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Come vendere prodotti digitali

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Oggigiorno la vendita di prodotti digitali rappresenta un’ottima soluzione per cercare di emergere e crearsi una carriera da liberi professionisti, espandere un proprio business esistente nel “mondo reale” o semplicemente arrotondare lo stipendio. Per avere delle chance di “farcela”, però, occorre lavorare sodo, proporre qualcosa di effettivamente valido al pubblico e anche scegliere il canale di vendita giusto.

Come dici? Hai proprio intenzione di tentare la strada della vendita di beni digitali e vorresti qualche consiglio sulle piattaforme da usare? Allora sappi che sono qui, pronto per darti una mano.

Quello che farò nelle prossime righe, infatti, sarà spiegarti come vendere prodotti digitali consigliandoti alcuni servizi funzionali e affidabili che ti consentiranno di mettere a disposizione degli altri il tuo talento, le tue conoscenze e, soprattutto, la tua creatività. Ti auguro una buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto!

Indice

Vendere prodotti digitali: cosa sono

Cosa sono prodotti digitali

Prima di proseguire con la guida e darti le giuste “dritte”, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni preliminari su cosa si intende per prodotti digitali e le varie tipologie di servizi e media da poter vendere online.

I prodotti digitali sono quei beni intangibili o supporti media che possono essere venduti senza essere spediti materialmente. Questi prodotti sono appunto dei beni immateriali, dei quali il cliente, a seguito del pagamento, può disporre immediatamente poiché sono spesso disponibili in formati scaricabili o in streaming.

Esistono centinaia di prodotti digitali che puoi vendere online. Ma quali sono quelli capaci di sfruttare appieno il proprio potenziale di vendita? Questa, come si suol dire, è una domanda da un milione di dollari, ma oggi proverò ugualmente a darti una risposta.

Di seguito troverai quelle che, a mio modesto parere, sono le migliori categorie di prodotti digitali da cui trarre l’ispirazione giusta per iniziare la tua nuova attività.

  • eBook — i libri in formato elettronico hanno una serie di vantaggi quali la portabilità senza ingombro, possono essere letti su tantissimi dispositivi e, spesso, costano anche meno della loro controparte cartacea. Ecco perché gli eBook oggi sono così diffusi. Dai manuali ai romanzi, non è necessario essere un grande scrittore per scrivere un libro, puoi trovare validi suggerimenti sulla mia guida dedicata all’argomento.
  • Corsi online — se hai una determinata conoscenza ed esperienza puoi condividerla con il mondo tramite video corsi digitali da vendere online. Le persone sono desiderose di imparare, stando comodamente a casa, qualsiasi cosa: dalle lezioni di chitarra a quelle di pilates, da corsi di inglese a quelli di cucina.
  • Grafica — qui la scelta è molto ampia: dai loghi personalizzati ai semplici template per i post sui social media o siti Web. Se hai una passione per il design puoi, ad esempio, metterla a disposizione dei clienti alla ricerca di un progetto. Non porre limiti alla tua creatività, se sei già un grafico sicuramente le idee non ti mancheranno.
  • Software — se hai esperienza di programmazione puoi sviluppare un software da vendere sotto forma di download digitale oppure con sottoscrizione di un abbonamento online. Le soluzioni software includono app per dispositivi mobili, programmi per PC ma anche videogame. Il mercato dei giochi indipendenti ha indubbiamente subito, negli ultimi anni, un’accelerazione molto importante, arrivando a profitti notevoli.
  • Musicapodcaster, youtuber, ma anche sviluppatori di siti Web e registi sono sempre alla ricerca di nuova musica ed effetti sonori per i loro progetti. Quale occasione migliore per mettere a disposizione la propria capacità nel suonare uno strumento? Inoltre lavorare con la musica digitale prevede anche la creazione di plugin per software musicali o la realizzazione di librerie di suoni e raccolte di sample da vendere online.

Creare e commercializzare prodotti digitali presenta diversi vantaggi. Innanzitutto, rispetto a un bene materiale, il margine di profitto è più elevato, inoltre non devi affrontare né costi di spedizione né di gestione di un’eventuale magazzino per lo stoccaggio della merce. Infine non dovrai preoccuparti di eventuali carenze di inventario e la gestione della vendita è molto semplificata poiché se ne occuperà quasi interamente la piattaforma a cui deciderai di affidarti.

Insomma, sembra tutto molto bello ma, come sempre, non è tutto oro quel che luccica: seppur piccoli, esistono comunque dei svantaggi nella vendita dei prodotti digitali. Ad esempio potresti avere difficoltà a individuare e stabilire un prezzo di vendita, inoltre da non sottovalutare la concorrenza di beni digitali simili però del tutto gratuiti. Infine, un prodotto digitale è molto più soggetto, rispetto a uno materiale, alla pirateria nonché al rischio di plagio

Inoltre, come tutte le attività commerciali, anche la vendita di prodotti digitali, se continua nel tempo, prevede l’apertura della partita IVA nonché l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’apertura di una posizione INPS ecc.

Tuttavia, se invece sei in presenza di un’attività di vendita occasionale, è possibile vendere prodotti digitali senza partita IVA. Ciò vuol dire che la vendita non deve avvenire su un sito di e-commerce proprietario ed è quindi meglio affidarsi ad alcuni marketplace di cui ti parlerò nei prossimi capitoli.

Al netto di queste linee guide generali, ti consiglio comunque di chiedere la consulenza di un commercialista esperto, onde evitare problemi in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi.

Come vendere prodotti digitali su Wix

Wix

Il primo portale che ti consiglio di provare per vendere prodotti digitali è Wix. Come forse già saprai, questa piattaforma consente di realizzare siti di e-commerce (e non solo) in modo estremamente semplice, veloce e gratuito (seppur bisogna pagare un abbonamento, che parte da 5,50 euro/mese, per sbloccare tutte le sue funzionalità).

Come si usa? Innanzitutto, recati sulla sua home page e poi clicca sul bottone Crea il tuo store posto al centro della pagina. Successivamente, registrati tramite email, account Facebook, Google o Apple, fai clic sul bottone Inizia e specifica la tipologia di sito che stai per creare (in questo caso E-shop).

Dal menu che si apre, poi, seleziona il suggerimento che ritieni più pertinente (es. E-shop di computer), fai clic sul pulsante Avanti, inserisci il nome del sito nell’apposito campo testuale e clicca di nuovo sul bottone Avanti.

Fatto ciò, decidi se iniziare a creare un sito da un template (Inizia da un template) oppure se lasciare all’algoritmo di Wix di decidere tutto (Ottieni un sito su misura). In questo caso io ho deciso di optare per la prima soluzione ed è ciò che ti consiglio di fare anche a te.

Successivamente, scegli il template più adatto a te (es. Negozio di elettronica) passando con il puntatore su di esso e poi cliccando sul bottone Modifica. Successivamente, avvaliti dell’editor di Wix per aggiungere elementi, sezioni, pagine e menu, etc., tramite la barra degli strumenti sulla sinistra. Modifica, se necessario, anche gli elementi già presenti spostandoli, ridimensionandoli, e così via, finché non ottieni il risultato desiderato.

Non appena riterrai che il sito è pronto per la pubblicazione, fai clic sul bottone Pubblica (in alto a destra), in modo tale da metterlo online. Più semplice di così?!

Come vendere prodotti digitali su Shopify

Shopify

Shopify è sicuramente una delle piattaforme più semplici e affidabili per creare il proprio negozio di ecommerce per la vendita di prodotti digitali. Grazie ai suoi potenti strumenti sarai sin da subito capace di mettere in commercio le tue idee, senza avere particolari conoscenze in ambito di Web design né un budget elevato.

Inoltre è possibile integrare le funzionalità di Shopify anche su una propria home page, magari realizzata con WordPress, tramite un codice generato dalla piattaforma da incollare direttamente sul sito e aggiungere così i prodotti da vendere. Tutto questo totalmente personalizzabile in termini di colori e modelli.

Shopify permette anche di installare e aggiungere al proprio store alcune app dedicate proprio al mondo dei prodotti digitali, come Digital Downloads, SendOwl, Courses, BookThatApp ecc.

Shopify offre una prova gratuita di 3 giorni seguita da un periodo di test di 3 mesi a 1 solo euro. Dopodiché propone i seguenti piani di abbonamento per creare un negozio online e vendere i propri prodotti digitali.

  • Basic — al costo di 1 euro/mese, con il prezzo che sale a 21 euro/mese dopo i primi 3 mesi, che include uno store di ecommerce con blog e prodotti illimitati, l’accesso al pannello di controllo a 2 utenti, codici sconto, buoni regalo, elaborazione dei pagamenti e report di base.
  • Shopify — al costo di 59 euro/mese, che include uno store di ecommerce con blog e prodotti illimitati, l’accesso al pannello di controllo a 5 utenti, buoni regalo, elaborazione dei pagamenti, report standard e automazioni ecommerce.
  • Advanced — al costo di 289 euro/mese, che include uno store di ecommerce con blog e prodotti illimitati, l’accesso al pannello di controllo a 15 utenti, buoni regalo, elaborazione dei pagamenti, report avanzati e automazioni ecommerce.

Ai suddetti costi mensili occorre aggiungere le commissioni per ogni prodotto venduto che variano dal 1,3% fino al 1,9% sul prezzo + 0,25 euro in base al piano di abbonamento scelto. Per maggiori informazioni ti invito a visitare la sezione Prezzi che puoi trovare sul sito di Shopify.

Per iniziare a usare Shopify, non devi far altro che collegarti alla pagina del servizio, inserire la tua email e cliccare sul pulsante Inizia la prova gratuita. Shopify è disponibile anche sotto forma di app per smartphone e tablet. È compatibile sia con Android che con iOS/iPadOS e permette di creare e gestire il tuo ecommerce in maniera comoda così come accade su computer.

Se l’argomento ti interessa, ti consiglio di leggere con attenzione la mia guida su come creare un ecommerce con Shopify.

Come vendere prodotti digitali su Etsy

Etsy

Nato nel 2005, Etsy è il servizio online di riferimento per vendere prodotti artigianali e oggetti vintage. Tuttavia può essere anche un’ottima piattaforma da cui iniziare per vendere i propri prodotti digitali.

Etsy permette di vendere articoli digitali sia in download istantaneo, quindi un file già pronto sùbito dopo l’acquisto, che in download su ordinazione, da realizzare secondo le specifiche del cliente e da inviare dopo il completamento.

Il servizio non prevede alcun costo di iscrizione né piani di abbonamento mensili, ma una tariffa per ogni inserzione pari a 0,20 dollari (valida per 4 mesi o fino alla vendita del prodotto) più una commissione di transizione del 6,5% sul prezzo e una commissione standard di gestione del pagamento del 4% su prezzo più 0,30 dollari. Per maggiori informazioni ti invito a visitare la sezione Tariffe e commissioni che puoi trovare sul sito di Etsy.

Per iniziare, devi prima creare un account venditore. Per fare ciò visita il sito ufficiale e clicca sul bottone Inizia al centro. Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su Continua.

Una volta creato e personalizzato il tuo negozio virtuale non dovrai fare altro che aggiungere i tuoi articoli digitali allo store. Dopo aver cliccato sulla voce Inserisci inserzione, alla voce Tipo, scegli Articolo digitale. A questo punto, in Dettagli dell’inserzione, seleziona se è un prodotto digitale Su ordinazione oppure se disponibile come Download istantaneo, in questo caso carica da uno fino a cinque file digitali dalle dimensioni massime di 20MB per ogni documento. Per maggiori informazioni, consulta la mia guida su come vendere su Etsy.

Etsy è disponibile anche sotto forma di applicazione per dispositivi Android e iOS/iPadOS.

Come vendere prodotti digitali su Amazon

Amazon

Anche il colosso del commercio elettronico Amazon offre la possibilità di vendere prodotti digitali sul proprio sito. Qualsiasi cosa tu riesca a creare puoi commercializzarla su Amazon: musica, software, corsi online oltre la possibilità di pubblicare i tuoi eBook nel loro popolare Kindle Store.

Amazon offre i seguenti piani di vendita in base al numero di articoli da vendere al mese e alla presenza o meno di strumenti per pubblicizzare i tuoi prodotti.

  • Piano di vendita Individuale — al costo di 0,99 euro/mese se vuoi vendere meno di 40 articoli al mese e non hai intenzione di pubblicizzare i tuoi prodotti o utilizzare strumenti di vendita avanzati. Questo piano è l’ideale per i venditori senza partita IVA.
  • Piano di vendita Professionale — al costo di 39 euro/mese ti permette di vendere più di 40 articoli al mese, di pubblicizzare i tuoi prodotti e di utilizzare strumenti di vendita avanzati.

Ai costi dei suddetti piani di vendita, si aggiungono le commissioni di vendita aggiuntiva in relazione alla tipologia di prodotto venduto, nel caso dei prodotti digitali sono del 15,45% sul prezzo. Inoltre, per entrambi i piani è prevista una commissione di gestione a seconda del prodotto venduto: 1,01 euro per i libri e 0,81 euro per oggetti venduti nelle categorie Musica, Video e Videogiochi e software.

Una volta scelto il piano di vendita più adatto alle tue esigenze non dovrai fare altro che creare il tuo account venditore. Collegati, quindi, alla sezione Sell del celebre sito di shopping online e fai clic sul pulsante Registrati seguendo, successivamente, le istruzioni mostrate a schermo. Se ben ricordi, te ne ho parlato in maniera approfondita nella mia guida su come vendere su Amazon.

Per quanto concerne la vendita di libri in formato elettronico, dai invece riferimento alla mia guida su come pubblicare un eBook su Amazon, in cui ti ho spiegato tutto in dettaglio.

Sappi anche che, dopo aver creato il tuo account da venditore, sia esso individuale che professionale, potrai gestirlo sia su PC ma anche per mezzo dell’app dedicata Amazon Venditore (o Amazon Seller): puoi scaricarla per i dispositivi Android da Play Store (o presso uno store alternativo, se non disponi dei servizi Google sul tuo dispositivo), oppure da App Store per iOS.

Come vendere prodotti digitali su eBay

eBay

Fondato nel 1995, eBay è sicuramente uno dei siti di vendita online più famosi al mondo. Al suo interno è possibile trovare non solo beni fisici e tangibili, ma anche alcuni prodotti digitali.

Tuttavia è bene ricordare che la vendita di oggetti immateriali non è consentita a tutti i venditori, poiché non essendo sempre possibile confermare la ricezione di un prodotto digitale si rischia di non essere coperti dal programma di protezione dell’acquirente di eBay. Per questo motivo si cerca di selezionare quanto più possibile i venditori.

Ad ogni modo, tentar non nuoce e, con un po’ di pazienza puoi chiedere l’autorizzazione al servizio clienti di eBay dopo esserti registrato alla piattaforma come venditore professionale. Nel mio post su come vendere su eBay puoi trovare maggiori informazioni al riguardo.

Se ritenuto idoneo alla vendita di prodotti digitali, ti basterà creare un’inserzione nella categoria Altro > Prodotti informativi. Nel caso il formato annuncio Prodotti informativi non fosse disponibile, vuol dire che gli oggetti consegnati in formato digitale non ti sono consentiti.

Altri servizi per vendere prodotti digitali

Fiverr

Oltre alle piattaforme di cui ti ho parlato nei paragrafi precedenti di questa guida, devi sapere che esistono altri servizi per vendere prodotti digitali. Eccone alcuni che potrebbero fare al caso tuo.

  • Fiverr — è una piattaforma che che permette l’acquisto e la vendita di servizi freelance digitali online. Sebbene il nome della piattaforma provenga dall’idea iniziale di vendere i prodotti a 5 dollari (in inglese five), oggi il venditore può scegliere la propria tariffa, lasciando però l’importo minimo sempre a 5 dollari. Maggiori info qui.
  • Canva — anche il famoso servizio Web, che consente di realizzare vari lavori di tipo grafico in maniera molto semplice e rapida, permette di vendere i tuoi prodotti digitali. È possibile, infatti, iscriversi al programma Canva Creators e mettere a disposizione degli utenti i propri template ed elementi grafici che verranno pagati a mezzo royalty. Maggiori info qui.
  • Shutterstock — è un famosissimo portale di microstock, che permette di vendere i propri scatti guadagnando una percentuale variabile dal 15% al 40%. Chiunque può vendere il proprio prodotto digitale su questa piattaforma: dai fotografi e videomaker ai musicisti. Maggiori info qui.
  • Creative Market — è una piattaforma di vendita prodotti digitali creativi quali template, grafiche, illustrazioni, font ecc. Le commissioni sul venduto sono più o meno del 30% e il sito è disponibile solo in lingua inglese.

Come vendere NFT

NFT

Con NFT (abbreviazione di Non-Fungible Token) si intende una certificazione digitale che attesta l’originalità e l’autenticità di un particolare contenuto mediatico. La sua principale peculiarità è che vive su una blockchain (tipicamente quella di Ethereum, ma non solo), dunque su un network decentralizzato, e permette di testimoniare la proprietà di un determinato bene digitale (es. un’illustrazione, il biglietto in formato digitale per partecipare a un evento e così via).

Rispetto ad altri prodotti digitali, la vendita di NFT collegati a una propria creazione o un proprio progetto è una scelta più rischiosa, poiché ancora non si conosce la longevità di questo mercato e le valutazioni dei vari NFT in commercio sono abbastanza fluttuanti.

Tuttavia, se ti stessi chiedendo come e dove vendere questo tipo di prodotti digitali, devi sapere che ci sono diverse piattaforme per la vendita di NFT. Nel caso volessi approfondire l’argomento, ti segnalo le mie guide su come creare un NFT e come vendere NFT che ho dedicato all’argomento.

Articolo realizzato in collaborazione con Wix

In qualità di affiliati Amazon ed eBay, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.