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Come scegliere smartphone

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Vorresti qualche consiglio sulla scelta del tuo prossimo smartphone? Sei indeciso se acquistare un nuovo terminale Android o provare il tanto decantato iPhone di Apple? Vuoi sapere se vale la pena acquistare un telefono dal display LCD o è meglio puntare su un AMOLED? In questo tutorial raccoglierò le idee e ragionerò su questi argomenti, in modo che tu possa capire quale smartphone acquistare e, soprattutto, come compiere la scelta in modo consapevole.

D’altronde, il mercato è in continua evoluzione e comprendere come scegliere uno smartphone sta diventando sempre più difficile. Tuttavia, ti assicuro che con un pizzico d’attenzione ci si può destreggiare fra le tante specifiche tecniche, le sigle e i “numeri” dei dispositivi presenti sul mercato anche senza essere degli esperti di tecnologia. Lo so, i dispositivi sono ormai tantissimi e con l’arrivo dei prolifici produttori cinesi anche sul nostro mercato la scelta è vasta, forse anche troppo. Nonostante questo, mettendo in campo la giusta pazienza anche tu potrai scegliere uno smartphone senza troppe difficoltà.

Prova a seguire le indicazioni che sto per darti e l’imbarazzo che ti assale quando guardi gli scaffali di un negozio d’elettronica dovrebbe sparire. Non dico che riuscirai a individuare subito il cellulare perfetto per te — perché ce ne saranno sicuramente tantissimi in grado di soddisfare le tue esigenze — ma almeno ridurrai al minimo le possibilità di effettuare un acquisto sbagliato. Non è poco, credimi!

Indice

Forma, aspetto e design

Design smartphone

Partiamo da un presupposto, il mercato si sta muovendo verso una direzione ben precisa: l’incremento della diagonale del display. Infatti, gli smartphone vengono ormai utilizzati per guardare contenuti multimediali (quindi magari potresti voler fare attenzione anche al comparto audio, se mono o stereo e se con certificazioni dedicate) ed effettuare operazioni che richiedono schermi di ampie dimensioni. Per questo motivo, l’era degli smartphone compatti è essenzialmente finita (forse l’ultimo “baluardo” è stato iPhone SE 2020, ma c’è chi pensa sia stato addirittura iPhone SE 2016). In questo contesto, trovare un dispositivo con uno schermo inferiore ai 5 pollici sul mercato attuale può risultare complesso. Persino Sony Xperia XZ2 Compact del 2018 e iPhone 12 Mini del 2020 dispongono di display da non meno di 5 pollici. Uno smartphone che non punta a dimensioni “compatte”, invece, generalmente rientra nel “range” che va da 5,7 pollici a quasi 7 pollici. In genere, la maggior parte dei dispositivi va da 6 pollici in su.

Tuttavia, questo non significa che non ci siano delle differenze tra i modelli presenti sul mercato. Infatti, ci sono altri fattori da tenere in considerazione, come ad esempio lo spessore del dispositivo, il peso e il grip, cioè la comodità della presa. Nel caso dello spessore, mantenersi sotto i 9 mm può risultare “saggio”, mentre per il peso meglio non andare troppo oltre i 200 grammi. Infatti, questo consente generalmente di non avere problemi in termini di maneggevolezza. Per quel che riguarda invece il grip, quest’ultimo può essere compreso al meglio solamente prendendo in mano lo smartphone (ad esempio dandoci un’occhiata in un negozio).

In ogni caso, non fermarti alle dimensioni: valuta l’insieme di tutte le caratteristiche fisiche ed estetiche del device. Quanto ai materiali costruttivi: gli smartphone con una scocca in metallo o in metallo e vetro risultano più piacevoli al tatto e curati; insomma sono più “pregiati”. Tuttavia quelli realizzati in plastica (una buona plastica) possono essere egualmente validi, piacevoli al tatto e sono meno soggetti a graffi o ammaccature. Sta a te scegliere il tipo di cellulare più adatto alle tue esigenze, anche in base al budget a tua disposizione.

Smartphone pieghevoli

Per il resto, una novità del mercato è rappresentata dagli smartphone pieghevoli. Questi ultimi, perlomeno in questa fase iniziale, sono generalmente considerati un po’ più “fragili” rispetto ai dispositivi classici e infatti in alcuni casi i produttori hanno dovuto fornire agli acquirenti delle indicazioni su come trattare i dispositivi. La tecnologia sta sicuramente maturando con il passare del tempo (dai primi modelli sono stati fatti molti passi in avanti sotto tutti i punti di vista e pensa che esistono persino dei prototipi con schermo estendibile), ma per il momento non si tratta di dispositivi per tutti e ci vorrà un po’ di tempo affinché diventino realmente “di massa”.

Display

Le caratteristiche dei display da prendere in considerazione prima di scegliere uno smartphone sono almeno quattro: tipologia, dimensioni, risoluzione (in pixel) e densità di pixel per pollice (ppi).

Risoluzione

Sulla risoluzione e la densità di pixel non c’è molto da dire: più sono ampi, più pixel ci sono e meglio è (in quanto le immagini e le scritte risultano più nitide). C’è solo da fare un appunto sulla reale utilità degli schermi QHD o 2K, i quali hanno una risoluzione che è sicuramente maggiore rispetto al classico Full HD (1920 x 1080 pixel) o Full HD+ ma difficilmente i loro benefici si riescono a notare nella maggior parte dei contesti. In ogni caso, alcuni dispositivi particolarmente economici propongono ancora schermi con risoluzione inferiore al Full HD, ad esempio HD+. La scelta dipende dalle tue esigenze.

Sulle dimensioni, invece, bisogna fare delle valutazioni soggettive: superata una certa soglia diventa difficile usare gli smartphone con una mano sola, se non con apposite modalità software dedicate, ma, come detto prima, vanno presi in considerazione anche altri elementi per giudicare il grado di comodità o maneggevolezza di un telefono. Da 6,5 pollici in su si parla di phablet, ossia di dispositivi ibridi tra smartphone e tablet. In realtà questo termine originariamente veniva utilizzato per indicare altre dimensioni, ma la situazione è in continua evoluzione.

Per il resto, un altro aspetto importante è rapporto di forma dei display, ovvero la proporzione fra lato lungo e lato corto, che “di base” sarebbe di 16:9. Molti modelli però utilizzano un design con cornici ridotte e display “allungato”, ad esempio con un rapporto di forma di 18:9 o 18,5:9. Questi dispositivi vengono generalmente definiti borderless e hanno una parte frontale estremamente ottimizzata integrando quasi esclusivamente il display.

Notch iPhone

A tal proposito, devi sapere che un altro trend del mercato è legato proprio all’aumento dello screen-to-body ratio, ovvero al rendere la parte frontale dello smartphone quasi interamente dedicata allo schermo. In questo contesto, esistono diverse soluzioni per integrare la fotocamera anteriore, dal foro al notch (tacca in alto), passando per scocca estraibile e persino sensore integrato sotto al display (attualmente ancora poco diffuso). Insomma, quel che è certo è che il mercato offre una vasta scelta.

Esistono poi altri due aspetti che ti consiglio di tenere in considerazione: refresh rate e presenza dei DRM Widevine L1. Per farla breve, il primo indica la frequenza di aggiornamento del display, in parole semplici la sua “fluidità”. Si misura in Hz e più alto è meglio è. Per quel che riguarda, invece, i DRM Widevine L1, questi ultimi permettono di visualizzare i contenuti dei più diffusi servizi di streaming, da Netflix ad Amazon Prime Video, in alta risoluzione (Full HD), sfruttando al meglio lo schermo. In genere i principali dispositivi presenti sul mercato dispongono dei DRM Widevine L1, ma alcuni prodotti di brand “secondari” o modelli low cost potrebbero fermarsi ai DRM Widevine L3, riproducendo i contenuti multimediali solamente in SD.

Al netto di questo, direi che è giunto il momento di analizzare le varie tipologie di schermo che possiamo trovare sugli smartphone in commercio e le loro principali caratteristiche.

Display LCD

I display LCD possono essere di tipo TFT o IPS. Gli schermi LCD TFT sono utilizzati spesso sui device a basso costo. Forniscono una qualità dell’immagine generalmente buona ma presentano problemi con i colori, che risultano sbiaditi quando si varia l’angolo di visione. Inoltre consumano parecchia batteria. Gli schermi LCD IPS consumano una quantità inferiore di energia rispetto a quelli TFT e assicurano colori più vividi anche quando si varia l’angolo di visione.

Display AMOLED

I display AMOLED sono ormai presenti su molti smartphone e garantiscono bassi consumi grazie al fatto che i pixel non necessitano di retroilluminazione. Questo significa che i contenuti di colore nero riprodotti su schermo sono formati da pixel “spenti” che non gravano sulla batteria del cellulare. Assicurano una buona riproduzione dei colori, anche quando si varia l’angolo di visione, ma risultano leggermente meno visibili sotto la luce del sole rispetto ai migliori IPS. I display Samsung AMOLED di ultima generazione, denominati Super AMOLED, offrono una maggiore luminosità e soffrono di meno i raggi del sole.

Processore

Qualcomm Snapdragon 888

A definire le prestazioni di uno smartphone c’è il processore, ovvero la componente elettronica che esegue tutte le operazioni computazionali. Il processore (CPU) viene integrato all’interno di un SoC (System on Chip), il quale contiene anche la GPU, ovvero la componente dedicata a eseguire i calcoli grafici, e altre componenti indispensabili per il funzionamento dello smartphone. La potenza del processore viene misurata in GHz (frequenza operativa, in gergo), ma moltissimi processori mobile adottano ormai soluzioni multi-core (dual, quad, esa, octa): i core sono delle unità fisiche distinte che permettono di parallelizzare i calcoli e offrire prestazioni superiori in multitasking. I principali produttori di processori sono Qualcomm e MediaTek.

Memorie

Il comparto delle memorie di uno smartphone è estremamente interessante, ed è una caratteristica da valutare attentamente durante la fase d’acquisto. Si compone di due tipi di memorie separate: RAM e storage. Ecco nel dettaglio di che si tratta.

Memoria RAM

Il quantitativo di RAM presente su uno smartphone determina la sua capacità di gestire più applicazioni contemporaneamente (multitasking). Al giorno d’oggi 2/3 GB di RAM è il “minimo sindacale” per un dispositivo. Tuttavia, risulta una scelta saggia per un utente che usa spesso lo smartphone puntare almeno su 4GB di RAM o più. In ogni caso, per i più esigenti il mercato offre 6, 8, 12 e persino 16GB di RAM. Già 4GB sono comunque più che sufficienti per le operazioni quotidiane, se non hai un certo tipo di esigenze. Ti consiglio in ogni caso di dare un’occhiata alla tipologia di memoria utilizzata: LPPDR5 è l’ultimo standard disponibile e dispone di una larghezza di banda incrementata e consumi ridotti rispetto allo standard precedente. In ogni caso, sul mercato troverai probabilmente indicazioni relative a LPDDR4 e LPDDR4X: la differenza c’è, ma se non sei un utente troppo esigente puoi tranquillamente “accontentarti” anche di questo tipo di memorie. Per il resto, per completezza d’informazione, devi sapere che esistono alcuni dispositivi in grado di sfruttare lo “storage inutilizzato” per incrementare virtualmente la RAM. Si tratta ancora di una funzionalità poco diffusa e la sua utilità è limitata, in quanto può migliorare l’esperienza utente in pochi contesti, ma era giusto farti sapere che esiste anche questa soluzione.

Capacità di storage

microSD Smartphone

La capacità di storage di uno smartphone, a cui comunemente ci riferiamo con il termine “memoria” o “storage” per dirla all’inglese, può essere espandibile o non espandibile. Si parla di memoria espandibile quando la capacità di storage del dispositivo (espressa in GB) può essere ampliata mediante l’utilizzo di schede microSD (o standard proprietari come l’NM di Huawei). Serve a immagazzinare tutti i dati, file, le applicazioni sul terminale. Consulta la mia guida sulle migliori micro SD se vuoi delucidazioni in merito. Al giorno d’oggi, molti dispositivi dispongono già di base di 64 o 128GB. Se non vuoi avere troppi problemi con lo storage con il passare del tempo, potresti voler puntare ai 128GB, ma in realtà molto dipende dal tipo di utilizzo che fai dal tuo dispositivo, quindi anche i 64GB potrebbero bastarti. Tutto dipende dalle tue esigenze. Per quel che riguarda, invece, la tipologia di memoria, lo standard più recente è l’UFS 3.1. Velocità e consumi inferiori sono i principali motivi per puntare su questo tipo di memoria, ma c’è anche il fattore affidabilità: questo standard riesce a gestire un range di temperature più ampio rispetto, ad esempio, all’UFS 2.1.

Fotocamere

I parametri in base ai quali devono essere valutate le prestazioni delle fotocamere (posteriore e frontale) sono diversi: il numero dei Megapixel (ossia la risoluzione delle foto scattate); la presenza o meno del Flash; l’apertura del diaframma (che indica il livello di nitidezza degli scatti fatti al buio); la tecnologia utilizzata per la stabilizzazione dell’immagine e altro ancora. Il mio consiglio è di cercare su Internet degli esempi di foto scattate con i terminali che ti possono interessare e valutare qual è il migliore secondo il tuo personalissimo metro di giudizio. Per il resto, generalmente le tipologie di sensori aggiuntivi integrati dal modulo fotocamere di uno smartphone servono per scattare macro (foto ravvicinate), grandangolari (“inquadratura estesa”) e usare al meglio la modalità Ritratto (sfondo “sfocato”). Tuttavia, chiaramente esistono anche soluzioni avanzate, ad esempio si è arrivati in alcuni modelli a utilizzare un gimbal integrato per la stabilizzazione dei video. Per il resto, un altro aspetto che potresti voler prendere in considerazione è la sporgenza delle fotocamere: per incrementare le qualità fotografiche dei dispositivi, i produttori hanno dovuto cercare soluzioni per riuscire a inserire sensori di un certo tipo. In questo contesto, non sono in pochi coloro che hanno deciso di far “sporgere” il modulo fotocamere oltre la scocca del dispositivo. Tuttavia, questo può far “ballare” lo smartphone se poggiato su una superficie piana, quindi potresti voler approfondire la questione.

Reti supportate

Ormai tutti gli smartphone sono in grado di connettersi alla rete dati 4G/LTE e alle reti Wi-Fi di tipo b/g/n. Molti modelli sono tuttavia in grado di collegarsi anche alla rete dati 5G (che è migliore di quella 4G, anche per latenza, ma richiede dei piani tariffari appositi) e alle reti wireless dual-band e AC che operano anche sulla frequenza a 5GHz (oltre che su quella standard a 2.4GHz utilizzata dalle reti wireless b/g/n). Uno standard attualmente supportato dai dispositivi più recenti è inoltre il Wi-Fi 6E, che introduce ulteriori canali radio e permette potenzialmente di migliorare velocità e latenza. Per il resto, ormai gli smartphone di attuale generazione supportano tutti il Bluetooth (potrebbe interessarti dare un’occhiata alla “versione” di quest’ultimo) e possono integrare anche un chip NFC per i pagamenti contactless e altri scopi. Per quanto riguarda la connettività dati, bisogna fare attenzione anche alle bande di frequenza supportate dai cellulari, soprattutto quelli di importazione. Alcuni smartphone prodotti in Cina, infatti, non hanno il supporto per la banda di frequenza a 800MHz che alcuni operatori italiani utilizzano per la rete 4G/LTE (cosa che rende la connessione veloce inutilizzabile in determinate zone).

Supporto dual-SIM

I cellulari dual-SIM sono quelli che consentono di usare due SIM contemporaneamente e quindi di avere due numeri di cellulare sullo stesso numero di telefono. Attenzione però, non sono tutti uguali! I telefoni dual-SIM si dividono in smartphone Dual-SIM Dual Stand-by e Dual-SIM Full Active: i primi, che sono la maggioranza, rendono irraggiungibile la seconda SIM mentre la prima è impegnata in una chiamata; i secondi invece mantengono le due SIM sempre attive. Per quanto concerne la connessione Internet, alcuni dispositivi dual-SIM utilizzano la connessione 5G/4G sulla SIM primaria e la connessione 4G sulla SIM secondaria. Bisogna dunque dare un’occhiata a quale tipologia di dual-SIM viene effettuata da un determinato modello, dato che in alcuni casi potrebbe non essere disponibile, ad esempio, il dual-SIM in 5G. Altra cosa importante da sapere è che su alcuni terminali lo slot della seconda SIM è condiviso con quello della microSD, quindi si deve scegliere se espandere la memoria del cellulare o se utilizzare due SIM (non si possono fare entrambe le cose contemporaneamente). Se interessato a uno smartphone con queste caratteristiche consulta la mia guida sui migliori dual SIM.

Batteria

Batteria smartphone

La potenza di una batteria viene espressa in milliampereora (mAh). Questo significa che maggiore è il numero dei mAh e maggiore è l’autonomia del telefono, ma non sempre vale questa affermazione visto che il consumo energetico dello smartphone varia in base alle operazioni che svolgi. La navigazione GPS o i giochi, ad esempio, consumano parecchio, mentre la navigazione sul Web o l’uso delle app tradizionali è meno aggressivo nei confronti della batteria. Il display acceso è anch’esso determinante – spesso molto determinante – ai fini del consumo di batteria. Ricordo inoltre che la maggior parte degli smartphone implementa dei metodi software per risparmiare batteria. Per il resto, potrebbe interessarti anche la questione della ricarica. Alcuni dispositivi possono usufruire di una ricarica più rapida di altri, così come magari possono essere ricaricati anche tramite wireless. Per approfondire come si deve la questione, ti consiglio di consultare il mio tutorial su come caricare il cellulare. Un altro aspetto che potrebbe interessarti è quello relativo al sistema di raffreddamento. Infatti, per mantenere basse le temperature, alcuni modelli, specialmente quelli dedicati ai videogiochi (che tra l’altro spesso implementano anche caratteristiche peculiari come pulsanti dorsali per eseguire rapidamente alcune azioni), utilizzano delle soluzioni avanzate affinché anche le operazioni più “pesanti” non diano problemi da questo punto di vista.

Resistenza ai liquidi

Molti smartphone dispongono della certificazione IP, seguita da due numeri. Ma cosa significa questo dettaglio? La certificazione IP è uno standard utilizzato per misurare la resistenza di un dispositivo elettronico all’introduzione di polveri (il primo numero che segue IP) e all’introduzione di liquidi (il secondo numero). Maggiore è il numero e superiore è la resistenza a quella specifica componente, ma attenzione: gli smartphone non vanno utilizzati in alcun caso in acqua marina senza custodie protettive apposite, altrimenti potrebbero danneggiarsi irreparabilmente. In ogni caso, per avere una buona protezione generale, solitamente gli utenti ricercano la “fatidica” certificazione IP68.

Sensore di impronte e riconoscimento del volto

Alcuni modelli di smartphone, ormai praticamente la maggior parte fra quelli presenti sul mercato, sono equipaggiati con un sensore biometrico per il rilevamento delle impronte digitali che consente di sbloccare il device, confermare gli acquisti negli store e autenticarsi in varie app semplicemente poggiando il dito sul cellulare (o meglio, sul sensore). Possono essere più o meno veloci e più o meno affidabili (ad esempio quando si hanno le dita bagnate), con i migliori che si trovano naturalmente sui modelli della fascia medio-alta in su. In ogni caso, esistono varie tipologie di sensori di impronte digitali, dato che esistono soluzioni posizionate sotto allo schermo, integrate sul pulsante d’accensione laterale o piazzate sul retro. La tecnologia ha ormai raggiunto una maturità tale da offrire velocità e affidabilità in pressoché tutti i contesti. Per il resto, ti ricordo che su molti modelli esiste anche il riconoscimento facciale, che può consentirti di sbloccare rapidamente lo smartphone semplicemente inquadrando con la fotocamera anteriore il tuo viso. In questo caso, esistono soluzioni più sicure e meno sicure, dato che in genere si fa riferimento a 2D (meno sicure, che spesso consentono lo sblocco anche con una semplice foto del proprietario del telefono) e 3D (più sicuri, che eseguono una scansione tridimensionale del volto dell’utente).

Sistema operativo

Android sistema operativo

Uno smartphone non è solo hardware, anzi. Il software sta assumendo un ruolo sempre più importante nelle prestazioni e nell’esperienza d’uso di un telefono, quindi, mi raccomando, prima di scegliere un dispositivo informati bene sul suo sistema operativo.

Android

Android è il sistema operativo per smartphone più diffuso al mondo ed è sviluppato da Google, sulla base di un progetto open source. Può contare su un parco di applicazioni e giochi davvero sconfinato e concede tantissima libertà all’utente. Si può personalizzare in ogni suo aspetto, tanto è vero che molti produttori equipaggiano i loro telefoni con versioni personalizzate del sistema operativo e applicazioni aggiuntive. Fra i suoi aspetti negativi c’è la frammentazione con cui i produttori distribuiscono gli aggiornamenti rilasciati da Google (che non arrivano allo stesso momento su tutti i terminali, anche se in questi anni si sta cercando di migliorare la situazione). Fai attenzione solamente al fatto che esistono alcuni dispositivi senza Play Store (il negozio digitale principale da cui scaricare le app) e senza servizi Google in generale. In questo contesto, ti consiglio di fare riferimento al mio tutorial su come installare applicazioni su Huawei per maggiori dettagli (tra l’altro, questo noto brand sta anche puntando su un suo sistema operativo proprietario chiamato HarmonyOS).

iOS

Come noto, iOS è il sistema operativo di iPhone, cioè degli smartphone della Apple. Non è personalizzabile o flessibile quanto Android, ma vanta un parco di applicazioni molto vasto e in generale l’App Store viene visto dagli utenti come un negozio digitale ben curato. Gli aggiornamenti arrivano al day one su tutti i modelli di “melafonino” supportati e in generale Apple cerca di mantenere il più possibile il suo sistema operativo alla larga da malware e potenziali problemi di sicurezza.

Quale smartphone comprare

Ora dovresti avere le idee un po’ più chiare su come scegliere uno smartphone, quindi possiamo passare ai consigli: di seguito trovi alcuni dei migliori dispositivi attualmente disponibili sul mercato, accompagnati da delle descrizioni che possono indirizzati verso il modello che fa per te.

Quale smartphone economico comprare (meno di 200€)

Se hai un budget limitato, ecco una serie di validi smartphone che puoi acquistare per meno di 200€.

Redmi Note 9T 5G

Redmi Note 9T 5G

Se stai cercando uno smartphone compatibile con lo standard 5G che non costi troppo, Redmi Note 9T 5G potrebbe sicuramente fare al caso tuo. Lo smartphone dispone di un processore MediaTek Dimensity 800U, affiancato da 4GB di RAM LPDDR4X e 64GB di memoria UFS 2.1 o 128GB di memoria UFS 2.2 (espandibile tramite microSD). Lo schermo IPS LCD ha una diagonale pari a 6,53 pollici, nonché una risoluzione Full HD+. Non manca una tripla fotocamera posteriore da 48MP + 2MP + 2MP, accompagnata da un sensore frontale da 13MP. Tra le altre caratteristiche più interessanti, ci sono un’ampia batteria da 5.000 mAh e il supporto a NFC, Bluetooth 5.1 e Wi-Fi 5.

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Samsung Galaxy A12

Samsung Galaxy A12

Se hai intenzione di acquistare un dispositivo 4G low cost, magari di un brand particolarmente noto, una possibile soluzione è rappresentata da Samsung Galaxy A12. Alimentato da un processore MediaTek Helio P35, lo smartphone dispone di 4G di RAM e 128GB di storage interno (espandibile tramite microSD fino a 1TB). Tra i suoi principali punti di forza, oltre al prezzo piuttosto contenuto, c’è una batteria da ben 5.000 mAh. Per il resto, non manca il supporto a NFC, Wi-Fi 802.11 b/g/n a 2,4 GHz e Bluetooth 5.0. Sul retro fa capolino una quadrupla fotocamera da 48MP + 5MP + 2MP + 2MP, mentre anteriormente c’è un sensore da 8MP. Il principale aspetto a cui fare attenzione è il display: un TFT LCD da 6,5 pollici con risoluzione solamente HD+ (1600 x 720 pixel). Tuttavia, per il resto si tratta di un dispositivo dal buon rapporto qualità/prezzo.

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Redmi 9

Redmi 9

Nella fascia di prezzo sotto i 200 euro, in molti cercano un’elevata autonomia. In questo contesto, Redmi 9 e la sua batteria da 5.020 mAh possono sicuramente fare gola. Si tratta di un dispositivo economico, che punta semplicemente ad “accontentare” gli utenti meno esigenti. Il processore è un MediaTek Helio G80, accompagnato da 3/4GB di RAM LPDDR4X e 32/64GB di memoria interna eMMC 5.1 (espandibile tramite microSD). Lo schermo è un IPS LCD da 6,53 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), mentre la quadrupla fotocamera posteriore è da 13MP + 8MP + 5MP + 2MP (il sensore per i selfie è da 8MP). In termini di connettività, non manca il supporto a 4G, Bluetooth 5.0 e Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac (a seconda dei rivenditori e del modello ci può essere anche l’NFC).

Redmi Note 10

Redmi Note 10

Se sei alla ricerca di un dispositivo low cost che possa farti “assaggiare” le qualità offerte da uno schermo AMOLED, potrebbe interessarti approfondire Redmi Note 10. Quest’ultimo è infatti uno smartphone 4G (da non confondere dunque con Redmi Note 10 5G, che presenta svariate differenze) che presenta un pannello AMOLED da 6,43 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel). Sotto la scocca c’è un prestante processore Qualcomm Snapdragon 678, affiancato da 4GB di RAM LPDDR4X e 64/128GB di memoria interna (espandibile tramite microSD). Non mancano un’ampia batteria da 5.000 mAh e il supporto a Bluetooth 5.0 e Wi-Fi a 2,4 e 5 GHz. Per il resto, la quadrupla fotocamera posteriore è da 48MP + 8MP + 2MP + 2MP, mentre il sensore frontale è da 13MP. Fai attenzione solamente all’assenza dell’NFC.

Quale smartphone di fascia media comprare (tra 200 e 500€)

Adesso ecco una serie di device di fascia media adatti un po’ a tutte le tasche, caratterizzati da un ottimi rapporto tra qualità e prezzo.

OnePlus 8T

OnePlus 8T

Considerato da molti come uno dei migliori smartphone degli ultimi anni, OnePlus 8T dispone di un prestante processore Qualcomm Snapdragon 865, più che sufficiente anche per un utilizzo in termini di gaming (videogiochi). Al suo fianco fanno capolino 8/12GB di RAM LPDDR4X, nonché 128/256GB di memoria interna UFS 3.1. La batteria è da 4.500 mAh, mentre lo schermo è un AMOLED da 6,55 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e refresh rate di 120 Hz. Non manca inoltre il supporto a 5G, Wi-Fi a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5.1 e NFC, così come una quadrupla fotocamera posteriore da 48MP + 16MP + 5MP + 2MP. Il sensore anteriore è invece da 16MP. Nonostante non si tratti esattamente del modello più recente arrivato sul mercato, sicuramente si tratta di un dispositivo molto valido e dal buon rapporto qualità/prezzo.

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Samsung Galaxy S20 FE (SM-G780G)

Samsung Galaxy S20 FE

Nel bel mezzo tra i top di gamma e la fascia medio/bassa, c’è Samsung Galaxy S20 FE (Fan Edition). Quest’ultimo è un dispositivo che mira a portare le caratteristiche dei flagship in una fascia di prezzo inferiore. Fai solamente attenzione al modello che acquisti, in quanto esistono diverse varianti del dispositivo. Il mio consiglio è quello di puntare al modello 4G SM-G780G, che dispone di un prestante processore Qualcomm Snapdragon 865. Per il resto, ci sono 6GB di RAM, 128GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 1TB), una batteria da 4.500 mAh, una tripla fotocamera posteriore da 12MP + 12MP + 8MP e una fotocamera anteriore da 32MP. Non manca un display Super AMOLED da 6,5 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e refresh rate di 120 Hz, così come è presente il supporto a NFC, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax e Bluetooth 5.0.

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realme 8 Pro

Realme 8 Pro

Coloro che ricercano un buon compromesso in termini di rapporto qualità/prezzo in questa fascia potrebbero voler dare un’occhiata a realme 8 Pro. Infatti, si tratta di uno smartphone che ha un costo più vicino alla fascia bassa che a quella media, ma che nonostante questo può offrire delle buone soddisfazioni. Il processore è un Qualcomm Snapdragon 720G, accompagnato da 6/8GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria UFS 2.1 (espandibile tramite microSD). Interessante anche lo schermo, dato che si tratta di un Super AMOLED da 6,4 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel). Sul retro fa inoltre capolino una quadrupla fotocamera da ben 108MP + 8MP + 2MP + 2MP (anteriormente c’è un sensore da 16MP). Per il resto, la batteria è da 4.500 mAh e non manca il supporto a 4G, NFC, Bluetooth 5.0 e Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac. Se sei interessato ad approfondire il dispositivo, puoi fare riferimento alla mia recensione di realme 8 Pro.

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Redmi Note 10 Pro

Redmi Note 10 Pro

Appartenente a una serie di dispositivi che ha bisogno di ben poche presentazioni, Redmi Note 10 Pro è un modello che offre tanto a un prezzo tutto sommato basso. Il dispositivo è “alimentato” da un processore Qualcomm Snapdragon 732G, che trova ottima compagnia in 6/8GB di RAM LPDDR4X e 64/128GB di memoria interna UFS 2.2. Lo schermo è un AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e frequenza di aggiornamento di 120 Hz, mentre la batteria è da 5.020 mAh. Troviamo poi una quadrupla fotocamera posteriore da ben 108MP + 8MP + 5MP + 2MP, nonché un sensore fotografico per i selfie da 16MP. Presente il supporto a 4G, NFC (ricordo che la disponibilità può variare a seconda dei mercati), Bluetooth 5.1 e Wi-Fi a 2,4 e 5 GHz.

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Quale smartphone di fascia alta comprare (più di 500€)

Se il budget non è un problema, ecco alcuni modelli di smartphone tra i più completi e potenti disponibili attualmente.

iPhone 12 Pro

Apple iPhone 12 Pro

Arrivando nella fascia alta del mercato, non posso non fare riferimento a iPhone 12 Pro. Perché ho scelto questo modello tra quelli proposti da Apple? Il motivo è semplice: si tratta di un buon compromesso in termini di rapporto qualità/prezzo. Il processore è un prestante A14 Bionic, in grado di offrire prestazioni da vero top di gamma, mentre lo schermo è un Super Retina XDR basato su tecnologia OLED da 6,1 pollici con risoluzione 2532 x 1170 pixel. La batteria è in grado di offrire fino a 17 ore di riproduzione video, mentre la memoria interna dispone di tagli da 128GB, 256GB e 512GB. Sul retro troviamo una tripla fotocamera da 12MP, così come frontalmente c’è un sensore da 12MP. In termini di connettività, c’è il supporto a 5G, NFC, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.0. Per il resto, come ben saprai, Apple rappresenta “un mondo a parte” anche a livello software. In ogni caso, se sei interessato ad approfondire anche le altre proposte di Apple, ti consiglio di consultare il mio tutorial relativo a quale iPhone scegliere.

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OnePlus 9 Pro

OnePlus 9 Pro Smartphone

Se cerchi qualcosa di “diverso” in termini di display, OnePlus 9 Pro può fare al caso tuo. Si tratta infatti di uno dei pochi dispositivi a presentare un pannello AMOLED LTPO. Questa tecnologia consente di avere un refresh rate altamente variabile, garantendo al contempo una buona “fluidità” e un risparmio in termini energetici. Insomma, lo schermo da 6,7 pollici con risoluzione 3216 x 1440 pixel e frequenza di aggiornamento di 120 Hz offerto dallo smartphone è particolarmente valido. Al netto di questo, sotto la scocca c’è un prestante processore Qualcomm Snapdragon 888, affiancato da 8/12GB di RAM LPDDR5 e 128/256GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile). La batteria è da 4.500 mAh, mentre la quadrupla fotocamera posteriore è da 48MP + 50MP + 8MP + 2MP (il sensore anteriore è da 16MP). Presente il supporto a 5G, NFC, Wi-Fi a/b/g/n/ac/ax e Bluetooth 5.2.

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Samsung Galaxy Z Fold2 5G

Samsung Galaxy Z Fold2 5G

Nonostante non si tratti di un modello per tutti, Samsung Galaxy Z Fold2 5G è sicuramente un degno rappresentante della categoria degli smartphone pieghevoli. Infatti, questo dispositivo può all’occorrenza diventare una sorta di “tablet”: il suo display principale Dynamic AMOLED 2X dispone infatti di una diagonale pari a 7,6 pollici, nonché di risoluzione 2208 x 1768 pixel. Lo schermo secondario Super AMOLED, invece, ha diagonale di 6,2 pollici e risoluzione pari a 2260 x 816 pixel. Al netto della sua caratteristica peculiare, sotto la scocca c’è un processore Qualcomm Snapdragon 865+, affiancato da 12GB di RAM e 256GB di memoria interna (non espandibile). La tripla fotocamera principale è da 12MP, mentre quella anteriore è da 10MP. La batteria è invece da 4.500 mAh e non manca il supporto a 5G, NFC, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax e Bluetooth 5.0.

ASUS ROG Phone 5

ASUS ROG Phone 5

Se sei tra coloro che apprezzano molto i videogiochi, la miglior scelta che puoi fare è quella di puntare su ASUS ROG Phone 5. Si tratta infatti di un dispositivo particolarmente prestante, in grado ovviamente di offrire molte funzionalità interessanti in termini di gaming. Partendo dal processore, troviamo un Qualcomm Snapdragon 888, affiancato da 8/16GB di RAM LPDDR5 e 128/256GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile). Il display è un AMOLED da 6,78 pollici con risoluzione 2448 x 1080 pixel e frequenza di aggiornamento di 144 Hz. Per quel che riguarda, invece, le caratteristiche peculiari, tra queste ultime troviamo dei trigger dorsali che possono essere utilizzati per eseguire in modo rapido alcune azioni all’interno dei videogiochi. Per il resto, la tripla fotocamera posteriore ha un sensore principale da 64MP, mentre la fotocamera anteriore è da 24MP. La batteria è da ben 6.000 mAh e non manca il supporto a 5G, NFC, Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.2.

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Salvatore Aranzulla

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Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.