dare un’occhiata ai software in avvio automatico disattivando, se necessario, quelli che non utilizzi spesso (puoi sempre avviarli manualmente al bisogno).
Windows
Quest’operazione, su Windows 10, può essere effettuata tramite la finestra di Gestione attività: per prima cosa, dunque, pigia la combinazione di tasti Ctrl+Shift+Esc e, se necessario, pigia sulla voce Più dettagli/Mostra dettagli annessa alla finestra che si apre a schermo.
A questo punto, spostati nella scheda Avvio, identifica i programmi per cui non ritieni necessario l’avvio automatico, clicca sul nome di ciascuno di essi e premi sul pulsante Disabilita collocato nell’angolo in basso a destra per eliminarli dalla lista dei programmi che si avviano insieme Windows: tutto qua! Mi raccomando però: non disattivare i processi legati ad antivirus o componenti di sistema chiave (se non conosci l’identità di un processo, effettua una ricerca di Google).
Se utilizzi ancora Windows 7, puoi controllare i programmi impostati per l’avvio automatico richiamando il pannello Esegui… (Win+R) e dando il comando msconfig. Si apre così una finestra tramite la quale, selezionando la scheda Avvio, è possibile attivare o disattivare i software che si avviano automaticamente con Windows. Maggiori info qui.
macOS
Qualora il tuo computer fosse, invece, un Mac, puoi gestire le applicazioni in avvio automatico in modo ancora più semplice: per prima cosa, accedi alle Preferenze di sistema pigiando sul pulsante a forma di ingranaggio collocato nella barra Dock, recati nella sezione Utenti e gruppi e, giunto alla finestra successiva, clicca sul tuo nome utente dalla barra laterale di sinistra.
A questo punto, clicca sulla scheda Elementi login e dai un’occhiata ai processi impostati per l’avvio automatico, elencati nella casella collocata al centro dello schermo: una volta identificati quelli che ritieni inutili, clicca sul rispettivo nome e, per eliminarlo dai programmi impostati per l’esecuzione automatica, pigia sul pulsante [-] collocato subito sotto la lista.
Effettuare una scansione antivirus/antimalware
Nonostante tu abbia disattivato una buona parte dei software in avvio automatico il computer continua a bloccarsi di continuo? Allora potresti essere caduto vittima di un virus o di un generico malware informatico, senza rendertene conto: per combattere questo tipo di minacce, è indispensabile avere a disposizione un buon antimalware, da usare per il monitoraggio continuo del sistema o per effettuare scansioni manuali o pianificate.
Per tutelare le prestazioni del computer, inoltre, è bene che la soluzione antivirus da te scelta sia leggera, oltre che efficace: personalmente, ti consiglio di affidarti a Windows Defender, la soluzione inclusa “di serie” nelle versioni più recenti di Windows, e della quale ti ho parlato dettagliatamente nel mio approfondimento dedicato.
In alternativa, puoi rivolgerti a soluzioni alternative, come ad esempio quelli che trovi nella mia guida tematica che ho realizzato apposta per te.
I Mac, grazie ai sistemi di protezione integrati, sono meno soggetti ai virus rispetto a Windows, ma non ne sono completamente immuni: se, a scopo preventivo, vuoi effettuare una scansione del tuo computer, puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come pulire il Mac dai virus.
Aggiornare i driver
I tuoi problemi sono iniziati dopo aver installato una nuova periferica nel computer o dopo aver aggiornato alcuni driver già esistenti? Allora i blocchi improvvisi del computer potrebbero essere da ricondursi a driver errati, obsoleti o soggetti a bug.
Per tentare di risolvere il problema, su Windows, puoi aggiornare i driver della periferica che sospetti essere problematica o, se necessario, disabilitarla completamente: per farlo, apri il menu Start (cliccando sull’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), digita i termini “gestione dispositivi” all’interno del campo di ricerca e clicca sul primo risultato ricevuto.
Nella finestra che si apre, individua la periferica che ritieni essere la causa dei blocchi del computer, fai clic destro sul suo nome e scegli, dal menu proposto, la voce Aggiorna driver per avviare la procedura di update dei driver, oppure Disabilita dispositivo per disattivarlo completamente. Se hai bisogno di ulteriori indicazioni sulla procedura di aggiornamento dei driver, ti invito a consultare la mia guida specifica sull’argomento. Per quanto riguarda i Mac, invece, è estremamente raro riscontrare blocchi relativi a driver errati.
In caso di ulteriori problemi
Aspetta un secondo, mi stai dicendo che, nonostante tutto, il computer continua a bloccarsi in modo imprevisto? Allora la problematica potrebbe essere molto più grave e causata dal danneggiamento di uno o più file fondamentali per il sistema operativo o, peggio ancora, da una periferica che si trova per rompersi del tutto.
Prima di tutto, quindi, ti invito a testare il corretto funzionamento della RAM (in questa guida ti ho illustrato alcuni specifici programmi per lo scopo, mentre in quest’altra ti ho spiegato come procedere su Mac) e del disco fisso del computer.
Qualora il problema non dovesse essere riconducibile a un guasto proveniente da una di queste periferiche, potresti provare a ripristinare il sistema operativo, dopo aver effettuato un backup completo dei tuoi dati: a tal proposito, ho realizzato apposta per te delle guide passo-passo su come ripristinare Windows 10, come ripristinare Windows 8.1, come ripristinare Windows 7 e come ripristinare Mac. Sono sicuro che riuscirai a risolvere il tuo problema!

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.