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Come proteggere WhatsApp da hacker

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Utilizzi WhatsApp per chattare con amici e familiari, ma anche per questioni di lavoro e comunicazioni importanti. Con il tempo questa applicazione è diventata per te uno strumento indispensabile e molto personale per comunicare e condividere informazioni. Proprio per questa sua importanza, sei preoccupato che i tuoi dati e le tue conversazioni possano essere a rischio, magari vittima di hacker o intrusioni indesiderate.

Per questo motivo, vorresti sapere come proteggere WhatsApp da hacker e mettere in pratica alcune misure di sicurezza per evitare problemi spiacevoli. Dico bene?

Se le cose stanno così, lascia che ti dica che sei appena atterrato nella pagina Web giusta. In questa guida ti illustrerò cosa puoi fare per proteggere il tuo account e mantenere al sicuro le tue informazioni personali. Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grande in bocca al lupo per tutto!

Indice

Come proteggere WhatsApp dagli hacker

Per mantenere il tuo account WhatsApp al sicuro e evitare hacker e spie dovrai mettere in atto dei semplici accorgimenti, alcuni sul tuo account, come abilitare l’autenticazione a due fattori, attivare la passkey e controllare i dispositivi collegati; altri invece riguardano la protezione del tuo smartphone, come verificare la presenza di app-spia, usare un metodo di sblocco sicuro, evitare le reti Wi-Fi pubbliche e mettere una password alla segreteria. Di seguito vedremo nel dettaglio come proteggere WhatsApp dagli hacker mettendo in pratica tutti questi accorgimenti.

Controllare le app installate

verificare permessi app installate

Il primo elemento fondamentale per proteggersi da hacker e spioni su WhatsApp è controllare attentamente le app presenti sul proprio telefono. Infatti, alcune app potrebbero raccogliere e trasmettere dati sull’attività svolta attraverso lo smartphone (tra cui gli accessi a WhatsApp, la quantità di dati scambiati e altre informazioni) senza che l’utente ne sia consapevole o abbia dato il suo consenso.

Alcune di queste app sono principalmente “legali” e sono state sviluppate con finalità come il parental control o il monitoraggio dei propri dispositivi, per esempio per i genitori che vogliono controllare l’attività online dei figli (come per esempio Qustodio, Screen Time e le altre soluzioni di cui ti ho parlato in questa mia guida dedicata all’argomento). Tuttavia, pur essendo progettate per usi legittimi, possono comunque raccogliere una grande quantità di dati sensibili, inclusi quelli relativi a WhatsApp, e potenzialmente essere usate in modo improprio. Altre app, invece, sono più sospette e nascondono vere e proprie funzioni di spionaggio, operando senza il consenso dell’utente (come iKeyMonitor, per citarne una). Nel mio tutorial dedicato alle app per spiare WhatsApp troverai una panoramica dettagliata su queste applicazioni.

Tornando a noi, per capire se qualcuno ha installato un’app del genere sul tuo dispositivo, è importante esaminare attentamente le app con privilegi elevati (su Android) o profili di configurazione personalizzati (su iOS). Questo perché, per garantire il corretto funzionamento delle app di parental control o di monitoraggio, tali programmi devono essere preventivamente autorizzati con permessi di accesso avanzati e privilegi estesi, che permettono loro di leggere messaggi, monitorare le attività e controllare in modo dettagliato il dispositivo.

Pertanto, se utilizzi un telefono Android, ti invito a aprire le Impostazioni, facendo tap sullvicona ingranaggio presente nel drawer o nella schermata iniziale del tuo dispositivo, dopodiché segui il percorso Sicurezza e Privacy > Altre impostazioni di sicurezza > App amministratore dispositivo e osserva con attenzione la lista proposta.

Se noti qualche app “sospetta”, verifica immediatamente di cosa si tratta, magari cercando informazioni online sul nome dell’app. Se non riconosci l’app o non ricordi di averla installata, è consigliabile comunque disattivare immediatamente i suoi privilegi di amministratore: questo impedirà all’app di avere accesso a funzioni sensibili del telefono e limiterà la sua capacità di monitorare le tue attività. Puoi farlo semplicemente spostando su OFF l’interruttore posto in corrispondenza o rimuovendo il segno di spunta (tieni presente che questi passaggi sono indicativi e potrebbero variare leggermente a seconda del modello e della versione di Android che hai installato). In aggiunta, procedi con la sua disinstallazione. Se pensi di averne bisogno, consulta il mio tutorial su come si disinstallano le app da Android.

Come anticipato, se utilizzi un iPhone, ciò che devi fare è controllare i profili personalizzati presenti nel dispositivo: vai su Impostazioni (l’icona a forma di ingranaggio nella schermata Home o nella Libreria app) e segui il percorso Generali > VPN e gestione dispositivo. Qui potrai visualizzare eventuali profili installati che potrebbero consentire a un’app di monitorare il tuo telefono in modo approfondito.

In particolare, se nella sezione PROFILO DI CONFIGURAZIONE trovi profili che non riconosci o che non hai autorizzato, è importante rimuoverli immediatamente per bloccare ogni possibile attività di spionaggio: fai tap sul nome del profilo, quindi su Rimuovi profilo, inserisci, se richiesto, il codice di sicurezza impostato su iOS e infine conferma la tua intenzione di eliminarlo.

Qualora il profilo di configurazione corrisponda al nome di un’app presente sul tuo telefono, procedi anche con la sua disinstallazione. Se non sai come disinstallare app su iPhone, ti consiglio di consultare il mio tutorial dedicato.

Quanto visto finora, purtroppo, non riesce totalmente a escludere la presenza di app-spia nascoste sul tuo dispositivo. Infatti, per avere una certezza maggiore e scovare eventuali software di questo tipo, potresti dover ricorrere a metodi più specifici, come provare a inserire alcuni codici di accesso particolari direttamente sullo smartphone. Alcune applicazioni spia, infatti, permettono di accedere al loro pannello di controllo digitando nel browser indirizzi come localhost:8888 o localhost:4444, oppure inserendo codici speciali come *12345 nella schermata di composizione numeri. Provando questi codici potresti così individuare la presenza di app-spia nascoste che altrimenti passerebbero inosservate. Maggiori info qui.

Controllare i dispositivi collegati a WhatsApp

Dispositivi collegati WhatsApp Android

Così come suggerito da WhatsApp stessa, per proteggere WhatsApp è fondamentale anche controllare periodicamente i dispositivi collegati al tuo account.

Infatti, come forse già saprai, WhatsApp permette di accedere al proprio profilo da altri dispositivi, ma se qualcuno riesce a collegarsi senza il tuo consenso, potrebbe spiare le tue conversazioni o rubare informazioni personali.

Dunque, per proteggere WhatsApp da hacker è fondamentale controllare i dispositivi collegati. Per procedere con questo controllo su Android, apri WhatsApp sul telefono, premi sui tre puntini verticali in alto a destra e fai tap su Dispositivi collegati. Su iPhone, fai tap sulla voce Impostazioni in basso a destra e scegli Dispositivi collegati. Indipendentemente dal tuo telefono, vedrai ora la lista di tutti i computer, tablet o browser attivi che hanno accesso al tuo account WhatsApp con riportato anche lo stato attivo o le indicazioni sull’ultima attività.

Controlla con attenzione ogni elemento: se riconosci tutti i dispositivi elencati, significa che non ci sono accessi non autorizzati. Tuttavia, se trovi nomi di dispositivi che non ti sono familiari o che non hai mai collegato, è importante disconnettere immediatamente tali sessioni toccando il dispositivo sospetto e selezionando Disconnetti. Per maggiori info su come controllare i dispositivi collegati a WhatsApp, ti rimando alla mia guida dedicata.

Abilitare l’autenticazione a due fattori su WhatsApp

autenticazione a due fattori WhatsApp

Un’altra raccomandazione che mi sento di darti per proteggere WhatsApp da hacker e spie è attivare l’autenticazione a due fattori sull’app di messaggistica. Questa funzione aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo un codice PIN personale oltre al normale codice di verifica via SMS quando accedi al tuo account da un nuovo dispositivo. Attivandola, riduci significativamente il rischio che qualcuno possa entrare nel tuo profilo anche se è riuscito a intercettare il tuo numero di telefono o il codice di accesso temporaneo.

Per attivare l’autenticazione a due fattori, su Android tocca i tre puntini in alto a destra e seleziona Impostazioni; su iOS, invece, premi direttamente su Impostazioni nella barra in basso a destra. Ora, indipendentemente dal sistema operativo, fai tap sulle voci Account > Verifica in due passaggi e segui le istruzioni per impostare un PIN e un indirizzo email di recupero. Ricorda di scegliere un codice facile da ricordare per te, ma difficile da indovinare per gli altri. Maggiori info qui.

Attivare la passkey WhatsApp

passkey WhatsApp

Forse non lo sai, ma esiste un’altra risorsa già presente su WhatsApp che puoi “mettere in campo” per proteggere il tuo account dagli hacker e mantenere al sicuro la tua privacy. Di cosa sto parlando? Della passkey WhatsApp.

La passkey è una sorta di password aggiuntiva, crittografata e legata direttamente al tuo dispositivo, che permette di rafforzare la sicurezza dell’accesso all’app senza dover digitare continuamente password complesse. Attivandola, WhatsApp utilizza questo sistema per verificare la tua identità in modo ancora più sicuro, accessibile solo mediante un’interazione con te (es. sblocco con impronta/volto o codice di sblocco), riducendo il rischio di accessi non autorizzati anche in caso di furto o clonazione del numero.

Non tutti la conoscono ancora bene, ma abilitarla è semplice: la passkey si gestisce direttamente nelle impostazioni di sicurezza dell’account WhatsApp, ed è pensata per funzionare in combinazione con l’autenticazione a due fattori per offrire una protezione a più livelli contro hacker e spie.

Se ti interessa attivarla su Android, è necessario rispettare alcuni requisiti. Per esempio devi usare almeno Android 9, aver associato un account Google ad Android, aver configurato un codice di sblocco sullo smartphone e aver configurato un gestore password. A questo punto, basta aprire WhatsApp, premere sui tre puntini in alto a destra e andare su Impostazioni > Account > Passkey > Crea una passkey, dai conferma e autenticati mediante sblocco con impronta, volto o codice.

Se vuoi attivare la passkey WhatsApp su iPhone, devi innanzitutto assicurarti di usare un iPhone 8 o successivi con iOS 16 o superiore, dopodiché apri WhatsApp, vai in Impostazioni > Account > Passkey, dunque premi sul pulsante Crea passkey, scegli, se richiesto, il password manager che desideri utilizzare e verifica la tua identità tramite Face ID, Touch ID o codice di sblocco. Per maggiori info su come funziona e come si configura la passkey di WhatsApp, leggi il mio approfondimento dedicato.

Non condividere il codice SMS/codice di verifica

visualizzazione SMS schermata di blocco

Uno dei metodi più comuni utilizzati dagli hacker per entrare in un account WhatsApp è ottenere il codice di verifica che viene inviato via SMS al momento della registrazione o del cambio dispositivo. Questo codice è personale e serve a confermare che sei il legittimo proprietario del numero telefonico associato all’account. È fondamentale non condividere mai questo codice con nessuno, nemmeno con persone che si presentino come operatori di WhatsApp o amici fidati.

Per aumentare la sicurezza, puoi anche disattivare la visualizzazione degli SMS nella schermata di blocco del tuo smartphone. Questo evita che chiunque, anche solo con uno sguardo al telefono, possa leggere questi messaggi e usarli per sbloccare il tuo account.

Su Android, per esempio, puoi aprire le Impostazioni e andare in App (o Applicazioni), fare tap sull’icona Messaggi e nella schermata delle informazioni, premere su Notifiche > Notifiche schermata di blocco, dunque scegliere l’opzione Nascondi contenuti. Ti può essere utile ripetere la stessa procedura anche per l’app di WhatsApp, per una protezione ancora maggiore.

Su iPhone, invece, vai in Impostazioni > Notifiche > Messaggi, fai tap su Mostra anteprime (nella sezione ASPETTO SCHERMATA DI BLOCCO) e scegli Mai o Quando sbloccato, in base alle tue preferenze. Anche in questo caso, ti consiglio di applicare lo stesso procedimento all’app di WhatsApp per evitare che messaggi sensibili vengano mostrati direttamente nella schermata di blocco.

Nella mia guida su come non far vedere i messaggi sul blocco schermo e come togliere anteprima messaggi WhatsApp trovi ulteriori informazioni.

Aggiornare sempre l’app all’ultima versione

Aggiornare WhatsApp

Mantenere WhatsApp sempre aggiornato all’ultima versione è una delle strategie più semplici ma fondamentali per proteggere il tuo account dagli hacker. Gli aggiornamenti dell’app non solo introducono nuove funzionalità, ma correggono soprattutto vulnerabilità di sicurezza che potrebbero essere sfruttate da malintenzionati per accedere ai tuoi dati o compromettere il tuo account.

Infatti, gli hacker spesso cercano di sfruttare bug o vulnerabilità presenti nelle versioni obsolete dell’app. Tenendo aggiornato WhatsApp, installi automaticamente tutte le patch di sicurezza rilasciate dagli sviluppatori, rendendo molto più difficile ogni tentativo di intrusione.

Puoi aggiornare WhatsApp facilmente aprendo il Google Play Store o l’App Store (o il tuo store di riferimento), cercando l’app e toccando il pulsante Aggiorna se disponibile. Inoltre, attivare gli aggiornamenti automatici sul tuo dispositivo ti permette di ricevere sempre le ultime versioni senza dover intervenire manualmente, garantendo una protezione costante e immediata. Maggiori info qui.

Usare un metodo di sblocco sicuro

Impronta Samsung

Per capire come proteggere WhatsApp dagli spioni, uno dei primi passi fondamentali è utilizzare un metodo di sblocco sicuro sul proprio smartphone. Lo sblocco del dispositivo è infatti la prima linea di difesa contro chiunque voglia accedere senza autorizzazione alle tue conversazioni e file multimediali.

I metodi di sblocco più consigliati sono quelli biometrici, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, in quanto garantiscono un alto livello di sicurezza e sono difficili da replicare. Se il tuo telefono non dispone di queste funzionalità, opta per un PIN o una password complessa, evitando combinazioni banali come “1234” o “0000” e ricordati di non condividere mai il codice di sblocco con altre persone, nemmeno con amici o familiari, per ridurre il rischio che qualcuno possa entrare nel tuo dispositivo e di conseguenza spiare le tue chat su WhatsApp.

Inoltre, è importante evitare metodi meno sicuri come lo sblocco con uno swipe o il semplice pattern facilmente indovinabile.

Se vuoi impostare o modificare un metodo di sblocco su Android, devi semplicemente recarti nelle Impostazioni e selezionare le voci Sicurezza e Privacy > Schermata di blocco > Blocco schermo e scegliere dalla lista il metodo di sblocco desiderato (es. Impronta digitale), quindi procedi alla configurazione seguendo le istruzioni a schermo.

Per quanto riguarda iOS, invece, il percorso da seguire è Impostazioni > Face ID e codice (o Touch ID e codice): inserisci il codice di sblocco richiesto, dopodiché sposta su ON la levetta in corrispondenza di Sblocco di iPhone nel riquadro Usa Face ID per: (o usa Touch ID per:). Se vuoi saperne di più su questa procedura, ti consiglio di leggere la mia guida su come sbloccare iPhone senza codice.

Chiaramente, lo stesso discorso vale anche per tutti i computer su cui hai configurato WhatsApp per PC (Desktop o Web): leggi le mie guide su come mettere la password al PC e come impostare password su Mac per sapere come “muoverti” per proteggere l’accesso al tuo account WhatsApp anche da queste postazioni.

Mettere la password a WhatsApp

blocco WhatsApp

Per una protezione ancora più robusta, oltre a impostare un metodo di sblocco sicuro per il telefono, puoi abilitare la funzione di blocco app direttamente su WhatsApp. Questa opzione aggiuntiva permette di garantire che, anche se qualcuno dovesse accedere al tuo telefono, dovrà comunque superare un ulteriore controllo per entrare nelle tue conversazioni.

Per procedere su Android, avvia WhatsApp, fai tap sull’icona dei tre puntini, in alto a destra, e seleziona l’opzione Impostazioni dal menu apertosi. Accedi, poi, alla sezione Privacy > Blocco app e, nella nuova schermata visualizzata, sposta la levetta relativa alla voce Sblocca con tratto biometrico da OFF a ON. Ora imposta il lasso di tempo dopo il quale WhatsApp si deve bloccare automaticamente scegliendo l’opzione di tuo interesse tra Immediatamente, Dopo 1 minuto o Dopo 30 minuti.

Su iPhone, dopo aver avviato WhatsApp, premi sull’opzione Impostazioni collocata nel menu in basso e seleziona le voci Privacy > Blocco dell’app. Nella nuova schermata visualizzata, sposta la levetta accanto alla voce Richiedi il Face ID/Richiedi il Touch ID da OFF a ON e seleziona una delle opzioni disponibili per indicare il lasso di tempo dopo il quale l’app si deve bloccare automaticamente.

bloccare WhatsApp iOS 18

In alternativa alla funzione nativa di WhatsApp, puoi attivare la funzione di blocco delle applicazioni di iPhone, disponibile su iOS 18 e versioni successive: fai un tap prolungato sull’icona di WhatsApp e, nel menu apertosi, seleziona l’opzione Richiedi Face ID/Richiedi Touch ID/Richiedi codice a seconda della tipologia di autenticazione che hai attivato sul tuo iPhone e conferma l’operazione tramite riconoscimento facciale, impronta digitale o immissione del codice di sblocco.

Per saperne di più, ti rimando al mio tutorial su come mettere il blocco su WhatsApp e come mettere la password su WhatsApp.

Mettere la password alla segreteria

TIM mobile segreteria

Spesso gli hacker cercano di accedere al tuo account WhatsApp attraverso il numero di telefono: se riescono a intercettare i codici di verifica inviati tramite SMS o chiamate, possono prenderne il controllo. Perciò, oltre a disattivare la visualizzazione degli SMS nella lock screen e impostare una misura di sblocco sicura, un altro fondamentale accorgimento per proteggere WhatsApp è mettere una password alla segreteria telefonica.

Infatti, la segreteria telefonica è una delle vie che potrebbe essere sfruttata per intercettare i codici di sicurezza, soprattutto se è protetta solo dal PIN predefinito, spesso molto semplice o addirittura assente. Impostare una password complessa e personale per la tua segreteria riduce drasticamente questo rischio, perché impedisce agli intrusi di ascoltare i messaggi o di ottenere informazioni sensibili.

Per procedere, componi il numero della tua segreteria e, seguendo le indicazioni della voce registrata, seleziona l’opzione per configurare o modificare il PIN della segreteria (talvolta definito codice di accesso personale) e scegli un codice sicuro, diverso da combinazioni ovvie come “0000” o “1234”.

Utilizzare password sicure per il cloud e mail

Password

Quando pensi a come proteggere WhatsApp dagli hacker, non puoi trascurare la sicurezza degli account collegati al tuo telefono, come quelli di cloud e posta elettronica. Infatti, questi account spesso contengono backup delle chat di WhatsApp o possono essere usati per recuperare password, quindi rappresentano una porta d’ingresso privilegiata per gli spioni.

Per questo motivo, è fondamentale utilizzare password robuste e uniche per i servizi di cloud (es. Google Drive, iCloud) e per la tua casella email. Evita password facili da indovinare, come date di nascita o semplici sequenze numeriche, e punta invece su combinazioni complesse che includano lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli (leggi la mia guida su come si sceglie una password sicura, se pensi di aver bisogno di qualche suggerimento extra).

Un altro consiglio importante è non utilizzare la stessa password per più account: se un hacker riesce a scoprire la tua password della mail, potrebbe facilmente accedere al backup di WhatsApp e compromettere la tua privacy.

In aggiunta, attiva sempre l’autenticazione a due fattori (2FA) sia per il cloud che per la posta elettronica. Questo livello extra di sicurezza richiede un codice temporaneo, solitamente inviato sul telefono, rendendo quasi impossibile per gli hacker infiltrarsi anche se conoscono la password.

Ti lascio alle mie guide su come cambiare password Google, come cambiare password iCloud e come cambiare password email, per scoprire nel dettaglio tutti i passaggi da seguire per rafforzare la sicurezza dei tuoi account in modo semplice e veloce.

Evitare le reti Wi-Fi pubbliche

Free Wi-Fi

Anche se WhatsApp usa la cifratura end-to-end e rende quindi “illeggibili” i dati che si scambiano con i server del servizio, è sempre bene evitare le reti Wi-Fi pubbliche, come quelle disponibili in bar, aeroporti o alberghi, che spesso rappresentano un’importante fonte di rischio per la tua privacy.

Le reti Wi-Fi pubbliche sono infatti il terreno di caccia preferito da cybercriminali e spioni digitali, perché consentono loro di intercettare facilmente il traffico dati degli utenti connessi. Attraverso tecniche di attacco come “man in the middle” (MITM), gli hacker possono inserirsi nella comunicazione tra il tuo dispositivo e la rete, tentare di rubare informazioni sensibili o addirittura introdurre malware.

Per minimizzare questi rischi, il consiglio migliore è di non usare WhatsApp (o altre app che gestiscono dati sensibili) quando sei connesso a una rete Wi-Fi pubblica non protetta. Se hai bisogno di connetterti, utilizza sempre una VPN affidabile che cripta tutto il traffico Internet tra il tuo dispositivo e la rete, rendendo molto più difficile per gli hacker intercettare i tuoi dati, ad esempio NordVPN (la mia recensione qui), Surfshark (la mia recensione qui), Express VPN e Privado VPN.

Infine, disattiva la connessione automatica alle reti Wi-Fi pubbliche nelle impostazioni del tuo smartphone (o computer, se utilizzi WhatsApp Desktop o Web) per evitare che il dispositivo si colleghi inavvertitamente a reti non sicure.

Effettuare una scansione antimalware

Play Protect

Vuoi accertarti che il tuo dispositivo sia “pulito”? Effettuare una scansione antimalware è un passo fondamentale per proteggere WhatsApp da hacker e mantenere al sicuro tutti i tuoi dati personali. Malware, virus o spyware possono infatti compromettere la sicurezza del tuo smartphone, intercettare messaggi o rubare informazioni sensibili.

Su dispositivi Android e PC, puoi usare strumenti integrati nel sistema come Google Play Protect o Sicurezza di Windows, oppure affidarti a app e programmi antimalware rinomate come Malwarebytes, Avast o Norton. Ti consiglio di eseguire una scansione completa del telefono/PC almeno una volta al mese, o subito se noti comportamenti sospetti come rallentamenti improvvisi, app che si aprono da sole o notifiche insolite. In caso di rilevamento di minacce, segui attentamente le istruzioni per rimuovere i malware.

Per approfondire l’argomento, leggi i miei post dedicati alle migliori soluzioni antimalware per Android, ai migliori antivirus per Windows e ai migliori anti malware gratis.

Evitare root e jailbreak

Jailbreak

Per la sicurezza non solo di WhatsApp ma anche dei dati personali e delle altre app installate sul dispositivo è molto importante evitare di effettuare il root su dispositivi Android o il jailbreak su iPhone. Queste pratiche, spesso usate per avere un controllo completo sul sistema operativo, possono sembrare utili per personalizzare il telefono, ma in realtà espongono il dispositivo a rischi di sicurezza molto elevati (come ti ho spiegato poco fa, per esempio, molte app-spia progettate per rubare informazioni da WhatsApp richiedono proprio i permessi di root o il jailbreak per poter funzionare).

Il root e il jailbreak rimuovono molte delle protezioni native del sistema operativo, aprendo porte che normalmente sono chiuse agli attacchi esterni. Questo rende il tuo smartphone molto più vulnerabile a malware, spyware e intrusioni da parte di hacker, che potrebbero così accedere facilmente alle tue conversazioni WhatsApp e ad altre informazioni sensibili.

Inoltre, con un dispositivo rootato o jailbreakato, le app di sicurezza spesso non funzionano correttamente o non sono supportate, riducendo ulteriormente la protezione complessiva del telefono.

Per questi motivi, se vuoi mantenere al sicuro WhatsApp e tutti i tuoi dati personali, ti consiglio di usare il telefono con il sistema operativo originale, senza modifiche profonde come root o jailbreak. Se hai già modificato il tuo dispositivo, valuta seriamente di riportarlo allo stato originale seguendo le procedure specifiche dedicate, come quelle descritte nei miei tutorial come disattivare il root su Android e come rimuovere il jailbreak su iPhone.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.