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SEO: come funziona

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Farsi trovare online non è questione di fortuna, ma di strategia. Ogni giorno miliardi di ricerche vengono effettuate sui motori di ricerca e, se il tuo sito non compare nelle prime posizioni, è molto probabile che venga ignorato. La SEO cioè senza pagare per ogni clic, sfruttando le regole e gli algoritmi che governano i motori di ricerca.

Se in testa hai questo quesito, cioè SEO: come funziona, voglio tranquillizzarti. In questo mio articolo ti racconterò i principi che determinano il posizionamento, dal ruolo delle parole chiave alla qualità dei contenuti, fino alla struttura tecnica del sito. Comprendere questi meccanismi è essenziale per attirare un pubblico mirato e costante nel tempo, senza dover investire budget pubblicitario.

Vedremo inoltre quali strumenti possono aiutarti a monitorare le prestazioni, individuare eventuali problemi e affinare la strategia. Che tu gestisca un blog personale, un e-commerce o il sito di un'azienda, applicare correttamente le tecniche SEO significa trasformare la tua presenza online da invisibile a facilmente raggiungibile da chi cerca proprio ciò che offri.

Indice

SEO: come iniziare

SEO: come iniziare

Ti stai avvicinando per la prima volta al mondo della SEO e ti chiedi come iniziare? È più che normale sentirsi un po' disorientati, tra termini tecnici, strumenti digitali e strategie, la quantità di nozioni da assimilare può sembrare enorme. Proprio per questo, in questo capitolo dedicato a SEO: come iniziare, voglio guidarti passo dopo passo attraverso le basi fondamentali, così da comprendere non solo cosa sia la SEO, ma soprattutto perché è essenziale per chiunque voglia avere visibilità online.

SEO (Search Engine Optimization) è l'insieme delle pratiche che consentono a un sito Web di comparire tra i primi risultati sui motori di ricerca come Google. A differenza della pubblicità a pagamento (SEM), la SEO lavora sull'ottimizzazione organica: significa che non “compri” visibilità, ma la conquisti grazie a contenuti di qualità, una struttura tecnica solida e una strategia coerente. Migliorare la SEO vuol dire, in poche parole, rendere più visibile il tuo sito su Google. Immagina di avere un negozio in una strada molto trafficata: se l'insegna è chiara, la vetrina è ordinata e i prodotti sono ben esposti, più persone entreranno. La SEO funziona nello stesso modo, solo che al posto della strada c'è il motore di ricerca e al posto della vetrina ci sono i tuoi contenuti.

Non si tratta solo di “apparire più in alto” nei risultati: migliorare la SEO significa essere trovati dalle persone giuste. Se hai un sito che parla di ricette di cucina, non ti serve comparire per la parola generica “cibo”, ma per termini più specifici come “ricetta lasagne vegetariane” o “dolci facili senza forno”. In questo modo raggiungi chi sta davvero cercando quello che offri.

La SEO si divide tradizionalmente in due grandi categorie.

  • SEO on-page — che riguarda tutti gli elementi presenti nel sito: titoli, tag e keywords, sitemap e meta description, URL ottimizzati, immagini leggere ma ben descritte, uso naturale delle parole chiave, contenuti di valore e link interni che guidano la navigazione.
  • SEO off-page — che riguarda i fattori esterni: soprattutto i backlink, cioè link provenienti da altri siti autorevoli. Non tutti i link hanno lo stesso valore: quelli provenienti da siti tematicamente affini e con alta autorevolezza sono molto più influenti rispetto a link generici o di scarsa qualità.

Quando digiti del testo su un motore di ricerca, i risultati che compaiono non sono messi in ordine casuale: vengono organizzati in base a pertinenza e importanza, e raccolti all'interno della cosiddetta pagina dei risultati, che prende il nome di Search Engine Results Page (SERP). Le parole che inserisci nella barra di ricerca vengono chiamate parole chiave o keywords. Sono loro che stabiliscono il contesto della ricerca e permettono a Google di restituire i contenuti più utili. Per chi gestisce un sito, un blog o una landing page, scegliere e usare bene queste parole è fondamentale: esistono strumenti appositi che aiutano a capire quali sono le più ricercate dagli utenti e quindi le più efficaci da inserire nei propri contenuti.

Ottimizzare la SEO, in questo senso, significa rendere un testo chiaro e strutturato non solo per i lettori, ma anche per i motori di ricerca. Per esempio, organizzare le pagine con titoli e sottotitoli (H1, H2, H3 ecc.) non è un dettaglio: l'H1 segnala a Google l'argomento principale della pagina, mentre gli H2 e H3 suddividono i contenuti in sezioni più facili da leggere e comprendere. Secondo questo concetto, le H1 dovrebbero rifarsi quanto più possibili a parole in tendenza o facilmente ricercabili sui motori di ricerca, mentre le H2 e le H3 richiamare titoli, sezioni e frasi in tendenza presenti nel sito stesso. In questo modo, il “crawler” di Google riesce a interpretare meglio il contenuto, considerarlo pertinente e mostrarlo in SERP come risposta adeguata alle domande degli utenti.

Ma cosa sono i crawler? Chiamati anche “spider” o “bot” (per quanto tecnicamente esistano delle differenze), si tratta di programmi automatizzati che scandagliano continuamente il Web alla ricerca di nuovi contenuti. Quando trovano una pagina, ne analizzano il testo, i link, le immagini e la struttura, archiviandone le informazioni all'interno di un enorme indice. Questo processo è detto indicizzazione e costituisce le fondamenta tecniche della SEO.

Per facilitare il lavoro dei crawler, è essenziale avere una sitemap xml, un file “robots.txt” configurato correttamente e un sito tecnicamente accessibile (niente pagine bloccate, errori 404 non gestiti, link rotti o duplicati non necessari). Google Search Console, ad esempio, permette di monitorare lo stato di scansione e correggere eventuali criticità. Ti spiego meglio come funziona l'indicizzazione in questo mio articolo dedicato.

Ma la SEO non è soltanto piazzare keyword all'interno di un testo: oggi significa offrire la migliore esperienza possibile a chi atterra sul tuo sito, convincere i motori di ricerca che i tuoi contenuti sono affidabili e, soprattutto, differenziarti dai concorrenti. Il punto di partenza resta sempre lo stesso: i contenuti. Ma non basta scrivere testi lunghi e infarciti di parole chiave. Google premia chi offre informazioni concrete e aggiornate, capaci di risolvere i problemi reali degli utenti.

Oltre alla rilevanza del contenuto, Google valuta come gli utenti interagiscono con esso. Il CTR (clic-Through Rate) misura la percentuale di clic ricevuti rispetto alle impression in SERP. Un CTR basso può indicare che il titolo e la meta description non sono abbastanza accattivanti. Il bounce rate indica la percentuale di utenti che abbandonano il sito dopo aver visitato una sola pagina. Un bounce alto può significare che il contenuto non soddisfa le aspettative o non offre abbastanza percorsi di navigazione interna. Altri segnali sempre più rilevanti sono il tempo di permanenza sulla pagina e l'interazione con il contenuto. Più in basso ti parlo in maniera più approfondita dei migliori strumenti SEO.

La SEO è in continua evoluzione. Negli ultimi anni, Google ha puntato molto sull'esperienza utente (UX), introducendo metriche che valutano la velocità di caricamento, la stabilità visiva e la reattività delle pagine. Inoltre, l'algoritmo di ranking premia sempre più contenuti scritti da fonti autorevoli e affidabili. Un'altra grande rivoluzione riguarda l'introduzione dell'AI nei motori di ricerca. Questo significa che le keyword interne devono essere pensate per essere facilmente richiamabili nelle risposte automatiche generate da Google e dalle diverse AI. Ti parlo meglio dei nuovi sviluppi in questo campo nell'ultimo capitolo dedicato alle nuove tecnologie.

Un articolo ben scritto, con immagini, video e link interni, trattiene più a lungo l'utente e manda a Google segnali positivi sulla sua qualità. Anche questo articolo è stato scritto tenendo in considerazione i suggerimenti che ti ho dato finora. Voglio però ricordarti che la qualità e veridicità dei contenuti trattati resta l'aspetto principale su cui concentrarsi. E non a caso, Aranzulla.it è oggi uno dei 30 siti più visitati d'Italia. Per approfondire l'argomento ti consiglio di dare una lettura al mio libro che tratta il metodo Aranzulla, i ferri del mestiere per creare un sito di successo.

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Migliori strumenti SEO

Quando si parla di posizionamento sui motori di ricerca, non è sufficiente applicare tecniche di base: per ottenere risultati concreti bisogna misurare, analizzare e correggere continuamente le proprie strategie. I migliori strumenti SEO sono fondamentali perché permettono di capire come un sito viene interpretato da Google, quali contenuti attirano di più gli utenti e quali aspetti, invece, necessitano di miglioramenti.

Grazie a queste piattaforme, è possibile individuare le parole chiave più efficaci, monitorare i concorrenti e tenere sotto controllo le metriche principali. In questo modo diventa molto più semplice ottimizzare i contenuti e rafforzare la propria presenza online, costruendo una strategia SEO basata sui dati e non solo sull'intuizione.

Yoast SEO

Yoast SEO

Se vuoi migliorare la SEO del tuo sito WordPress, Yoast SEO è uno degli strumenti più utili a tua disposizione. Si tratta di un plugin che semplifica e automatizza molte delle operazioni necessarie per rendere le tue pagine più visibili sui motori di ricerca, senza dover essere un esperto di codice. Grazie a Yoast SEO, puoi gestire titoli, meta descrizioni, snippet, e perfino la leggibilità dei contenuti, ricevendo suggerimenti pratici durante la scrittura.

Yoast SEO, o più semplicemente Yoast, permette di gestire elementi fondamentali come lo snippet, il piccolo riassunto di una pagina Web che appare nei risultati di ricerca, composto da titolo (title), URL e descrizione (meta description). Serve a dare all'utente un'anteprima chiara del contenuto prima di cliccare decidere se indicizzare o meno pagine e articoli, e definire contenuti prioritari. Inoltre, integra strumenti per ottimizzare i titoli H1, H2 e H3, suggerendo la distribuzione delle keyword all'interno dei testi per migliorare la pertinenza. La versione gratuita copre la maggior parte delle esigenze di blogger e piccole realtà. Esistono poi molte soluzioni di pagamento.

  • Yoast SEO Premium — disponibile da € 9,90 al mese, offre funzionalità avanzate come la gestione di più keyword per articolo, suggerimenti per i link interni e anteprime social avanzate. Inoltre si integra bene con la nuova tecnologia AI e offre e supporto prioritario.
  • Yoast WooCommerce SEO — è un pacchetto pensato per i negozi WooCommerce su WordPress, che aiuta i prodotti a emergere su Google con risultati arricchiti e analisi SEO avanzate. Costa €14,90 al mese.
  • Yoast SEO for Shopify — è la soluzione di Yoast per gli ecommerce Shopify. Consente di aumentare il traffico verso il tuo store Shopify, ricevere indicazioni pratiche per migliorare la SEO, emergere nei risultati di ricerca e in Google Shopping, e apprendere strategie di crescita tramite la “Yoast SEO Academy”. Offre una prova gratuita di 14 giorni.

Per utilizzare Yoast SEO è necessario avere già un dominio e un hosting, oltre a WordPress installato. Una volta pronto il sito, puoi installare Yoast SEO direttamente dalla Bacheca di WordPress: clicca su Plugin, poi Aggiungi nuovo, cerca “Yoast SEO” e clicca su Attiva.

Una volta attivato, Yoast SEO si presenta con diverse schede nella dashboard del plugin. La Bacheca mostra eventuali problemi di ottimizzazione, mentre la sezione Generali offre una configurazione guidata, la possibilità di attivare il contatore dei link e ripristinare le impostazioni di default. Nella scheda Funzionalità puoi configurare gli aspetti più rilevanti della SEO: attivare la sitemap XML, impostare struttura e snippet delle pagine, e gestire i meta tag. La scheda I tuoi dati consente di favorire la generazione del “knowledge graph” di Google, quel riquadro informativo laterale ricco di immagini e dettagli, utile per aumentare la visibilità del brand nella SERP. Con Strumenti per webmaster, invece, puoi indicizzare il tuo sito anche su motori meno comuni, essenziale se operi a livello internazionale. Infine, la scheda Sicurezza permette di gestire la canonizzazione delle pagine, sospendere temporaneamente l'indicizzazione di contenuti specifici e ottimizzare i link principali per desktop e mobile.

SEOZoom

SEOZoom

Per chi vuole migliorare la SEO del proprio sito, specialmente se in lingua italiana, SEOZoom è uno degli strumenti più completi disponibili. Non si limita a suggerire le parole chiave migliori: offre una panoramica approfondita sul traffico, sulle performance dei competitor e sull'autorevolezza di un sito, aiutando a prendere decisioni strategiche basate sui dati.

Per iniziare, basta collegarsi al sito ufficiale di SEOZoom, dove puoi richiedere una prova gratuita di circa 7 giorni oppure scegliere subito un abbonamento per testare lo strumento. I piani disponibili sono diversi.

  • Lite — 1 utente, 2 progetti Web, fino a 200 keyword monitorabili, e 6000 risultati giornalieri, 47,25€ + IVA al mese.
  • Professional — 5 utenti, 10 progetti, fino a 1000 keyword e 15000 risultati giornalieri, 63,25€ + IVA al mese.
  • Business — 10 utenti, 60 progetti, fino a 6000 keyword e e 35000 risultati al giorno, 135,25€ + IVA al mese.

Una volta creato l'account e selezionato il piano più adatto, puoi accedere al pannello di controllo e impostare il tuo progetto SEO.
All'interno puoi trovare funzioni come il SEO Spider, che individua errori tecnici e di struttura senza dover scaricare software esterni, e la Time Machine, utile per capire come i cambiamenti nel tempo abbiano influenzato posizionamento e traffico. Con l'analisi delle SERP e dei competitor puoi scoprire le parole chiave su cui i concorrenti sono più forti e sfruttare opportunità non ancora presidiate. Grazie all'analisi della stagionalità delle keyword, inoltre, puoi pianificare i contenuti in anticipo, anticipando le tendenze di ricerca. Non manca la gestione avanzata dei backlink, che non si limita a contarli, ma ti permette di valutarne la qualità, la provenienza e l'evoluzione nel tempo.

Sul fronte del content marketing, SEOZoom offre strumenti pensati per supportare concretamente chi scrive. L'Assistente Editoriale fornisce suggerimenti in tempo reale per ottimizzare i testi in base al search intent, mentre l'AI Writer e l'AI Assistant sfruttano l'intelligenza artificiale per generare o perfezionare i contenuti, rendendoli più leggibili, coinvolgenti e performanti. Oltre a questo puoi accedere a oltre 35 micro-tool AI per attività specifiche, dalla creazione di descrizioni prodotto all'ottimizzazione dei testi per i social. Infine, con il Piano Editoriale hai a disposizione uno strumento pratico per organizzare l'intero flusso di produzione, creare calendari editoriali mirati e monitorare il lavoro dei copywriter, così da mantenere coerenza e continuità nelle pubblicazioni.

SEOZoom è disponibile anche come plugin per WordPress: dalla Bacheca di WordPress vai su Plugin, poi Aggiungi nuovo, cerca “SEOZoom” e clicca su Attiva. In questo modo puoi integrare le funzionalità dello strumento direttamente nel tuo ambiente di lavoro, monitorando le performance delle tue pagine e ottimizzandole senza uscire dal CMS.

SEO: nuove tecnologie

SEO: nuove tecnologie

SEO: nuove tecnologie stanno rivoluzionando il settore, e chi vuole migliorare il posizionamento del proprio sito deve comprenderne l'impatto concreto. L'intelligenza artificiale, ad esempio, permette ai motori di ricerca di capire il significato e il contesto dei contenuti, andando oltre le semplici parole chiave. Per chi gestisce un sito significa che non basta inserire keyword strategiche: bisogna creare testi rilevanti, ben strutturati e coerenti con l'intento dell'utente, usando titoli e sottotitoli chiari che organizzino le informazioni e paragrafi facilmente leggibili sia dai visitatori sia dai crawler.

L'esperienza utente (UX) è diventata un fattore determinante: la velocità di caricamento, la facilità di navigazione e il tempo di permanenza sulle pagine influenzano direttamente il ranking. Chi vuole migliorare la SEO deve quindi monitorare questi elementi, usando strumenti avanzati basati su AI che analizzano il comportamento degli utenti in tempo reale, suggerendo quali sezioni ottimizzare, quali contenuti ampliare e come ridurre il bounce rate. Anche la disposizione dei titoli e la struttura dei contenuti diventano cruciali: H1, H2 e H3 ben organizzati aiutano sia gli utenti sia i motori di ricerca a comprendere il contenuto della pagina.

Sempre parlando di AI, la ricerca vocale e le query conversazionali impongono un approccio più naturale ai testi: chi ottimizza un sito deve pensare a rispondere a domande reali degli utenti con testi sintetici, elenchi chiari e dati strutturati. Strumenti come quelli visti sopra, SEMrush o piattaforme più recenti dotate di AI aiutano a identificare le keyword emergenti, analizzare la concorrenza e generare suggerimenti pratici per meta tag, titoli e contenuti. Inoltre, l'AI consente di simulare il percorso dell'utente, individuare punti critici del sito e proporre interventi mirati, come la compressione delle immagini o il “lazy loading” per migliorare la velocità di caricamento.

In sintesi, per chi vuole migliorare la SEO del proprio sito, le nuove tecnologie significano poter lavorare in maniera più precisa e data-driven: i contenuti diventano più rilevanti, le pagine più fruibili, l'esperienza utente più soddisfacente e il posizionamento più stabile. Chi sa sfruttare strumenti avanzati e intelligenza artificiale non solo ottimizza meglio i contenuti già esistenti, ma riesce anche a prevedere trend, anticipare aggiornamenti degli algoritmi e costruire strategie SEO più efficaci nel tempo.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.