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Come usare il Mac

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Dopo averci pensato a lungo, hai deciso di sostituire il tuo attuale PC con un nuovo Mac. Pur essendo completamente convinto della scelta fatta, stai riscontrando alcune difficoltà nell’uso di macOS, il sistema operativo installato sui computer di casa Apple con il quale non hai mai avuto a che fare prima d’ora. Per questo motivo, ti piacere capire come muovere i tuoi primi passi come nuovo utente di un Mac e come utilizzare le principali funzionalità.

Le cose stanno così, dico bene? Allora lascia che sia io a darti una mano e mostrarti come usare il Mac. Nei prossimi paragrafi di questa guida, infatti, sarà mio compito spiegarti come collegare un account Apple, essenziale per usufruire di numerosi servizi e utili funzionalità. Successivamente, troverai le indicazioni necessarie per capire come scaricare applicazioni, gestire le impostazioni del computer e, soprattutto, come è strutturata l’interfaccia di macOS.

Senza dilungarci oltre, direi di non perdere altro tempo prezioso ed entrare nel vivo di questo tutorial. Mettiti comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura delle prossime righe. Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, sono sicuro che riuscirai a prendere dimestichezza con macOS e imparare a usare le sue funzioni di base. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

Come usare il Mac per la prima volta

Se è la prima volta che ti appresti a usare il Mac, in particolare se provieni da Windows, ritengo quasi d’obbligo illustrarti fin da sùbito alcune delle principali caratteristiche distintive di macOS, il sistema operativo installato su tutti i Mac.

Come usare Mac senza ID Apple

Accedere account Apple da Mac

Prima di mostrarti nel dettaglio come usare il Mac per la prima volta, ci tengo sùbito a soffermarmi su quello che è uno dei punti di forza di Apple, ovvero il suo ecosistema.

Creando un account Apple (precedentemente noto come ID Apple) e associandolo al Mac e ad altri dispositivi Apple, come iPhone, iPad e Apple Watch, è possibile sincronizzare dati e altre tipologie di informazioni.

In particolare, grazie ai servizi della piattaforma iCloud, che offre 5 GB di spazio gratis, è possibile archiviare foto e video (iCloud Foto), documenti (iCloud Drive) e altri dati, compresi quelli relativi a specifiche applicazioni.

A rendere il tutto più “seamless”, cioè senza interruzioni, sono i sistemi denominati Continuity ed Handoff, grazie ai quali è possibile copiare e incollare testi, foto e video tra più Mac, tra Mac e iPhone/iPad e viceversa, iniziare un’attività su un dispositivo Apple e riprenderla velocemente su un altro (funzione Handoff), effettuare e ricevere chiamate e molto altro ancora, il tutto a patto che i device siano abbinati allo stesso account Apple.

Seppur per usare il Mac non sia obbligatorio collegare un account Apple, il mio consiglio è quello di usarne uno per sfruttare tutte queste funzionalità che ti ho appena indicato e per avere anche la possibilità di accedere a servizi come Apple Music ed Apple TV. Inoltre, tieni presente che un account Apple è necessario per scaricare e installare le applicazioni (comprese quelle gratuite) dall’App Store, lo store di riferimento di macOS.

Puoi associare un account Apple sia in fase di configurazione del tuo Mac che anche successivamente, agendo dalle impostazioni del computer (chiamate Impostazioni di Sistema). In quest’ultimo caso, è sufficiente premere direttamente sull’icona della rotella d’ingranaggio che visualizzi nella barra collocata in basso o premere sull’icona della mela, in alto a sinistra, e selezionare l’opzione Impostazioni di Sistema dal menu apertosi.

Fatto ciò, seleziona la voce Accedi con account Apple, inserisci l’indirizzo email o il numero di telefono associato al tuo account nel campo Email o numero di telefono, premi sul pulsante Continua, digita anche la password nel campo apposito e clicca nuovamente sul pulsante Continua.

Se, invece, non hai ancora un account Apple, puoi crearne uno sul momento premendo sulla voce Non hai un account?.

Come usare Mac al meglio

Usare il Mac

Vediamo adesso come usare Mac al meglio e, in particolare, come muovere i tuoi primi passi su macOS. Prima, però, ci tengo a sottolineare che le indicazioni che sto per darti sono valide a prescindere dal modello di Mac in tuo possesso: infatti, non c’è alcuna differenza nel funzionamento di macOS, a patto di avere una versione aggiornata del sistema operativo.

Detto ciò, una volta acceso il tuo Mac ed eventualmente effettuato l’accesso con il tuo profilo utente, ti ritroverai nella Scrivania di macOS, che corrisponde al desktop di Windows. Anche in questo caso, puoi organizzare la Scrivania come meglio preferisci, tenendo presente che puoi posizionare cartelle, singoli file e collegamenti di vario genere, compresi quelli ai programmi (che su macOS sono chiamati applicazioni).

La Scrivania può essere personalizzata con diversi widget, dei “box” informativi relativi a specifiche applicazioni: per esempio, il widget Meteo permette di avere sempre in primo piano le previsioni del tempo. Per aggiungere e modificare i widget, è sufficiente fare clic destro in un punto qualsiasi della Scrivania e selezionare l’opzione Modifica widget dal menu apertosi. Te ne ho parlato in modo più approfondito, nella mia guida su come mettere widget su Mac.

Tutte le schermate del Mac sono contraddistinte da due menu, uno in alto chiamato barra dei menu e uno in basso chiamato barra Dock. Il primo è un menu dinamico le cui voci variano a seconda dell’applicazione in uso e consente di accedere rapidamente alle più importanti funzionalità di quest’ultima.

Tramite la barra dei menu, cliccando sull’icona della mela, è possibile anche eseguire alcune operazioni, come mettere in pausa (Standby), riavviare (Riavvia) e spegnere il Mac (Spegni), uscire dal profilo utente in uso (Esegui il logout), accedere alle impostazioni del computer (Impostazioni di Sistema) e visualizzarne alcune informazioni (Informazioni su questo Mac), come la versione del sistema operativo e le caratteristiche della parte hardware.

Nella barra dei menu, in particolare nella parte destra, trovi anche una serie di controlli rapidi che, come avrò modo di mostrarti più avanti, possono essere personalizzati secondo quelle che sono le proprie esigenze. Tra i controlli più popolari c’è quello relativo a data e orario, alla connessione Wi-Fi, alla funzione Spotlight, che permette di eseguire rapidamente ricerche sul Mac, e al Centro di Controllo, utile per gestire rapidamente alcune impostazioni come luminosità, volume e connettività.

La barra Dock, invece, consente di accedere rapidamente alle proprie applicazioni preferite e richiamare il menu delle app (l’icona del quadrato bianco contenente altri quadrati colorati). Inoltre, cliccando sull’icona del volto sorridente, puoi accedere al Finder: questo è il gestore file predefinito di macOS, tramite il quale puoi gestire file, cartelle, dischi e anche avviare applicazioni.

Finder

Tornando alla barra Dock, puoi scegliere quali applicazioni mostrare su di essa semplicemente trascinandoci sopra la relativa icona. Puoi agire sia dal menu delle app di cui ti ho parlato poc’anzi sia dal Finder, selezionando la voce Applicazioni nella barra laterale a sinistra.

Per rimuovere un’app dalla barra Dock, invece, fai clic destro sulla relativa icona e seleziona le voci Opzioni e Rimuovi dal Dock. Puoi personalizzare ulteriormente la barra in questione accedendo alle Impostazioni di Sistema (puoi fare clic direttamente sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock) e selezionando la voce Scrivania e Dock.

Allo stesso modo, ma premendo sull’opzione Barra dei menu, puoi invece accedere alla sezione dalla quale puoi personalizzare la barra dei menu e gestire i vari controlli disponibili.

Dalle Impostazioni di Sistema puoi gestire numerose altre opzioni e personalizzazioni: per esempio, selezionando l’opzione Sfondo puoi cambiare l’immagine di sfondo per la Scrivania, mentre dalla sezione Password di login puoi impostare una password per proteggere l’accesso al Mac.

Cliccando sul tuo nome, che compare in alto a sinistra solo se hai effettuato l’accesso con il tuo account Apple, puoi gestire quest’ultimo, le opzioni relative a iCloud e configurare In Famiglia, un servizio completamente gratuito che permette di creare un gruppo con altri membri della famiglia per condividere servizi e abbonamenti Apple e anche abbonamenti idonei di altre applicazioni scaricate dall’App Store.

Altro aspetto di cui è doveroso parlare riguarda l’installazione di nuovi programmi. In linea generale, è possibile percorrere due strade: quella più sicura e semplice consiste nello scaricare le applicazioni direttamente da App Store, lo store di casa Apple a cui ho già fatto riferimento in precedenza. Così facendo, si azzera quasi del tutto il rischio di incappare in software nocivi oppure non utili allo scopo per il quale sono progettati, in quanto le politiche di App Store sono estremamente restrittive in termini di sicurezza e coerenza.

Per scaricare un’applicazione dall’App Store, dopo aver associato il tuo account Apple, è sufficiente avviare quest’ultimo premendo sulla sua icona (la “A” bianca su sfondo celeste) nella barra Dock e cercare il software di tuo interesse inserendone il nome nel campo Cerca. Per avviare il download, premi sul relativo pulsante Ottieni e, se necessario, inserisci la password del tuo account Apple.

Scaricare app su Mac

Il secondo metodo, invece, consiste nello scaricare da Internet i file d’installazione per i vari software: la procedura da seguire per effettuare il setup delle applicazioni varia in base al tipo di file scaricato. Di seguito ti elenco i più comuni.

  • File di tipo .dmg: sono dei pacchetti che contengono l’intera applicazione. Dopo aver scaricato e aperto un file di questo tipo, è quasi sempre possibile installare il programma trascinando la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS, mediante la finestra che si apre su schermo. In alcuni casi, i file .dmg contengono anche dei file di testo informativi, oppure un file che consente di disinstallare automaticamente l’applicazione.
  • File di tipo .app: si tratta dei file eseguibili delle applicazioni, generalmente contenuti in pacchetti .dmg oppure in archivi .zip. Qualche volta, tali file potrebbero essere scaricabili singolarmente. È possibile aprire un eseguibile da qualsiasi posizione del Mac, in quanto esso contiene tutto il necessario per l’esecuzione del programma in questione, ma è sempre consigliabile copiarlo prima nella cartella Applicazioni, onde evitare errori o funzionamenti imprevisti.
  • File di tipo .pkg: sono file scaricabili singolarmente, oppure contenuti a loro volta in file .dmg. Una volta eseguiti, essi propongono una procedura d’installazione guidata che consente di finalizzare il setup del programma; in genere, tutto si riduce a premere sul pulsante Continua alcune volte consecutive e a inserire la password del Mac, per finalizzare il tutto.

Per disinstallare un’applicazione, invece, è solitamente sufficiente spostare la relativa icona dalla cartella Applicazioni del Mac al cestino (quest’ultimo è presente nella barra Dock). Per approfondire l’argomento, ti rimando alle mie guide su come installare e come disinstallare un programma su Mac.

Altro aspetto su cui mi voglio soffermare è quello riguardante virus e malware. Il sistema operativo macOS, per impostazione predefinita, lascia all’utente ben poco margine di azione, soprattutto sulle parti delicate del computer; per questa ragione, è necessario effettuare delle procedure spesso mediamente complesse, per fornire questa o quella autorizzazione o sbloccare una delle caratteristiche “avanzate” del sistema.

Di conseguenza, è estremamente raro che le applicazioni installate oppure eseguite su macOS possano compiere autonomamente, senza che l’utente se ne accorga, operazioni nocive oppure dannose. Pertanto, a meno di non eludere o disattivare volutamente le impostazioni di protezione predefinite di macOS, il rischio di contrarre infezioni informatiche è molto ma molto basso, diventando pressoché nullo se ci si limita a eseguire soltanto applicazioni scaricate da App Store.

Per approfondire il discorso relativo ai malware su macOS, ti rimando alla lettura della mia guida su come pulire il Mac dai virus, nella quale ti ho fornito tutte le spiegazioni del caso.

Come usare il Mac mentre è in carica

Usare il Mac mentre è in carica

Se hai un Mac portatile e vuoi sapere se si può usare il Mac mentre è in carica, devi sapere che non c’è alcun rischio per il computer o per la batteria.

I modelli portatili di Apple, come i MacBook Air e i MacBook Pro, sono progettati per gestire automaticamente la distribuzione dell’energia in modo intelligente: una parte dell’alimentazione viene utilizzata per far funzionare il dispositivo, mentre la restante serve a ricaricare la batteria. Non devi quindi temere surriscaldamenti o danni dovuti all’uso prolungato collegato alla presa, poiché il sistema operativo e l’alimentatore ufficiale Apple includono meccanismi di protezione che limitano la potenza in base alle necessità.

Anzi, in molte situazioni può essere consigliabile lasciare il Mac collegato alla corrente, ad esempio quando stai svolgendo operazioni che richiedono molte risorse, come il montaggio video, la modifica di file di grandi dimensioni o l’installazione di aggiornamenti di sistema. In questi casi, l’alimentazione diretta assicura prestazioni costanti e impedisce che la batteria si scarichi rapidamente.

macOS, inoltre, gestisce la ricarica in modo ottimizzato per preservare la salute della batteria: se il sistema rileva che tieni spesso il Mac collegato, interrompe automaticamente la carica all’80% e la completa solo quando serve, così da ridurre l’usura nel tempo.

Naturalmente, è importante usare il caricatore originale o un accessorio certificato, per evitare problemi di compatibilità o surriscaldamento. Anche se non c’è pericolo nel tenere il computer sempre collegato, può essere utile di tanto in tanto lasciar scaricare parzialmente la batteria, in modo da mantenerla attiva ed efficiente. Se noti che il Mac tende a scaldarsi mentre è in carica, assicurati di utilizzarlo su una superficie rigida e piana, come una scrivania, e non su coperte o divani che ostacolano la dissipazione del calore.

Per quanto riguarda i modelli fissi, come iMac, Mac mini o Mac Studio, la questione è ancora più semplice: questi computer non hanno una batteria interna e funzionano solo tramite collegamento diretto alla corrente. In pratica, sono sempre “in carica”, ma non corrono alcun rischio, perché l’alimentazione costante è la loro condizione normale di utilizzo.

Come usare il Mac senza mouse

Attivare Tasti mouse su Mac

Se ti stai chiedendo se è possibile usare il Mac senza mouse, sarai contento di sapere che la risposta è affermativa e che sono disponibili più soluzioni per riuscirci.

Innanzitutto, devi sapere che sui Mac portatili, come MacBook Air e MacBook Pro, non è necessario collegare un mouse esterno in quanto è possibile utilizzare il trackpad integrato. Tramite semplici gesti da effettuare direttamente su quest’ultimo, è possibile scorrere le pagine Web, ingrandire i documenti, ruotare le foto, selezionare elementi e tutto ciò che faresti con un “normale” mouse.

Tale soluzione può essere usata anche sui modelli di Mac fissi, come iMac, Mac Mini, Mac Studio e Mac Pro. Infatti, anche in fase di acquisto (fatta eccezione per i Mac Mini e Mac Studio), è possibile scegliere la versione con Magic trackpad anziché quella con incluso il Magic mouse, cioè il mouse di Apple. In ogni caso, il Magic trackpad può essere acquistato singolarmente e abbinato a qualsiasi Mac (e anche iPad).

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Se, invece, ti riferisci alla possibilità di usare il Mac senza mouse in quanto questo è scarico o non funzionante, devi sapere che puoi abbinare un mouse wireless di altre marche o collegare un qualsiasi mouse USB (in alcuni casi, potrebbe essere necessario un adattatore da USB-A a USB-C). A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida dedicata ai migliori mouse per Mac.

In alternativa, anche se potrebbe risultare poco pratico, puoi attivare l’opzione Tasti mouse che permette di usare la tastiera per spostare il puntatore e premere il tasto del mouse.

Per attivare questa funzionalità, accedi alle Impostazioni di Sistema cliccando sull’icona della rotella d’ingranaggio presente nella barra Dock, seleziona l’opzione Accessibilità nella barra laterale a sinistra e premi sulla voce Controllo puntatore. Adesso, sposta la levetta relativa all’opzione Tasti mouse da OFF a ON e clicca sul pulsante Utilizza tasti mouse. Maggiori info qui.

Inoltre, devi sapere che esistono alcune scorciatoie da tastiera che, premendo una combinazione di tasti, permettono di effettuare alcune operazioni senza necessariamente utilizzare il mouse. Tra i più noti ci sono cmd+c e cmd+v che permettono di copiare e incollare un elemento (es. testo, cartelle ecc.) e cmd+q che consente di chiudere un’applicazione in uso. Per approfondire l’argomento, ti rimando ai miei tutorial su come usare il PC senza mouse e come scorrere sul Mac senza mouse.

Come usare il Mac senza tastiera

Come usare il Mac senza tastiera

Come dici? Vorresti usare il Mac senza tastiera? In tal caso, le cose si fanno più semplici rispetto a quanto ti ho spiegato nelle righe dedicate all’uso del Mac senza mouse.

Infatti, è sufficiente un’apposita opzione di accessibilità che permette di usare una tastiera virtuale. Sempre procedendo dalle Impostazioni di Sistema, seleziona l’opzione Accessibilità nella barra laterale a sinistra e, nella sezione Mobilità, premi sulla voce Tastiera.

Nella nuova schermata visualizzata, sposta la levetta relativa all’opzione Tastiera accessibile da OFF a ON e vedrai comparire a schermo una tastiera virtuale, che potrai utilizzare al posto di quella hardware.

Si tratta questa di una valida soluzione per inserire password e brevi testi. Tuttavia, se hai la necessità di scrivere un documento, puoi valutare di attivare la funzione di dettatura che, appunto, permette di dettare il testo da scrivere.

Per fare ciò, accedi alle Impostazioni di Sistema, seleziona la voce Tastiera nella barra laterale a sinistra e abilita l’opzione Dettatura spostando la relativa levetta su ON e cliccando sul pulsante Abilita.

Su qualsiasi applicazione compatibile con questa funzione, è sufficiente premere sulla voce Modifica nella barra dei menu e selezionare l’opzione Avvia dettatura dal menu apertosi. Per la procedura dettagliata, puoi fare riferimento alla mia guida su come dettare al Mac.

Come usare il Mac come monitor

Mac

Se la tua intenzione è quella di usare il Mac come monitor, devi sapere che non è possibile farlo, almeno sui modelli più recenti.

In passato, alcuni iMac prodotti fino al 2014 supportavano la Target Display Mode, che permetteva di usare il display dell’iMac come schermo esterno collegando un altro Mac tramite cavo Thunderbolt o Mini DisplayPort. Tuttavia, Apple ha rimosso completamente questa modalità a partire dagli iMac con display Retina.

Se, dunque, volevi sapere come usare il Mac come monitor per PC Windows o per un altro Mac, mi dispiace informarti che non è possibile in quanto le porte video presenti sui Mac moderni funzionano solo in uscita video e non in ingresso.

Se, invece, vuoi collegare un monitor esterno al Mac, per esempio per lavorare su uno schermo più grande o avere una doppia visuale, puoi farlo facilmente usando un cavo HDMI, DisplayPort o USB-C compatibile con il tuo modello. In questo caso puoi anche usare il Mac da chiuso con monitor esterno: oltre a un display, dovrai collegare tastiera e mouse esterni e mantenere l’alimentatore collegato.

Per quanto riguarda la possibilità di usare il Mac come monitor per PS5, non esiste un modo diretto per usare il segnale video sul display di un Mac. Tuttavia, puoi “aggirare” il problema usando un dispositivo di acquisizione video compatibile, collegato via USB: in questo modo puoi vedere e registrare il segnale della console all’interno di un’app dedicata sul Mac, ma non si tratta di un vero e proprio utilizzo come monitor esterno. Te ne ho parlato in maniera più approfondita nella mia guida su come collegare la PS5 al PC.

Infine, se vuoi usare Mac come secondo schermo iPad, puoi sfruttare la funzione Sidecar, integrata in macOS e iPadOS. Questa opzione consente di estendere o duplicare lo schermo del Mac sull’iPad in modalità wireless (o via cavo), trasformando l’iPad in un secondo monitor. Tuttavia, non è consentita l’operazione inversa, cioè usare il Mac come monitor per l’iPad. Se vuoi comunque saperne di più al riguardo, dai un’occhiata al mio tutorial su come usare iPad come secondo schermo.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.